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insilati di cereali

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  • #61
    salve a tutti! visto ke qua si parla di alimentazione, mi servirabbe un aiuto. sono al quarto anno dell' ITAS, e a scuola stiamo facendo un corso per imparare a utilizzare un programma di razionamento su computer. so che da risultati molto "teorici" ma mi servirebbe qualcuno più esperto di me che mi fornisca i fabbisogni di elementi nutritivi (Ca, P, Na, PG, LG, ecc...) di manze e vacche in asciutta per poter poi calcolare la razione. vi ringrazio.

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    • #62
      Ciao ragazzi
      ....ripesco una vecchia discussione......
      A scuola mi hanno detto che uno strato di 30-50 cm di polpe di barbabietola supressate posto sul cappello della trincea (a contatto con il silomais stesso) darà un insilato migliore perchè gli zuccheri delle barbabietole arrichiscono l'insilato e lo strato di barbabietole fa da "scudo" contro il calore e le radiazione solari evitando ,quindi, i marciumi tiptici del cappello.......
      Qulacuno di voi adotta questa tecnica????
      ciao

      Mai paura

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      • #63
        tecnica usata da moltissimi anni e sempre valida, ma la muffa si forma comunque anche sulle polpe, solo che butti via meno valore.
        da alcuni anni si usa un telo leggero (lo chiamo domopack) che aderisce all'insilato e poi il telo tradizionale sopra. Qualcuno di voi l'ha provato?

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        • #64
          Originalmente inviato da 3350 Visualizza messaggio
          .
          da alcuni anni si usa un telo leggero (lo chiamo domopack) che aderisce all'insilato e poi il telo tradizionale sopra. Qualcuno di voi l'ha provato?
          Ciao 3350
          nell'azienda dove lavoro lo usiamo ormai da tempo è una pellicola che si chiama "Silostop", è biodegrabile, abbastanza resistente....essendo molto fine si appoggia sul silomais senza lasciare vuoti eliminando molta più aria del solo telo tradizionale, costa un pò ma i risultati ci sono .....eccome
          ciao

          Mai paura

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          • #65
            Uso da anni il classico "domopack" prima del telo più pesante con buoni risultati.Mi incuriosisce però questo silostop che dici.Sono andato a vedere sul sito americano http://www.silostop.com/ e promette mari e monti. Voi lo usate da solo o come pre copertura?

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            • #66
              io penso che se dai una pestata come si deve, se cerchi di mettere il campo più verde sopra come copertura, se metti il "telini" trasparente, telo normale e magari una bella copertura che appesantisce e tiene giù il telo hai ottimi risultati. Qualche mio conoscente invece mettere le bucce di pomodoro e si trova contenti.

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              • #67
                Originalmente inviato da superleo Visualizza messaggio
                Uso da anni il classico "domopack" prima del telo più pesante con buoni risultati.Mi incuriosisce però questo silostop che dici.Sono andato a vedere sul sito americano http://www.silostop.com/ e promette mari e monti. Voi lo usate da solo o come pre copertura?
                Ciao Superleo
                Mettiamo prima il Silostop, poi il classico Nilon....
                I risultati ci sono eccome: il marciume del capello del cumulo si è ridotto del 50-60%....
                se vuoi altri chiarimenti.... sono qua...

                Mai paura

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                • #68
                  Originalmente inviato da Kikko 91 Visualizza messaggio
                  Ciao Superleo
                  Mettiamo prima il Silostop, poi il classico Nilon....
                  I risultati ci sono eccome: il marciume del capello del cumulo si è ridotto del 50-60%....
                  se vuoi altri chiarimenti.... sono qua...

                  Mai paura
                  ciao a tutti. io utilizzo solo il classico telo bianco\nero, pero prima di caricare la trincea posiziono sulle sponde interne due strisce larghe 5 metri in modo da proteggere le pareti e l'avanzo lo lascio all'esterno . quando la trincea è piena e ben compattata richiudo le strisce avanzate e sopra metto il telo classico e poi metto sabbia e sacchetti sul perimetro.
                  in questo modo riduco al minimo lo scarto sui bordi mentre il cappello se non rompo il telo difficilmente si fà lo scarto, molto importante è mettere un buono strato di sabbia che compatta e protegge il telo da eventuali animali ,cani e uccelli vari

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                  • #69
                    determinante è tenere compattata la superficie a contatto con il telo con del peso in modo da espellere aria e trattenere co2, ho visto alcuni mettere adirittura dei sassi di ghiaia di una certa dimensione sopra al telo fino a tapezzarlo completamente

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                    • #70
                      ciao a tutti.io ho una stalla di vacche da latte,e perciò do mais insilato alle vacche.
                      voi dei lattobacili cosa ne pensate?a sentire chi li vende guai a non usarli.ma io quest anno li ho provati su un mucchio che presto andrò ad aprire.ma nella trincea più grossa sono un pò perplesso?il fatto che costano una cifra.poi premetto che il trinciato è di primo raccolto,ed è sano,poi lo calco io con il mio trattore che ha un alama anteriore ed il tutto andra a pesare una 90 di ql.poi quando i carri cominciano ad arrivare con una certa velocità li faccio fermare per avere il tempo di stendere il trinciato.voi credete che c sia un riscontro alla fine usando i lattobacilli?

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                      • #71
                        pure io ho una stalla di vacche da latte...io uso i lattobacilli solo sul 2° raccolto mentre nelle trincee in cui tengo il 1° raccolto alla fine distribuisco con un innaffiatoio dell'acido propionico.....i risultati si vedono!!comunque quest'anno proveremo nel 2° raccolto a trattare metà con acido propionico e metà con lattobacilli....

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                        • #72
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          per gli insilati di erba appassita, partendo dallo stesso prodotto iniziale, c'e' chi usa le trince ,trinciandolo a una lunghezza tra il centrimetro e 1,5cm , con il pick up tipo imballatrice , e chi lo imballa tal quale, poi lo fascia.
                          Sulle imballatrici , con la serie di coltelli , posizionato sull'infaldatore posizionato tra il pick up e la camera di compressione, che riesce a sfaldarare l'erba appassita di una lunghezza trta i 10 e i 20cm , sul fatto che le rotopresse a camera variabile , siano migliori di quelle a camera fissa, quale diametro e' migliore e su chi ultimamente riesce a fasciare anche le balle parallelogrammi di dimensioni che all'incirca sono 80 x120 x250 lascio il campo su chi ne sa piu di me...
                          Premetto che non sono pratico di insilati, ma in un erbaio conviene spendere 5€ in più per ogni ballone di fasciatura oppure spendere per trinciare il prodotto passito e poi metterlo in trincea rispetto alla raccolta di prodotto secco?
                          Chiedo perchè è un mondo che mi affascina, però qui si insila soltanto mais e sul resto praticamente non so nulla..
                          Grazie

                          Commenta


                          • #73
                            Originalmente inviato da spaz Visualizza messaggio
                            Premetto che non sono pratico di insilati, ma in un erbaio conviene spendere 5€ in più per ogni ballone di fasciatura oppure spendere per trinciare il prodotto passito e poi metterlo in trincea rispetto alla raccolta di prodotto secco?
                            Chiedo perchè è un mondo che mi affascina, però qui si insila soltanto mais e sul resto praticamente non so nulla..
                            Grazie
                            per metterlo in trincea devi avere un consumo abbastanza alto da rinnovare frequentemente il fronte di asportazione, diversamente con consumi minori si opta per il tubo continuo o per il fasciato

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                            • #74
                              Il foraggio insilato quanto rende di più rispetto alla stessa quantità di foraggio però raccolto secco?

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                              • #75
                                io personalmente non tratto ne il primo ne il secondo raccolto e sono ugualmente soddisfatto del prodotto che faccio. Io i fermenti, acidi etc li vedo bene solo dove c'è una necessità di aprire prima il prodotto altrimenti sono soldi buttati!
                                Se il prodotto è brutto aggiungendoci "additivi" resterà sempre un prodotto brutto con qualcosa dentro. Il segreto per fare un buon silomais nasce dalla cura della pianta durante la sua formazione, la raccolta nel momento giusto, una buona pressatura(andiamo nelle trincee con due trattori e verso la fine mettiamo anche il 3 molte volte), coperto bene(telo sopra e pellicola sotto) e sopra 1 bella spolverata di terra che tiene tutto bello stabile e pressato. Fatto ciò aspettiamo che finisca le sue fermentazioni ed ecco il prodotto è pronto all'uso senza "polverine magiche"

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                                • #76
                                  Originalmente inviato da spaz Visualizza messaggio
                                  Il foraggio insilato quanto rende di più rispetto alla stessa quantità di foraggio però raccolto secco?
                                  rende di piu nella misura in cui, non prolungando l'essicamento, si hanno minori perdite di foglie, poi molto dipende pure, dagli altri ingredienti della razione supplementare

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                                  • #77
                                    Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                    io personalmente non tratto ne il primo ne il secondo raccolto e sono ugualmente soddisfatto del prodotto che faccio. Io i fermenti, acidi etc li vedo bene solo dove c'è una necessità di aprire prima il prodotto altrimenti sono soldi buttati!
                                    Se il prodotto è brutto aggiungendoci "additivi" resterà sempre un prodotto brutto con qualcosa dentro. Il segreto per fare un buon silomais nasce dalla cura della pianta durante la sua formazione, la raccolta nel momento giusto, una buona pressatura(andiamo nelle trincee con due trattori e verso la fine mettiamo anche il 3 molte volte), coperto bene(telo sopra e pellicola sotto) e sopra 1 bella spolverata di terra che tiene tutto bello stabile e pressato. Fatto ciò aspettiamo che finisca le sue fermentazioni ed ecco il prodotto è pronto all'uso senza "polverine magiche"
                                    Secondo me hai perfettamente ragione, girando con i contoterzisti ho notato chi utilizza i lactobacilli sull'insilato di primo raccolto, chi su secondo, chi liquidi distribuiti con la trincia e chi in polvere distribuendoli man mano e in conclusione se il prodotto che raccogli è sano non hai bisogno di queste cose.
                                    Anni fa nella mia zona ci fu un forte temporale che, mediante la forte tempesta, distrusse i mais; molti agricoltori trattarono il trinciato con questi prodotti che i rappresentanti spacciarono come unico rimedio per avere poi un buon insilato.
                                    Alla prova del 9, con le analisi, gli insilati ebbero i loro problemi e dovettero ricorrere a tamponi e via dicendo.
                                    Secondo me una buona cosa sarebbe trattare i mais in campo per gli eventuali attacchi di piralide e diabrotica e se il prodotto che si andrà a raccogliere è sano l'insilato, con i giusti requisiti di pressatura e sigillatura, sarà un ottimo prodotto altrimenti

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                                    • #78
                                      ciao a tutti
                                      in questi giorni ho visto degli agricoltori che hanno fatto trinciare a 50 cm da terra, so solo che questo trinciato lo chiamano " alta energia" qualcuno ne sa qualcosa? viene somministrato a vacche o tori da ingrasso, pregi e difetti di questo prodotto? che misura viene tagiato?
                                      grazie

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                                      • #79
                                        Originalmente inviato da Fabio1 Visualizza messaggio
                                        ciao a tutti
                                        in questi giorni ho visto degli agricoltori che hanno fatto trinciare a 50 cm da terra, so solo che questo trinciato lo chiamano " alta energia" qualcuno ne sa qualcosa? viene somministrato a vacche o tori da ingrasso, pregi e difetti di questo prodotto? che misura viene tagiato?
                                        grazie
                                        pregi maggiore concentrazione energetica , meno lignina e minori contaminazioni da spore del terreno, difetti minore produzione ad ha

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                                        • #80
                                          è una pratica che è stata sperimentata 15 anni fa e poi andata in disuso...

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                                          • #81
                                            Originalmente inviato da challenger Visualizza messaggio
                                            pregi maggiore concentrazione energetica , meno lignina e minori contaminazioni da spore del terreno, difetti minore produzione ad ha
                                            Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                            è una pratica che è stata sperimentata 15 anni fa e poi andata in disuso...
                                            perciò è andato in disuso per il motivo esposto da challenger............bassa produzione ettaro??

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                                            • #82
                                              lo vedo più come uno spreco di prodotto...il colmo è vedere chi prova questa tecnica dopo aver provato il sorgo

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                                              • #83
                                                Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                                lo vedo più come uno spreco di prodotto...il colmo è vedere chi prova questa tecnica dopo aver provato il sorgo
                                                non riesco a capire la tua affermazione....cosa centra il sorgo???

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                                                • #84
                                                  Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                                  lo vedo più come uno spreco di prodotto...il colmo è vedere chi prova questa tecnica dopo aver provato il sorgo
                                                  Ho capito ma il discorso spreco che dici sarebbe la parte più legnosa della pianta, e io da ignorante dell'argomento ti chiedo: ma quella parte che non viene trinciata è utile agli animali??
                                                  grazie

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                                                  • #85
                                                    x John: magari vedi persone che 10/15 anni fa provavano a fare silomais ad elevato contenuto energetico(tagliando sotto la spiga)... 10 anni dopo tentano di fare sorgo(è all'incirca come trinciare il mais senza la pannocchia) ecco la contradizione... ora altri riprendono con il silomais ad alti contenuti...

                                                    x Fabio se non fai il trinciato troppo secco e magari scegliendo varietà che permettono di tenere tutta la pianta bella verde è un'ottimo riempitivo... io non lo spreco

                                                    Commenta


                                                    • #86
                                                      Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                                      x John: magari vedi persone che 10/15 anni fa provavano a fare silomais ad elevato contenuto energetico(tagliando sotto la spiga)... 10 anni dopo tentano di fare sorgo(è all'incirca come trinciare il mais senza la pannocchia) ecco la contradizione... ora altri riprendono con il silomais ad alti contenuti...
                                                      comunque io seminato per il primo anno un ettaro di sorgo (l'ho imballato e fasciato non insilato)che userò assieme al fieno quest'inverno. Il terreno era quello in cui avevo orzo ( che ho fatto schiacciare e che uso assieme alla farina)
                                                      secondo voi come alimento com'è?? inoltre ho sentifo parlare di insilato di frumento...qualcono lo usa....come si trova???

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                                                      • #87
                                                        ciao a tutti
                                                        volevo porre una domanda: secondo voi, tenendo presente di tutti i relativi problemi, cosa è meglio dal punto di vista economico, salutare e redditizio agli animali tra la farina di mais secco e il pastone di granella?
                                                        Meglio fare seccare con l'essicatoio il mais? portarlo in qualche deposito dove lo essicano e poi andare a ritirarlo durante l'anno?
                                                        grazie

                                                        Commenta


                                                        • #88
                                                          la farina è piu gestibile per piccoli consumi, ma costa di piu, la granella verde ha minori costi, sempre se hai un consumo che ti rinnovi frequentemente il fronte di asportazione, per questo(costo a parte) a volte viene insilata nei silos continui a film plastico(salame, volgarmente conosciuto)

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                                                          • #89
                                                            granella secca o insilata? sicuramente la prima ipotesi garantisce un'ottima qualità anche nei mesi caldi. Con il pastone a luglio e agosto puoi aver problemi. Il problema è che uno deve avere l'impianto di essicazione, silos stoccaggio, mulini etc... facendo il pastone la trafila diventa più semplice. Se hai un mais malato essicandolo e pulendolo accuratamente riesci ad avere una discreta qualità per tutto l'anno.Con il pastone no... ok che si riesce a raccogliere quando il fenomeno è in fase iniziale, ma il problema c'è. Teoricamente(e anche in pratica) facendo pastone nei mesi caldi sospendi(meglio se sei organizzato che finisce la trincea) e somministri in razione mais farina

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                                                            • #90
                                                              Originalmente inviato da Teo81 Visualizza messaggio
                                                              granella secca o insilata? sicuramente la prima ipotesi garantisce un'ottima qualità anche nei mesi caldi. Con il pastone a luglio e agosto puoi aver problemi. Il problema è che uno deve avere l'impianto di essicazione, silos stoccaggio, mulini etc... facendo il pastone la trafila diventa più semplice. Se hai un mais malato essicandolo e pulendolo accuratamente riesci ad avere una discreta qualità per tutto l'anno.Con il pastone no... ok che si riesce a raccogliere quando il fenomeno è in fase iniziale, ma il problema c'è. Teoricamente(e anche in pratica) facendo pastone nei mesi caldi sospendi(meglio se sei organizzato che finisce la trincea) e somministri in razione mais farina
                                                              Certo nei mesi caldi è ovvio che si passa alla farina secca, da quanto ho capito la farina secca è quella più dispendiosa, secondo te cambiando un attimo il paragone.......e fra pastone di granella e quello di pannocchia fatto con la trincia???come lo reputi??
                                                              perchè so che quello con la trincia va fatto più verde...

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