bisogna intendere gli scopi che ci si prefissa. se si vuole privilegiare il miglioramento della fertilità del suolo si optera per la coltura di un erbaio (soprattutto leguminose) da sovescio. in tal modo oltre ad arricchire il terreno di azoto lo si arricchise di sostanza organica. se invece si mira anche ad un suo sfruttamento economico (produzione fieno) si opterà per una specie poliennale sempre della famiglia delle leguminose. non si addizzionerà al terreno sostanza organica, che comunque si può fornire con delle letamazioni, ma si potranno effettuare ripetuti sfalci per la produzioni di foraggio. Per quanto riguarda il loro sviluppo in tali condizioni, ricordo che le leguminose sono delle piante che si avvantaggiano della coltivazione in terreni alcalini, sono avide di calcio (che in terreno argilloso mediamente strutturato non manca), non necessitano di concimazione azotata (max 40 kg/ha nelle prime fasi del ciclo vegetativo, ma se ne può far ben a meno), e grazie al loro apparato radicale fittonante molto profondo riescono a sopravvivere nelle condizioni più estreme.
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X Cristian
Originalmente inviato da giuba Visualizza messaggiobisogna intendere gli scopi che ci si prefissa. se si vuole privilegiare il miglioramento della fertilità del suolo si optera per la coltura di un erbaio (soprattutto leguminose) da sovescio. in tal modo oltre ad arricchire il terreno di azoto lo si arricchise di sostanza organica. se invece si mira anche ad un suo sfruttamento economico (produzione fieno) si opterà per una specie poliennale sempre della famiglia delle leguminose. non si addizzionerà al terreno sostanza organica, che comunque si può fornire con delle letamazioni, ma si potranno effettuare ripetuti sfalci per la produzioni di foraggio. Per quanto riguarda il loro sviluppo in tali condizioni, ricordo che le leguminose sono delle piante che si avvantaggiano della coltivazione in terreni alcalini, sono avide di calcio (che in terreno argilloso mediamente strutturato non manca), non necessitano di concimazione azotata (max 40 kg/ha nelle prime fasi del ciclo vegetativo, ma se ne può far ben a meno), e grazie al loro apparato radicale fittonante molto profondo riescono a sopravvivere nelle condizioni più estreme.
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Anzitutto vi ringrazio per la quantità di idee e proposte che state mettendo in campo.
Detto questo ladevo precisare che la struttura economica legata all'agricoltura della mia zona è molto sofferente oramai infatti l'unica cultura economicamente vantaggiosa è il mais e in secondo luogo la soia. Produrre fieno è improponibile dato che non esistono praticamente più allevamenti bovini. Quello che mi interessa di più è il miglioramento della fertilità del terreno e questo più per una questione di principio che per una reale convenienza economica che difficilmente credo si realizzerà
In ragione di questo mi pare di capire che l'ideale sarebbe una coltura da sovescio autunno-invernale per poi proseguire con le suddette culture nel periodo primaverile-estivo. Ammesso naturalmente che sia possibile.
Altrimenti un'alta possibilità sarebbe quella di mettere il terreno in questione in set aside(cosa che mio padre aveva già fatto ma lasciandolo incurato e quindi peggiorando la situazione)e coltivare per qualche anno un erbaggio da sovescio.
Ma poi ci sarebbe anche il problema dato dal fatto che in questa zona ci hanno imposto di non toccare il terreno in set aside da marzo ad agosto... e quando dico non toccare intendo ne lavorazioni meccaniche del terreno ne sfalcio dell'erba! roba da matti!
Come da voi consgliato vedremo di fare una analisi chimica aggiornata del terreno così da partire con il piede giusto
Ps mi dicono che colture come il grano sono inadatte alla zona perchè spesso la primavera riserva temperature troppo basse(o troppo alte? Oddio scusatemi non mi ricordo più cosa mi ha detto il mio vicino di casa...)
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Originalmente inviato da Filippo B Visualizza messaggioTroppo basse Nemo.
Se non erro hai detto di essere del comprensorio dei Colli Euganei. Bisognerebbe sapere da quale parte, se tu fossi del fronte a nord ovest non mi sembrano cosi rari gli allevamenti bovini.Appunto... Troppo basse... grazie!
Precisamente a Bastia di Rovolon. Ho provat a chiedere ma tutti dicono che paglia e fieno non si saprebbe dove piazzarli.
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X Nemo
c'e' la possibilita' di mettrere su set aside comunque delel coltivazioni ad uso non alimentare, tipo il girasole.
Io lo fatto per 4 anni dal 97 al 2000 compreso, e' una pianta abbastanza rustica ke si adatta un pp dappertutto , non ha grandi problemi di diserbo, e penso ke come contratto di coltivazione non sia cosi' difficile da fare...
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Nemo, non dovrei metter becco in questa discussione in quanto sono digiuno di agronomia, ma vista la presenza di innumerevoli agriturismo nella tua zona, non trovi nessuno che necessiti di fieno per gli equini?
Al limite, prenditi tu un cavallo da mettere al pascolo, ti risolve il problema di smaltire il fieno, sostanza organica gratis. Qualche centinaio di euro per un "magrone" (termine dialettale della nostra zona), li puoi spendere, credo.
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Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggioX Nemo
c'e' la possibilita' di mettrere su set aside comunque delel coltivazioni ad uso non alimentare, tipo il girasole.
Io lo fatto per 4 anni dal 97 al 2000 compreso, e' una pianta abbastanza rustica ke si adatta un pp dappertutto , non ha grandi problemi di diserbo, e penso ke come contratto di coltivazione non sia cosi' difficile da fare...
Al girasole ci avevo pensato ma devo informarmi su chi quì intorno abbia la trebbiatrice adatta(da quate parti il girasole non è molto comune...!) e poi trovare anche chi mi ritira la poca produzione che farò. Noioso ma non impossibile.
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850 ton/ha mi sembra una buona produzione....
Penso intendessi 850 ton/anno.... magari ce le avessi io...
Il prossimo anno il mais per biocombustibile a quei prezzi te lo compro io, e non mi devi manco dare tutta la produzione!
Scusa ma il mais per biocombustibile come lo produci rispetto al mais tradizionale? O forse e' semplicemente no-food perche' sei su set-aside?
Be' con 500 ton di mais mi sa che un cavallo non ti produce cacca a sufficienza...
Originalmente inviato da Nemo Visualizza messaggioCerto infatti quest'anno abbiamo coltivato mais a destinazione biocombustibile con risultati pessimi: il contratto è stato stipulato a 70€/ton con obbligo di consegna di 850ton/ha. Noi ne abbiamo prodotto 500 e il reto abbiamo dovuto acquistarlo a 160€/ton... bell'affare eh?!
Al girasole ci avevo pensato ma devo informarmi su chi quì intorno abbia la trebbiatrice adatta(da quate parti il girasole non è molto comune...!) e poi trovare anche chi mi ritira la poca produzione che farò. Noioso ma non impossibile.Ultima modifica di brentford; 07/11/2006, 15:59.
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Originalmente inviato da brentford Visualizza messaggio850 ton/ha mi sembra una buona produzione....
Penso intendessi 850 ton/anno.... magari ce le avessi io...
Il prossimo anno il mais per biocombustibile a quei prezzi te lo compro io, e non mi devi manco dare tutta la produzione!
Scusa ma il mais per biocombustibile come lo produci rispetto al mais tradizionale? O forse e' semplicemente no-food perche' sei su set-aside?
Be' con 500 ton di mais mi sa che un cavallo non ti produce cacca a sufficienza...
Si come dici giustamente tu il mais da per biocombustibili è tale solo per il fatto che lo si coltiva su superficie a set aside e che come detto ci si sottopone ad un contratto capestro!
Inoltre ci hanno fornito una varietà di mais di basso costo e che naturalmente è anche scarsamente produttivo. Non ho capito bene se fosse obbligatorio utilizzare questo particolare seme o si possa usarne qualsiasi altro: francamente non vedo motivi validi per un obbligo di questo genere.
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Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggiox nemo
x trebbiarlo si usano le testate da mais modificate, con una lama affilata , di traverso sopra i rulli spannocchiatori alla fine, 15cm prima della coclea centrale
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come volete ma se il terreno non ancora agrario, in via di miglioramento, con una coltura poliennale non migliora nel complesso.
se la coltura non viene alternata da lavorazioni annuali gli incrementi di S.O., l'aumento del potere adsorbente come lo ottengo? e il pH come lo contengo?
Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggioX Cristian
vedi che alla fine avevo ragione nel peferire i medicai , ai prati polifiti,....
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x cristan
ma non e' che girandosi i pollici la situazione migliora...
E poi e' e' veramente alcalino, come nemo ha detto, mettendo delle leguminose , la quantita di calcio comincera' diminuire gradatamente,
Secondo me e' cosi', cioe' nei terrenia rgillosi delel mie zone ci siamo trovati alcune volte in casi simili.
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veramente io non mi giro i pollici ma giro la terra, con modo e tempo ma giro la terra.
è diverso.
ma il fatto che il calcio scende sono d'accordo con te ma se il terreno non è pronto, deve ancora essere formato, ottieni un risultato modestissimo.
per questo io propongo un altro tipo di approccio.
Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggiox cristan
ma non e' che girandosi i pollici la situazione migliora...
E poi e' e' veramente alcalino, come nemo ha detto, mettendo delle leguminose , la quantita di calcio comincera' diminuire gradatamente,
Secondo me e' cosi', cioe' nei terrenia rgillosi delel mie zone ci siamo trovati alcune volte in casi simili.
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Xcristian
ma ostinadonsi ogni 6 mesi ad arare non si risolve nulla
fai fare il suo ciclo naturale alle leguminose.Ma poi come puoi gia sapere in anticipo, come verra' l'impianto del prato??
Ogni caso e' un caso a se
In questo caso fare un minimo di concimazione di fondo,una aratura autunnale, una semina a amerzo di un miscuglio di ginestrino,come quello che si semina negli interfilari dei frutteti, vigneti, un po di erba mendica, o se si trovasse della medicago lupolina, trifoglio nano, ma giusto per non vederlo spoglio , non e' male
visto ke si riesce a far rinverdire le sponde delle cave di terra, penso che questo caso sia assimilabile a quello.
Tanto non ci sono ,per ora ,scopi di lucro, ma vediamo di non far delle spese enormi , per farlo divenire se non fertile , almeno coltivabile.
Poi se hai un rimedio dalla alcalinita'ben venga, ma non riciclare le idee altrui
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scusa ma di chi sto riciclando le idee?
questa proprio non l'ho capita!
Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggioXcristian
ma ostinadonsi ogni 6 mesi ad arare non si risolve nulla
fai fare il suo ciclo naturale alle leguminose.Ma poi come puoi gia sapere in anticipo, come verra' l'impianto del prato??
Ogni caso e' un caso a se
In questo caso fare un minimo di concimazione di fondo,una aratura autunnale, una semina a amerzo di un miscuglio di ginestrino,come quello che si semina negli interfilari dei frutteti, vigneti, un po di erba mendica, o se si trovasse della medicago lupolina, trifoglio nano, ma giusto per non vederlo spoglio , non e' male
visto ke si riesce a far rinverdire le sponde delle cave di terra, penso che questo caso sia assimilabile a quello.
Tanto non ci sono ,per ora ,scopi di lucro, ma vediamo di non far delle spese enormi , per farlo divenire se non fertile , almeno coltivabile.
Poi se hai un rimedio dalla alcalinita'ben venga, ma non riciclare le idee altrui
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io per lo meno ho optato su diverse tipologie di colture , rotazioni, concimazioni e correzzioni, da dividere l'appezzamneto in due o piu parti, coltivare normalmente la parte piu fertile, e optare per quella meno fertile in diverse prove
da mettere dei sovesci di brassicacee, a quelli di leguminose , annuali , o poliennali.
oppure impiantare un robineto, perche' essendo la robina pseudo acacia , leguminosa e specie pioniera , poteva anke essere una altenativa , a ciclo medio breve
........e poi l'idea del prato l'avevo gia consiglaito nella settima risposta di questo post,Ultima modifica di ggyno; 14/11/2006, 23:12.
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Innanzitutto complimenti per la competenza dei partecipanti alla discussione,io non ho la vostra preparazione però mi permetto di suggerire che in mancanza di letame si può usare un qualunque tipo di ammendante organico oggi in commercio,dal compost da rifiuti organici alle borlande delle distillerie.Se poi la terra lo permettesse io farei un bel sovescio di favino,arando in primavera e seminando quindi il mais.Si risolverebbe sia il problema di S.O. sia di lavorazioni sia di prodotto vendibile.
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su questi fattori siamo pienamente daccordo con te, anzi ti diro' di piu,
Solo ieri sera ho visto un mio vicino che concimava i campi scon gli scarti ortofrutticoli, di una azienda che fa quarta gamma, ...
Cioe'senza usare i fanghi di depurazione e la segatura o truccoli di legno, di sostanza organica c'e solo da chiedere.
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beh se sono disponibili ad un basso costo sono interessato anch'io agli scarti ortofrutticoli sicuramente meno ai fanghi di depurazione nonchè alle acque di vegetazione dei frantoi. quando si concima con questi prodotti però si deve far sempre attenzione alla collocazione nelle voci di bilancio aziendale.
Dico ciò non per creare disturbo o allarmismo ma come consiglio visto che è facile confondere concimi con rifiuti e viceversa, creando un grosso problema legislativo e visto che il testo unico sui rifiuti, l'inquinamento del suolo e delle acque è bello complesso e criptico................. eccoquà che ci vuole poco a cadere nell'illegale.
attenzione quindi all'uso dei sotoprodotti e degli scarti.
ok il prato è una tua esclusiva ti restituisco i diritti e gli onori, anche se il mio era diverso............
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Abuso della vostra competenza per chiedere 2 cose: che io sappia in Svizzera lo spargimento di fanghi di depurazione è vietato dal 2003 causa apporto di patogeni e metalli pesanti,in Italia la problematica è mai stata sollevata in modo serio?Seconda cosa, visto che il terreno in questione è stato spianato da venti anni mi sembra strano che ancora non si sia rimesso a posto,sarà mica che il terreno era formato da un sottile strato alluvionale di riporto sopra un'antica spiaggia sabbiosa e salmastra?
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x cesco
ma guarda la faccenda dei fanchi di depurazione e' abbastanza complessa
per vari motivi,e cioe' che in italia , i fanghi a uso agronomico si possono usare solo x determinate colture , previo compost, e dopo una serie di analisi chimiche , perche' essi non splafonino nei metalli pesanti , sopratutto cromo, zinco e rame, e mercurio
per il resto le prove fatte dalle varie facolta son abbastanza discordanti, sul uso continuo , tutti gli anni
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