Mi è capitato di vedere un escavatore Rock 400! Mi sembrava molto ma molto simile all'Hydromac h270. Dovendo scegliere quale scegliereste di queste due macchine all'apparenza diversi solo dal colore?
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Hydromac Vs Rock
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Salve ragazzi, io ero concessionario Hydromac su Roma, posso sostenere che le macchine Hydromac erano un buon prodotto per l'epoca in cui sono state commercializzate, è più precisamente per quanto riguarda l'H270
era allestito con motorizzazione Perkins/RolsRoice, veramente una bella bestiola per l'epoca.
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x Pietro
Stavolta la colpa è mia...
Pablo me le ha già inviate 2 giorni fa le foto da Desktop della Benati... ok ok ...
adesso le pubblico
Cliccate qui
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Aaaaah!!!
Finalmente uno di quegli argomenti che mi piacciono!!
Hydromac o Rock??
Bè...io non conosco il Rock 400...ma se come dici tu cambia solo il colore(cosa molto probabile) allora sceglierei quello con più assistenza e miglior prezzo.
Qualcuno ha delle foto di Hydromac e Rock??
Io sono alla continua ricerca di materiale su queste 2 marche!!!
W HYDROMAC!!!!
CIAOOOOOperatore...fiero di esserlo
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Buongiorno!Dal forum FK mi butto in questa discussione che appare decisamente stimolante!
Qui a Torino, giustamente, sia Rock che Hidromac sono due marchi ultraconosciuti e utilizzati (ancora oggi). Sono due marche che hanno accompagnato la mia infanzia ed adolescenza. Noi non li abbiamo mai avuti comprando Simit da sempre però, nei loro tempi migliori, non si poteva che parlarne bene!Mi ricordo che, quando avrò avuto più o meno dieci o undici anni fece scalpore la nascita della Rock, derivata direttamente da Simit dopo il litigio, si diceva, dei due Bruneri che ne erano proprietari: il pasticcio riguardava anche una questione di segreto industriale ed il tema era proprio il Rock 130. Si mormorava che, nei programmi di Simit, avrebbe dovuto essere niente meno che il successore dell'SL11 portando novità assolute per il tipo di macchina: doppio pistone di sollevamento, nuovi standard per la cabina di guida, idraulica decisamente più performante. Ed infatti fu proprio così ma non in casa Simit! La Rock si impose subito per le sue macchine molto ben fatte: unico esemplare non riuscitissimo fu il Rock 200 a causa di problemi con i motori Scania utilizzati per questa macchina: non si riusciva proprio a trovare l'accoppiamento adatto con le pompe idrauliche e sicuramente quando la macchina andava era una forza della natura però le rotture erano all'ordine del giorno. La Rock scelse questa motorizzazione perchè IVECO, che forniva tutti i motori degli altri modelli, non dava un motore adatto alla categoria della macchina. Giustamente la Rock preferiva montare motori decisamente più grandi della concorrenza casalinga a parità di peso della macchina.
Per quel che rigurada Hidromac, ai tempi della Rock era già in fase calante e la produzione si era ridotta rispetto ai tempi migliori: l'affidabilità e la qualità dei componenti era peggiore rispetto a Rock anche perchè Fiat iniziava già a fare il vuoto intorno in quanto la realtà Hidromac era decisamente più preoccupente rispetto alla neonata Rock... ma dopo qualche anno anche a questa toccò una sorte poco piacevole nonostante al qualità dei prodotti...ma ho ancora molto da dire...a più tardi!Costantino Radis
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Per Pietro: ti chiedo scusa ma penso che la mail non mi sia mai arrivata...deve essere successo qualche cosa. Comunque ti dico che non posso che pensarne bene anche se qui da noi le Benati non hanno mai trovato grandissima diffusione a causa della rete non troppo sviluppata. Il fatto di ritenerle macchine fatte bene mi viene dal contatto, fin da piccolo, con alcuni personaggi "storici" del movimento terra torinese che al loro tempo non compravano ne' Simit, ne' Hidromac, ne' Rock ma Benati. Ancora oggi ne intessono le lodi e se, obiettivamente, andiamo a vedere le cartteristiche di queste macchine, per ogni linea non possiamo che rimanere stupiti dal tipo di soluzioni adottate e dalla cura posta nella realizzazione dei mezzi. A mio parere stupisce ancora oggi la "pulizia", e quindi la validità, delle soluzioni adottate per i cilindri idraulici, per le carpenterie, per i carri. L'occhio attento dell'esperto non può che constatare con amarezza la scomparsa di macchine secondo me all'avanguardia. Lo stesso può valere anche per la Rock, con la Fiat ferma al palo a produrre macchine che, fino all'accordo con Hitachi, erano mezzi indietro di almeno una generazione rispetto ai concorrenti. Pensate all'FE20 rispetto al Rock 130 e poi al 135: era una macchina lenta ed obsoleta eppure è rimasta sul mercato fino alla comparsa dell'FH200 ma, di fatto, l'FE20 non era altro che l'"evoluzione" (!) dell'SL11...quando gli altri adottavano soluzioni che ormai guardavano ai nostri giorni. Se poi molti di questi validi produttori sono rimasti indietro rispetto ad aziende più grandi direi che la responsabilità non è altro che di queste ultime: sappiamo tutti come Fiat abbia fatto il vuoto intorno a Hidromac, Rock e Benati. Se Simit non ha voluto soccombere ha dovuto adeguarsi ad essere risucchiata nel grande pianeta. La cosa che forse fa venire veramente rabbia è che dietro a tutti questi fatti ci sono comunque realtà effettive di persone con grandi capacità ma anche grandi individualismi. Mi spiego: i Bruneri inventano l'escavatore però poi uno va da una parte ed ecco Hidromac, l'altro va dall'altra ed ecco Simit. In Simit i successori si dividono di nuovo ed ecco Rock: è logico che in una realtà come questa ha buon gioco un'azienda come Fiat...e non mi fate dire altro! Penso che in Italia, l'individualismo della nostra gente porti a grandi cose ma ad un certo punto, se ci vogliamo valorizzare, ci dobbiamo adeguare e non diperdere le nostre forze per poter essere competitivi.
Comunque ho sempre ammirato i Benati e chi li ha avuti me ne parla bene ancora oggi.Costantino Radis
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Vorrei fare i complimenti a Massimiliano per le foto dei mini Hidromac. Notevoli!
Qui da noi se ne vedono alcuni al lavoro ma purtroppo soffrono di quei difetti di gioventù tipici dei primi mini prodotti qui da noi: troppo rumorosi, scaldano parecchio, braccio troppo corto...peccato non ci sia stato il tempo di svilupparli a dovere!Costantino Radis
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Ciao a tutti!
I marchi Simit, Hidromac e Rock hanno tutti una stessa origine: la famiglia Bruneri.
I Bruneri, nell'immediato dopoguerra, sull'onda della ricostruzione, si misero a produrre, sulla base dei residuati bellici americani, dei mezzi ribaltabili idraulici per "diminuire la fatica dello scarico del materiale" (dicevano proprio così) e velocizzare questa operazione. Come vedete un po' tutti coloro che si sono cimentati nelle MMT qui da noi, i pionieri di queste macchine, hanno cominciato proprio dai residuati bellici (Bendini e Frascaroli, ecc).
I loro prodotti ebbero subito successo e pensarono di produrre un mezzo per rendere veloce il carico anche in spazi ristretti dove le famose Ruston Bucirus così diffuse qui da noi non riuscivano a passare. Nacque l'escavatore idraulico, all'inizio una sorta di triciclo gommato frontale che, poi, venne sempre più perfezionato fino a diventare il mezzo MMT più diffuso, sofisticato (anche nei contenuti progettuali) e versatile del mondo. E' nato proprio qui, in Torino, e poi è emigrato verso altro lidi dove, forse, ha avuto migliore fortuna progettuale e di contenuti. Basta vedere fotografie di macchine prodotte qui da noi o in giappone nello stesso anno per rendersi conto dei miglioramenti e della coscienza critica e tecnica di popoli che, dispregiativamente, abbiamo solo sempre ritenuto dei "copioni" (i giapponesi). Negli anni 60 gli escavatori prodotti in giappone avevano soluzioni che da noi sarebbero arrivate solo molti anni dopo (bracci mono e avambracci con disegno simile a quelli attuali, manipolatori doppi e non mille leve, cabine ampie e comode,ecc).
Dicevo che tutto venne fuori dai Bruneri: questi si divisero per diverso modo di vedere le cose (non so se economicamente o tecnicamente) e uno fondò Simit, l'altro Hidromac.
All'inizio Hidromac dimostrò una superiorità tecnica seguita anche da un buon successo commerciale. In seguito Simit recuperò il tempo perso e si impose come marchio dalle macchine decisamente fatte meglio rispetto alla concorrente diretta. Hidromac sviluppò comunque una politica commerciale decisamente migliore e per un periodo arrivò a diffondere le proprie macchine in tutta europa anche grazie all'impiego di componenti più diffuse a livello continentale, primo fra tutti il motore Perkins.
Nel frattempo Simit sviluppava i modelli di maggior successo, l'SL11 e l'S15B, due veri best-sellers con la prerogativa dell'affidabilità, robustezza e produttività (in perticolar modo l'S15B).
Ovviamente Hidromac non stava a guardare e proponeva sul mercato macchine storiche come il 95Europa, il 115, il 150 e il 180, macchine assolutamente evolute da certi punti di vista ma per alcune soluzioni tecniche decisamente poco convincenti (doppio pistone di sollevamento sotto il braccio, idraulica decisamente carente nei materiali...davano un po' l'effetto bagnarola con l'olio che andava ovunque).
Ad un certo punto in Simit avvenne il terremoto e, quando si parlava di SL11B con soluzioni decisamente moderne su una macchina da circa 20 ton, i due Bruneri rimasti in Simit si divisero e...nacque la Rock, dove comparse il 130 (macchina dal successo enorme) che era niente meno che l'SL11B di cui si parlava tanto. La Rock proproneva soluzioni diverse e molto vicine a CAT, soprattutto per le cabine (disegno molto diverso e più ergonomiche), i comandi, l'idraulica, il doppio pistone di sollevamento su macchine anche da meno di 20 ton (Rock 100). Il marchio andava veramente molto bene, tanto è che si diffusero in brevissimo tempo. Il successo del Rock 130 fu bissato dal 135, dal modello maggiore 150 (macchina pesante e potente pur essendo in sagoma...faceva la guerra all'S15B anche se in relatà non la spuntò mai per limiti dovuti alla stabilità...ovvio). Nacque anche il 200, primo vero escavatore di grossa taglia (più grande dell'S15B) con benna da quasi 2mc...motorizzato Scania. Il motore era il vero problema di questa macchina che, quando andava, era veramente un mostro. Ebbe comunque un certo successo tra coloro che facevano scogliere: l'utilizzo non intensivo ma che richiedeva forza era proprio il campo di utilizzo di questa macchina (in forza dei problemi di motore).
Nle frattempo la Simit venne assorbita di Fiat-Allis e iniziarono anche i guai per Rock e Hidromac. Quest'ultima, un po' per l'arretratezza delle macchine, rimaste ferme come come soluzioni a 10-15 anni prima anche su modelli molto grandi (H270....il Rock400 dell'immagine di cui si parlava), un po' per le pressioni effettuate sui fornitori da un grosso concorrente, chiuse i battenti con alcuni colpi di coda giunti fino ai primi anni 90.
La Rock, pur avendo macchine ottime, fu anch'essa "pressata" da un grosso concorrente che continuava a produrre sotto mentite spoglie gli escavatori Simit peggiorando macchine che andavano benissimo...chi vuol intendere intenda!!.
La Rock si trasferì allora in Valle d'Aosta e diventò "Nuova Rock - Compagnia Valdostana Escavatori Idraulici". Ebbe i contributi della Regione Autonoma e continuò a rompere le scatole al grosso concorrente, soprattutto in Valle dove l'assistenza era migliore che qui in Torino. La macchine furono costantemente migliorate, soprattutto dal punto di vista tecnico (idraulica load-sensing ecc) ed ebbero ancora un buon successo fino a che....chiuse...per pressioni del famoso concorrente. Le macchine Rock hanno comunque introdotto migliorie tecniche notevoli (doppio pistone di sollevamento anche su macchine da 15-20 ton, sorta di carro a "X", load-sensing)e ancora oggi sono riconosciute come macchine ultrarobuste...un po' come i PMI e i Laltesi. Macchine revisionate sono ancora oggi molto apprezzate sul mercato dell'usato e sono la base per molte applicazioni speciali (manipolazione rottami, perforatrici, ecc).
In piemontese Rock significa "pietrone", "roccia molto dura"...un nome azzeccato!!Costantino Radis
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