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Piccoli e grandi produttori del settore stradale

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  • Piccoli e grandi produttori del settore stradale

    Apro questa discussione per dividere e far confluire i messaggi delll'argomento Acquisizione IR Road Pavment che parlano in modo più generale riguardo il mercato delle macchine stradali ed i suoi attori principali: i produttori.
    Ultima modifica di Gianni Palma; 05/12/2007, 10:37.

  • #2
    Piccoli e grandi produttori del settore stradale

    Penso che ormai troveremo solo grandi gruppi full liner, spariranno i marchi storici (vedi bitelli e marini). Non so come faranno i vari dealer....... e soprattutto avremo macchine e gamme globalizzate. Concordo con le tesi di bud e sottolineo che la nostra speranza sono i piccoli costruttori di nicchia, come ad esempio eliaperoni, ed in questo, voi italiani siete molto, molto avvantaggiati.........

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    • #3
      Sono contento che stia avanzando la discussione su questo tema....Il problema non è dei full liner che saranno a breve solo 4 gruppi(dominanti nello stradale)ma come i "piccoli di nicchia"si proporranno.....E'facile a dirsi ma lo scenario attuale non prevede nessuna collaborazione tra i pochi "artigiani"rimasti e se non inizia qualcuno a proporsi......lo scenario sarà peggiore.Infatti i dealers che verranno esclusi dalle acquisizioni, comunque sono dealers "grossi"(in generale non solo italiani)o per assurdo perderanno personale commerciale per lo stradale.Dopo di che, abbandoneranno il prodotto stradale per concertrarsi su altri segmenti più redditizi (in termini di volume).In Italia esiste oramai solo un costruttore di macchine stradali (non la linea completa...)che abbia una visibilità almeno "europea".....ma se non trova partners a breve......cambierà settore.....(?!).Di concreto forse il BAUMA 2007 potrà presentare qualcosa..il resto sono solo nostri commenti poco pratici(insisto:vedi valori delle recenti acquisizioni=solo multinazionali possono giocare a questo tavolo)a meno che la marca torinese non decida finalmente di scendere in campo.......Sicuramente la tecnologia italiana nel settore stradale stà scomparendo....e ribadisco.....non vedo nessuno strapparsi i capelli......

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      • #4
        Mi sono appena iscritto a questo Forum ed auguro un buongiorno a tutti i ragazzi.
        Queste notizie però non sembra che portino una ventata di ottimismo per questo prodotto in Italia. Infatti la solita estereofilia
        degli italiani e la difficoltà del sistema bancario di finanziare le
        piccole aziende portano questo settore di nicchia a scomparire. Sono lontani i tempi in cui l' Italia dominava nel settore (Marini, Simesa, Bitelli, ecc)!
        Ora i ns imprenditori hanno venduto a gruppi stranieri, e quando
        tra 4 o 5 anni, Cat e Bomag trasferiranno le produzioni in Cina e Brasile per noi sarà notte fonda. Anche per i Dealers e le officine
        autorizzate sarà dura avere macchine e ricambi da vendere, visto la cronica insolvenza del mercato italiano.
        Non credo pure che un colosso come Fiat ponga gli occhi sui ns piccoli artigiani (Antec o Peroni), hanno troppo poca "immagine"
        per essere appetibili.

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        • #5
          Penso che "i piccoli artigiani" ANTEC e Peroni possono stare bene anche su un mercato globalizzato, purché si mantengono su linee di prodotto medio-piccolo. Sia sul mercato Italiano che Europeo le imprese sono molto interessate a produttori di macchine che ascoltino le richieste di personalizzazione in tempi rapidi. Il problema di uno dei due "artigiani" è che ha bisogno di ....soldini...! Speriamo che arrivino ..... cosi ci può essere ancora la speranza di macchine stradali mde in ITALY....!!!!!

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          • #6
            Giusto Muciaccia ci sarà sempre bisogno di chi è pronto a personalizzare le macchine ed a costruire attrezzature specifiche per mercari di nicchia , in questo devo dire che Peroni mi sembra molto attento , mentre Antec ha messo in piedi una gamma di macchine bella e completa ma di difficile mantenimento se non supportata da capitali e grandi numeri di produzione .
            Credo che con tutte le nuove tecnologie che si stanno affacciando sul mercato (discusse anche su questo forum ) ci sia spazio per inventarsi qualcosa di specifico penso ad applicazioni come i trasparenti , i colorati , nuove tecniche per stampare gli asfalti , posa in opera di strisce rumorose a bordo strada , asfalti con inserti rifrangenti da posare sui lati di strade sottoposte a nebbia e chissà quante altre applicazioni .
            L'inventiva e la capacità di trovare soluzioni semplici ed efficaci ai vari problemi è sempre stata caratteristica vincente delle piccole aziende Italiane .

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            • #7
              la globalizzazione ha portato il mercato ad avere una gamma completa di prodotti.....
              ma secondo voi, la preparazione tecnica dei meccanici, dei venditori, degli specialisti di prodotto, sara' inalterata?
              secondo me con il full liner si perde di professionalita'...
              il paving ha un mercato a se' e non e' perniente uguale al movimento terra.
              a voi le conclusioni

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              • #8
                La preparazione tecnica la trovano facilmente sul mercato, perchè comprano anche quella! Le multinazionali non hanno certo problemi di liquidità e quindi assorbono anche i
                piccoli dealers con relative officine, meccanici e venditori.
                Il loro unico problema sono le pianificazioni di produzione, e spiego il perchè: appena acquisiscono un' area con relativo dealer lo riempiono di macchine non tenedo conto della effettiva potenzialità dell' area. Si trovano così l' anno dopo con un'area satura e la produzione che hanno programmato debbono costantemente rivederla per non avere i piazzali pieni. Inoltre il Paver è un mercato estremamente ricco di personalizzazioni e questi colossi abituati a produrre macchine standard si trovano spiazzati
                e poco elastici nell' accontentare i piccoli clienti.

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