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Legname da Opera: dall'abbatimento alla produzione di Segati

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  • Legname da Opera: dall'abbatimento alla produzione di Segati

    Avrei bisogno di consigli su come trattare il legno per durare e mantenersi bene nel tempo,va bene antitarli impregnanti ecc.ma si dovrà seguire un ordine e rispetare dei tempi fra un passaggio e l'altro,oltre a questo,esistono trattamenti particolari da fare?
    Un vecchio boscaiolo mi ha parlato di bollitura,a suo dire darebbe al legno maggiore resistenza e durata,questa persona faceva dei taglieri e altri lavori,qualcuno di voi ne sa di più?
    mi è stato detto anche che per non spaccare il legno andrebbe fatto seccare sotto la sabbia,c'è qualcosa di vero in quello che mi è stato detto?

  • #2
    Ho sentito da una persona del sud italia di aggiungere del olio di lino cotto all'impregnante e devo confermare l'efficacia del sistema.......ti saluto.
    Giuseppe

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    • #3
      Dalle mie parti l'importante non è tanto il trattamento ma è come tagli e conservi il legno dopo averlo tagliato es. per il castagno per usarlo come palo lo devi tagliare nella luna giusta e lasciarlo a prendere acqua per diversi mesi... poi ci sono tanta persone che dicono che la luna non influisce ma questo è un'altro discorso... comunque penso che ci siano delle vernici per far conservare il legno all'aperto

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      • #4
        credo che per una risposta mirata sia necessario sapere se vuoi trattare dei pali oppure piccoli oggetti da tenere magari in casa.
        Il lugno è sempe una cosa viva il parquet di casa mia (inchiodato su listoni)che ha circa 60 anni scricchiola e si muove nelle giornate di vento .
        il legname per mobili va tagliato in inverno ed in luna calante così avendo meno linfa si dovrebbe conservare meglio ed essere meno soggetto ai tarli( ho sentito dire da un falegname)
        il prodotto contro i tarli io lo do in abbondanza con un penello poi chiudo il legno in sacchi ermetici(anche per qualche giorno) in modo che i vapori vadano il più possibile in profondità.Serve se i tarli ci sono, per prevenirli il legno è meglio che sia ben levigato e verniciato.I tempi fra un trattamento e l'altro li trovi sul barattolo dei prodotti,di solito 24ore.
        bau bau

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        • #5
          Grazie a tutti dei consigli,a quanto pare ci sono tantissime ricette...
          io devo trattare sia del legno non del tutto secco(vedi sculture con motosega e cose simili..)e alcuni pezzi fatti con legno secco,uno dei quali presenta qualche forellino da tarlo
          Ho fatto l'operazione dell'antitarlo chiuso un un sacco ermetico,ma proprio oggi mi è stato detto che ci sono dei forni,tipo microonde specifici.
          Riguardo al fenomeno delle creppe,ne ho sentito diverse,tipo:lasciarlo a mollo per qualche mese in acqua;farlo bollire;farlo seccare sotto la sabbia ecc....
          io ho un grosso vascone pieno d'acqua dove potrei mettere tanta legna a "stagionare a mollo",anche se non ci credo tanto,farò sicuramente anche questa prova
          L'argomento mi interessa comunque in generale,ad esempio,qualche anno fa piantai sul terreno de grossi pali trattati con antitarlo,per fare una copertura,questo inverno ho notato che i tarli hanno fatto la loro comparsa,va bene che il tutto è esposto a tutte le intemperie possibili,ma sinceramente pensavo durassero molto di più senza essere attaccati..,ora non so se imputare il tutto alla scarsa qualità dell'antitarlo,o alla particolare situazione,anche perchè sono partiti dalla base,che è a contato del terreno,ecco..anche in questo caso mi hanno datto un'altro consiglio,in pratica gli avrei dovuti trattare con del gasolio mischiato con dell'olio motore...a me questa non piace proprio e credo sia una gran cag...ta,che poi magari funziona pure

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          • #6
            A me è stato detto addirittura di mettere il pezzo di legno che si è lavorato sotto il letame per un mese circa,finora non ho provato ma sono in procinto di farlo,magari vi farò sapere!

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            • #7
              Originalmente inviato da omisoc Visualizza messaggio
              A me è stato detto addirittura di mettere il pezzo di legno che si è lavorato sotto il letame per un mese circa,finora non ho provato ma sono in procinto di farlo,magari vi farò sapere!
              Anche se sembra un sistema di m....,mi incuriosisce,ma a cosa dovrebbe servire,come antitarlo? potrei fare anche questa prova

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              • #8
                Per quanto ne so l'antitarlo uccide i tarli che ci sono e forse le uova non credo abbia attività preventiva nel tempo.i pali un tempo si coprivano ,per la parte interrata , con catramina ma credo che ora sia proibita in quanto inquina il terreno .Gasolio e olio motore, immagino usato,sono sicuramente proibiti per lo stesso motivo.
                Una soluzione è quella di bruciare carbonizzando superficialmente la parte che andrà interrata.Non ultima la scelta di usare legno adatto come castagno o ciò che di meglio offre la tua zona
                bau bau

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                • #9
                  Il palo piantato a terra dura più del doppio se la punta è fatta dalla punta della pianta da cui il palo è stato ricavato: il diametro maggiore assorbe l'umidità poichè è predisposto per farlo dalla sua natura. Inoltre la scortecciatura evita l'insediarsi dei parassiti, ovvero la prima conseguenza del deterioramento del legno. Abbattimento in luna calante preserva la durata del legname, non per ardere naturalmente.

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                  • #10
                    Originalmente inviato da andreabagarotti Visualizza messaggio
                    Abbattimento in luna calante preserva la durata del legname, non per ardere naturalmente.
                    in funzione di quale processo fisiologico? come influisce sulla struttura del legno?

                    Saluti

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                    • #11
                      Sono un operatore forestale e non ti so rispondere tecnicamente ma l'argomento è stato trattato ampiamente dalla rivista Sherwood con numerose prove su campioni prelevati in fasi lunari differenti ed è stata dimostrata l'effettiva importanza dell'attrazione lunare. Appena posso vado alla ricerca di quell'articolo per aggiungere dei risultati provati scientificamente ad una vecchia credenza popolare.

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                      • #12
                        Originalmente inviato da omisoc Visualizza messaggio
                        A me è stato detto addirittura di mettere il pezzo di legno che si è lavorato sotto il letame per un mese circa,finora non ho provato ma sono in procinto di farlo,magari vi farò sapere!
                        Mio padre mi raccontava che telaio ed assi dei carri di legno trainati dai buoi si facevano con legno di olmo che già di per se è duro, ma per renderlo ancora più resistente veniva immerso nella vasca dei liquami della stalla, per quanto tempo non saprei.

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                        • #13
                          Ciao. Nei ritagli di tempo mi dedico ad un hobby molto legato al mondo del legno: sono un liutaio dilettante! Costruisco principalmente chitarre acustiche o altri strumenti (mandolini, ukulele...ecc) per mio puro piacere e per suonarli. E' una materia affascinante e che richiede continui studi delle tecniche di lavorazione e conservazione del legno.
                          Per la conservazione del legno c'è da fare una grande distinzione: a cosa serve? Deve essere a contatto con sostanze alimentari? Serve per costruire ninnoli al tornio? Ci devi fare strumenti musicali o semplicemente pali per la vigna?
                          Per esempio: se vuoi fare un bel tavolo ricavato da una fetta di un vecchio tronco secolare la miglior soluzione è impregnare con del "polietilenglicole". E' atossico, inerte, impregna il legno e permette l'essicamento senza che si crepi.
                          In alternativa, al posto dei soliti impregnanti a base di solventi o acqua, si può impregnare il legno con delle resine epossidiche, che lo rendono molto resistente anche alla salsedine. Lo si fa, per esempio, nelle doghe dei pavimenti in legno delle barche di lusso!
                          Se invece vuoi fare dei pali di legno da conficcare nel terreno....conosco due tecniche principali, che anch'io uso per una delle mie vigne in cui ho ancora la palizzatura in legno: appena tagliati i pali (in genere polloni di robinia, salice o castagno, tagliati d'inverno e luna calante altrimenti fanno il tarlo......) li spello e li metto in ammollo, in piedi, su acqua e solfato di rame. Nella vigna ho pali così trattati piantati da mio padre non meno di 30 anni fa!
                          Un'altra tecnica consiste nel bruciare la punta e immergerla ancora rovente in olio minerale. Questa tecnica ha però dei pro e contro: la durata del legno è incredibile....ma l'olio è quasi impossibile da trovare e non so quanto sia "ecologicamente sostenibile".

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                          • #14
                            Originalmente inviato da Bollicine Visualizza messaggio
                            Se invece vuoi fare dei pali di legno da conficcare nel terreno....conosco due tecniche principali, che anch'io uso per una delle mie vigne in cui ho ancora la palizzatura in legno: appena tagliati i pali (in genere polloni di robinia, salice o castagno, tagliati d'inverno e luna calante altrimenti fanno il tarlo......) li spello e li metto in ammollo, in piedi, su acqua e solfato di rame. Nella vigna ho pali così trattati piantati da mio padre non meno di 30 anni fa!
                            Anche da me si usa questa tecnica (prevalentemente su acacia) e posso confermare la durata sia dei pali da vigna che per quelli usati come colonne portanti nelle tettoie.

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                            • #15
                              Legname da Opera: dall'abbatimento alla produzione di Segati

                              Buonasera a tutti, sono un nuovo iscritto, è il mio primo Post; abito nella provincia di Roma, mi piace molto l'artigianato del legno, e gran parte tutto l'artigianato. Mi sono diplomato in un istituto tecnico industriale, e mi appassiona appunto anche le lavorazioni industriali. Amo il fai da te o Bricolage, e mi documento in genere per apprendere un po dalle piazze virtuali.

                              Dopo questa mia breve presentazione, vorrei spiegarvi il motivo di questa mia discussione. Il motivo per cui apro questa discussione è perché, vorrei documentarmi, avere informazione sulla produzione del legname da Opera, abbattimento, stagionatura ecc, per uno studio personale teorico, ma anche perché attualmente possiedo delle tavole con cui devo ricavarci un progetto pratico e cosi approfitto per ricevere grandi informazioni oltre che le nozioni per il problema soggettivo.

                              A questo punto vi chiedo se l'argomento che vorrei trattare in seguito desta interesse e quindi da considerarsi degno di essere postato e discusso, oppure questo genere di argomento non può essere affrontato poiché non siete esperti della materia ?

                              Se c'è qualcuno di voi che è esperto in materia, vado con le domande.

                              Fatemi sapere

                              Grazie

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                              • #16
                                Beh, l'argomento è vasto e si potrebbe riassumere in
                                - Scelgo una bella pianta
                                - Taglio con cura la pianta
                                - La esbosco e la porto in segheria
                                - Ne ricavo tavole e le faccio essicare
                                - Lavoro le tavole per ottenere prodotti finiti

                                é forse meglio che "vai con le domande" sempre che i tuoi dubbi non possano già esser chiariti dalle numerose discussioni già aperte.
                                ACTROS
                                "CB COMINO"

                                Commenta


                                • #17
                                  Bene grazie Moderatore, passerò alle domande.....
                                  Parliamo di Stagionatura del Legname da Opera, quello esclusivamente destinato alla Falegnameria e alla Carpenteria.

                                  L'albero da cui ricavare legno da opera, ho sentito che va abbattuto in Luna Calante. Ma non ho capito il periodo giornaliero giusto.
                                  Cioè:



                                  Settembre:






                                  (qui prendo come esempio il mese di settembre e ottobre ma è solo un esempio ipotetico, nella realtà a settembre non si taglia)

                                  Si deve tagliare a partire dalla Gibbosa Calante, passando per l' Ultimo Quarto fino all' ultimo giorno di Luna Calante ??

                                  Cioè per esempio (ribadisco è un esempio per capire la metodica) : per abbattere, il periodo considerato buono è quello che parte dal 24 settembre 2013 fino al 4 ottobre 2013 ??

                                  Chiaritemi questo primo aspetto, se è controverso spiegatemi come ci si regola con il periodo Lunario, considerando sempre che si parla di Legname destinato alla opera e non da ardere.

                                  Grazie a priori

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                                  • #18
                                    Bene... leggi qua:

                                    se caso continua li le tue eventuali richieste in merito.
                                    ACTROS
                                    "CB COMINO"

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Moderatore, consentimi gentilmente di continuare qui, non vorrei "mettere troppa carne a cuocere" nel senso che non saprei gestire 2 discussioni aperte, tra l'altro questa mia discussione, se sarà ricca di nozioni verrà stampata. Qui non chiederò solo il periodo lunario, ma chiederò altro, quindi sarei più concentrato a continuare qui.

                                      Grazie, fammi sapere se si può fare o meno questa cosa

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                                      • #20
                                        Ok passiamo alla fase di lavorazione dei Tronchi, e mi vorrei soffermare sul metodo casalingo, non industriale in questo caso.
                                        Se noi abbattiamo una pianta in un bosco di nostra proprietà, con il desiderio di ricavare Legname da opera, dopo che abbiamo ottenuto i Tronchi, questi dobbiamo accatastarli e farli stagionare per un tempo X, oppure dobbiamo portarli direttamente in Segheria saltando la stagionatura e farli trasformare da freschi ??

                                        Grazie, c'è qualche buon uomo che sappia chiarire questo aspetto ??

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                                        • #21
                                          Ti riporto quello che mi ha detto un conoscente che era amico di mio padre e che gestisce col fratello una segheria. Tieni presente che qui da noi si lavorano quasi esclusivamente abeti rossi, larici e qualche pino. Dal taglio pianta raccomanda di non lasciar passare più di 4 mesi prima di infilarlo in segheria. Per la stagionatura del ricavato bisogna accatastarlo con i listelli che vanno a separare ogni singolo pezzo. I due listelli di testa vanno tenuti il più possibile vicino al bordo perché le crepe che si formano (ad esempio sulle tavole) si fermano in corrispondenza di quelli. Prima di utilizzare il prodotto va stagionato 1 anno per ogni centimetro di spessore. Questo è quello che hanno detto a me, ma sicuramente ci saranno anche opinioni diverse quindi aspetta anche altre indicazioni.

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                                          • #22
                                            Originalmente inviato da crono 574zz Visualizza messaggio
                                            Ti riporto quello che mi ha detto un conoscente che era amico di mio padre e che gestisce col fratello una segheria. Tieni presente che qui da noi si lavorano quasi esclusivamente abeti rossi, larici e qualche pino. Dal taglio pianta raccomanda di non lasciar passare più di 4 mesi prima di infilarlo in segheria.
                                            Ciao Crono, io domando esclusivamente circa la procedura rivolta a Tronchi, non tavole, per quest'ultime se ne può discutere più avanti, ora mi concentro sui Tronchi.

                                            Dal taglio della pianta non si deve lasciare passare più di 4 mesi prima di portarla alla trasformazione.

                                            Domande:

                                            Ok quindi questo procedimento è valido per tutte le conifere e non solo per quelle che hai menzionato ???

                                            In questi 4 mesi, i Tronchi di conifera (in generale, qualora il metodo si rivolgesse per tutte le conifere) sarà accatastato, rialzato dal suolo e coperto per non prendere sole ne acqua ???

                                            Grazie

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                                            • #23
                                              La mia esperienza personale sul legname da opera non va oltre le essenze che ho riportato tranne che per un cedro che avevo fatto stagionare per più di un anno. Quando l'ho portato nella segheria dei due fratelli sono stato cazziato e ho appreso le regole del post precedente.
                                              A livello casalingo preferisco accatastare i tronchi sollevati dal terreno in punti ventilati dove l'umidità non sia troppo persistente. Comunque anche lasciandoli direttamente sul terreno non ho notato grosse differenze per quei 2 – 3 mesi di stagionatura. Al limite si stacca la corteccia. Mi pare solo che il pino soffra un po di più a contatto col terreno. In fine io non li ho mai coperti ma non credo che possa nuocere se l'umidità non ristagna sotto alla copertura.

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                                              • #24
                                                Originalmente inviato da Steve456 Visualizza messaggio
                                                Ok passiamo alla fase di lavorazione dei Tronchi, e mi vorrei soffermare sul metodo casalingo, oppure dobbiamo portarli direttamente in Segheria saltando la stagionatura e farli trasformare da freschi ??

                                                Grazie, c'è qualche buon uomo che sappia chiarire questo aspetto ??
                                                Buona sera,per esperienza personale e di famiglia...il legname da lavoro,se non si dispone di di attrezzature industriali(forni,essiccatoi,autoclavi per trattamenti fungicidi ecc...)è buona norma tagliarlo in luna calante nei mesi di novembre-dicembre per un'ottima conservazione.Se abiti in zone climatiche dove a fine gennaio le temperature sono sempre basse puoi sfruttare anche la luna calante di questo mese,se invece comincia il sole ad avere forza rischi che gli umori delle piante siano già un po' in circolo e questo non è buono.Una volta sezionati i tronchi devi proteggerli soprattutto dal vento che battendo sulle facce tagliate le disidrata e le fessura.Prima che le temperatura salgano (quindi marzo)è bene segare i tronchi in tavole,travi ecc...perché con l'inizio dell'essiccazione la parte esterna del tronco(fatta di legno giovane)ha dei ritiri molto più consistenti della parte interna(legno più vecchio)e si producono delle fenditure che danneggiano non poco il tavolame.Se invece seghi il tronco per tempo,lo accatasti e lo proteggi sì dal sole e dalla pioggia ma soprattutto dal VENTO(con del legname appena segato esposto a forti venti ci fai solo dei gambi di seggiola)riesci a ridurre al minimo il rischio"ritiri incontrollati"Se desideri informazioni più specifiche sono qua.Ciao Luca

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  Ciao Luca, visto l'esperienza che hai vorrei provare a chiederti qualcosa di più specifico

                                                  Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                                  .Una volta sezionati i tronchi devi proteggerli soprattutto dal vento che battendo sulle facce tagliate le disidrata e le fessura.Prima che le temperatura salgano (quindi marzo)è bene segare i tronchi in tavole,travi ecc...perché con l'inizio dell'essiccazione la parte esterna del tronco(fatta di legno giovane)ha dei ritiri molto più consistenti della parte interna(legno più vecchio)e si producono delle fenditure che danneggiano non poco il tavolame.Se invece seghi il tronco per tempo,lo accatasti e lo proteggi sì dal sole e dalla pioggia ma soprattutto dal VENTO(con del legname appena segato esposto a forti venti ci fai solo dei gambi di seggiola)riesci a ridurre al minimo il rischio"ritiri incontrollati"Se desideri informazioni più specifiche sono qua.Ciao Luca
                                                  Proteggere i Tronchi dal vento.
                                                  Ma tu intendi di applicare con il pennello il Vinavil sulle teste dei Tronchi ???

                                                  Però c'è qualche passaggio che non ho capito, analizziamo bene ciò che hai detto, mi riferisco alla parte che ho sottolineato sopra: Hai detto che Novembre e Dicembre sono i mesi adatti all'abbattimento di Alberi per ricavare legname da opera, poiché di quest'ultimo stiamo parlando, e li abbattiamo in luna calante, fin qui ti seguo. Poi dici che prima che viene Marzo, quel tronco ricavato a Novembre per dire, va trasformato in segati per il pericolo delle alte temperature..

                                                  Poi dici più avanti che se lo ricavi dalla pianta in tempo, si intende sempre tra Novembre e Dicembre, dici che va accatastato.
                                                  Sinceramente, scusami, ma ho un attimino di confusione....
                                                  Riepilogo:

                                                  1) Abbattiamo la pianta in luna calante tra Novembre e Dicembre: ok qui ci sono

                                                  2) Dopo che la pianta è stata abbattuta, la si lascia la suolo con la chioma apicale per 1-2 settimane, valido sia per le Conifere, sia per le Latifoglie: informazione acquisita

                                                  3) Dopo di che si ricavano i tronchi dall'albero: questo passaggio non mi è sinceramente chiaro, nel senso che il mio dubbio si incentra sul fatto che o vanno accatastati per un tempo X o portati subito in segheria dopo aver atteso 1-2 settimane come dice il punto 2; sopra ciò che affermi mi sembra contraddittorio in un certo senso, perché dici allo stesso tempo che vanno accatasti e vanno portati subito in Segheria. O vanno accatastati o vanno in Segheria immediatamente, questo è il dilemma che non mi è chiaro chiaro. Scusami ma prova a illuminarmi meglio la questione, considera che sono un novizio.



                                                  Grazie

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                                                  • #26
                                                    Originalmente inviato da Steve456 Visualizza messaggio
                                                    Ciao Luca, visto l'esperienza che hai vorrei provare a chiederti qualcosa di più specifico


                                                    . Buona sera,mi sono spiegato male,una volta abbattute le piante e sezionato i tronchi li puoi lasciare anche nel bosco,li puoi accatastare,o portare a casa l'importante è che tu li posizioni in maniera che non prendano forti venti,o proteggi le tagliature con un telo impermeabile.Diciamo che marzo è una scadenza climatica..nel senso che novembre-dicembre-gennaio -febbraio sono mesi in cui il legno stagiona(la cellulosa si trasforma in lignina)ma essicca in maniera minima e quindi i ritiri sono limitati.Da marzo in poi le temperature salgono e cominciano i primi fenomeni di ritiro-fessurazione per la differenza di consistenza del legno esterno giovane(alburno) e il legno interno vecchio(durame).Quindi nei mesi invernali lasci stagionare i tronchi e ad inizio primavera li riduci in tavole-travi-panconi ecc...Se poi hai possibilità di stivare il tavolame in ambienti riparati e non soggetti a grandi sbalzi di temperatura meglio ancora.
                                                    Ultima modifica di deturpator; 06/10/2013, 19:53. Motivo: sistemazione quote

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                                                    • #27
                                                      Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio

                                                      Buona sera,
                                                      Buona sera

                                                      Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                                      Mi sono spiegato male,una volta abbattute le piante e sezionato i tronchi li puoi lasciare anche nel bosco,li puoi accatastare,o portare a casa l'importante è che tu li posizioni in maniera che non prendano forti venti,o proteggi le tagliature con un telo impermeabile.
                                                      Ok immagino che intendi però rialzati dal suolo in modo che non vengano a contatto diretto con esso....
                                                      Per "tagliature" cosa intendi ??
                                                      Ma non si deve coprire interamente la parte superiore della catasta ??
                                                      E quindi i Tronchi interi ???

                                                      Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                                      Nei mesi invernali lasci stagionare i tronchi e ad inizio primavera li riduci in tavole-travi-panconi ecc.
                                                      Allora, la stagionatura parte da Dicembre (quindi dall'abbattimento) fino a massimo Febbraio, ciò vuol dire che il Tronco accatastato, deve rimanere tale per questo arco temporale, cioè da Dicembre a Febbraio e non oltre.
                                                      Ho capito bene ???
                                                      Ultima modifica di deturpator; 06/10/2013, 19:54. Motivo: sistemazione spaziatura paragrafi

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                                                      • #28
                                                        Originalmente inviato da Steve456 Visualizza messaggio
                                                        Buona sera


                                                        Ok immagino che intendi però rialzati dal suolo in modo che non vengano a contatto diretto con esso....
                                                        Per "tagliature" cosa intendi ??
                                                        Ma non si deve coprire interamente la parte superiore della catasta ??
                                                        E quindi i Tronchi interi ???


                                                        Allora, la stagionatura parte da Dicembre (quindi dall'abbattimento) fino a massimo Febbraio, ciò vuol dire che il Tronco accatastato, deve rimanere tale per questo arco temporale, cioè da Dicembre a Febbraio e non oltre.
                                                        Ho capito bene ???


                                                        Buona sera,per tagliature intendo la faccia tagliata dalla motosega,durante l'inverno il tronco può anche rimanere a contatto con il terreno per un breve periodo ma se puoi accatastarlo è meglio,se prende pioggia non è un problema anzi viene lavato da terriccio e sporcizia e in segheria sono più contenti(i nastri-sega rimangono affilati più a lungo),la stagionatura parte dall'abbattimento e continua anche dopo che hai ridotto i tronchi in tavole,calcola per legni come quercia e castagno almeno un anno ogni 2cm di spessore,per le conifere un anno ogni 3cm.Tutto questo è importante ma dipende anche dalle tue esigenze e possibilità di attesa....se devi fare dei mobili o degli infissi più rispettoso sei dei tempi meglio è...se devi fare legname per carpenteria(tetti,gronde,rivestimenti ecc) puoi anche essere più elastico.....in questi casi è più importante l'epoca di abbattimento(luna calante novembre-dicembre)....Ciao Luca
                                                        Ultima modifica di deturpator; 06/10/2013, 19:55. Motivo: sistemazione quote

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                                                        • #29
                                                          Buonasera Luca

                                                          Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                                          Buona sera,per tagliature intendo la faccia tagliata dalla motosega
                                                          Ho capito, praticamente intendi le teste dei Tronchi

                                                          Originalmente inviato da santinello Visualizza messaggio
                                                          durante l'inverno il tronco può anche rimanere a contatto con il terreno per un breve periodo ma se puoi accatastarlo è meglio,se prende pioggia non è un problema anzi viene lavato da terriccio e sporcizia e in segheria sono più contenti(i nastri-sega rimangono affilati più a lungo),
                                                          Ok, ancora una cosa sulla catasta di Tronchi: tu dici che se i Tronchi, una volta accatastati e aggiungo, rialzati dal suolo, prendono la pioggia, non è un problema per i motivi che hai citato.

                                                          Ma se prendono pioggia, automaticamente prendono anche il sole diretto, e se prendono sole diretto è un problema ??
                                                          Prendendo sole diretto, i Tronchi non corrono il rischio di fessurarsi ??

                                                          Grazie
                                                          Ultima modifica di deturpator; 06/10/2013, 19:56. Motivo: sistemazione spaziatura paragrafi

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                                                          • #30
                                                            legno

                                                            Perció esistono quei piccoli apparecchi eletronici per controllare l´umiditá dei tronghi e quando si raggiunge il limite entra automaticamente l´impianto acqua che annafia per un tot di minuti i tronghi dove ci sono (Per quelli che se ne intendono)
                                                            Ultima modifica di deturpator; 06/10/2013, 19:58. Motivo: Tolto quote in quanto si capisce a cosa è riferito

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