Inquinamento invisibile da filo del decespugliatore.
Uso regolarmente il decespugliatore per la manutenzione del mio terreno e da tempo raccolgo tutti gli spezzoni di filo visibili, smaltendoli correttamente.
Per aumentare la durata e ridurre la rottura, tengo anche i fili a mollo in acqua prima dell’uso.
Però mi sono chiesto:
quanto micro-inquinamento causiamo senza accorgercene?
Anche se non si spezzano, i fili si consumano al contatto con pietre e terreno, e rilasciano minuscole particelle di plastica. Invisibili, non recuperabili, e destinate a restare nel suolo.
Possibile che nessuno ne parli seriamente?
Mi chiedo se non sia il caso di iniziare a:
O semplicemente… ci avete mai pensato?
Uso regolarmente il decespugliatore per la manutenzione del mio terreno e da tempo raccolgo tutti gli spezzoni di filo visibili, smaltendoli correttamente.
Per aumentare la durata e ridurre la rottura, tengo anche i fili a mollo in acqua prima dell’uso.
Però mi sono chiesto:
quanto micro-inquinamento causiamo senza accorgercene?
Anche se non si spezzano, i fili si consumano al contatto con pietre e terreno, e rilasciano minuscole particelle di plastica. Invisibili, non recuperabili, e destinate a restare nel suolo.
Possibile che nessuno ne parli seriamente?
Mi chiedo se non sia il caso di iniziare a:
- Usare fili colorati ad alta visibilità per facilitarne il recupero
- Cercare fili ecologici o biodegradabili, se esistono davvero
- Scegliere testine che limitino il consumo del filo e lo usino solo dove serve
O semplicemente… ci avete mai pensato?
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