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Sicurezza in cantiere..

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  • Sicurezza in cantiere..

    Spesso mi sento dare del pirla da molti miei colleghi o presunti tali..
    ma quello che è successo martedì a cantello non può lasciare indifferenti a mio parere.

    Non potendo linkare, o non essendo in grado di farlo
    vi dico brevemente che mentre un agricoltore stava tagliando una pianta era arrivato un suo conoscente, il quale è stato purtroppo travolto dalla pianta stessa durante l'abbattimento.
    per il malcapitato non c'è stato nulla da fare, morto sul colpo e la polizia adesso sta indagando sull'accaduto..

    Non ho parole..
    ai familiari le mie condoglianze.

    spero che questo possa fare riflettere chi reputa ancora superflue le misure di sicurezza, o chi si ritiene al "sicuro" solo perchè ha indosso un paio di calzoni antitaglio.
    La sicurezza è per sè stessi e poi per gli altri.
    S-Riki

  • #2
    Originalmente inviato da s_riki Visualizza messaggio
    spero che questo possa fare riflettere chi reputa ancora superflue le misure di sicurezza, o chi si ritiene al "sicuro" solo perchè ha indosso un paio di calzoni antitaglio.
    La sicurezza è per sè stessi e poi per gli altri.
    Eppure pensa che, dalle mie parti, per vedere un paio di calzoni antitaglio devo guardarmi in uno specchio!
    Quando mi vedono, i vari boscioli che conosco sorridono sotto i baffi che, a differenza di me, non hanno.
    Pensare che, da settembre a dicembre, senza contare gli incidenti minori, due persone ci hanno lasciato la pelle (recisione dell'arteria femorale) e una si è amputata di netto il piede.
    Ciao.
    PiGì

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    • #3
      Sicurezza...dove?!?

      Originalmente inviato da Lumberjack Visualizza messaggio
      Eppure pensa che, dalle mie parti, per vedere un paio di calzoni antitaglio devo guardarmi in uno specchio!
      A chi lo dici! Ho penato mesi e mesi per convincere mio papà ad acquistare la salopette antitaglio Stihl dal nostro concessionario, dove ci hanno fatto un ottimo prezzo; solo che non era una questione di soldi, ma di diffidenza e paura di essere presi per pazzi da vicini e conoscenti. Ho dovuto descrivergli un campionario d'incidenti per convincerlo, e ora non si è pentito.

      Due episodi significativi che mi ha visto testimone:
      • il mio vicino di casa in montagna si è tagliato (leggermente, Dio sia lodato) la gamba mentre in braghe della tuta tagliava getti freschi di bambù con una Castor C70, in forte pendenza, e tenendola spesso con una sola mano per far riposare l'altra...
      • sempre il suddetto ha chiamato un amico per fare delle potature su dei ciliegi sull'appezzamento. Questo amico pazzo si è presentato con un braccio ingessato ed ha cominciato a lavorare di motosega (non so la marca ma a due mani) arrampicato sull'albero, in canottiera e braghe corte, ed è pure caduto un paio di volte! La scusa era che lui (l'amico) era leggero e non si faceva nulla...
      Poi penso al corso sulla sicurezza nella meccanizzazione forestale che ho seguito all'università, e penso che vivo in un altro pianeta.
      Forse gli austriaci saranno presi per i fondelli da noi italiani per tante cose, ma sulla sicurezza nel lavoro hanno solo da insegnarci.

      Scusate se mi son dilungato, è stato un piccolo sfogo

      Saluti a tutti, e casco sempre in testa_

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      • #4
        Bell'argomento...
        Direci che però la sicurezza in cantiere non dipende solo ed esclusivamente dai DPI (per i quali c'è l'apposito thread), ma da molti altri fattori.
        - Quanti di voi fanno controllare periodicamente l'efficienza del freno catena della motosega?
        - Quanti di voi fanno verificare (o verificano) le frizioni del verricello?
        - Quanti di voi controllano lo stato di usura del cavo del verricello o del Tirfor?
        - Quanti segnalano la presenza di un cantiere di lavoro con apposite segnalazioni?
        Ricordo che si sta parlando di cantieri regolari di ditte forestali, i cosiddetti "abusivi" o "boscaioli della domenica" vivono purtroppo un mondo a parte in cui la sicurezza è un qualcosa di aleatorio...(salvo rarissimi casi)
        ACTROS
        "CB COMINO"

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        • #5
          Riguardo il controllo periodico dei propri macchinari; non sono un boscaiolo professionista, ma ho seguito un corso in Austria presso la scuola forestale di Ossiach, e quanto hanno spiegato sulla manutenzione della motosega può a grandi linee essere ritrovato qui: http://www.it.husqvarna.com/node1091.aspx

          Se sono OT cancellate subito il post

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          • #6
            quello che io vedo e che ho fatto spesso anche io, al di là dei dpi che uso regolarmente è non segnalare bene la zona di taglio, con banda colorata e cartelli..
            cose che sto inizando a fare...
            se solo penso che se il giorno che ho rotto la fune del verricello avesse potuto prendere un cristiano..
            e un'altra domanda quanti guardano se c'è in giro qualcuno prima di tagliare un a pianta?..
            fa sorridere, ma poi succedono gli incidenti..
            quanti avvisano gridando che si sta facendo un'abbattimento..
            pochi..e credo più per vergogna che per altro..
            S-Riki

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            • #7
              ..beh..dalle mie parti un anno fa due boscaioli (emerite teste di .....) a momenti facevano il danno..uno tagliava e l'altro guardava (chissà dove e cosa)..caso vuole che arrivassero una nonna e la nipotina con la loro pandina bella bella..uno taglia,l'altro non avvisa e la pianta a momenti centra la macchina..è andata bene che la nonna ha avuto i riflessi di frenare e schivare..nel mentre i due furbi mollavano sega e accessori e via a piedi per prati e boschi..con la nonna dietro di corsa (nel frattempo si era ripresa dallo spavento)..naturalmente non li ha presi ma tramite le voci di paese ci hanno poi pensato i carabinieri a riportargli la sega (in cambio di un bel processo)..a pensarci farebbe anche ridere ma bastava un attimo..

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              • #8
                Ciao a tutti
                Il discorso sulla sicurezza nel lavoro è principalmente un problema di mancanza della "cultura della sicurezza" e soprattutto di abitudine alla sicurezza. Io ad esempio non riesco più a mettere in moto una motosega se non indosso il casco, mi viene autmatico, anche in piena estate. Da quando uso i pantaloni antitaglio se capita di lavorare senza mi sembra di essere "in mutande".
                Quando parlo con colleghi di queste cose mi danno tutti ragione, salvo poi accampare mille scuse per non adeguarsi. " i pantaloni fanno sudare...il casco mi fa venire la claustrofobia... con i guanti non ho sensibilità (sono tutti chirurghi...) ecc ecc. Ma la più bella mi è capitata qualche tempo fa dove il tipo sosteneva che 150/70 € per i pantaloni antitaglio lui non li ha da buttare via. Morale della favola finita la discussione lo stesso pagava 25€ di calici al bar... (se non si taglia con la motosega gli viene comunque la cirrosi..) Anche sul capitolo alcol e lavoro ci sarebbero da scrivere molte verità tenute nascoste (così come molti infortuni passati per "fatalità") ma forse uscirei dalla discussione.

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