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Contratti d'affitto: stipula & revoca

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  • Salvo Baffokid,
    1° suggerimento: mai "dedicare" un post ad un utente (in primis perché lo dice il regolamento... e poi perché qualcuno potrebbe sentirsi "tagliato fuori" e/o offendersi.).
    2° suggerimento: i contratti di affitto verbali non sono legali (per vari motivi...)... diffida dalla "praticità".

    A quanto dici, questo contratto verbale è iniziato 5 o 6 anni fa... con quali condizioni? (cioè, tacito rinnovo?... annuale?)
    Relativamente ad eventuali diritti acquisiti: direi nessuno... ma dipende sempre dai vostri accordi (anche se verbali).
    Saluti

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    • Originalmente inviato da Potionkhinson Visualizza messaggio
      Salvo Baffokid,
      1° suggerimento: mai "dedicare" un post ad un utente (in primis perché lo dice il regolamento... e poi perché qualcuno potrebbe sentirsi "tagliato fuori" e/o offendersi.).
      2° suggerimento: i contratti di affitto verbali non sono legali (per vari motivi...)... diffida dalla "praticità".

      A quanto dici, questo contratto verbale è iniziato 5 o 6 anni fa... con quali condizioni? (cioè, tacito rinnovo?... annuale?)
      Relativamente ad eventuali diritti acquisiti: direi nessuno... ma dipende sempre dai vostri accordi (anche se verbali).
      Saluti
      Grazie per i suggerimenti, ma non l'ho fatto per tagliar
      fuori nessuno solo perche' gia' avevo affrontato altri argomenti.
      Comunque grazie di nuovo
      Un saluto
      Baffokid

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      • caro baffokid, forse non lo sai, ma " cinque o sei anni fa.." hai dato in affitto per quindici anni il tuo terreno, e se entro il quattordicesimo anno non dichiari di revocare questo affitto, esso è rinnovato automaticamente per altri quindici anni.
        Auguri
        ugo
        Ultima modifica di merugo; 12/12/2008, 22:51. Motivo: refuso

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        • x Ugo

          Originalmente inviato da merugo Visualizza messaggio
          caro baffokid, forse non lo sai, ma " cinque o sei anni fa.." hai dato in affitto per quindici anni il tuo terreno, e se entro il quattordicesimo anno non dichiari di revocare questo affitto, esso è rinnovato automaticamente per altri quindici anni.
          Auguri
          ugo

          Grazie per il suggerimento.
          Un saluto e Auguri di buone Feste
          Baffokid

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          • Baffokid,
            grazie, ma dimenticavo che se non puoi provare che il terreno lo hai affittato ( o dato in comodato, se non sei mai stato pagato) potrebbe addirittura stare decorrendo una usucapione....abbreviata a quindici anni se il terreno è di modica rendita catastale.
            Cerca di risolvere con le buone, penso però che prima di passi formali concreti, come lettere, ecc., ti necessita una assistenza legale di un avvocato che tratti la materia agraria.
            ugo

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            • Originalmente inviato da merugo Visualizza messaggio
              grazie, ma dimenticavo che se non puoi provare che il terreno lo hai affittato ( o dato in comodato, se non sei mai stato pagato) potrebbe addirittura stare decorrendo una usucapione............ecc.
              ugo
              Ciao
              Allora per quanto riguarda il pagamento viene
              effettuato regolarmente ogni anno dopo la raccolta del fieno.
              E per quanto riguarda l'anno successivo c'e' il tacito
              rinnovo annuale, ma senza aver nulla di scritto.
              Comunque visto che a me non mi da nessuna reddita,
              e i soldi che ci prendo non mi bastano neanche per pagare
              le tasse pensavo di vendere il terreno a lui.
              Un saluto
              Baffokid

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              • Baffokid, non esiste ,ne tacito, nè esplicito, nè scritto, nè verbale un contratto d'affitto agrario annuale, rinnovabile o meno che sia.. Per essere meno del quindicennale, il contratto d'affitto deve essere stipulato con l'assistenza delle organizzazioni sindacali dei contraenti, e va da sè che non puo' praticamente che essere per scritto.
                ugo

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                • salve, vorrei fare una domanda a chi ne sa piu di me in termini di contratti di affitto, adesso illustro tutta la situazione: sono un coltivatore diretto e vorrei prendere circa 15 ettari di terreno seminativo in affitto con quote pac, il mio quesito è posso fare un contratto d'affitto da 3 o 5 anni oppure sono obbligato a farlo per 15 anni, il secondo quesito è: le quote pac le devo percepire io oppure le percepirà il proprietario del terreno, e poi un terzo quesito: e possibile stipulare un contratto d'affitto legale facendo si che io coltivo la terra e il proprietario prende il contribito pac,(io preferirei prendere solo il terreno e i titoli+premio produzione li prenda il proprietario) poi questi contratti da chi li dovrei fare stipulare es: associazioni di categoria?? grazie
                  Ultima modifica di principe111111; 11/07/2009, 14:52.

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                  • Prendere in affitto un terreno agricolo

                    Ciao a tutti,
                    sto avviando tutte le pratiche per passare a IAP (ora lo sono ma non a titolo principale) e vorrei prendere in considerazione un terreno agricolo a me confinante.
                    Come contratto d'affitto di un fondo agricolo, quali sono le linee guida, il contratto e' da registrare presso un notaio, la durata della locazione e' fissa?

                    Grazie a tutti quelli che sanno aiutarmi!

                    Zaira

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                    • Affitto, comodato terreno agricolo

                      Ciao a tutti. Vi espongo il seguente quesito: Tizio e Caio sono due fratelli. Alla morte del padre avvenuta 35 anni fa hanno ereditato, ciascuno con con una quota di 1/2 indiviso un vigneto. Tizio ha sempre aiutato il padre nella coltivazione del vigneto e così a seguito della morte del padre ha continuato a coltivare l' intero vigneto a titolo gratuito e Caio ha sempre accettato la situazione e ha permesso al fratello Tizio di continuare a coltivare l' intero vigneto senza pretendere nessuna somma come pagamento per la coltivazione per la propria parte di vigneto. La situazione è continuata per 35 anni: Tizio coltivava gratuitamente l' intero vigneto e Caio si limitava a far pascolare le proprie galline tra le viti. Dopo 35 anni Caio ha deciso di dividere il vigneto. Tizio ha accettato l' idea di dividere ma non intende lasciare il vigneto e pretende di continuare a coltivare anche la parte del fratello Caio. Tizio sostiene che nel tempo lui ha maturato il diritto di affitto a titolo oneroso. Il contratto di affitto a suo dire sarebbe iniziato nel 1975, anno in cui è morto il padre, e si sarebbe rinnovato tacitamente nel 1990 e nel 2005. Tizio quindi sostiene di aver diritto a mantenere il terreno almeno fino al 2020. Caio fa notare che non è stato stipulato e registrato alcun contratto di affitto e che Tizio ha lavorato il terreno sempre gratuitamente. Secondo Caio non si può parlare di affitto ma di comodato grautito e come tale lui ha diritto a vedersi restituito il terreno non appena ne faccia richiesta. Tizio invece sostiene che tra fratelli è possibile stipulare contratti di affitto verbali senza obbligo di registrazione. Inoltre pur avendo sempre coltivato gratis, il contratto di affitto sarebbe comunque a titolo oneroso in quanto avrebbe fatto delle spese per il miglioramento fondiario del terreno. Caio risponde che l' unico contratto verbale non soggetto a registrazione sia il comodato gratuito e non avendo il fratello mai pagato alcuna somma di denaro non ha alcun senso parlare di affitto a titolo oneroso. Inoltre secondo Caio le spese per la coltivazione sostenute da Tizio non possono essere in alcun modo considerate come un eventuale pagamento di un ipotetico affitto che in realtà non è mai esistito. Caio è disposto a rimborsare a Tizio le spese per le opere di miglioramento fondiario ma pretende che il fratello liberi subilto il vigneto. Secondo voi chi dei due fratelli ha ragione? Può Tizio continuare a lavorare il terreno par altri dieci anni o ha ragione Caio a chiedere il terreno libero fin da subito? In questo caso è più corretto parlare di affitto a titolo oneroso o di comodato gratuito?. Vi ringrazio fin d' ora per le risposte. Ciao.

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                      • Originalmente inviato da olivo83 Visualizza messaggio
                        Tizio invece sostiene che tra fratelli è possibile stipulare contratti di affitto verbali senza obbligo di registrazione.
                        i contratti verbali è possibile stipularli non solo fra fratelli ma fra chiunque ma comunque resta l'obbligo della registrazione e sono onerosi.

                        Inoltre pur avendo sempre coltivato gratis, il contratto di affitto sarebbe comunque a titolo oneroso in quanto avrebbe fatto delle spese per il miglioramento fondiario del terreno.
                        a titolo oneroso prevede un pagamento. La miglioria non è un canone ma soggetta a rimborso alla scadenza del contratto, sempre che la miglioria sia autorizzata dal proprietario.

                        Caio risponde che l' unico contratto verbale non soggetto a registrazione sia il comodato gratuito
                        il comodato in quanto tale è gratuito in quanto non esiste un "comodato oneroso". eventualmente possono essere previsti dei rimborsi e non è un "contratto verbale"

                        Inoltre secondo Caio le spese per la coltivazione sostenute da Tizio non possono essere in alcun modo considerate come un eventuale pagamento di un ipotetico affitto che in realtà non è mai esistito.
                        da quando le spese di coltivazione sono migliorie? le spese di coltivazioni sono spese ordinarie, non sono migliorie, fanno parte della normale gestione di un'attività

                        Caio è disposto a rimborsare a Tizio le spese per le opere di miglioramento fondiario
                        bontà sua. Se non ha autorizzato le migliorie non è tenuto a pagare nulla. (parliamo di migliorie, non spese di coltivazione. Per migliorie può intendersi l'installazione di un impianto di irrigazione che prima non c'era, non l'acquisto dei concimi che si fanno tutti gli anni)

                        Secondo voi chi dei due fratelli ha ragione? Può Tizio continuare a lavorare il terreno par altri dieci anni o ha ragione Caio a chiedere il terreno libero fin da subito? In questo caso è più corretto parlare di affitto a titolo oneroso o di comodato gratuito?. Vi ringrazio fin d' ora per le risposte. Ciao.
                        le informazioni di cui sopra sono generiche.
                        la giurisprudenza è molto ambigua al riguardo.
                        a volte ritiene che la sola coltivazione faccia nascere un rapporto giuridico fra le partì e altre volte si limita "alla carta" esistente.
                        se non si raggiunge un accordo fra le parti temo che l'unica strada percorribile sia il giudice (sezione agraria) passando prima per il tentativo di conciliazione da richiedere a quello che un tempo era "l'ispettorato agrario" ed oggi sono i servizi provinciali.
                        Comunqua una valutazione da fare è :chi pagava le tasse?
                        il reddito domenicale è sicuramente al 50% ciascuno
                        se il reddito agrario veniva pagato totalmente da Tizio l'ago della bilancia si sposta a suo favore mentre se il reddito agrario veniva pagato al 50 % ciascuno l'ago pende più a favore di caio
                        av salùt

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                        • Ciao e grazie. Con la tua risposta hai confermato quello che già pensavo anche se a dire il vero credevo che per Caio fosse più semplice ottenere libero il suo terreno, invece da quanto hai detto la giurisprudenza è molto ambigua.
                          Per rispondere alla tua domanda Caio ha sempre pagato le tasse suula metà del reddito domenicale e suula metà del reddito agrario. Per quale motivo è così importante il fatto che Caio, pur non lavorando il terreno, ha sempre pagato le tasse, compreso il reddito agrario?.
                          ciao

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                          • Originalmente inviato da olivo83 Visualizza messaggio
                            ................. Per quale motivo è così importante il fatto che Caio, pur non lavorando il terreno, ha sempre pagato le tasse, compreso il reddito agrario?.
                            ciao
                            sta a dimostare il "non-disinteresse" al bene.
                            come ti dicevo è una freccia all'arco di Caio
                            av salùt

                            Commenta


                            • Affitto

                              Gentilissimi utenti,
                              richiedo un vostro parere; mio nonno propietario compropietario da circa 30 anni di 1/3 di circa 2 Ha di terra ne è diventato unico padrone l'anno scorso.

                              Dal 1982, queste terre sono state date a un terzo che le a sempre coltivate, il tutto senza contratto d'affitto.

                              Oggi, essendo unico propietario chiedo quindi se ci potessero essere sue problematiche all'offerta di stipulazione di un contratto d'affitto con regolare ed equo canone.

                              Il terzo può quindi rifiutarsi, effettuare pretese ecc?

                              Grazie mille

                              Commenta


                              • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                Gentilissimi utenti,
                                richiedo un vostro parere; mio nonno propietario compropietario da circa 30 anni di 1/3 di circa 2 Ha di terra ne è diventato unico padrone l'anno scorso.

                                Dal 1982, queste terre sono state date a un terzo che le a sempre coltivate, il tutto senza contratto d'affitto.

                                Oggi, essendo unico propietario chiedo quindi se ci potessero essere sue problematiche all'offerta di stipulazione di un contratto d'affitto con regolare ed equo canone.

                                Il terzo può quindi rifiutarsi, effettuare pretese ecc?

                                Grazie mille
                                Esclusa la possibilità del conduttore di poter usucapire il fondo, potrebbe divenire difficile qualora il conduttore dimostra di possedere un documento che regolava la sua posizione e gli estremi.
                                Sarebbe opportuno controllare sul rogito se la proprietà è stata acquistata "libera" da terzi. Vi è qualche liberatoria firmata dal conduttore?

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                                • No no, sull'atto notarile non è segnato nulla per quanto riguarda chi conduceva o chonduce il fondo. E' stato un normale rogito che ha prima fatto terminare la comproprietà dei beni tra i fratelli e poi la vendita della parte di mio zio a mio nonno.

                                  Chi coltiva attualmente il terreno non è nemmeno menzionato; il dubbio mi è sorto da quando un amico, tecnico el settore, mi ha parlato di un'unica forma di contratto unilaterale he un Cdiretto possa effettuare per la riscossione Pac(se dico cavolate correggetemi, entrando in aspetti burocratici da me non conosciuti mi perdo).

                                  Commenta


                                  • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                    No no, sull'atto notarile non è segnato nulla per quanto riguarda chi conduceva o chonduce il fondo. E' stato un normale rogito che ha prima fatto terminare la comproprietà dei beni tra i fratelli e poi la vendita della parte di mio zio a mio nonno.

                                    Chi coltiva attualmente il terreno non è nemmeno menzionato; il dubbio mi è sorto da quando un amico, tecnico el settore, mi ha parlato di un'unica forma di contratto unilaterale he un Cdiretto possa effettuare per la riscossione Pac(se dico cavolate correggetemi, entrando in aspetti burocratici da me non conosciuti mi perdo).
                                    Il rogito ha stabilito il passaggio della proprietà. Nulla vieta di vendere un bene locato. Adesso bisogna appurare con quale titolo l'attuale conduttore conduce il terreno in questione.
                                    Sarebbe opportuno effettuare una visura del terreno presso un c.a.a. per scoprire se sono stati richiesti aiuti PAC. Sono un valido strumento per dimostrare di aver condotto il terreno senza dolo.
                                    In merito al contratto di fitto conviene iniziare a contattare il conduttore e scoprire le sue intenzioni.

                                    Commenta


                                    • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                      Il rogito ha stabilito il passaggio della proprietà. Nulla vieta di vendere un bene locato. Adesso bisogna appurare con quale titolo l'attuale conduttore conduce il terreno in questione.
                                      Sarebbe opportuno effettuare una visura del terreno presso un c.a.a. per scoprire se sono stati richiesti aiuti PAC. Sono un valido strumento per dimostrare di aver condotto il terreno senza dolo.
                                      In merito al contratto di fitto conviene iniziare a contattare il conduttore e scoprire le sue intenzioni.
                                      Perciò, Presso qualche organizzazione agricola posso richiedere questi dati, anche se, continuo a ripetere, sulle normali visure catastali non è presente nessun dato (non esistendo contratto).

                                      Parlavo tempo fa con un amico, che mi riferiva proprio di contratti unilaterali, fatti da chi coltiva il fondo proprio per l'ottenimento della P.A.C..è così?

                                      Commenta


                                      • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                        Parlavo tempo fa con un amico, che mi riferiva proprio di contratti unilaterali, fatti da chi coltiva il fondo proprio per l'ottenimento della P.A.C..è così?
                                        Si....è possibile anche quel tipo di contratto. Ne avevo sentito parlare presso il CAA che cura le pratiche dell' azienda familiare.
                                        Non conoscendone a fondo la questione burocratica, lascio la parola a chi è più preparato.
                                        Ceppi c'è!

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                                        • Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                          Perciò, Presso qualche organizzazione agricola posso richiedere questi dati, anche se, continuo a ripetere, sulle normali visure catastali non è presente nessun dato (non esistendo contratto).
                                          Questo è un problema.

                                          Originalmente inviato da grillo131 Visualizza messaggio
                                          Parlavo tempo fa con un amico, che mi riferiva proprio di contratti unilaterali, fatti da chi coltiva il fondo proprio per l'ottenimento della P.A.C..è così?
                                          Si. il contratto unilaterale o autocertificazione autorizza il conduttore del fondo ad ottenere i premi PAC. In questo modo il terreno si intende affittato per 15 anni ad equo canone.

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                                          • Preoccuparmi? si ? per cosa? se sulla visura non è segnato nessun dato ?

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                                            • Contratto d'affitto 3anni senza prendere un'euro

                                              Scusate qualcuno può risolvere la questione io sono 3 anni che non percepisco un'euro ed ora voglio revocare il contratto in base art 5 della legge del 1982 perchè è moroso cosa devo fare?

                                              Commenta


                                              • Originalmente inviato da Ercole1979 Visualizza messaggio
                                                Scusate qualcuno può risolvere la questione io sono 3 anni che non percepisco un'euro ed ora voglio revocare il contratto in base art 5 della legge del 1982 perchè è moroso cosa devo fare?

                                                Basta intimare lo sfratto per morosità!

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                                                • Ho una domanda riguardo un classico contratto di comodato gratuito di un terreno.
                                                  Ho un terreno che una persona utilizza con regolare contratto di comodato registrato. Il contratto scade di anno in anno se non vi è un preavviso di almeno un mese. è comunque possibile rescindere il contratto se sopravviene un urgente e impreveduto bisogno al comodante.
                                                  questo urgente e impreveduto bisogna potrebbe essere la vendita del fondo?

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                                                  • Originalmente inviato da kentarro Visualizza messaggio
                                                    Ho una domanda riguardo un classico contratto di comodato gratuito di un terreno.
                                                    Ho un terreno che una persona utilizza con regolare contratto di comodato registrato. Il contratto scade di anno in anno se non vi è un preavviso di almeno un mese. è comunque possibile rescindere il contratto se sopravviene un urgente e impreveduto bisogno al comodante.
                                                    questo urgente e impreveduto bisogna potrebbe essere la vendita del fondo?
                                                    Dovresti comunicargli entro i termini pattuiti la tua volontà di non rinnovare il contratto. Se vuoi rescinderlo prima dovresti avere il suo assenso e pagargli il raccolto o le spese sostenute per la coltura in atto.

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                                                    • è incolto, a fieno diciamo e per quello che ne so non lo coltiva nemmeno il comodatario. anni fa lo coltivava a cereali. ora, non so per che motivo, lo fa pulire (falciare l'erba) ad un'altra persona.

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                                                      • Senza leggere il contratto è un pò dura. Se il contratto è annuale basta applicare quanto detto sopra, oppure attendere la scadenza.

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                                                        • Contratto di affitto scritto non registrato

                                                          Argomento già noto e più volte discusso...qualche sfumatura nuova o meglio diversa:

                                                          Paola, pensionata, proprietaria di un terreno di 800 mq coltura intensiva melo, locataria, concede in affitto tale terreno a Michela (affittuaria), 35 anni, insegnante, coltivatrice diretta.
                                                          Il contratto di affitto ha inizio con l'annata agraria 2002, firma del contratto scritto 19.04.2002, viene concordato un canone annuo da versare prima del 31.12 di ogni anno tramite bonifico bancario, in più l'affittuario (Michela) rimborsa direttamente alla proprietaria (Paola) le spese per il consorzio irruguo che anticipa (Paola) sul conto corrente bancario. Durata del contratto 15 anni letto e sottofirmato dalle due parti, non registrato.
                                                          Michela (l'affittuario) dall'annata agraria 2002 inserisce il terreno in affitto, nel proprio fascicolo aziendale, necessario per la richiesta del carburante a prezzo agevolato, assicurazione antigrandine, contributo per la lotta integrata, ecc. liquidati dall'Agenzia per i pagamenti (Provincia), il fascicolo aziendale è depositato presso il CAA a cui Michela si appoggia.
                                                          Nel maggio del 2005 Paola (proprietaria) muore. A settembre 2005 Michela (affittuaria) chiede agli eredi (quattro figli) scrivendo (raccomandata con r.di r.), dopo aver fatto presente che lei (Michela) è l'affittuaria del terreno di Paola, che le indichino come e a chi versare il canone d'affitto e rimborsare le spese per il consorzio irriguo, poichè è intenzionata a proseguire la coltivazione del terreno fino alla scadenza del contratto (2017). A settembre 2005 rispondono solo tre dei quattro eredi, indicando che con testamento olografico pubblicato, il terreno di Paola è stato legato a Guido (l'unico figlio che non ha risposto), loro (i tre eredi che hanno risposto) hanno già ricevuto da Paola quando era in vita, la loro quota spettante di eredità.
                                                          Michela (affittuaria) a ottobre 2005 scrive una seconda volta a Guido (legatario del terreno) nella raccomandata chiede dove e come versare il canone di affitto e rimborsare le spese per il consorzio irriguo e conferma di continuare a coltivare il terreno fino alla scadenza del contratto. Questa raccomandata viene respinta da Guido.
                                                          Michela sospende il versamento del canone annuo e il rimborso delle spese per il consorzio irriguo. Tale pagamento lo effettua a dicembre 2010, liquidando a Guido tramite bonifico bancario gli importi dovuti.
                                                          A gennaio 2011 Guido fa la successione e diviene il proprietario tavolare del terreno.
                                                          Michela continua la regolare coltivazione del terreno fino ad oggi 27.07.2011 senza mai aver ricevuto alcuna comunicazione formale da Guido.
                                                          Da marzo 2011 Michela (affittuaria) nota che nel terreno che conduce in affitto (che era di Paola e ora è di Guido) si introducono degli estranei e svolgono alcune operazini agronomiche, in particolare trattamenti fitosanitari, diradamento manuale ecc. Michela chiede ai vicini del terreno (case di abitazione) se notano qualcuno che si introduce nel terreno a svolgere tali operazioni, i vicini non rispondono.
                                                          Michela ha motivo di pensare che sia Guido che si introduce nel terreno per coltivarlo. Michela invia una lettera di diffida maggio 2011 (raccomandata con r. di r.) a Guido invitandolo a non entrare più nel terreno a svolgere operazioni agronomiche, in particolare i trattamenti antiparassitari per il rischio di trovare residui oltre i limiti ammessi. Nessuna risposta, gli estranei continuano a introdursi nel terreno. A giugno 2011 Michela si rivolge ai carabinieri sporgendo querela verso ignoti che si introducono nel terreno da lei coltivato di proprietà di Guido, facendo presente che ha motivo di pensare che sia Guido che coltiva in doppio il terreno.
                                                          Michela ha motivo di pensare che sia Guido che entra nel terreno poichè altri non hanno interesse a entrare nel terreno, men che meno gli altri figli eredi.
                                                          Difficile (se ci sono i requisiti) sostenere una possessoria fino a che gli "estranei" non vengono beccati nel terreno a compiere operazioni agronomiche o fino a che Guido non dichiara la sua volontà di coltivare il terreno.
                                                          Ad oggi (27.07.11) nessuna comunicazione da parte di Guido.
                                                          Quali sono i passaggi che può fare Michela? Il contratto di affitto scritto, letto e sottofirmato da locatatria e affittuaria in data 19.04.2002, è valido anche se non è stato registrato? (da tener presente che ci sono delle richieste a pubblici uffici per agevolazioni).

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                                                          • Originalmente inviato da gigglhirn Visualizza messaggio
                                                            Difficile (se ci sono i requisiti) sostenere una possessoria fino a che gli "estranei" non vengono beccati nel terreno a compiere operazioni agronomiche o fino a che Guido non dichiara la sua volontà di coltivare il terreno.
                                                            La possessoria può essere intrapresa solo se vi è l'espolio.
                                                            Buona la denuncia contro ignoti.

                                                            Originalmente inviato da gigglhirn Visualizza messaggio
                                                            Ad oggi (27.07.11) nessuna comunicazione da parte di Guido.
                                                            Quali sono i passaggi che può fare Michela? Il contratto di affitto scritto, letto e sottofirmato da locatatria e affittuaria in data 19.04.2002, è valido anche se non è stato registrato? (da tener presente che ci sono delle richieste a pubblici uffici per agevolazioni).
                                                            Sarebbe opportuno un ravvedimento operoso con l' Agenzia delle Entrate per registrare il contratto. Questo resta valido poichè antecedente il 2005, se successivo poichè non registrato era nullo.
                                                            A tuo favore gioca anche il bonifico bancario (spero tu abbia inserito la motivazione del bonifico).

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                                                            • Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                                              La possessoria può essere intrapresa solo se vi è l'espolio.
                                                              Buona la denuncia contro ignoti...
                                                              infatti!ad oggi Michela si è limitata alla querela contro ignoti, le è difficile (senza testimoni tra l'altro) per ora, dover far la "guardia" al terreno che coltiva in affitto. A breve, se la questione rimane invariata, ci sarà l'episodio!
                                                              Su tutti i bonifici bancari (per i 9 anni di coltivazione) è riportato chi paga (Michela) il beneficiario (Paola e poi successivamente Guido) la causale "canone affitto p.f. xx C.C. xxxx , annata agraria 11/200X - 11/200X"


                                                              Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                                              Sarebbe opportuno un ravvedimento operoso con l' Agenzia delle Entrate per registrare il contratto. Questo resta valido poichè antecedente il 2005, se successivo poichè non registrato era nullo.
                                                              A tuo favore gioca anche il bonifico bancario (spero tu abbia inserito la motivazione del bonifico).
                                                              questo passaggio mi sfugge...dici di registrare il contratto oggi e concoradre con l'Agenzia delle Entrate una sanatoria?tipo multa e condono?oltre che sostenere la quota per la registrazione ovviamente.
                                                              Anche il fatto che sia stato stipulato prima del 2005 ed è valido (previa sanatoria di cui sopra) mi sfugge...
                                                              ricordo solo che un giovane coltivatore diretto (età inferiore ai 40 anni) non ha l'obbligo di registrazione del contratto di affitto di un terreno agrario a meno che non ne faccia uso per atti pubblici... più o meno così ricordo...

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