La stabilizzazione è davvero il futuro anche per le piccole opere o è destinata a rimanere una lavorazione per i grandi lavori? Questo procedimento "ecologico" volto al riutilizzo delle terre non portanti, già da tempo praticato oltre oceano, riunisce il duplice vantaggio di non intasare le poche discariche disponibili con materiali di scarto ( e quindi non vengono effettuati inutili trasporti con risparmio di combustibile, benefici effetti sull'ambiente e sulle infrastrutture) e di non sprecare risorse di inerti per la costituzione di sottofondi finalizzando quindi le cave al solo scopo di produrre conglomerati cementizi e bituminosi.
Le stabilizzatrici finora più conosciute sono mezzi piuttosto grandi poco agili sui piccoli lavori, d'altro canto le lavorazioni accessorie presuppongono un treno di stabilizzazione con costi d'inpianto poco accessibili ai piccoli cantieri. Sono in commecio da non molto in Italia, da più in Francia, alcune stabilizzatrici trainate da trattori cingolati o gommati il cui ingombro sembra privileggiare lavori di piccole urbanizzazioni, recuperi di viotoli all'interno di parchi, ecc.
Il miei quesiti sono i seguenti:
1) questi trattamenti in aree limitate devono essere completati come per le grandi opere da compattazioni diverse con i vari piedi di montone oppure può essere sufficiente solo una buona compattazione con rulli tradizionali?
2) esiste veramente il vantaggio sui piccoli lavori sia dal punto di vista economico che realizzativo?
Aspetto notizie magari anche da qualcuno che mastichi qualcosa di geologia.
Le stabilizzatrici finora più conosciute sono mezzi piuttosto grandi poco agili sui piccoli lavori, d'altro canto le lavorazioni accessorie presuppongono un treno di stabilizzazione con costi d'inpianto poco accessibili ai piccoli cantieri. Sono in commecio da non molto in Italia, da più in Francia, alcune stabilizzatrici trainate da trattori cingolati o gommati il cui ingombro sembra privileggiare lavori di piccole urbanizzazioni, recuperi di viotoli all'interno di parchi, ecc.
Il miei quesiti sono i seguenti:
1) questi trattamenti in aree limitate devono essere completati come per le grandi opere da compattazioni diverse con i vari piedi di montone oppure può essere sufficiente solo una buona compattazione con rulli tradizionali?
2) esiste veramente il vantaggio sui piccoli lavori sia dal punto di vista economico che realizzativo?
Aspetto notizie magari anche da qualcuno che mastichi qualcosa di geologia.
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