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Impianto vigneto da mosto

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  • [Vigneto] Impianto vigneto da mosto

    Avete esperienza con le macchine per il trapianto delle barbatelle?
    Il prossimo anno dovrò impiantare un nuovo vigneto di circa 2 ha e le esperienze raccontatemi nella mia zona (sud est Sardegna) sono per tutti i gusti (nel bene e nel male!).
    I precedenti impianti li ho realizzati a suon di palanchino, praticando i fori a mano sul terreno scassato e lavorato.
    Avendo un terreno di tipo argilloso, cosa mi consigliereste?
    Grazie a tutti.

  • #2
    Le più diffuse macchine per piantare barbatelle sono la Clemens e la Wagner ed hanno principi di funzionamento un po' diversi. Conoscendole entrambe posso dirti che sono buone macchine, ma molto dipende dalla capacità e dall'esperienza degli operatori.
    La Wagner va benissimo anche sull'argilla (se si lavora nelle giuste condizioni di tempera) ma si deve stare molto attenti alla richiusura del solco. Inoltre pianta solo barbatelle. Per i vasetti invece (ma non credo sia il tuo caso) va benissimo la Clemens, anche perchè da acqua mentre pianta e in generale è più precisa.
    Ti consiglierei di contattare un piantatore della tua zona e parlarci un po', sicuramente saprà dirti più di me.
    Un'altra cosa: se pianti in piano o in appezzamenti regolari è importante avere l'allineamento laser!
    In bocca al lupo e W LA VITE!!!

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    • #3
      Originalmente inviato da The Lamb
      Le più diffuse macchine per piantare barbatelle sono la Clemens e la Wagner ed hanno principi di funzionamento un po' diversi. Conoscendole entrambe posso dirti che sono buone macchine, ma molto dipende dalla capacità e dall'esperienza degli operatori.
      La Wagner va benissimo anche sull'argilla (se si lavora nelle giuste condizioni di tempera) ma si deve stare molto attenti alla richiusura del solco. Inoltre pianta solo barbatelle. Per i vasetti invece (ma non credo sia il tuo caso) va benissimo la Clemens, anche perchè da acqua mentre pianta e in generale è più precisa.
      Ti consiglierei di contattare un piantatore della tua zona e parlarci un po', sicuramente saprà dirti più di me.
      Un'altra cosa: se pianti in piano o in appezzamenti regolari è importante avere l'allineamento laser!
      In bocca al lupo e W LA VITE!!!
      Grazie Lamb. Nella mia zona non ci sono macchine del genere; devo rifornirmi nell'hinterland di Cagliari, a circa 80 Km dall'azienda e lo stesso venditore che mi fornisce le barbatelle (Rauscedo, le migliori a sentire molti) presta anche il servizio di trapianto. La sua macchina ha puntatore laser.
      Secondo qualche amico non sarebbero molto affidabili; ma c'è da mettere in conto la proverbiale diffidenza di noi sardi!
      Grazie e a presto.

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      • #4
        Beh, diffidare non è mai male. Rauscedo è una realtà grande e articolata ma non sempre lavora al top, parlo per esperienza.
        Se oltre a fornirti il materiale te lo piantano anche non è male, visto che nella tua zona non ci sono terzisti attrezzati in quel settore, però ti consiglio di stargli addosso come un avvoltoio mentre piantano e di fargli trovare il terreno nella migliore condizione possibile!
        Un saluto

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        • #5
          Qualcuno ha mai comprato barbatelle dai vivai Guillaume??

          Se si ,come vi siete trovati...?

          I cloni di Sirah, Sauvignon Blanc e Cabernet Sauvignon sembrano essere migliori di quelli di VCR.

          Qui in zona c'è il loro rappresentante che ci sta facendo la corte...
          Ultima modifica di c_h_e_c_c_o; 07/11/2005, 21:37.

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          • #6
            Nella mia zona (astigiano) iniziano a usare le trapiantatrici. Tracciano e piantano loro mi sembra che prendano 60 cent a barbatella. Attecchiscono meglio e piantano anche nel mese di maggio i filari rimangono abbastanza dritti per il senso di "marcia" meno per quello trasversale. Il terreno deve essere livellato perfettamente se no rimangono una alta e una bassa. P.S. ho visto le vostre vigne a agosto a santadi altra cosa che da noi ma dovrebbe funzionare ancora meglio sonopiu' piane. CIAO

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            • #7
              Salve dove abito io in Toscana L'argilla e di serie in quanto per farvi un'esempio nelle vicinanze della mia azienda ci sono moltissime cave per fare mattoni ceramiche etc.
              Anche da noi timidamente qualcuno si è affacciato con queste trapiantatrici ma oltre ad essere care devoo lavorare in condizioni ottimali che in primavera non sempre ci sono inoltre in collina il lavoro talvolta e' approssimativo con sesti e distanze tra i filari non ecqui.
              Io personalmente ho sempre piantato a mano con la forcina e vi dico che ad impianto squadrato quindi con tutori gia messi non si mettono meno di 800 barbatelle al giorno.
              in 4 persone abbiamo piantato 1.5 ha in due giorni età media degki operai 65/70 anni
              ciao

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              • #8
                carissimo checco vorrei sapere il recapito del rappresentante di Guillame per impiantare un vigneto grazie ciao.

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                • #9
                  Ciao Gastone benvenuto...toscana di dove??? Io zona Firenze, leggermente spostato verso il chianti... sarai mica di Impruneta???

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                  • #10
                    Originalmente inviato da Az. Agr. La Capannaccia
                    Ciao Gastone benvenuto...toscana di dove??? Io zona Firenze, leggermente spostato verso il chianti... sarai mica di Impruneta???
                    Ciao, ho piacere di dialogare con un collega della mia regione.
                    La mia azienda si trova nel comune di Montaione ai confini della prov di Firenze.
                    Tieni presente che da casa mia in un'ora sono sia a Firenze sia A Pisa sia a Siena.
                    Ho quindici ettari di vigneto tutto bio e se hai qualche curiosità su coltivazioni o trattamenti chiedi pure fammi anche sapere nella tua azienda cosa coltivi.
                    Ho molte attrezzature specifiche per il vigneto se hai intenzione di conoscerne qualcuna scrivi e ti rispondo.
                    ciao alla prossima e non è escluso che ci possiamo anche incontrare dato che siamo vicinio.
                    FRANK

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                    • #11
                      come metter su un VIGNETO su 2-3ha ?

                      salve a tutti,


                      mi ritrovo con 3ha trascuratissimi di uliveto (sulle 100 piante soltanto) sopravvissuto a incendio e ex-frutteto...vabbé, insomma, che fare? a parte un pó di orto sulla parte pianeggiante, la parte pendente ci voglio fare
                      un bel vigneto ; fin qui facile; ma son só un H di viti io il vino solo lo bevo!
                      barbatelle, specie, paletti, boh, non só dove metter mano;
                      DA DOVE INIZIO, COSA FACCIO?
                      e allora internet, libri (quali?), chiedere in giro etcetc;
                      innanzittutto pulire il tutto; sto cercando un buon trattore piccolino da 20-30cv (vedi forum separato; basterá?); poi mi dicono, che si piantano entro fine marzo (Campania); quali viti? ho pensato a specie autoctone campane o comunque italiane...ma quante? quanto costano? e come? rivolgersi a dei consulenti, si, tutto bene...ma un pó la scarsitá di €€€ (ma ci sono finanziamenti?), (con che spese devo fare i conti?) un pó che voglio imparare io e fare da me...quindi eccomi qua...sapete darmi una buona dritta? tra i guru un'anima buona?
                      grazieee!

                      ps: quanto costerebbe? che ordine di grandezza di spesa insomma
                      Ultima modifica di L85; 01/11/2006, 11:00. Motivo: unione argomento

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                      • #12
                        Ciao! Domande leggerine eh???
                        Allora, innanzitutto ricorda che per impiantare del vigneto hai bisogno di QUOTE! Quindi devi acquistare un diritto di reimpianto da qualche agricoltore o informarti presso il servizio provinciale agricoltura della tua provincia che cosa devi fare e quali passi operare. Consiglio spassionato: non passare dalle associazioni. Vai direttamente in Provincia che fai prima (e spendi meno, cioè niente... perché le associazioni il servizio te lo fanno pagare, la provincia no!).
                        Una volta risolto il problema delle quote, puoi passare all'impianto!
                        TI consiglio alcuni libri molto validi, tanto per incominciare...
                        Un must è Saracco, Monchiero "Guida del viticoltore", Il Sole 24 ore Edagricole
                        Molto valido è anche Marenghi "Manuale di viticoltura", sempre de Il Sole 24 Ore Edagricole.
                        Li trovi online su www.internetbookshop.it: io i libri (anche universitari) li ho sempre comprati lì.

                        La preparazione del terreno va fatta prima dell'inverno, dalle mie parti l'ideale è luglio dell'anno precedente.
                        L'orzo è una coltura che consente di preparare ottimamente il terreno prima di un vigneto. Ne consegue che l'aratura e la zappatura (se necessari anche il livellamento ed eventuali drenaggi per regimentare le acque) sono effettuati nel periodo che ti ho detto.
                        Per esperienza, ti posso dire che un'aratura per scasso abbastanza profonda è l'ideale a casa mia, dove la fertilità del terreno è molto elevata. Ma per sapere come prepararlo a casa tua è opportuno che tu ti rivolga a un tecnico esperto o a un agronomo che ti diano indicazioni. Anche perché in terreni "poveri" lo scasso porta in superficie gli strati meno fertili del suolo e può essere una vera jattura!

                        Devi decidere il sesto d'impianto e la forma di allevamento: GDC e tutti i tipi di controspalliera (casarsa, speronato, guyot, cordone libero...) sono quelle che vanno per la maggiore nei nuovi impianti, per il fatto che consentono (in diverse misure) la meccanizzazione di moltissime operazioni. Vendemmia, innanzitutto, ma anche potatura, spollonatura, cimatura... Io ti posso parlare approfonditamente solo del GDC, perché su 15.5 ha di vigneto ne ho 15.2 a GDC!!! Questa è una scelta che devi operare tenendo conto di moltissimi fattori: la pendenza del terreno, l'esposizione, la lunghezza massima dei filari, la produzione che vuoi avere. Quindi comincia a chiedere preventivi a manetta di pali (cemento o legno o acciaio?) ma attento a non badare solo al risparmio, chiedi per i braccetti, eventuali fili mobili per pettinatura (gdc) o contenimento della vegetazione (spalliere), il filo per la struttura portante, le àncore di testata... Senti da impiantisti conosciuti della tua zona e soprattutto cerca di fare più lavori che puoi "da te"! Se conosci qualcuno che ti noleggia un escavatore per piantarti i pali fai decisamente prima, per esempio!
                        Preoccupati di far preparare le barbatelle da un vivaista di cui ti fidi e controlla che siano certificate e che il materiale di moltiplicazione sia di provenienza controllata! Anche qui... occhio: i vivai di produzione in Italia sono una manciata. Tutti gli altri sono vivai che commercializzano barbatelle e che quindi ci fanno la cresta. Se vai direttamente alla "fonte" spendi meno.
                        Il periodo di messa a dimora delle barbatelle è variabile, così come la loro messa a dimora! Puoi metterle giù col badile (buon lavoro, su 2 ha cominci a ottobre e finisci a marzo... ), con la trivella che fa buchi (occhio, perché "liscia" le pareti del buco), a forcella (buon sistema, anche se tronca molto le radici) o a macchina (lavorano bene, statisticamente c'è un po' di perdita, ma molto dipende da chi la manovra e da che macchina è!)
                        Io normalmente le metto giù a marzo-aprile. L'attecchimento è buono.
                        Valuta bene la concimazione d'impianto: una buona dose di letame è un toccasana!

                        I costi d'impianto fondamentalmente sono questi che ti ho detto. Poi naturalmente continui a spendere per 3 anni prima di incassare qualcosina, quindi fai i conti con la matita e guarda quanto tempo ci metti ad ammortizzare la spesa.
                        A disposizione!

                        Lorenzo
                        Az. Agr. Il Tralcio

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                        • #13
                          Ah, per quanto riguarda qualità e tipo di barbatelle...
                          Le qualità devi deciderle tu magari sentendo chi ti prenderà l'uva.
                          Attento attento attento al portinnesto!!!!!! Chiedi consigli, fai le analisi del terreno e valuta di conseguenza! E' una cosa fondamentale e tante volte viene purtroppo trascurata.
                          Az. Agr. Il Tralcio

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                          • #14
                            Originalmente inviato da LorenzVigna
                            Un must è Saracco, Monchiero "Guida del viticoltore", Il Sole 24 ore Edagricole
                            Sono intenzionato all'acquisto di questo libro. Lo consigli? e' completo?
                            Potresti scrivermi le tue impressioni riguardo questo libro?
                            grazie.

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                            • #15
                              A me piace molto ed è molto completo in tutti gli aspetti.
                              Naturalmente non è esaustivo! L'esperienza e la formazione non si possono fermare a un solo libro, a mio modo di vedere.
                              Però ti posso dire che parla in maniera ampia di tutto ciò che riguarda la vitis vinifera...
                              E' un po' latitante sulle singole varietà di uva, ma è ovvio: sono talmente tante che servirebbe un libro per ogni singola qualità!
                              Pur essendo una pubblicazione scientifica, è scritta in modo ben comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
                              E comunque se completi l'argomento con altre pubblicazioni su singoli aspetti ti ritrovi con una biblioteca molto ben articolata!
                              Az. Agr. Il Tralcio

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                              • #16
                                per l'impianto del vigneto, un ottimo libro DI ALBINO MORANDO è "VIGNA NUOVA" (Materiali e tecniche per l'impianto del vigneto, Edizioni Vit. En., Calosso d'Asti, 2001 pagine 207, moltissime foto); essendo molto recente, vi permette di valutare bene tutte le alternative a disposizione, sia a livello di materiali (dal palo al tendifilo) sia di preparazione e concimazione.. un altro bel testo è viticoltura di qualità di mario fregoni, che spazia invece dalla botanica, alla fisiologia, alla viticoltura in generale... la vecchia edizione era in pratica una dispensa per gli studenti del corso di laurea, la nuova edizione invece è più curata a livello di impaginazione, e da uno sguardo veloce che ho dato in fiera mi sembra anche integrata da nuove parti (Pagine: 836 Illustrazioni: 1735 Editore: Phytoline).

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                                • #17
                                  Salve a tutti i viticoltori.
                                  Ho una domanda riguardo la fresatura del vigneto ed uso questo argomento per non creare doppioni.
                                  Ho un piccolo vigneto (circa 300 piante) che usiamo solo per consumo personale. Per fresare il terreno uso una motozzappa benassi con motore diesel lombardini da 10-12cv (non ricordo bene). Con la motozzappa dato che lavora senza ruote riesco a fresare completamente il vigneto anche nell'interfila. Tuttavia vorrei impiantare in un futuro prossimo un nuovo vigneto su un altro terreno che però è più ripido e li con la motozzappa sarebbe ancora più faticoso. Il cingolato che ho è troppo largo e se volessi impiantare il nuovo vigneto per poterci passare con quello e la fresa a scatto dovrei lasciare tra un filare e l'altro almeno 2.5m (il trattore e la fresa sono 1.80 ma un minimo di spazio di manovra ci vuole o no?). L'alternativa a cui pensavo sarebbe di usare un motocoltivatore con la fresa. Ma con quello l'interfila resterebbe non fresata o sbaglio? Poi dovrei comunque fare una passata con la motozzappa per fresare sotto i filari?
                                  Voi come fate?

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                                  • #18
                                    noi facciamo inerbimento nell'interfila e diserbo localizzato lungo la fila (circa 80 cm).
                                    quindi motozappe, frese, erpici sono del tutto superflue.
                                    Basta solo un buon tagliaerba.

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                                    • #19
                                      Intendi dire che il terreno non viene lavorato mai? Ne avevo sentito parlare.
                                      Ti faccio in merito qualche domanda:
                                      1. come interri il concime se il terreno non lolavorate mai?
                                      2. con che erba inerbite l'interfila?
                                      3. ma il diserbante nella vigna non può interferire con la qualità dell'uva?
                                      4. dalle mie parti il terreno è piuttosto argilloso e in estate se non lo lavoro si creano profonde crepe... è un problema?

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                                      • #20
                                        precisazione: mi rendo conto adesso di aver scritto male la domanda! Il problema non è fresare l'interfila ovviamente... ma la parte di terreno che sta proprio sotto al filare... insomma la striscia di terra sotto al filo di ferro che regge le viti. Con la motozzappa ce la faccio ma con un motocoltivatore non credo dato il maggiore ingombro.

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                                        • #21
                                          infatti nn ci riuscirai mai....... o ti procuri un interceppo (troppo costoso a mio parere vista la superfice vititata) o fai l'innerbimento nella fascia sotto le viti e lavori l'interfila.Da noi è una tecnica molto utilizzata. L'innerbimento totale su alcuni terreni (quelli che tendono a compattarsi) penalizza molto la resa ettaro e la vigoria della pianta.

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                                          • #22
                                            Originalmente inviato da SteManto
                                            infatti nn ci riuscirai mai....... o ti procuri un interceppo (troppo costoso a mio parere vista la superfice vititata) o fai l'innerbimento nella fascia sotto le viti e lavori l'interfila.Da noi è una tecnica molto utilizzata. L'innerbimento totale su alcuni terreni (quelli che tendono a compattarsi) penalizza molto la resa ettaro e la vigoria della pianta.
                                            Infatti l'inerbimento con il tipo di terreno che ho io secondo me penalizzerebbe la resa e forse anche la qualità dell'uva per la sofferenza eventualmente creata alla pianta dalla mancata lavorazione del terreno.
                                            Lunedì l'ho fresato e sembrava cemento!! Mi sono distrutto le braccia con la motozzappa. Figuriamoci che diventa se lo inerbisco senza lavorarlo.
                                            Scusate la domanda sciocca ma l'interceppo sarebbe la cosiddetta fresa a scatto?

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                                            • #23
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                                              sotto la pianta vai di dissecante o diserbo, non sarà esteticamente bello ma funziona a meraviglia :vabene) e non ti fai il mazzo

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                                              • #24
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                                                Apparte gli scherzi, quello che ti ha detto Lorenzo è più che sufficiente per iniziare, il problema maggiore per chi non ha esperienza è quello di sapere su quali voci si può risparmiare alla grande e su quali invece conviene appoggiare qualche soldino in più.
                                                Non conoscendo la tua zona, le tue disponibilità e i tuoi obiettivi sarebbe presuntuoso da parte mia darti dei consigli tecnici precisi, ti posso solo indicare quelle che secondo me sono gli aspetti da curare massimamente: 1) Livellamento con eventuale spietramento, scasso (più o meno invasivo, questo devi vederlo tu) e concimazione di fondo (universalmente valido il letame ben maturo senza parsimonia); 2) Oculata determinazione della forma di allevamento e del sesto d'impianto, è fondamentale sia la distanza tra le file che quella tra le piante sulla fila. Occhio perchè questo è un punto cruciale, chiedi a chi ha esperienza nella tua zona, cioè fatti un giro, trova un vigneto che ti sembra bello florido, dopodichè bussa alla porta del fattore e cerca di estorcergli quanto più possibile, non mancando di lusingarlo; 3) La scelta delle viti ed epoca d'impianto: Lorenzo ti ha dato un consiglio d'oro, ogni mazzo deve avere il cartellino azzurro, per il portinnesto fatti consigliare da qualcuno che ne sa qualcosa e che non sia necessariamente un vivaista; 4) Fili di ferro, tutori, pali, tendifilo, sistemi per fare i tiranti (se necessari): Internet è piena di buone soluzioni, quindi richiedi preventivi a nastro e non scordarti mai di guardare in giro e valutare con la tua testa ogni soluzione adottata da chi coltiva viti nella tua zona.
                                                E' un lavoro non da poco, ma la maggior parte di noi ne è uscito vivo e dopo 2 o 3 anni se hai lavorato bene arriva anche qualche soddisfazione!

                                                Auguroni, e se hai altre domande postale!

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                                                • #25
                                                  Leggendo questo argomento si è parlato di quote. Volevo chiedere se le quote servono sempre e comunque, oppure nel caso vada a fare un nuovo impianto ad uso familiare (no vendita) è possibile evitare l'acquisto?

                                                  Grazie

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                                                  • #26
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                                                    Quote: no, se vuoi farti un vignetino per i fatti tuoi e per farti il vino in casa non hai bisogno di quote. Resta il fatto che se ne fai poi lucro rischi molto (cioè te lo fanno estirpare). Attenzione perché i controlli, giustamente, si stanno facendo sempre più serrati e vengono utilizzate le foto aeree per la rilevazione dei vigneti: queste foto vengono incrociate con i dati catastali e le denunce aziendali delle superfici vitate.

                                                    Il discorso "fresare il vigneto".
                                                    Ogni terreno ha la sua storia: troppe cose variano da zona a zona e perfino tra terreni confinanti ci possono essere differenze considerevoli.
                                                    Fino all'anno scorso ho sempre usato l'inerbimento naturale nell'interfila e il diserbo sulla fila (ca. 80-90 cm. di terreno trattato).
                                                    Nessun problema per le piante!!! Ovviamente bisogna usare il prodotto giusto al momento giusto.
                                                    Il meglio del meglio (secono me) è il glifosate distribuito al 2% a febbraio: fila pulitissima e nessun problema per le viti.
                                                    Ovviamente, essendo un erbicida a effetto sistemico, devi avere l'accortezza di distribuirlo PRIMA che la vite inizi la vegetazione, perché nel caso in cui tu beccassi un pollone basso sul fusto allora potrebbero esserci problemi per le piante.

                                                    Se invece sei in ritardo, allora ti conviene distribuire del glufosinate ammonio che, però, è solo un disseccante della parte aerea (quella fuori terra, in soldoni) e che quindi ha un effetto limitato e distrugge solo ciò che tocca (polloni compresi, senza alcun problema per le piante). Da molti anni è usato questo prodotto per la spollonatura chimica.

                                                    Da quest'anno ho cambiato sistema: diserbo con glifosate a febbraio, lavorazione ad aprile sulla fila con attrezzo interceppo. Vediamo che succede!!!
                                                    La lavorazione comporta dei vantaggi ulteriori rispetto al diserbo meccanico, naturalmente, ma bisogna usarla con parsimonia perché se usi erpice non crei suola di lavorazione ma il risultato è limitato, se invece (come me) usi zappa allora il risultato è eccellente e duraturo, ma non bisogna né esagerare con le lavorazioni e, soprattutto, FUGGIRE COME LA PESTE la lavorazione se il terreno non è bene in tempera. Altrimenti son dolori.
                                                    Vale anche per la motozappa, naturalmente.

                                                    Interrare il concime è un toccasana, ma ti garantisco che anche la distribuzione superficiale, seppur meno efficace, non limita così tanto la portata nutrizionale.
                                                    In ogni caso, esistono in commercio eccellenti prodotti liquidi ad assorbimento radicale!!! Questo risolve il problema dell'interramento.

                                                    Per concludere: secondo me ti conviene diserbare la fila con glifosate a febbraio e glufosinate quando ce n'è bisogno.
                                                    Nell'interfila puoi anche tenere inerbito, ma programma almeno 4 sfalci. Limitare la resa per ettaro è sempre cosa buona per la qualità...
                                                    A disposizione!!!

                                                    Lorenzo
                                                    Az. Agr. Il Tralcio

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                                                    • #27
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                                                      Un terreno lavorato ovviamente consente alle piante di "bere" di più: personalmente sono della scuola per la non-irrigazione del vigneto, quindi l'acqua meteorica la considero più che sufficiente.
                                                      E vi invito a guardare in giro: i vigneti di qualità sono tutti a stress idrico controllato.
                                                      Az. Agr. Il Tralcio

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                                                      • #28
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                                                        Io di solito uso concime NPK 12-12-12. Va bene secondo te?
                                                        Mi dicono che va aggiunto anche magnesio. Ma che tipo?

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                                                        • #29
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                                                          A me l'azoto serve a poco... mentre fondamentali sono fosforo e potassio.
                                                          Ogni anno cambio e comunque ci sono stati anni in cui proprio non ho concimato perché ho dei terreni molto fertili e dopo son dolori con la produzione eccessiva.
                                                          Magnesio, ferro, boro ecc li rilevi con le analisi del terreno.
                                                          Apporto dell'azoto solo nei primi 2 anni d'impianto.

                                                          Comunque, per un nuovo impianto ABBONDATE con il letame di vacca maturo.
                                                          Az. Agr. Il Tralcio

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                                                          • #30
                                                            beh.... allora ha ragione mia nonna che si dice contraria all'uso di concimi perché dice che poi il vino ne perde in qualità (dato l'aumento della quantità)?
                                                            L'impianto per il quale chiedevo informazioni non è affatto nuovoma vecchio di almeno 25 anni.

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