Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Inserisco una tabella ad onor di cronaca per far vedere che i prezzi attuali non sono i minimi storici. Per giunta era già in vigore la fantomatica PAC, risolutrice di tutti i mali.
graficodue(1).pdf
Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Facile dedurre che chi è sotto la soglia non riesce ad alimentarsi alla mangiatoia delle sovvenzioni...........la politica in generale ritiene che le aziende cerealicole da aiutare devono essere superiori a 70 ha. La Pac è allo scadere.....










Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Tra due contadini:
Un fulmine mi ha ucciso il 50% della mia mandria di mucche.
Mammma mia..... quante ne ha uccise?
Una!
Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Chi gode dei titoli PAC per i cereali sono tanti. Attualmente il "reddito" nella cerealicoltura è legato alla proprietà e non alla professionalità.....in parole povere per prendere gli aiuti in cerealicoltura devi avere la terra, non essere cerealicoltore puro.
Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Se i titoli fossero legati non alla proprietà ma alla professione la situazione sarebbe ben diversa.
Originalmente inviato da quadrifoglio
Visualizza messaggio
Numeri diversi riguardano invece la redditività delle singole aziende. In questo caso è evidente come si accentui l’attenzione di chi possiede poca terra a rendere più produttivo il valore dei suoli. In America, dove come abbiamo visto l’agricoltura è organizzata in maniera estensiva ad ampio livelli, la resa del mais è del 9,3, quella del frumento del 2,5 e quella della soia del 2,8; non si bada molto ai livelli di raccolto perché, come detto, le superfici sono molto vaste. In Francia si cresce – pur limitatamente – alla resa del 10,1 sul mais, dell’8,2 sul frumento e del 3,4 sulla soia. Ma è in Italia che l’attenzione alle rese è maggiore, segno quindi una attenzione maggiore al sistema di controllo della qualità. La resa, valutata nel rapporto tonnellate ettaro), riferità al mais è dell’11,2, per il frumento è del 6,3 (quindi ben tre volte di quella americana), ed infine per la soia del 4,2 per cento.
Il costo di produzione del mais (calcolato come rapporto euro impiegati suddiviso per gli ettari dell’azienda) passa dai circa 926 euro americani ai 612 1400 francesi arrivando ai circa 1500 italiani che stanno a testimoniare chiaramente come il settore debba risentire delle logiche conseguenze legate alla concorrenza dei mercati esteri. Rapportato alla singola tonnellata di cereale prodotto, si passa dai circa 100 euro a tonnellata in commercio in America, ai 138 francesi che si contraggono a 133 euro tonnellata dei mercati italiani.
Ecco la situazione dal punto di vista matematico.
La soluzione........bhe......quella che sta attuando la politica cioè aumentare l'estensione media delle aziende agricole italiane tagliando dagli aiuti le aziende piccole che soranno cannibalizzate dalle grandi.. Sulle rese non possiamo fare molto. Il prezzo è globale.
Il costo di produzione del mais (calcolato come rapporto euro impiegati suddiviso per gli ettari dell’azienda) passa dai circa 926 euro americani ai 612 1400 francesi arrivando ai circa 1500 italiani che stanno a testimoniare chiaramente come il settore debba risentire delle logiche conseguenze legate alla concorrenza dei mercati esteri. Rapportato alla singola tonnellata di cereale prodotto, si passa dai circa 100 euro a tonnellata in commercio in America, ai 138 francesi che si contraggono a 133 euro tonnellata dei mercati italiani.
Ecco la situazione dal punto di vista matematico.
La soluzione........bhe......quella che sta attuando la politica cioè aumentare l'estensione media delle aziende agricole italiane tagliando dagli aiuti le aziende piccole che soranno cannibalizzate dalle grandi.. Sulle rese non possiamo fare molto. Il prezzo è globale.
P.S.
A scanso di equivoci. L' estensione della mia azienda non mi permette di accedere agli aiuti PSR 2007-2013 della regione Puglia.
Commenta