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laminatrici a freddo e fioccatrici di cereali

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  • laminatrici a freddo e fioccatrici di cereali

    Facendo una ricerca sul forum , non mi pare di aver trovato , una discussione che mi ha soddisfatto in pieno, su questo argomanto.
    Sto ponderando l'idea di comprarmi una laminatrice a freddo per il mais , per migliorare l'aspetto fisico dei mangimi per i ruminanti, da usare al posto del mulino a martelli, a dire la verita' sto quasi pensando di farla costruire da una officina meccanica di mia fiducia , avendone viste qualcuna autocostrita in alcune azinede di miei amici, e vista la semplicita della macchina stessa.
    Esperienze, prezzi, produzione oraria, ect.. ect...

  • #2
    Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
    Facendo una ricerca sul forum , non mi pare di aver trovato , una discussione che mi ha soddisfatto in pieno, su questo argomanto.
    Ma ne esistono e non sono così "approfondite" oppure proprio non ce ne sono? Perchè se fosse il primo caso, dammi i link che vediamo se è il caso di accorparle per far uscire un thread unico.
    Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
    per migliorare l'aspetto fisico dei mangimi per i ruminanti
    Scusa, io non sono assolutamente "ferrato" in materia come più volte tu hai dimostrato, ma vuoi dirmi che i ruminanti guardano anche l' aspetto fisico dei mangimi? Oppure i cerali laminati hanno caratteristiche organolettiche differenti tra laminati e macinati?
    Per cereali laminati si intende tipo i Kellog's (per intenderci)?
    Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
    sto quasi pensando di farla costruire da una officina meccanica di mia fiducia , avendone viste qualcuna autocostrita in alcune azinede di miei amici, e vista la semplicita della macchina stessa.
    E con le certificazioni sulla sicurezza e tutto quello che riguarda la 626 come la metti?
    Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
    Esperienze, prezzi, produzione oraria, ect.. ect...
    Tu hai già per caso addocchiato qualche marca/modello che "preferisci" in particolare? Giusto per sapere...
    ciao
    ACTROS
    "CB COMINO"

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    • #3
      Da una mia ricerca che ho fatto su internet ho trovato specificatamente per la zootecnia su questi siti



      In un discorso piu ampio , la principale differenza tra laminatura e fioccature sta nel fatto che la fioccatura tratta un cereale cotto al vapore, e se da un certo punto di vista , ne aumenta la digeribilita' , dall'altra favorisce i casi di acidosi, mentre la laminatura in genere meno, perche' e' una lavorazione simile alla macinatura.
      Il perche' fioccare?
      Da esperienze da amici ingrassatori, che non utilizzano l'unifeed,ma danno il mangime a libitum con sistemi di alimentazione automatica, con la laminatura la miscela risulta piu voluminosa , tende a far insalivare di piu' il bolo alimentare e di conseguenza la produzione di bicarbonato , e stimolare per quanto possibile la ruminazione,e comunque l'assunzione di foraggi fibrosi, e evita per quanto possibile i picchi di acidita, e di conseguenza l'utilizzo di tamponi ruminali, per cui dove capita , il problema dei calcoli renali, e tutto quello che ne consegue.
      Io non voglio sostituire in toto la farina di mais con del laminato , ma mettere nel mangime in diverse forme sia laminato che farina grossolana, senza andare a modificare la quantita' totale,per allungare quanto possibile l'assorbimento, senza trovarne grandi tracce nelle feci,
      DI indigesto ce ne sempre e comunque,anche nei casi si utilizzano come fonti energetiche il pastone e insilati vari, poi ognuno ha le proprie idee su questo, e questa discussione , non vuole essere su questo tema.
      Per quanto riguarda l'aspetto fisico dei mangimi, c'e' chi si fa pellettare finemente la parte proteica/fibrosa, c'e chi utilizza la fettucia di bietola tal quale, in sostituzione parziale della cruscami,ma con la chiusura di un grosso zuccherificio al nord , se ne trova meno e pellettata, e quella estera a volte non il massimo, come salubrita, sia come muffe che come quantita di terra e anidride solforosa usata come conservante.
      Comunque son tutti trattamenti che alla fine hanno un costo sul mangime, e non dico che i mangimifici se ne approfittano , perche son macchine costose, ma di certo non ci perdono, visto il ricarico che fanno sul pellet tipo quello dei conigli, oltre che per pellettare ci aggiungono della melassa, e sono comunque di nuovo zuccheri fermentescibili.
      Sull'auto costruzione, l'officina meccanica dove ogni tanto faccio fare dei lavori , puo' cerificare , per cui grossi problemi non ci dovrebebro essere, al di la del conto alla fine della musica...
      Ultima modifica di ggyno; 05/05/2007, 07:36.

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      • #4
        molto interessante il discorso.Ma la schiacciatura rompe il chicco grossolanamente?

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        • #5
          no lo schiaccia, e' come se passassi un rullo di ferro pesante , su dei chicchi di cereali, oppure come se martellassi i chicchi su un incudine, da un prodotto che stimola di piu la ruminazione, rispetto a una farina grossolana

          Parliamo di griglie di mulini forse ci intendiamo meglio.

          per sfarinare io usavo una griglia con fori sui 2,5/ 3mm
          per lo spezzato che usavo pre le galline usavo delel griglie da 6 a 8 mm.
          e se nn accelleravo molto mi capitava di vedere dei chicchi di mais interi

          attualmente uso una griglia da 4 mm, e tendo a non accelerare molto ,cioe' tengo il regime del motore sui 1700giri, tenedo conto che nn ho l'aspiratore non da problemi di ingolfamenti.
          pero' noto che una parte e' farinosa , e un parte come dire e' glomerulare, cioe passando tra le dita senti come se fosse sabbiolina.

          nella laminazione a freddo, in pratica sparisce la parte impalpabile quasi tutta, e rimane la parte dei pezzettini, che al di al di stimolare la rurminazione, si degrada lentamente e viene assorbita lungo tutto il tubo digerente , e da meno problemi di acidosi, anche perche' viene maggiormente insalivata.

          la fioccatura a vapore ha un pregio e un difetto, il pregio che essendo cotta, e' meggiormente assimilabile, il difetto e' che aicdifica il bolo alimentare

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          • #6
            Resta il problemi che molta parte del mais laminato e anche fioccato e' indigerito e viene espulso tal quale con le feci,fatto comprovato dall'apposito sistema di setacciatura o da chi trova le lamine nei canaletti della sala mungitura (questo succede anche con certe grossolane granulometrie di macinatura).
            Almeno nelle vacche da latte e' stato abbandonato quasi da tutti.
            Val la pena comprare o produrre mais e poi buttarlo nella concimaia ?

            L'acidosi,tra le altre cose,e' anche questione di giuste quantita',se si esagera ........ma c'e' dell'altro da considerare in primis.
            Se poi l'acidosi diventa cosi' facile,allora chi alimenta col pastone cosa dovrebbe fare ?

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            • #7
              l'alimentazione del bovino da carne nella nostra zona , parte da altri presupposti, giusti o sbagliati che siano.
              Da noi non si utilizza il silomais, ne pastone di pannocchia , ne pastone di granella umida, ma solo fieno e concentrato, e i problemi di acidosi talvolta si presentano lo stesso.
              Anche se andassimo a setacciare le feci di animali allevati a concentrato contenete farina di mais macinata finemente una parte di indigerito rimarrebbe comunque, e questo non lo dico io, ma gli alimentaristi.
              Infatti megli animali fino a 5 mesi di eta viene sostituita una parte di farina o spezzto di mais con granella intera,senza problemi alcuni.
              Sulla parte di fioccato o laminato indigerito nelle feci , se andassimo a fare una analisi chimica di questa parte vediamo che la cessione dei nutrienti ce stata, anche solo in parte, e quello che noi vediamo e' "l'involucro"per cui andare a dire che viene espulso tal quale mi sempra esagerato,
              Il motivo di andare a a mettere dei fioccati o laminati , nel mangime e' anche di aumentare al quantita di concentrati ,a discapito dei fieni e/o paglie alimentari in animale che raramente la sostanza secca ingerita e' superore a 10/12kg/giorno ,anche perche se andiamo a vedere la conversione del mangime in carne , e IMG.tutto e' a sfavore degli sfarinati fini.
              Anche se la conversione e IMG, e' condizionato dal compoetamento dell'animale stesso , piu' un bovino si sente sazio meno si muove, e meno consuma energia nel muoversi, esempio classico quello dei box con la rastrelliera del fieno e mangime ab libitum, dove quando ne sente la necessita si alza a mangiare e bere senza infagottarsi il rumine,come a volte capita quandfo lo si raziona in 2 pasti , poi tornano placidamente a coricarsi e ruminare , anche se le eccezioni ci sono sempre, i tori un po piu vivaci degli altri ci sono sempre.

              Teniamo conto che l'idea dei laminati viene da un mangimificio che ha sedi in tutto il nord italia che da un mangime fatto con erba medica a pellet, semi di cotone, fettuccia di bietola ,poca crusca,mais laminato , sfarinato ed intero ,f.e. di soya e girasole ,fave ed orzo laminato e integrazione vit/min. in pellet dall'aspetto molto grossolano adatto x i vitelli piemontesi, che da molti allevatori e' gradito proprio per la natura fisica del mangime, lunica pecca e' che bisogna comprarlo tal quale e non farsi in azienda partendo da un complementare e aggiungendoci mais , come fa la maggior parte degli allevatori

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              • #8
                Si,nella parte espulsa c'e'una frazione assorbita :quanto,il 5% ?
                E il 95,dove va a finire ?
                Almeno si trattasse solo dell'involucro della cariosside ..................
                Non parliamo dell'analisi chimica,se no il loro strumento principe,gli alimentaristi (il setaccio) lo possono usare solo in spiaggia.
                Piccola domanda di logica: assimili di piu' un qualsiasi cibo tritato oppure ingerito intero ?
                Ovviamente questo vale per i cereali secchi,perche' per le fibre lunghe,i bovini si arrangiano come natura comanda.
                Secondo te quindi un cereale fioccato o laminato puo' sostituire fieno o paglia nella loro funzione di stimolo alla motilita' ruminale,con evidenti vantaggi in termine di energia ingerita e quindi maggior accrescimento ponderale.

                Adesso ho capito il motivo di certe scelte !
                Ecco che come al solito spunta chiaramente la finalita' utopica degli ingrassatori,cioe' pretendere di allevare i bovini come dei monogastrici,dimenticando completamente che sono ruminanti.
                Perche' questo e' il punto essenziale.
                Se il rumine non gira,nascono da qui quasi tutti i problemi alimentari.

                Per ultimo,c'e' da valutare il rapporto costi/benefici,non mi sembra che i mangimifici ti scodellino i loro prodotti senza ricavare una bella fetta di utile,per cui ritengo che se anche si parte con una base e poi si aggiunge il mancante,puo' essere che il gioco valga la candela.

                Certo,bisogna far le cose per bene e non alla carlona,perche' poi in base agli errori fatti,ci sono le spese da pagare.

                Sono valutazioni e ricette da vedere caso per caso,dipendono da molti fattori:strategia aziendale,disponibilita' di alimenti autoprodotti,razze allevate,tempo e attrezzature disponibili e quant'altro.

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                • #9
                  Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                  l'alimentazione del bovino da carne nella nostra zona , parte da altri presupposti, giusti o sbagliati che siano.
                  Da noi non si utilizza il silomais, ne pastone di pannocchia , ne pastone di granella umida, ma solo fieno e concentrato, e i problemi di acidosi talvolta si presentano lo stesso.
                  Questa non l'ho capita Pastone e silomais provocano acidosi?

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                  • #10
                    Per forza,li riempiono di pastone o silomais o farine o mangimi e con poco fieno o paglia,per cui non ruminano,o meglio non ruminano correttamente.
                    Come dicevo alimentano ruminanti come monogastrici.
                    Ggyno,tanto per completare il quadro,quali altri problemi si manifestano in contemporanea all'acidosi ?

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                    • #11
                      Se vuoi proprio saperlo tanti!!! comunque provaci tu visto che sei tanto bravo a ingrassare (e poi a vendere) i tori con il fieno... Poi mi spieghi come hai fatto, cosi' anch'io posso farlo.... Sai come sarei contento di non macinare piu' e di dare del concentrato da 26 euro al q.le ai tori!!!

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                      • #12
                        a me sembra che nell'ingrasso non ci dovrebbero essere grossi problemi di acidosi in quanto in questa modalità d'allevamento non si hanno gli stres causati dalla produzione e dalla monta a latte. Penso proprio che il modo più corretto sia basare l'alimentazione su silomais e pastoni/maisgranella e poi andare a completrla con i vari prodotti

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                        • #13
                          Originalmente inviato da francis Visualizza messaggio
                          Se vuoi proprio saperlo tanti!!! comunque provaci tu visto che sei tanto bravo a ingrassare (e poi a vendere) i tori con il fieno... Poi mi spieghi come hai fatto, cosi' anch'io posso farlo.... Sai come sarei contento di non macinare piu' e di dare del concentrato da 26 euro al q.le ai tori!!!
                          Bimbo,dove risulta che ho detto di ingrassare a fieno ?
                          Vatti a rileggere quello che ho scritto,quota il paragrafo e soprattutto rifletti prima di arrivare a certe conclusioni.

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                          • #14
                            qualcuno conosce qualche nuova marca di laminatrici...

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                            • #15
                              Posso portare delle esperienze. Sono ingrassatore da molti anni (mio padre) e la prova con il mais intero, schiacciato (o laminato che dir si voglia) o farina le abbiamo fatte. con la farina le feci sono discrete, con lo shiacciato si vede qualcosa, con il mais intero ti piange il cuore. morale della favola? ti conviene il mais intero perchè costa meno. No, non sono matto, mi spiego.
                              Da prove fatte nel momento in cui si esagera con il mais, qualunque forma esso prenda, i problemi si fanno sentire in termini di espulsione di una parte indigerita. Studi dell'università di Padova dimostrano infatti che la quantità di amido espulsa attraverso le feci nei vari casi è circa uguale. il colpo d'occio no.
                              La granella intera si utilizza bene se l'animale è in grado di romperla non tanto con i denti (non è un mulino) ma mediante i batteri del rumine che si sviluppano e selezionano naturalmente in relazione agli alimenti utilizzati, di conseguenza (come dice ggyno) se un vitello è abituato fin da piccolo alla granella intera non è escluso che la possa utilizzare da grande. Ritenete forse più potente il fumine di un vitellino di 50gg rispetto a uno di 15mesi? Nei vitelli non si nota il problema della granella intera perchè ne mangiano poca. Prova a darne 8kg su un vitellone, è logico che faccia fatica a digerirla completamente. se usi però 8kg di farina fine il risultato di digestione è lo stesso se ti salvi dall'acidosi altrimenti è peggiore.
                              Il fatto poi che si utilizzino dei concentrati in sostituzione parziale dei foraggi non è cosa strana, vi sembta la stessa cosa somministrare fettuccia di bietola o melassa, farina glutinata o crusca? anche l'aspetto fisico, la dimensione dei concentrati incide sulla funzionalità del rumine, ai vitelli in gabbietta danno anche solo mangime senza fieno nei primi mesi.
                              Detto questo penso che uno dei miglior prodotti sia lo schiacciato di mais quando il chicco è appana appena rotto cosicchè sia ruvido per il rumine, ma allo stesso tempo facile da attaccare dai batteri. Intervenite numerosi (non ritengo di sapere abbastanza a riguardo) Ciao
                              Ultima modifica di mefito; 13/12/2008, 21:24. Motivo: Tolto commenti superflui.

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                              • #16
                                ciao a tt.
                                mah...sentir parlare di granella intera o spezzati che vengono digeriti più di uno sfarinato o di un fiocco mi sembra un pò strano...no perchè già la granella che sfugge al rompigranella della trincia la si ritroca intera nelle feci delle vacche..( umidità granella + o - 35%) per il silomais con il chicco secco altro che piangere il cuore...non sono mica galline che hanno uno stomaco che digerisce persino sassi..acidosi? mio modesto parere...ingeriscono troppa farina insieme con scarso abbinamento di fibra lunga e corta..io uso l'unifeed con paglia,pastone granella mais,fieno prato stabile e mengime al 16% di proteina...problemi di acidosi mai..un mio consiglio spassionato..usate l'unifeed nn ve ne pentirete.ciao

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                                • #17
                                  Non si parlava di pro o contro unifeed, comunque il fiocco è più digeribile di sicuro, per la farina bisogna vedere. Il problema non è usare l'uno o l'altro, se ne usi poco, è quando vai su con i kg che te la sparano fuori. Vi risulta o no che i vitellini mangiano la granella intera senza problemi?? da quì a dire che ne possono mangiare 6-7kg ne passa.

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                                  • #18
                                    comunque io non uso il fioccato, però mi ha corteggiato per diverso tempo il venditore di un mangimificio importante di cremona (o provincia, non lo so) che mi proponeva un mangime con una parte importante di mais fioccato e mi ha detto che lo usano anche sulle vacche da latte

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