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Agevolazioni fiscali & P.P.C.

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  • #31
    Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
    Non metto in dubbio che anche un I:A:T:P possa aver diritto alle agevolazioni fiscali , ma quello che volevo far capire è che nella legislatura italiana la figura che riveste la maggiore importanza al fine di ottenere i diritti è la figura del coltivatore diretto e non quella dell' I.A.T.P.
    Mai sostenuto il contrario!
    Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
    Prendiamo l' esempio di un I.A.T.P. non coltivatore diretto. Per esempio uno possiede una grande azienda in Sicilia e l' attività agricola è prevalente sulle sue altre attività personali. Lui fa l' insegnante part-time e non svolge nessun lavoro manuale nell' azienda, ma si avvale di manodopera esterna. Lui è un IATP ha diritto ai riconoscimenti della politica agricola comunitaria, ma non è un coltivatore diretto. Secondo me per la legge non ha diritto nè alla prelazione legale agraria nè alle agevolazioni fiscali in caso di compravendita di fondi.
    Hai scelto un esempio quasi perfetto..... perchè quasi?. Ti faccio un esempio simile (e soprattutto reale):
    Lui fa l' insegnante full-time, il libero professionista, inoltre, è I.A.T.P. (ha partecipato al bando di "Insediamento Giovani"). Si avvale di manodopera esterna (se fai due conti circa la prevalenza del reddito....capisci anche tu da che parte cadiamo....). Secondo te per la legge non ha diritto nè alla prelazione legale agraria nè alle agevolazioni fiscali in caso di compravendita di fondi (e lo capisco).
    Lasciamo stare il discorso prelazione (in questa discussione, io non ne ho mai parlato... siamo già abbastanza OT).
    Ebbene! Ho istruito la richiesta e la ditta..... ha ottenuto le agevolazioni fiscali per l'acquisto di un fondo rustico... i motivi possono essere tanti:
    1) sono un Tecnico eccezzionale ()!
    2) paese che vai, usanze.......
    3) fortuna (tutte le volte?)
    4) svista del funzionario dell'IPA (tutte le volte?)
    5) varie ed eventuali ()
    Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
    Io qua non ci guadagno nulla
    ... siamo in due (e forse... anche di più!)
    Saluti

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    • #32
      [quote=Potionkhinson;345397]Mai sostenuto il contrario!

      Hai scelto un esempio quasi perfetto..... perchè quasi?. Ti faccio un esempio simile (e soprattutto reale):

      Ebbene! Ho istruito la richiesta e la ditta..... ha ottenuto le agevolazioni fiscali per l'acquisto di un fondo rustico... i motivi possono essere tanti:
      1) sono un Tecnico eccezzionale ()!
      2) paese che vai, usanze.......
      3) fortuna (tutte le volte?)
      4) svista del funzionario dell'IPA (tutte le volte?)
      5) varie ed eventuali ()


      Io e te abitiamo agli estremi opposti dell' Italia, ma la situazione è uguale. Il mio vicino di campagna è un medico a livello dirigenziale in un noto ospedale della zona. Ti posso dire con certezza che io nei suoi fondi ho visto solamente il suo operaio fisso e molti operai stagionali, ma non ho visto mai lui. Lui acquista più volte terreni e so per certo che ottiene le agevolazioni fiscali. Questo è ormai un classico per il semplice fatto, che se la legge dicesse che chi paga i contributi INPS per l' agricoltura è un coltivatore diretto, tutto sarebbe più semplice, invece la legge dice che il coltivatore diretto è colui che lavora il terreno con la sua forza lavorativa e con quella della sua famiglia, perciò se uno non è proprio su una sedia a rotelle basta che firmi un' autocertificazione che lui lavora il terreni in prima persona e il gioco è fatto. Ormai con tutti i ricorsi e sentenze a favore di chi lavora il fondo, l' ente pubblico non riesce più ad applicare le leggi e morale della favola ormai il 18% di imposte non le paga quasi più nessuno. La cosa che mi da fastidio è che persone come la mamma di Giuseppe64 ( io non conosco la sua situazione) che in campagna magari ci vanno e lavorano assieme all' aiuto dei figli, se acquistano un pezzo di terra gli fanno pagare le imposte per intero, perchè un capoufficio incompetente di qualche ente pubblico dice che non sono coltivatori diretti, perchè pensionati.Questo è purtroppo ciò che accade.
      Ciao Stefano

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      • #33
        Originalmente inviato da Vitality Visualizza messaggio
        Io e te abitiamo agli estremi opposti dell' Italia, ma la situazione è uguale. Il mio vicino di campagna è un medico a livello dirigenziale in un noto ospedale della zona. Ti posso dire con certezza che io nei suoi fondi ho visto solamente il suo operaio fisso e molti operai stagionali, ma non ho visto mai lui. Lui acquista più volte terreni e so per certo che ottiene le agevolazioni fiscali.
        Ciao Stefano,
        adesso mi metti proprio in crisi!
        Perchè? Semplicemente perchè (allora) diciamo la stessa cosa.
        Non voglio mettere in discussione la normativa del settore ma (..... come dire?) quella che può essere la sua interpretazione/applicazione! Con ciò non voglio certo dire che sia giusto o meno dare risposte che cozzano con la legge..... ma talvolta (forse spesso) rispondo, oltre che per le mie conoscenze in materia (che nel campo del "diritto agrario" sono piuttosto "elementari"), per quella che è la mia "esperienza diretta".
        Detto questo, spero che tu (a questo punto) ti possa rendere conto che non è mia intenzione "controbattere" la tua conoscenza in materia, non mi permetterei mai.... ne tantomeno ho interesse a farlo (sarei un idiota.... o quantomeno sarei più idiota di quello che effettivamente sono... ... ... ).
        Ciao,
        Peppe

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        • #34
          rieccomi dopo tanto tempo, comunque sia aspettare questo prs non è stato possibile. ho effettuato la domanda l'iscrizione come imprenditore agricolo a titoli principale. Adesso pongo una domanda all'esperto. Dovrei acquistare un terreno agricolo, ho effettuato le varie iscrizioni, INPS, CAMERA DI COMMERCIO, ecc. come prassi, ma sappiamo tutti che la qualifica la dovrei ottenere tra circa 2 anni. sono in possesso di un documento rilasciato dalla regione Puglia settore agricoltura e alimentazione con la quale ci attesta che ho presentato istanza per il riconoscimento della qualifica di IAP. facendo riferimento al decreto legislativo 99 del 2004 e successiva modifica con il D.lgs 101 del 2005, art. 1 comma 5 ter, le agevolazioni tributarie in che percentuali devo pagarle? con la citazione di questo articolo, dovrei essere paragonata al coltivatore diretto, quindi pagare le imposte catastali dell' 1% o dell'8%. grazie anche a tutti coloro che risponderanno. Catia

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          • #35
            Salve Catia,
            poiché la presente discussione è più idonea all'argomento trattato, ho spostato qui il tuo messaggio!
            Saluti
            P.S.
            in futuro... utilizza la funzione "cerca"!

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            • #36
              ecco un riferimento utile



              valuta anche bene che con la costituzione del compendio unico sono state introdotte molte altre novità in materia.



              spero di esserti stato utile.

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              • #37
                diretto coltivatore

                Salve a tutti, qualcuno riesce a spiegarmi la differenza fra coltivatore diretto e diretto coltivatore (o manuale coltivatore della terra D.L.114/48)??
                Pare propio che esista questa distinzione, che mi è stata contestata e che eventualmente, abusando della vostra pazienza, vi porrò in un quesito successivo a questo.
                Grazie
                Daniele

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                • #38
                  Originalmente inviato da ilgipeto Visualizza messaggio
                  Salve a tutti, qualcuno riesce a spiegarmi la differenza fra coltivatore diretto e diretto coltivatore (o manuale coltivatore della terra D.L.114/48)??
                  Pare propio che esista questa distinzione, che mi è stata contestata e che eventualmente, abusando della vostra pazienza, vi porrò in un quesito successivo a questo.
                  Grazie
                  Daniele
                  Salve Daniele! Ti riferisci per caso alla Piccola Proprietà Contadina?
                  Roger Federer

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                  • #39
                    Ciao Gabriele, direi propio di sì,ho rogitato lo scorso 28 dic. e solo dal 1-1-08 lavoro il terreno che ho acquistato quindi ho avuto il certificato provvisorio dalla comunità montana di competenza. Ora la stessa mi contesta la mia domanda per ottenere il certificato di idoneità per i seguenti motivi: 1) al momento dell'atto di acquisto il richiedente non era in possesso del requisito di " manuale coltivazione della terra" art.1 comma a d.l.114/48
                    2) la distanza intercorrente tra la residenza e il terreno acquistato è tale da non consentire un'idonea formazione della propietà diretto-coltivatrice dal punto di vista tecnico-economico.
                    Ora sul punto 2 mi sento preso in giro in quanto ho mantenuto la residenza, per motivi fiscali, a 25 km. dal mio terreno e che nelle 2 volte che i responsabili della comunità montana si sono recati in azienda mi hanno sempre trovato, anche perchè in realtà io ci sono praticamente tutti i giorni. I lavori eseguiti in questi 450 gg sono visibili e comprensibili anche da un profano, certo potrei averli fatti eseguire da terzi ma una breve indagine dai miei vicini proverebbe le mie ragioni. Per quanto riguarda il primo punto non ci ho capito molto fra l'altro in rete non sono riuscito a trovare il testo del decreto. La cosa che mi turba è che sapendo di avere ragione vengo consigliato di lasciare perdere e andare per una via alternativa (leggi iap)......
                    Scusate per le parole confuse, ma già il diritto agrario non è la mia preparazione poi se ti fanno anche girare le scatole....
                    Grazie Daniele

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                    • #40
                      Originalmente inviato da ilgipeto Visualizza messaggio
                      Ciao Gabriele, direi propio di sì,ho rogitato lo scorso 28 dic. e solo dal 1-1-08 lavoro il terreno che ho acquistato quindi ho avuto il certificato provvisorio dalla comunità montana di competenza. Ora la stessa mi contesta la mia domanda per ottenere il certificato di idoneità per i seguenti motivi: 1) al momento dell'atto di acquisto il richiedente non era in possesso del requisito di " manuale coltivazione della terra" art.1 comma a d.l.114/48
                      non entro nel merito, occorre capire bene la tua situazione
                      Originalmente inviato da ilgipeto Visualizza messaggio
                      2) la distanza intercorrente tra la residenza e il terreno acquistato è tale da non consentire un'idonea formazione della propietà diretto-coltivatrice dal punto di vista tecnico-economico.
                      Ora sul punto 2 mi sento preso in giro in quanto ho mantenuto la residenza, per motivi fiscali, a 25 km. dal mio terreno , ..............
                      questa è una cosa un po ridicola.
                      non si tiene mai in conto abbastanza della datazione della legge (1948) quando gli spostamenti erano a piedi o a dorso di muli e "i trattori" erano un paio di buoi.
                      con i mezzi e la tecnologia odierna 25 km sono ben poca cosa.
                      ed inoltre non è richesta neanche la residenza sul fondo tant'è che anche le ultime normative nel riconoscere la ruralità di un fabbricato adibito ad abitazione prendono in consideraziione il fatto che lo stesso possa trovarsi in un altro comune purchè confinante con quello in cui ricade il fondo.
                      saluti.
                      av salùt

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                      • #41
                        immobili su terreno acquistato con agevolazioni P.P.C

                        Buongiorno, premetto che non conosco la meteria..avrei bisogno di alcune informazioni per sapere come muovermi nella segunete situazione:
                        Mia nonna ha acquistato 1 anno fa un terreno confinante al suo, usufurendo delle agevolazioni fiscali della P.P.C.
                        Su tale terreno c' è un vecchio cascinale che io ( non sono una coltivatrice diretta) vorrei adibire ad agriturismo-affitta camere, utilizzando i fondi del Piano di Sviluppo Rurale ( 2007-2013). Vorrei sapere se è possibile fare una cosa del genere o se è vero che per 5 anni per tale immobile non potrà essere variata la destinazione d' uso .L' immobile ristrutturato potrà essere intestato a me oppure per continuare a godere degli sgravi fiscali della P.P.C dovrà rimanere intestato a mia nonna?
                        Mi scuso anticipatamente qualora le mie domande presupponessero ovvie risposte ma, come ho premesso, sono completamente ignorante in meteria!!!
                        Grazie mille..

                        Commenta


                        • #42
                          Salve elisabettap,
                          l'attività agrituristica non varia la destinazione d'uso, quindi: no problem!
                          Il problema (casomai) è il conduttore del fondo (e dell'attività agrituristica eventuale)... come hai già intuito: per continuare a godere degli sgravi fiscali della P.P.C dovrà rimanere intestato a tua nonna (almeno per i prossimi 4 anni).
                          Difatti (estrapolo dal chiarimento fornito dall’agenzia delle Entrate con le risoluzioni n. 324/E e n. 325/E del 30 luglio):
                          "Decade dalle agevolazioni tributarie l'acquirente, il permutante o l'enfiteuta il quale, prima che siano trascorsi cinque anni dagli acquisti fatti a norma della presente legge, aliena volontariamente il fondo o i diritti parziali su di esso acquistati, ovvero cessa dal coltivarlo direttamente".

                          Saluti

                          Commenta


                          • #43
                            Ma se io compro un pezzo di terra usufruendo delle agevolazioni fiscali e poi sullo stesso pezzo di terra in una piccola parte,lasciando la grande maggioranza coltivata,vi costruisco una casa,perdo il diritto alle agevolazioni?
                            In altre parole,compro il terreno con le agevolazioni poi fraziono una piccola parte e ci faccio casa,mi chiedono i soldi indietro anche se il resto del terreno rimane coltivato e non influisce sulle giornate lavorative in modo significativo?

                            Grazie

                            Commenta


                            • #44
                              Originalmente inviato da frengho Visualizza messaggio
                              Ma se io compro un pezzo di terra usufruendo delle agevolazioni fiscali .............
                              Grazie
                              no, per il solo fatto di edificare non decadi dalle agevolazioni
                              Ultima modifica di azzeccagarbugli; 22/10/2009, 11:23.
                              av salùt

                              Commenta


                              • #45
                                Grazie per la risposta,
                                allora,anche il notaio dice che è cosi,ma alla coldiretti mi hanno detto che non posso costruirci niente pena il decadimento delle agevolazioni,tanto che mi hanno convinto a non chiederle....avro fatto bene?

                                Commenta


                                • #46
                                  Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                  Salve elisabettap,
                                  l'attività agrituristica non varia la destinazione d'uso, quindi: no problem!
                                  Il problema (casomai) è il conduttore del fondo (e dell'attività agrituristica eventuale)... come hai già intuito: per continuare a godere degli sgravi fiscali della P.P.C dovrà rimanere intestato a tua nonna (almeno per i prossimi 4 anni).
                                  Difatti (estrapolo dal chiarimento fornito dall’agenzia delle Entrate con le risoluzioni n. 324/E e n. 325/E del 30 luglio):
                                  "Decade dalle agevolazioni tributarie l'acquirente, il permutante o l'enfiteuta il quale, prima che siano trascorsi cinque anni dagli acquisti fatti a norma della presente legge, aliena volontariamente il fondo o i diritti parziali su di esso acquistati, ovvero cessa dal coltivarlo direttamente".
                                  Scusate ma mi sembra che il d.legislativo 228/2001 prevede che se il fondo acquistato con ppc lo si aliena ad un giovane agricoltore parente entro il 3° grado non decade dalle agevolazioni. Potionkhinson mi corregga se ricordo male.
                                  Seguo il forum da un bel po e mi sono registrato solo quando ho avuto bisogno di aiuto che gentilmente mi è stato dato ed ho molto apprezzato. Ora mi trovo di nuovo incappato in una situazione per me strana:
                                  Sono un giovane CD, conduco in fitto circa 7H dei miei genitori e ne possiedo 1H acquistato già con ppc.
                                  Ora vorrei acquistare con ppc altri 2H in cui c'è una casa ex rurale censita nel 2001 (sappiamo tutti la norma mi pare partita nel 98 e che ancora è in pieno svolgimento dopo le recenti lettere dell'A.T.) al catasto fabbricati A4 cl.3 ma dall'ispettorato agrario provinciale(BR) mi dicono che non posso godere della ppc sulla casa in quanto l'attuale proprietario non ha i requisiti x la ruralità e quindi la casa non è rurale.
                                  Io sostengo il contrario perchè la ppc và applicata all'acquirente non al venditore e quindi se io in quella casa dovrò abitarci (non posseggo altre case) che c'entra se il vecchio proprietario non ha i requisiti della ruralità e la casa è censita in una categoria non rurale (se fosse A6 il problema non si porrebbe dicono).
                                  Sono sicuro che voi del forum la pensate allo stesso modo mio, ma vorrei delle norme che chiariscano bene questo problema e sbatterle davanti se non in faccia. E se proprio non ci dovesse essere niente perchè il problema è sorto dopo questi accatastamenti “forzati” ancora in fase di completamento, gradirei che si ponesse la cosa alla Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate e quindi chi mi potrebbe dare una mano?
                                  Ho consultato qualche notaio e nessuno sa uscirsene con una ragionevole certezza da questo problema: per loro se c'è il certificato d'idoneità alla ppc dell'ispettorato agrario, và bene altrimenti è un problema...
                                  Premetto che la casa fu accatastata al catasto terreni nel 90 come rurale e poi nel 2001 con le nuove norme la si passò al c. urbano mantenendo lo stesso numero di particella, sagoma e destinazione d'uso. Secondo me il passaggio si sarebbe potuto benissimo evitare in quanto il proprietario già bracciante agricolo in pensione a tutt'oggi conduttore del terreno, ha conservato i requisiti x la ruralità eccetto l'iscrizione alla CCIAA e della residenza in un'altra casa in paese. Ma se si considera che alla casa di campagna non arriva posta o servizi di trasporto pubblico e non è sicuramente abitabile da una persona rimasta sola: casa dispersa a 10km dal paese, priva di riscaldamenti ed altri essenziali conforti per una persona anziana... Bo!
                                  Per il reddito non ci dovrebbe essere problema: ha il reddito della casa al paese, quello del terreno+casa e la pensione di bracciante agricolo che non deve conteggiarsi nel reddito complessivo del soggetto, come dispone il requisito relativo al volume d'affari(+del50%) derivante dal terreno, richiesto x la ruralità. Giusto?
                                  Ciao
                                  Ciao a tutti
                                  Ultima modifica di urge; 25/10/2009, 19:18. Motivo: aggiunta di altro testo

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                                  • #47
                                    Originalmente inviato da urge Visualizza messaggio
                                    Scusate ma mi sembra che il d.legislativo 228/2001 prevede che se il fondo acquistato con ppc lo si aliena ad un giovane agricoltore parente entro il 3° grado non decade dalle agevolazioni.
                                    ... wow!... mi hai atterrato!... quello a cui ti riferisci è l'art. 11 comma 3. Però, non contento... ho ripreso il chiarimento dell’AdE (risoluzioni n. 324/E e n. 325/E del 30 luglio) che ho citato qualche post sopra.... e...cosa trovo? sorpresa!:
                                    "Una deroga espressa al regime di decadenza è contemplata dall’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 228/2001.
                                    Tale disposizione esclude la decadenza per “l’acquirente che, durante il periodo vincolativo, ferma restando la destinazione agricola, alieni il fondo o conceda il godimento dello stesso a favore del coniuge, di parenti entro il terzo grado o di affini entro il secondo grado, che esercitano l'attività di imprenditore agricolo di cui all'articolo 2135 del codice civile”, nonché “in tutti i casi di alienazione conseguente all'attuazione di politiche comunitarie, nazionali e regionali volte a favorire l'insediamento di giovani in agricoltura o tendenti a promuovere il prepensionamento nel settore”.
                                    "

                                    che dire?... complimenti urge!.... (per quanto mi riguarda... o vado in vacanza o mi "dimetto" dal forum! )
                                    Originalmente inviato da urge Visualizza messaggio
                                    Ora vorrei acquistare con ppc altri 2H in cui c'è una casa ex rurale censita nel 2001 (sappiamo tutti la norma mi pare partita nel 98 e che ancora è in pieno svolgimento dopo le recenti lettere dell'A.T.) al catasto fabbricati A4 cl.3 ma dall'ispettorato agrario provinciale(BR) mi dicono che non posso godere della ppc sulla casa in quanto l'attuale proprietario non ha i requisiti x la ruralità e quindi la casa non è rurale.
                                    Io sostengo il contrario perchè la ppc và applicata all'acquirente non al venditore e quindi se io in quella casa dovrò abitarci (non posseggo altre case) che c'entra se il vecchio proprietario non ha i requisiti della ruralità e la casa è censita in una categoria non rurale (se fosse A6 il problema non si porrebbe dicono).
                                    Esatto, come ho già scritto in altra discussione (questa):
                                    la circolare 7/2007 del 15/06/2007 dell'Agenzia del Territorio non indica il classamento catastale come elemento chiave per la ruralità di un fabbricato.
                                    Inoltre, già con il D.L. 557/1993 non sono stati stabiliti vincoli di classamento .... a meno che il fabbricato non sia censito in categorie A/1 o A/8.

                                    Saluti

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                                    • #48
                                      Originalmente inviato da frengho Visualizza messaggio
                                      Grazie per la risposta,
                                      allora,anche il notaio dice che è cosi,ma alla coldiretti mi hanno detto che non posso costruirci niente pena il decadimento delle agevolazioni,tanto che mi hanno convinto a non chiederle....avro fatto bene?
                                      e tu vai a chiedere all'agenzia delle entrate.

                                      non so quale sia il valore della transazione ma passare da un 18% complessivo ad un 1% più quote fisse c'è la sua bella differenza.

                                      è un'altra la lagge che impone la non variazione della destinazione d'uso del terreno (DPR 131/1986).

                                      al massimo, una volta ottenuta la concessione edilizia, chiedi la decadenza parziale limitatamente alla porzione di terreno che cessi di coltivare per edificare e solo su quella porzione paghi le imposte.

                                      Originalmente inviato da urge Visualizza messaggio
                                      ...........Ora vorrei acquistare con ppc altri 2H in cui c'è una casa ex rurale censita nel 2001 (sappiamo tutti la norma mi pare partita nel 98 e che ancora è in pieno svolgimento dopo le recenti lettere dell'A.T.) al catasto fabbricati A4 cl.3 ma dall'ispettorato agrario provinciale(BR) mi dicono che non posso godere della ppc sulla casa in quanto l'attuale proprietario non ha i requisiti x la ruralità e quindi la casa non è rurale.
                                      Io sostengo il contrario perchè la ppc và applicata all'acquirente non al venditore e quindi se io in quella casa dovrò abitarci (non posseggo altre case) che c'entra se il vecchio proprietario non ha i requisiti della ruralità e la casa è censita in una categoria non rurale
                                      Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                      Esatto, come ho già scritto in altra discussione (questa):
                                      la circolare 7/2007 del 15/06/2007 dell'Agenzia del Territorio non indica il classamento catastale come elemento chiave per la ruralità di un fabbricato.
                                      Inoltre, già con il D.L. 557/1993 non sono stati stabiliti vincoli di classamento .... a meno che il fabbricato non sia censito in categorie A/1 o A/8.
                                      quoto Potionkhinson
                                      i requisiti di ruralità non sono oggettivi del fabbricato, se non per l'uso che se ne fa, ma soggettivi dell'utilizzatore

                                      (se fosse A6 il problema non si porrebbe dicono).
                                      pur essendo una classificazione presente nella tabella del catasto, se ti presenti presso un'agenzia del territorio e dici di voler accatastare un immobile nella categoria A6 ti ridono dietro. vedi qui

                                      Sono sicuro che voi del forum la pensate allo stesso modo mio, ma vorrei delle norme che chiariscano bene questo problema e sbatterle davanti se non in faccia.
                                      art. 9 comma 3 D.L. 557/93. Dal momento che acquisti sei tu l'utiizzatore e ti "riprendi" la ruralità.

                                      E se proprio non ci dovesse essere niente perchè il problema è sorto dopo questi accatastamenti “forzati” ancora in fase di completamento, gradirei che si ponesse la cosa alla Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate e quindi chi mi potrebbe dare una mano?
                                      Ho consultato qualche notaio e nessuno sa uscirsene con una ragionevole certezza da questo problema: per loro se c'è il certificato d'idoneità alla ppc dell'ispettorato agrario, và bene altrimenti è un problema...
                                      notaii !!!!!! con quello che prendono scaricano sempre su quelli dell'ispettorato


                                      ........in quanto il proprietario già bracciante agricolo in pensione a tutt'oggi conduttore del terreno, ha conservato i requisiti x la ruralità eccetto l'iscrizione alla CCIAA ..........
                                      appunto perchè non iscritto alla CCIAA il proprietario non ha i requisiti per riconoscere la ruralità del fabbricato.
                                      Tu stesso dici che tutt'oggi conduttore del terreno.
                                      riguardo all'attuale ruralità del fabbricato quelli dell'ispettorato hanno ragione.
                                      Tu devi chiedere a quelli dell'ispettorato di pronunciarsi sull'idoneità del fondo con annesso fabbricato, che pur essendo censito al catasto urbano è da considerare rurale in quanto servente al fondo, all'arrotondamento di una piccola proprietà contadina

                                      Per il reddito non ci dovrebbe essere problema: ha il reddito della casa al paese, quello del terreno+casa e la pensione di bracciante agricolo che non deve conteggiarsi nel reddito complessivo del soggetto, come dispone il requisito relativo al volume d'affari(+del50%) derivante dal terreno, richiesto x la ruralità. Giusto?
                                      se il suo volume d'affari(ricordati, volume d'affari e non reddito imponibile) è inferiore al minimo sotto il quale non è necessaria la presentazione della denuncia iva e irap, si considera il reddito di 7.000 euro (mi pare di ricordare) da confrontare con i redditi extra-agricoli (nel tuo caso mi pare solo il reddito della casa in paese che, sembra di capire, sia data in affitto a terzi o comunque non utilizzata da lui)
                                      Ciao
                                      Ciao a tutti
                                      ciao
                                      Ultima modifica di azzeccagarbugli; 28/10/2009, 14:18. Motivo: unito due post
                                      av salùt

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                                      • #49
                                        piccola proprietà contadina?

                                        salve vorrei sapere se qualcuno di voi ha da poco acquistato terreni, attraverso la piccola proprietà contadina, se ha ottenuto delle agevolazioni in conto interessi o altro, e se è possibile acquistare da un parente diretto, fratello o genitore (conosco le agevolazioni sull'atto e sispettivi oneri) saluti francesco
                                        Franziscu

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                                        • #50
                                          Originalmente inviato da pastore Visualizza messaggio
                                          salve vorrei sapere se qualcuno di voi ha da poco acquistato terreni, attraverso la piccola proprietà contadina, se ha ottenuto delle agevolazioni in conto interessi o altro, e se è possibile acquistare da un parente diretto, fratello o genitore (conosco le agevolazioni sull'atto e sispettivi oneri) saluti francesco
                                          Nella Finanziaria 2010 non v'è traccia di P.P.C., quindi allo stato attuale non è possibile acquistare terreni agricoli con tale agevolazione.
                                          Non capisco bene il tuo quesito (saranno i fumi dell'alcool natalizio e i pandori/panettoni). Ti interessa sapere se altri hanno (fino al 31/12/2009) acquistato con p.p.c. per pura curiosità o altro?
                                          Per quanto riguarda acquisto da parenti, valuterei eventuali donazioni.

                                          saluti

                                          Gabriele
                                          Roger Federer

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                                          • #51
                                            lo vorrei sapere se possibile, per capire cosa "ofre" o meglio "ofriva" la ppc in termini di agevolazioni, immagino un contributo in conto interessi o sbaglio? se si, pari a? per avere un'idea sul da farsi, se posso fare un mutuo agrario anche ad un tasso ragionevole sarà meglio che fare una donazione viste le agevolazioni sulle spese notarili

                                            sempre presente gabriele ri grazie
                                            Franziscu

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                                            • #52
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                                              lo vorrei sapere se possibile, per capire cosa "ofre" o meglio "ofriva" la ppc in termini di agevolazioni, immagino un contributo in conto interessi o sbaglio? se si, pari a? per avere un'idea sul da farsi, se posso fare un mutuo agrario anche ad un tasso ragionevole sarà meglio che fare una donazione viste le agevolazioni sulle spese notarili

                                              sempre presente gabriele ri grazie
                                              Ok capito!

                                              La p.p.c. è un'agevolazione fiscale, consistente in un abbattimento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale che si versano all'atto dell'acquisto di un terreno agricolo. (versate dal notaio presso l'Agenzia delle Entrate, che ovviamente lui espone nella sua fattura ).
                                              Tale agevolazione, riservata ai coltivatori diretti e IAP iscritti INPS, consiste in:
                                              - imposta di registro e ipotecaria in misura fissa, pari a 168 euro ciascuna, indipendentemente dal valore dell'acquisto dichiarato nell'atto notarile;
                                              - imposta catastale pari all'1 % del valore del terreno.

                                              Altri requisiti per godere della p.p.c.:
                                              - Non avere venduto fondi rustici, nel biennio precedente all'acquisto, per una superficie superiore ad 1.10.00 ha;
                                              - Essere in grado di fornire 1/3 della forza lavoro necessaria alla coltivazione del fondo e all'allevamento del bestiame.

                                              Per capire il valore dell'agevolazione, un soggetto estraneo all'attività agricola può sì acquistare un terreno ma pagando:
                                              - imposta di registro pari al 15% del valore dichiarato;
                                              - imposta ipotecaria pari al 2%;
                                              - imposta catastale pari al 1%;

                                              C'è un "ma" a tutto ciò: l'agevolazione veniva annualmente riproposta nella Finanziaria, ma nel 2010 non vi è traccia (a meno di emendamenti successivi) e quindi allo stato attuale la p.p.c. non è più in vigore. (se sei abbonato all'Informatore Agrario trovi a pag. 73 del 1° numero di gennaio un interessante articolo a riguardo).

                                              Dunque bisogna ricorrere ad altre agevolazioni; per lo IAP (indistintamente se iscritto o meno INPS) ad esempio è prevista l'applicazione dell' imposta di registro pari all'8%, ipotecaria 2% e catastale 1%, percentuali sempre riferite al valore dichiarato del terreno.

                                              Es. terreno del valore di 10.000 euro:
                                              col la ppc avresti pagato (a titolo di imposto) 168+168+100 (1% di 10.000);

                                              con IAP paghi ora 800 (8% di 10.000)+ 200 + 100; quindi 2,5 volte tanto.

                                              Vi è però il cosiddetto Compendio Unico, ulteriore agevolazione ma di più complicato utilizzo. Riporto definizione:

                                              "Art. 7 bis del D.Lgs. 228/01, così come modificato dal D.Lgs. 99/04, stabilisce che chiunque a seguito di acquisto terreni agricoli costituisce “un compendio unico” (cioè un’estensione di terreno necessaria al raggiungimento del livello minimo di redditività determinato dai Piani di Sviluppo Rurale di cui al Reg. CE 1257/99 composto anche da unità di terreno non confinante tra loro) e si impegna a coltivarlo o a condurlo in qualità di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale per un periodo di almeno 10 anni è esente da imposta di registro, ipotecaria, catastale, di bollo con riduzione onorari notarili ad 1/6."

                                              Come vedi è un agevolazione ancor più conveniente della p.p.c., ma legato a più varianti. Va verificato, nel PSR della tuo regione, quale sia questo livello minimo di redditività stabilito e successivamente valutare se tu possa accedervi o meno.

                                              Questo è il panorama attuale (vi sono discorsi da fare anche relativamente a società, giovani agricoltori senza iscrizione INPS...in caso successivamente).

                                              saluti

                                              Gabriele
                                              Roger Federer

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                                              • #53
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                                                pagare 21k euro di terra e più 5k di tasse e altro...ti va proprio passare la voglia di fare le cose...boh.

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                                                • #54
                                                  Qualcuna sa confermare se nel decreto milleproroghe 9 febbraio 2010 è stata reintrodotta l'agevolazione per la ppc?



                                                  Peppe O Gabriele su su!!!



                                                  Oggi sono stato su in provincia settore agricoltura per avere delucidazioni.... ma ero io a portare la notizia.
                                                  Morale non si sa nulla....
                                                  Ultima modifica di Potionkhinson; 12/02/2010, 20:13.

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                                                  • #55
                                                    Originalmente inviato da GiancaMI Visualizza messaggio
                                                    Qualcuna sa confermare se nel decreto milleproroghe 9 febbraio 2010 è stata reintrodotta l'agevolazione per la ppc?
                                                    si, l'agevolazione per la PPC è inserita.... ma è il decreto che manca! Notizia odierna: "ok" del Senato... adesso tocca alla Camera (che entro il 28 febbraio darà il "via libera" al provvedimento).

                                                    Ciao

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
                                                      si, l'agevolazione per la PPC è inserita.... ma è il decreto che manca! Notizia odierna: "ok" del Senato... adesso tocca alla Camera (che entro il 28 febbraio darà il "via libera" al provvedimento).

                                                      Ciao
                                                      ma di solito non succede il contrario prima alla camera poi al senato?
                                                      Franziscu

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Originalmente inviato da pastore Visualizza messaggio
                                                        ma di solito non succede il contrario prima alla camera poi al senato?
                                                        Il milleproroghe approvato alla camera ora torna al senato; di conseguenza quando le agevolazioni per la ppc torneranno disponibili?
                                                        Chi spiega un po ste cose?

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                                                        • #58
                                                          agevolazioni PPC e subcomodato

                                                          Vorrei esporvi la mia situazione per avere dei chiarimenti, spero che questa sia la sezione giusta...

                                                          Nel Novembre 2009 ho acquistato 3 ha di terreno agricolo usufruendo delle agevolazioni fiscali per PPC tramite fascicolo provvisorio aperto dalla provincia... quindi entro Novembre 2012 devo raggiungere i requisiti previdenziali, aprire partita IVA, etc...

                                                          A tale scopo avevo progettato per Maggio 2011 un impianto di circa 150 olivi per integrarli a quelli già presenti sul campo, cioè il numero sufficiente per raggiungere i requisiti colturali-reddituali necessari.

                                                          Ora, però, mi si è presentata la possibilità di gestire un oliveto confinante al mio di circa 400 piante con un contratto di sub-comodato gratuito... quindi vorrei evitare di fare un nuovo impianto di olivi o comunque vorrei diluirlo nel corso di alcuni anni.

                                                          Vi chiedo:

                                                          - immagino che ai fini INPS una gestione in sub-comodato possa mettermi in regola in quanto il reddito agrario ed il calcolo ore lavorative andrebbero ad aggiungersi a quelli derivanti dal mio terreno... è corretto?

                                                          - per quanto riguarda le agevolazioni PPC invece ho dei dubbi: è sufficiente raggiungere la condizione di CD in qualunque modo o devo specificatamente completare la messa a coltura del terreno per cui ho goduto delle agevolazioni?

                                                          spero di essere stato chiaro,
                                                          Grazie a tutti

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                                                          • #59
                                                            Ok... mi rispondo da solo xchè ho trovato informazioni.

                                                            - a quanto pare l'INPS non contempla il sub-comodato nel il calcolo del reddito agricolo del sub-comodatario... viene accettato invece il comodato diretto

                                                            - per non far decadere le agevolazioni PPC richieste in fase di rogito è sufficiente raggiungere la condizione di CD, a prescindere dallo stato colturale del terreno per cui sono state richieste (... con le nuove leggi cmq il problema non si pone perchè l'iscrizione INPS deve essere già effettuata al momento dell'atto! giusto?)

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