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Triturazione e deumidificazione di biomassa legnosa umida

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  • Triturazione e deumidificazione di biomassa legnosa umida

    salve a tutti.
    sono un tesista di ingegneria, il mio compito è quello di cercare di capire quali siano le macchine oggi usate per triturare, cippare o, se possibile, ridurre in polvere il legno fresco proveniente da puliture boschive e verde cittadino. Tutto questo perchè stiamo cercando di inventarci una macchina che riesca a produrre segatura fine e quanto più asciutta possibile, direttamente sul posto. Tale segatura verrebbe poi destinata ad una successiva essiccazione per poi finire in una pellettatrice.
    Quindi ritengo fondamentale conoscere i problemi, i limiti e tutto ciò che c'è da sapere sulle cippatrici, sui biotrituratori ecc. ascoltando le opinioni ed i consigli di chi queste macchine le usa sul serio (e non da chi le ha solo viste in foto o che cerca di venderle a tutti i costi....).
    spero che sarete numerosi a rispondermi.
    cordiali saluti.

  • #2
    se vuoi vedere qualcosa di innovativo guarda qui:
    La homepage ufficiale di CLAAS: macchine agricole CLAAS, dai trattori, alle mietitrebbie e alle macchine per la raccolta del foraggio, fino ai sollevatori telescopici, alle presse e alle macchine per la raccolta del foraggio.


    anche se nn è quello che cerchi dovrebbe essere molto interessante.

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    • #3
      Ciao
      Le macchine usate oggi per la riduzione dei prodotti di potatura sono le cippatrici o i biotrituratori. Le prime sono dotate di un disco con una o più lame che agiscono perpendicolarmente sul ramo tagliadolo a fetta di salame; in alcuni modelli è previsto un successivo passaggio verso un vaglio che uniforma le dimenzioni dei pezzetti. Esistono cippatrici in grado di cippare tronchi di 30cm di diametro. Il prodotto che ne deriva è una massa fluida in grado di scorrere versole coclee di caldaie a biomassa.

      Il biotrituratore ha una camera all'interno della quale ruotano uno o più alberi dotati di martelli mobili che sfibrano i rami. Il prodotto che ne risulta è una massa triturata e sfibrata adatta ad essere destinata al compostaggio.

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      • #4
        salve a tutti. (per jag) ho visto la macchina che mi hai indicato e potrebbe essere interessante in vista di una possibile coltura di alberi a crescita rapida, ho chiesto informazioni alla ditta, quindi grazie mille per avermela indicata.
        grazie anche a psq per le indicazioni sul funzionamento delle cippatrici e dei trituratori.
        dalle mie ricerche è emerso che la cippatrice a disco è la più utilizzata in italia grazie ai suoi minori consumi rispetto alla analoga a tamburo, e grazie anche alla sua minore tendenza a 'schiacciare' il legno che viene tagliato........a voi risulta?
        un'altra cosa: avete mai sentito parlare delle cippatrici a coclea (screw chipper o chunker)?
        vi ricordo comunque che chiunque voglia darmi pareri e consigli di qualsiasi genere sulla produzione di cippato, pellet o triturazione in genere è ben gradito.
        saluti a tutti e grazie ancora

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        • #5
          Ciao Lorenzo,
          non ho grande esperienza sulle cippatrici, io ne ho una che cippa fino a 8 cm di diametro, il risultato secondo me e' un materiale buono sia per compostaggio che per produrre calore.
          Secondo me un passaggio essenziale dell' impianto che avete in progetto e' l' essicatore. Scarti verdi hanno una umidita' elevata cosi' che' il pci si abbassa notevolmente.
          Dovreste vedere di progettare (o recuperare se esiste in commercio) un essicatore che si autoalimenta, ovvero che con parte del prodotto essicato produca calore per l' essicazione.
          All' eima c'erano diversi sistemi di essicazione per prodotti agricoli, non mi ci sono soffermato, ma sembravano interessanti.
          Vorrei poi chiederti se hai idea della densita' a m3 del cippato di abete o di castagno in pezzatura di circa 10x10x30 mm. Mi serve per un calcolo di dimensionamento di un silo.
          Ti saluto, auguri per gli studi.
          Ciao Veo

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          • #6
            (X Veo) innazitutto ti ringrazio per gli auguri, poi per quanto riguarda il peso al metro cubo del cippato, noi per ora abbiamo soltanto effettuato una media grossolana, la quale ci ha dato come risultato una densità attorno ai 200 kg\m^3 circa...ti faccio presente che ai punti in cui siamo non ci siamo ancora interessati di legni in particolare, ma abbiamo solamente fatto una valutazione generale, in quanto questo tipo di indagine non spetta a noi(se poi qualcuno sapesse qualcosa è il benvenuto).
            grazie anche per i consigli sugli essiccatori, in quanto anche quella è una parte fondamentale, non solo per la qualità del cippato (che poi per me può anche essere un triturato in genere in quanto poi lo devo ridurre in segatura per farci pellet), ma anche per il funzionamento dell'eventuale molino per la triturazione finale.
            grazie ancora
            cordiali saluti
            lorenzo.f

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            • #7
              Ciao Lorenzo

              Per la mia esperienza produrre macinato asciutto sul posto potrebbe essere molto difficile.
              In estate ok, ma in altre stagioni con la pioggia e l'umidità, puo essere un vero problema; soprattutto per la quantità di energia che si deve usare per asciugare la biomassa.
              Noi lavoravamo anche quando pioveva, ma anche i giorni sucessivi l'umidità del legno era rilevante, tantè che ogni bilico pesava alquni q.li in più delle giornate asciutte. Anche perche la biomassa non veniva caricata subito sui camion, e quando stava li tutta la notte la differenza era ancora maggiore.
              Questo anche per capire che quantità di biomassa volete lavorare, sul mercato esistono macchine anche da più di 900 q.li ora di cippato; il problema è anche in che modo volete alimentare la cippatrice: motoseghe? teste abbattitrici? harvester? E come pensate di trasportare la biomassa prodotta?
              Noi si caricavano i camion con due escavatori muniti di ragno, e comunque ci voleva un sacco di tempo. Intanto ciao e buono studio...

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              • #8
                (per poxnet)è sicuramente vero quello che mi dici, ovvero che la biomassa se sta una notte sul posto si comporta come una spugna e impolpa un sacco di umidità, ma è anche vero che da studi fatti (non da noi ma da altri enti pubblici) è emerso che un fattore importante per la produzione del pellet è la distanza del sito dove viene tagliato il legno da quello in cui il pellet viene prodotto, questo perchè i guadagni che si otterrebbero bruciando pellet verrebbero cancellati dalle spese di trasporto. una macchina che produce un macinato "abbastanza asciutto" da poter resistere agli attacchi delle muffe fino alla zona di pellettizzazione potrebbe permettere un'abbattimento dei costi di trasporto (e di impianto) in quanto a parità di volume disponibile su un cassone è ovvio che il carico in peso del macinato è estremamente maggiore di quello di tronchi, ceppi,ramaglia, ecc...
                ovviamente, come dici te questo non vale se lascio il macinato sul posto anche una sola notte, ma appena prodotto va caricato e portato via per una successiva essiccazione.(per quanto riguarda i sistemi di taglio del legno non saprei, mi hanno solo riferito che siamo intorno ai 300 kg\ora, quindi penso motosega, però se mi dici qualcosa te che hai fatto questi lavori mi fido)

                volevo chiedere a tutti coloro che possiedono o hanno lavorato con una cippatrice (disco o tamburo) ogni quanto devono riaffilare le lame.
                analogamente chi ha usato un biotrituratore a martelli potrebbe dirmi ogni quanto vanno cambiati i martelli e che dimensioni hanno i fori della griglia?
                se poi qualcuno mi vuol mettere a disposizione delle foto dettagliate sui sistemi di regolazione di tali macchine gliene sarei infinitamente grato.
                sapete anche quanto costano queste macchine?

                ciao a tutti.

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                • #9
                  Ciao Lorenzo.

                  Si , trasportare materiale asciutto meglio sarebbe, però è legato alle quantità di materiale che puoi trasportare.
                  Ovvero il punto debole della catena è proprio il trasporto, per una questione di trasporto il materiale doveva essere pronto per il carico già alla mattina, quindi stava in terra sino al giorno dopo, e alla sera non potevemo fermare il taglio e la cippatura con la partenza dell'ultimo camion (h 17:00 circa) quindi sino alle 19:00 si tagliava e si procedeva alla produzione della biomassa.
                  Questo per una questione di costi: non posso fermare due squadre di operai perchè non ho più camion da caricare già nel terdo pomeriggio,
                  Faccio presente che noi avevamo 3 bilici che facevano la spola con la centrale termica, tragitto di un paio di ore, e se tutto fila liscio si fanno due viaggi a testa; ma poi ci sono le code per scaricare in centrale, la polizia sulle strade, il traffico ecc. quindi se riuscivi a fare 4/5 viaggi eri a posto.
                  Certo che cippare il più vicino possibile alla destinazione della biomassa sarebbe meglio, ma la soluzione di cippare sul camio non te lo puoipermettere(costa troppo come perdita di tempo, a terra siamo arrivati ad avere una 10 di carichi di cippato in una giornata con soli due viaggi di camion per questione di traffico, ci si mette poco a cippare)
                  Ci si mette poco a cippare perchè con macchine come le nostre si và a scheggia: una cippatrice a semirimorchio (ci si attacca un turbostar e la sposti dove vuoi) con 900 cv e una bocca d'alimentazione di 90 cm, produce in teoria sino a 200 metri /cubi /ora !!!!
                  L'altra montata sul forworder con 350cv ne produceva poco meno della metà.
                  Le lame le affilavamo due volte la settimana (ne avevamo 3 kit lame )
                  in modo da non stare mai fermi: 1 in uso una di scotra se rompi, 1 in officina per la rettifica del filo, poi si affila ogni volta che prendi un sasso o altro ( scheggia di bomba II guerra mondiale )
                  Se vuoi vedere le macchine vai al sito www.doppstadt.com, modello DH900 Woodchipper, stratosferico!!!! prezzo poco più di un miliardo delle vecchie lire!!
                  Saluti e resto in attesa..

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                  • #10
                    (per poxnet). le tue indicazioni sono senzaltro giuste ma....stai parlando di portate di 40.000 kg\h. Se ti ricordi io ho scritto che le mie portate di riferimento si aggirano attorno ai 300 kg\h (alimentazione della pellettatrice), quindi quando ho pienato un cassone (per poi alla fine svuotarlo in un silos) sono gia contento, quindi per fare questo le macchine a cui mi riferivo erano piccole cippatrici a disco.
                    forse mi sono spiegato male ma è difficile confrontare ciò che vogliamo fare noi con quello che già esiste, in quanto stiamo ancora valutando fin dove vogliamo arrivare, comunque le portate di riferimento sono quelle che ho detto prima, quindi ne verrà fuori una macchina senzaltro molto più piccola di quella che mi hai fatto vedere te.
                    un'altra cosa: tieni conto che io non voglio ottenere per forza cippato, in quanto il mio traguardo è il "pellet", quindi a me va bene qualsiasi tecnica di sminuzzamento.

                    Comunque io non voglio convincere nessuno che quello che facciamo sia giusto perchè gli studi vanno poi confrontati con la realtà e riadattati volta volta (ovvero ci vuole un po di tempo), voglio solo sapere da voi che usate queste macchine quali sono i loro problemi, cosa vorreste che potessero fare che magari per ora non fanno.

                    grazie comunque e se trovi qualche novità o macchina interessante per quel che riguarda lo sminuzzamento o l'essiccazione del legno fammi sapere.

                    ciao a presto
                    Ultima modifica di lorenzo.f; 09/12/2005, 12:57.

                    Commenta


                    • #11
                      Vi ripropongo brevemente le mie domande per evitarvi di rileggervi tutta la discussione....

                      volevo chiedere a tutti coloro che possiedono o hanno lavorato con una cippatrice (disco o tamburo) ogni quanto devono riaffilare le lame.
                      analogamente chi ha usato un biotrituratore a martelli potrebbe dirmi ogni quanto vanno cambiati i martelli e che dimensioni hanno i fori della griglia?
                      se poi qualcuno mi vuol mettere a disposizione delle foto dettagliate sui sistemi di regolazione di tali macchine (oppure spiegarmi a parole come si fa a regolare la grandezza del cippato) gliene sarei infinitamente grato.
                      sapete anche quanto costano queste macchine?

                      vi faccio presente che ogni opinione su queste macchine, anche se per voi è magari è una cosa ovvia, per me potrebbe essere molto importante dato che io non ho mai visto funzionare queste macchine.

                      aspetto le vostre risposte con molta curiosità
                      ciao a tutti

                      Commenta


                      • #12
                        Ciao

                        Io ho un piccolo biotrituratore azionato da un motore benzina da 5cv. E' costituito da una unica tramoggia nella quale viene inserito il materiale da lavorare con un diametro massimo di 5 cm. La prima cosa che incontra è un disco con una lama che affetta il materiale, poi passa ai martelletti per una ulteriore sfibratura e riduzione. Io ho fatto una modifica rimuovendo i martelletti in modo da avere il cippato non eccessivamente desintegrato al fine di renderlo meno attaccabile dai batteri che lo porterebbero a divantare compost, e più fluido per farlo passare attraverso le coclee della caldaia.
                        Devo dire che lavoro esclusivamente materiale secco. Per il tuo proggetto penso che ti converrebbe pensare a qualcosa di più grande e di recuperare il calore prodotto dai motori, altrimenti dissipato con ventole o radiatori, per essiccare il cippato appena tagliato.

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                        • #13
                          (per psq) innanzitutto ti ringrazio di avermi risposto........poi per quanto riguarda il recupero del calore, ci avevamo pensato ma non basta, quindi studieremo un qualche sistema.........ma quello sarà un problema futuro.
                          visto che sei stato disponibile approfitto di te:
                          a quanto ho capito il tuo biotrituratore è costituito da una cippatrice a disco e da un trituratore a martelli, sapresti descrivermi il modo in cui si regolano le lame per decidere la grandezza del cippato (sempre se si può)?

                          ciao e grazie ancora.........

                          ah ricordo a tutti coloro che leggono questa discussione che sono bene accette tutte le informazioni, anche le più ovvie..........

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                          • #14
                            Il coltello del cippatore è fisso e ad ogni passata porta via circa un cm di legno dal ramo. Il pezzetto di legno appena cippato viene poi investito ai martelletti mobili e costretto a passare attraverso un vaglio. Il prodotto finito è una sorta di segatura grossolana con inclusioni di pezzi magari sfuggiti all'azione dei martelletti. Io per ottenere del cippato ho provveduto a rimuovere vaglio e martelletti.

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                            • #15
                              ma dato che la lama affetterebbe il ramo come un salame, quello che non sono sicuro di aver capito è come si fa ad ottenere il cippato da questa fetta di legno.............scusa se la domanda può essere stupida ma io ste macchine le ho viste solo in fotografia.

                              ciao

                              Commenta


                              • #16
                                Questo è un coltello di una cippatrice:



                                Il ramo va ad impattare perpendicolarmente sul disco in rotazione ed il coltello ad ogni passata erode del materiale. Ovviamente non otterrai delle fettine rotonde come fosse un salame
                                Immagina che quel disco gira ad oltre 3000rpm il legno è un materiale fibroso, ne consegue che la potenziale fettina si rompe in particelle più piccole. Prova con una sega a tagliare una fettina di un ramo spessa solo pochi millimetri, vedrai che si rompe subito in quanto le fibre del legno hanno un andamento longitudinale e non radiale.

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                                • #17
                                  Wow, grazie psq, finalmente ho visto da vicino una lama della cippatrice.......figurati che pensavo che dietro la lama ci fosse un pettine che spezzava il truciolo .
                                  ma le lame ogni quanto vanno riaffilate?

                                  hai mai visto, o c'è qualcuno che ha mai visto funzionare una cippatrice a vite conica?

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                                  • #18
                                    vi riaggiorno le domande:
                                    1- di che acciaio sono fatte le lame delle cippatrici?
                                    2- è vero che le lame delle cippatrici (apparte quelle della greentechink), vanno riaffilate ogni 25-50 ore?
                                    3- quando si effettuano le puliture del sottobosco?
                                    4- che quantità di legname si può raccogliere dal mantenimento del verde cittadino?
                                    5- cippatrice a vite?che ne dite?
                                    6- con un biotrituratore a mertelli (senza pre-cippatore) quali diametri posso tritare?

                                    ecco, queste sono un pò le domande a cui spererei mi rispondeste.......chiunque sappia rispondere almeno ad una di esse lo prego di farlo
                                    Ultima modifica di lorenzo.f; 19/12/2005, 08:43.

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                                    • #19
                                      salve, io uso una cippatrice vermeer con motore autonomo da 25 cv che uso per smaltire ramaglie di potatura e abbattimenti in ambiente urbano. va bene perche riduce di molto il lavoro di smaltimento e il volume delle ramaglie. penso che la prima affilatura l abbia fatta dopo 200 ore, e penso che con macchine più potenti possa essere prolungata. molto dipende da cosa si macina ,legna dura e con poca fibra ( larice bagolaro cedro) va giu bene . legna morbida ( betulla olmo ) specialmente in primavera con molta linfa pùo addiritura ingolfare la macchina. nei cantieri cittadini molte volte non esce cippato pulito perche quando si pulisce strade e aiuole si raccoglie con rastrello e scopa e si butta sopra al cippato. all giardineria di merano cè una grossa caldaia a cippato e loro passano il materiale in un vaglio prima di usarlo.ciao riccardo

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                                      • #20
                                        ciao, io per le lame userei acciaio superrapido... magari si puo pensare anche al widia ma ci sono un po di probemi: è poco tenace e rischi che si rompa la lama.
                                        se si riescono a fare in widia penso che per un bel pezzo non serva affilarle.
                                        tu che ci stai lavorando sai se tutte queste macchine lavorano a velocità alte? prima qualcuno parlava di 3000 giri..
                                        pensi sia possibile realizzare qualcosa di piu lento...

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                                        • #21
                                          ciao a tutti.
                                          (per rimazza) innanzitutto grazie di avermi risposto. ti volevo chiedere se la cippatrice che usi (che dalla potenza credo sia a disco) ha lame semplici o tipo queste.(green mech, scusate avevo scritto green technik nel messaggio precedente.)

                                          (per martignol) si infatti il superrapido sarebbe un'ottima scelta, a meno che qualcuno non l'abbia gia utilizzato sostenga il contrario.
                                          per quanto riguarda i giri a cui lavorano queste macchine hai ragione a dire che macchine più potenti girano più piano (non è sempre detto però), non c'è una regola fissa, comunque per avere un'idea guardati alcune schede tecniche delle cippatrici, ad esempio (ma ce ne sono tanti altri) prova a vedere qui: www.imai.it

                                          ripropongo ancora le domande per chiunque voglia rispondere:

                                          1- di che acciaio sono fatte le lame delle cippatrici?
                                          2- è vero che le lame delle cippatrici (apparte quelle della greenmech), vanno riaffilate ogni 25-50 ore?
                                          3- quando si effettuano le puliture del sottobosco?
                                          4- che quantità di legname si può raccogliere dal mantenimento del verde cittadino?
                                          5- cippatrice a vite?che ne dite?
                                          6- con un biotrituratore a martelli (senza pre-cippatore) quali diametri dei rami posso tritare?

                                          ciao a tutti.
                                          Ultima modifica di lorenzo.f; 20/12/2005, 11:19.

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                                          • #22
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                                            • #23
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                                              ma ti stai riferendo al tuo biotrituratore-cippatore? perchè il discorso della terra e dei sassi mi torna, ma alcune ditte affermano che le lame della cippatrice (quindi utilizzata per la cippatura vera e propria di rami, e quindi con ridotte quantità di sporco), durano 50 ore, mentre le lame che ho raffigurato nel messaggio precedente arrivano a 150.
                                              in pratica vorrei scoprire se l'affilatura delle lame è un punto dolente di tali macchine, su cui andare ad agire.

                                              come al solito ripropongo a tutti le mie domande: (aggiornate)

                                              1- di che acciaio sono fatte le lame delle cippatrici?

                                              2- è vero che le lame delle cippatrici (apparte quelle della greenmech), vanno riaffilate ogni 25-50 ore?

                                              3- di che entità possono essere le puliture del sottobosco, che tipo di legno, ovvero quli sono le dimensioni dei rami tagliati?

                                              4- che quantità di legname (e di che tipo) si può raccogliere dal mantenimento del verde cittadino?

                                              5- cippatrice a vite?che ne dite?ma soprattutto, c'è qualcuno che sa come funziona?

                                              6- con un biotrituratore a martelli (senza pre-cippatore) quali diametri dei rami posso tritare?

                                              7-come si può essiccare velocemente la segatura fino ad un 15% di umidità?

                                              ciao a tutti.
                                              Ultima modifica di lorenzo.f; 20/12/2005, 11:29.

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                                              • #24
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                                                La durata dei colteli dipende dal tipo di materiale introdotto e dalla durezza del metallo con cui sono fatti i coltelli. Ovviamente una lama in acciaio semplice dura meno di una in acciaio temperato e questa a sua volta dura meno di una lamabimetallica con riporto diamantato. Ovviamente più è duro il metallo e più è laborioso affilarle. Quella (ne ha una sola) della mia mahina la riaffilo da solo con una mola ad acqua.

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                                                • #25
                                                  Ciao Lorenzo, è da un pò di tempo che non accedo al forum scusate..

                                                  1 Le lame delle cippatrici sono fatte in acciaio rapido o super rapido a seconda delle caratteristiche delle macchine.
                                                  2 Le lame vanno affilate spesso, ogni 50 ore non è poco, comunque come dice psq dipende da quello che passa nella cippatrice. Il vantaggio delle lame tradizionali stà nella facilità di affilatura, e di riporto di metallo per ripararle, che le lame circolari non hanno.
                                                  3 Essendo sottobosco il diametro del materiale è piccolo, qualche cespuglio e pochi rami, 4/6 cm. più o meno. Poi i rami della potatura più bassi che limitano l'accesso al sottobosco, che variano molto da specie a specie.
                                                  Per gli altri punti non so darti molte info, per poca esperienza di cura del verde urbano, poi di cippatrici a vite non ne ho mai viste.
                                                  Ti saluto e a presto

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                                                  • #26
                                                    ciao lorenzo. il disco della mia cippatrice (vermeer) è normale . se sia ferro ho acciaio non lo so, comunque ad affilarlo non sembra durissimo , se fosse troppo duro con delle impurita (sassi, chiodi, ferri ) si staccherebbero dei pezzi. per quanto riguarda la quantita dell' prodotto da verde urbano non ci conterei molto. nei cantieri di citta bisogna usare dei mezzi non troppo ingombranti (piccoli) e l'importante è svuotare in fretta il cassone e ritornare a caricare. pùo andare bene per una caldaia di una casa vicino al cantiere.
                                                    che dimensioni ti interessano? qui in trentino alto adige stanno costruendo delle grosse caldaie che scaldano dei paesi ( Fondo, Cavalese e molte altre) il materiale viene cippato con delle grosse cippatrici a vasca , puoi vederle sui siti di Pezzolato , Gandini. Vermeer. ciao riccardo

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                                                    • #27
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                                                      grazie di aver risposto.

                                                      prima di tutto volevo chiedere a psq: cosa intendi per "lama bimetallica con riporto diamantato", perchè non ne ho la più pallida idea.

                                                      (per poxnet): quando hai detto che per riparare le lame si fa un riporto di metallo, intendevi una semplice saldatura?

                                                      (per rimazza): per quanto riguarda la taglia, pensiamo che alla fine debba venir fuori un qualcosa di trainabile da un furgoncino o un trattore, quindi la parte di cippatura, credo che verrà fatta con una disco cippatore con più lame, e magari con un qualche sistema che eviti di dovere affilare le lame così frequentemente.

                                                      e per gli amanti delle missioni impossibili ecco altre domande.....

                                                      1- quanto ci vuole a riaffilare le lame della cippatrice a disco?

                                                      2- quando si riaffilano vanno smontate o si può affilarle sul disco?

                                                      3- come funziona una cippatrice a vite?(se c'è qualcuno che l'ha vista)

                                                      4- può capitare che la cippatrice si inceppi (indicare il tipo di cippatrice)?

                                                      5- conoscete qualche macchina che produce segatura da cippato?
                                                      (un'esempio su www.acrowood.com (diamond rolls))

                                                      6- sapete come si fanno a liberare i fori di una griglia vagliatrice quando questa si intasa? (ovviamente mentre si muove, quando è ferma un modo si trova di sicuro)

                                                      7- cosa ne pensate di una tramoggia verticale piuttosto che orizzontale su una cippatrice a disco(sempre per le dimensioni che ho precedentemente indicato)?


                                                      ..........per ora basta così; come sempre ricordo che CHIUNQUE voglia rispondere ALMENO ad una domanda, è il benvenuto.

                                                      ciao a tutti e a presto.

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                                                      • #28
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                                                        Le lame però sono in acciaio rapido e quindi si riportano con saldatrici particolari; noi si usa una saldaturaTIG con filo speciale per acciaio da tempra; questo perchè il riporto, per tenere, deve avere caratteristiche simili al metallo delle lame.
                                                        Poi si liscia il riporto e poi si rettifica per ristabilire il filo della lama.

                                                        Nonè indicato affilare le lame montate perchè non si ripristina il filo correttamente, e perchè affilando con uno smeriglio (unico modo per affilarle da montate) si scalda troppo la lama facendogli perdere le caratteristiche di tempra, con conseguente perdita di efficacia e di resistenza. Di solito si montano su di una rettificatricatrice che oltre a togliere in modo uniforme il materiale, lo raffredda con olio emulsionato preservando le caratteristiche del metallo.

                                                        Salutoni...

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                                                        • #29
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                                                          1- quanto ci vuole a riaffilare le lame della cippatrice a disco?

                                                          2- quando si riaffilano vanno smontate o si può affilarle sul disco?

                                                          3- come funziona una cippatrice a vite?(se c'è qualcuno che l'ha vista)

                                                          4- può capitare che la cippatrice si inceppi (indicare il tipo di cippatrice)?

                                                          5- conoscete qualche macchina che produce segatura da cippato?
                                                          (un'esempio su www.acrowood.com (diamond rolls))

                                                          6- sapete come si fanno a liberare i fori di una griglia vagliatrice quando questa si intasa? (ovviamente mentre si muove, quando è ferma un modo si trova di sicuro)

                                                          7- cosa ne pensate di una tramoggia verticale piuttosto che orizzontale su una cippatrice a disco(sempre per le dimensioni che ho precedentemente indicato)?

                                                          8- quali sono gli effetti che fanno capire che una lama non taglia più bene?

                                                          ciao a tutti e auguri

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                                                          • #30
                                                            ciao, sono "nuovo del posto" ma ...
                                                            Ti suggerirei di sbirciare anche fra chi produceva truciolari ( c'era una grossa azienda nel mantovano che macinava i rifiuti legnosi per farne "pannelli ecologici)...

                                                            L'argomento "sminuzzare il legno" mi interessa particolarmente perchè:

                                                            1) produrre il cippato sembra abbastanza facile e conveniente ma pare che non abbia resa economica (se non per uso personale o locale) in quanto pagato troppo poco dalle centrali elettriche e sostituito dal riciclaggio del legname proveniente dalle "isole ecologiche dei rifiuti urbani"

                                                            2) il pellet ha fatto grande presa sul mercato:
                                                            dai centri commerciali ai comuni ferramenta ormai, hanno in vendita stufe a pellet (più ancora che caldaie private, condominiali ecc...), è più pratico rispetto ai chips e può essere usato in tutte le abitazioni (anche appartamenti in condominio), e risulta anche relativamente economico

                                                            3) la produzione di pellet è altamente onerosa poichè prevede l'uso di impianti industriali complessi; necessita di una materia prima ( legno ) ridotta in polvere (segatura) a granulometria relativamente fine ( il cippato è molto grossolano ) e sopratutto priva di umidità ( forse, anche se il pellet non fermenta, chi lo usa abitualmente, mi riferisce che a volte se è umido incontra difficoltà nel funzionamento )

                                                            4)per ridurre in segatura i rifiuti legnosi, le aziende che producono i pannelli ecologici ( il truciolare tanto per intenderci) macinano i mobili vecchi e le varie materie raccolte nelle discariche... chissà se potrebbero macinare anche il cippato in densità e umidità per produrre i pellets?

                                                            5)con la materia prime a disposizione ( segatura asciutta ) la produzione di pellet è effettuata anche conto terzi da aziende che dispongono degli impianti idonei ( credo tipo la " Laurus " nel cremonese )

                                                            ricapitolando:
                                                            la tua tesi oltre che a me, è di estremo interesse a molti perchè dei chips, cosi come sono, si ha convenienza a produrli solo per compattare lo scarto arboreo per compostare, o al massimo, utilizzarlo come biomassa da riscaldamento per la propria abitazione o al più qualche centralizzato in edifici più grandi.

                                                            Credo che il vero inghippo stia nel riuscire ad "asciugarlo" in loco o nella azienda agricola, in modo da creare un effettivo valore aggiunto tale da giustificarne la produzione e l' investimento in un impianto o macchinario per produrre pellet o anche semplice segatura.

                                                            Se riuscirai a trovare un sistema e progettare un macchinario relativamente semplice per ricavare pellets dal cippato già in azienda agricola, farai la felicità di molti:
                                                            dagli agricoltori e boscaioli che potranno vendere direttamente con discreto ritorno economico,
                                                            agli utenti che non andranno a farsi spennare al centro commerciale per un sacchetto di pellets,
                                                            ai nostri boschi, che riqualificando il valore delle biomasse, arrivera anche per loro una manutenzione dimenticata ormai dal secolo scorso.

                                                            se gia non lo conosci visita il sito www.biomassaforestale.org

                                                            Tienimi aggiornato. Ciao

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