MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Pali di castagno, robinia, ecc.

Collapse
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • #31
    per la luna dovresti tagliare con quella calante.
    se la parte che ti marcisce è quella interratapuoi provare dando un impregnante e poi la catramina ma attento ai sassi perchè se la punta del palo ci sfrega contro la catramina si stacca.Altrimenti prova a bruciacchiarli in modo da carbonizzare superficialmente la parte che va interrata.
    Per la parte fuori terra immagino che la corteccia venga tolta forse un'impregnante fungicida può essere utile forse tanto quanto il rame che penso tu utilizzi per le viti.
    A proposito i pali enel avevano la punta ricoperta con un bendaggio catramato e tutto il palo era trattato con prodotti simili a quelli per le traversine ferroviarie ormai messi fuorilegge.
    bau bau

    Commenta


    • #32
      Diciamo che l'acacia non è il massimo per i pali sarebbe meglio il castagno.
      Tosi Alessandro

      Commenta


      • #33
        Da me per anni si sono usati pali di robinia (acacia) più che altro perchè non c'erano molte altre essenze disponibili.

        Ai pali veniva tolta la corteccia, realizzata la punta e messi a bagno, in piedi, con la punta stessa immersa in una vasca con una soluzione a base di rame.
        Dopo qualche settimana si nota l'assorbimento del rame perchè si vedono degli "aloni" azzurri soprattutto nella parte bassa del palo.

        Piantati in vigna durano anche 20 anni.

        Commenta


        • #34
          Io utilizzo i pali di robinia e castagno per palificate, palizzate, ponti e staccionate e non saprei fare una classifica su quale delle due essenze abbia la durata maggiore.
          Sono entrambe ottime e non utilizzo alcun impregnante e soprattutto niente catramina.
          Ho provato una volta la catramina ed è stato l'unico caso in cui il palo di robinia e marcito in pochi anni. Ho constatato che la catramina crea uno strato impermeabilizzato intorno al legno, ma se da un lato non lascia entrare l'umidità ed i funghi del terreno, dall'altro non consente l'asciugatura dall'umidità penetrata nel palo dalla parte fuori terra.
          Questa umidità risulta veicolo di funghi e conseguenti marciumi.
          La cosa essenziale è scortecciare sempre i pali e conficcarli nel terreno dalla parte basale (quella che si trova vicino alle radici per intenderci).
          A volte abbiamo carbonizzato le punte, soprattutto quelle dei pali da recinzione con diam di 12/14 cm e sembra un sistema efficiente, in quanto crea un'ambiente inospitale alla propagazione dei funghi.
          Per quanto possibile è sempre meglio tagliare i pali in luna calante perché sono più asciutti all'interno. Dalle mie parti i vecchi hanno sempre fatto scorta di pali nella luna calante d'agosto. So che molti non credono alle influenze della luna nei lavori forestali o agricoli, io si e tanto mi basta...
          Ciao atutti

          Commenta


          • #35
            Ciao ,grazie dei consigli inanzi tutto ,a prove fatte ho riscontrato che se la pianta cresce in un ambiente magro ,molto sassoso ,il suo legno si dimostra molto più duraturo .
            Qualche anno fà abbiamo realizzato alcune vigne nuove e per la realizzazione abb utilizzato pali di robinia piantati interi (diametro sui 20 cm ) e sembra che per il momento reagiscano bene anche non essendo di ottima qualità.
            Però questa volta no posso piantarli interi date le dimensioni esagerate e quindi devo trovare un buon compromesso dato che il lavoro di'' piantamento'' è del tutto manuale.
            Parlando qualche anno fa con un contadino mi diceva che lui i pali una volta scortecciati e rifiniti li lasciava immersi in un fiumiciattolo con acquà corrente .
            Qulcuno sa dirmi di piu in proposito ?
            GRAZIE

            Ciao e se sei incerto ...anche con la mts tieni aperto!!!!

            Commenta

            Caricamento...
            X