Brava Track, al 100% non è possibile esserne sicuri dalla foto ma ad occhio a me pare proprio un bilaterale.
Non erano poi mica tanto rari. Adesso non mi ricordo con precisione quali erano gli stabilimenti ( Saline, Consorzi, Porti, Anic ) da dove uscivi solamente con l'autocarro/autotreno in portata e chi sapeva che il proprio automezzo era destinato in prevalenza a caricare in questi siti si faceva appunto allestire solo il ribaltabile bilaterale risparmiando così qualche lira dal costruttore ma avendo sopratutto qualche quintale in più di portata essendo ovviamente il trilaterale più pesante.
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Allestitori storici per ribaltabili - Calabrese, Romanazzi, Carenzi...
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Azz... Trakker, hai risposto 1 minuto prima di me!
Abbiamo pensato la stessa cosa, però i pistoni non mi convincono. E poi anche senza le sfere, bloccando con le spine i posteriori, ribalterebbe indietro e le spine sarebbero il centro di rotazione. Mentre per ribaltare in latarale immagino che le forchette del cassone (non so come si chiamano di preciso) appoggino sulle spine.
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Forse dico una bischerata: non ha le bussole sferiche, potrebbe essere bilaterale? No, i pistoni sarebbero messi in maniera diversa.
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Infatti, hai visto giusto, da notare le 3 mensole per lato e se guardi bene, le mensole posteriori sono fisse e non girevoli, come vorrebbe la tecnica se fosse trilaterale... mi sa che è proprio un Bilaterale da rimorchio, tipo quelli che si usavano per i cereali e le granaglie...
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Bella foto Junker! Mai visto nulla del genere: un carro ponte per ribaltare un cassone!
Che dumeper è, un Euclid o qualche residuato bellico riadattato?
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Masiccio quello del 693, ma poi, adirittura un Meiler, su un 697 tedesco guida sx !!!!
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Track, non so se la Becchetti è ancora attiva sotto il suo nome od altro. Da noi era molto comune però io ribaltabili recenti con questo marchio non li ho visti.
In ogni caso potrebbe cmque essere possibilissimo essendo Umbertide a pochi km dalla fabbrica citata.
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Junker, correggimi se sbaglio, puo essere che anche qualche 330.36 possa aver un ribaltabile Becchetti? Soprattutto Zona Alto Tiberina (UMbertide, per l'esattezza la ditta SEAS..)
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Il Becchetti (Santa Maria degli Angeli) allestiva i suoi ribaltabili in maggior parte con i doppi pistoni paralleli come il camion in foto. In Val Tiberina e dintorni penso che fosse il marchio più comune. Non abbiamo fin qui citato come fa giustamente notare simotercostruzioni l' Orsi Musiani, di Castel San Pietro Terme, anche questo marchio storico e diffuso dalle mie parti (Emilia R./Marche).
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Confermo, il secondo 690, monta un Calabrese da 9mc, con il paracabina tipo "Dumper" prima serie
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Junker, non intendevo dire che sia un trilaterale....mi fido di ciò che si è detto.
mi chiedevo semplicemente il perchè delle bussole invece di un sistema di appoggio più semplice oppure di forma diversa
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Nessuno si é ricordato della OrsiMusiani che opereva se ben ricordo in ptovincia di Bologna noi ne abbiamo avuto uno installato su un Iveco 330/35 ed era una veramente un gran ribaltabile praticamente indistruttibile!!!!
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Friz, esamina quanto vuoi tutta l'impostazione del ribaltabile.
Per me comunque poteva solo essere unicamente posteriore.
In ogni caso le bussole, come già detto, potevano essere cieche e quindi evitare
che qualcuno potesse combinar guai. Poi l'Orlandi è una grossa fabbrica e c'è modo che i supporti fossero standard ed appllicati sia sul trilaterale che sul posteriore.
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Probabilmente, per una maggiore stabilità e ripartizione migliore degli sforzi torsionali da carico...
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Per Pietro, la Trexxa... si ho lavorato un periodo nel comprensorio Perugino (Foligno, Bastia, Nocera Gualdo, Umbertide Citta d Castello...), ed alcune volte affiancavo un 380E34 con cassone Trexxa...
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Se lo guardate bene, è troppo orizzonate per poter poi alzare anche lateralmente... inatti, in posizione retratta, si troverebbe troppo avanti per avere un alzata equlibrata in laterale... msnnaggia ai leverismi.. e quando scaricavi u poco strorto, che poi ti dannavi a far entrare o uscire il bloccp de carrello..... Comunque, guardandolo bene, divrebbe essere un N3 prima serie a cui hanno messo il mscaherino a barre larghe.... Mannaggia a sto computer... che tastiera schifosa....
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Friz, non vorrei insistere più di tanto ma guarda bene la foto postata:
D’indicante la polivalenza come tu dici vi sono all’estremità del cassone le bussole ed i corrispondenti supporti sul mensolone anteriore che paiono forati come fosse un trilaterale.
Dalla foto non si vede ma secondo me le bussole erano certamente cieche e non potevi mettere le spine.
Ecco i motivi:
I trilaterali all’ incirca hanno tutti questo funzionamento:
senza stabilizzatore basta mettere le spine nella posizione desiderata e scaricare senza altri accorgimenti ma dove esso è presente cambia tutto anche perché ve ne sono due tipi; quello libero (tipo ad es. a libro) e quello con il pistone premente su di esso come appunto questo in foto.
Per scaricare di lato oltre che le spine bisogna staccare lo stabilizzatore, operazione che compi con l’apposito leveraggio. Poi , mentre scarichi, quello libero rimane all’interno del controtelaio mentre il premente va in aderenza per tutta la sua lunghezza al cassone.
Invece qui , a parte che lo stabilizzatore pare angolato (come molti solo post. erano) nel punto dove c’è l’attacco pistone e quindi la parte sottostante nello scaricare di lato sarebbe andata ad urtare il controtelaio, è il pistone l’elemento determinante.
Per i trilaterali erano tutti telescopici, installati verticalmente e con supporto oscillante.
Quello in foto,da come è posizionato (indipendentemente dal parere anche a semplice effetto e che eventualmente lo stabilizzatore usciva ed aderiva al cassone) non poteva, a parer mio, aver cinematismo per il ribaltamento trilaterale.
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Junker, secondo me è sicuramente un trilaterale (poi posso sbagliare anche io, per carità) se noti sulla parte anteriore
del cassone ci sonon le staffe dove si infilano le spine per il ribaltamento laterale.
poi dietro la cabina vedi i 2 supporti a sfera tipici dei trilaterali.....
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Acc, porc, maled, vaffannnnbagno, maldito carrozzonbe.. se sentite un urlo provenire alla Svizzera, non sono l coro di Heidi a farlo.. ma sono io... sui binari lo butto sto carrozzone... accidenti ame, ü un mese che ho detz6o chevado a prendere il nuovo, ma zempo, chi men ne da?......
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Mi fa piacere che questo argomento abbia ricevuto un bel po' di risposte.
x Baroni
E' un Dodge quello nella foto, vero? Immagino si tratti delle prime realizzazioni post belliche.
Ricordo che i camion americani del genio durante la II Guerra avevano già tutti i ribaltabili idraulici; credo che i più diffusi fossero i GMC 6x6, che montavano un impianto Hoist o Gar Wood con la pompa installata proprio sotto il pistone, invece che sulla pdf; per questo avevano un piccolo albero con tanto di giunti cardanici che andava dalla pdf alla pompa. Allego un disegno.
Ho visto poi, sempre rimanendo nella "preistoria", una foto di un CMP con la capra ed il sistema a funi che rammentava Junker, mentre non sapevo del ribaltamento fatto in loco da argani fissi.
Parlando sempre dei primi carrozzieri elencati da Junker, non avevo mai sentito Strafurini, mentre mi pare che Viberti e Bartoletti producessero anche rimorchi per il REI durante la II Guerra.
Forse il portacarri per M13 e simili, era Bartoletti?
Tornando a cose più recenti (io per storici intendo tutto, dai primordi agli anni '70), visto che anche per il CdS già i veicoli di 20 anni sono di interesse storico.
Il 682 di Friz dalla cabina potrebbe essere N2 fine serie o N3 ma, visto che ha le "tette di venusia", allora è un N3. Ho imparato a riconoscere gli '82, giusto?
Trakker...se ho ragione io, ti becchi un 4 per questo gravissssimo errore, e poi per rimediarlo son dolori!!!
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Friz, sei sicuro che la foto del ribaltabile Orlandi sia un trilaterale? Sbaglierò sicuro ma per me non lo è davvero.
Track, 682 N2 ??
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A Carpenedolo (BS) nel 1952 nasce la Baroni Ribaltabili che inizialmente aveva cominciato come autoriparazioni. Quella azienda non ha mai interrotto la sua produttività fino ai giorni odierni... Ma soprattutto sono più di vent'anni che producono sponde idrauliche nate dapprima sui semirimorchi per trasporto rottame ed inseguito rivoluzionate e asportate sui M.O. La cosa che spesso mi chiedo è in quanti fanno ribaltabili, in quanti hanno appena cominciato, e in quanti resistono da più di mezzo secolo e si sono impegnati per dare una svolta degna dal 21esimo secolo a questo tipo di allestimento??? Non mi sembra che sui ribaltabili vi siano molti allestitori che puntino su questa filosofia eppure siamo nel 2005 e la tecnologia e l'elettronica hanno fatto passi da giganti perchè non applicarli alla meccanica??? Vogliamo ancora aprire le sponde a mano?? Io NO grazie.Ultima modifica di tipper bs; 27/06/2005, 09:45.
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