Da circa 40 anni che la mia famiglia possiede una civile abitazione di mq.50 con terreno di circa un'ettaro Ripartito in 1070 mt di vigneto, 2140mt seminativo, 9700 pascolo cespuglio (Non sono coltivatore diretto). Per accedervi nell'ultimo tratto esiste uno stradello pedonale di mt.120 circa di lunghezza totale che attraversa N.3 proprieta' io le chiamo A- B- C.
A) non vuole farmi passare con l'automobile poco tempo fa', diciamo qualche anno al massimo, ha pure modificato il passaggio pedonale innovando un muricciolo di pietra per rendere anche piu' impossibile aggravando l'esercizio di questa servitu', tutto per cercare di non farmi passare con il mezzo e quando glielo ho detto mi disse ma il muro c'e' sempre stato!!! Insomma un'arrabbiatura quel giorno che se io avessi forse forse chiamato i vigili non sarebbe adesso lì che ostacola moltissimo. Ora ci sto' passando solamente a piedi e in moto, ma prima ci passavo con l'ape e con mezzi di lavoro almeno, adesso non piu'... Oggi essendoci in progetto un'ampliamento della strada principale, sono ritornato sul problema e mettendoci d'accordo con B (vedi sotto) A) ricomincia a fare problemi, dicendo che poi come faccio a girare in cima a questa stradina, come torno indietro, poi si fermerebbero tutte le auto nel suo terreno, praticamente e' un bastian
contrario!
L'ultima mi ha detto sai la sua mamma non vuole..., ha 85anni e da circa 15anni che non ci viene piu'!!! (spiego che lei e' la proprietaria, ma l'attore e' lui il figlio 55anni se ne occupa da sempre) E poi mi sta' smontando B) che non crede piu' in questa mia impresa.
B) si, addirittura mi cederebbe nella sua parte una striscia per poterlo fare Ce' solo da fare un muro di sostegno alto nel punto massimo di 1metro e mezzo e di lunghezza diciamo 15mt. e ha detto che me lo farebbe fare nel suo terreno , una rampa che contiene e confina con A) bisognerebbe fare una Dia in questo caso con un geometra.
C) l'ultimo tratto di 50mt non vuole neanche questo che diventi carrabile, egli mi si e' sempre opposto, pero' cercherebbe di vendere il suo terreno, cosa impossibile per il suo prezzo altissimo richiesto, insomma anche codesto ostacola. Pero' e' molto occulto questo dato che non viene mai e non se ne interessa neanche , una terra abbandonata praticamente.
A) che si oppone a me, pero' bisogna anche dire che io non entro nel suo terreno al limite perche si sta' parlando di passare nel passaggio pedonale e allargare in B) costruzione di un muro di contenimento. Quindi se ci fosse da discutere, sarebbe un domani con C), che avrebbe ragione perche' io in vado direttamente la sua particella N°110 v.cartina allegata.
D O M A N D O
A causa dell'impossibilita' di far transitare mezzi meccanici sul viottolo esistente se esistono i requisiti richiesti alchè venga riconosciuto che il fondo e' intercluso non assoluto in quanto esiste si, il passo pedonale, (mai da me chiesto ufficialmente costituzione della servitu' di questo passaggio) Nell'atto di acquisto mio Sett. 1993 si parla solamente di diritti e servitu', ma non di passaggio, (esso lo ho trovato nell'atto prima di me, scritto nero su bianco! Passaggio pedonale Dic 1973 quando l'aveva acquistata mia madre). Noi siamo sempre passati da li' di, questo stradello bianco, che basterebbe pochissimo perche' diventi carrabile..
Sotto a prova di requisito vi passa sia l'acquedotto e la corrente che arriva fino alla mia abitazione. Un'adeguamento della servitù “all’attuale vivere civile della società”. Cioè se si possa sostenere che nei 40 anni che sono decorsi dal 1973, sia maturato il diffuso riconoscimento che non si possa negare all’abitazione una migliore facilità di accesso anche per esempio rispetto a traslochi, a portatori di handicap permanente o temporaneo ecc. e soprattutto che non si possa per lo piu' negare un accesso diretto da parte dei mezzi di soccorso (ambulanza, VV.FF Forze dell’ordine ecc.) L'anno passato a preso fuoco l'intera vallata sottostante e non vi era il verso di potervi accedere dal sopra, sempre perchè non vi era una strada carrabile per poter far lavorare i vigili , e se ci fosse stata avrebbe salvato centinaia mi metri di macchia bruciata in piu'... Nel 2000 addirittura uno dei proprietari e''morto in una terra sotto alla mia e
dove i soccorsi arrivarono anche in ritardo, sempre perche' non c'e' una strada... Possiamo facilmente risalire all'accaduto, io conosco i parenti stretti di questa persona.
Inoltre non stiamo parlando di far passare una strada sopra una costruzione esistente un aia o un pollaio, dato che e' tutta terra solamente e basta, senza alberi quasi tutta in piano!
Ancora per sostenere il concetto di adeguatezza all’attuale vivere civile si potrebbe ricorrere oltre al PSR Piano di Sviluppo Rurale della Regione anche ai seguenti riferimenti le prescrizioni minime per le strade di categoria extraurbane (larghezza minima) se esiste questa nella nostra regione.
Oppure ricorrere altresì alle precisioni minime dell’Abaco delle strade comunali che dovrebbe essere allegato alle NTA Norme Tecniche di attuazione del PRG Piano regolatore generale dei Comuni.
Esistono pure l’art 4.2.1 del D.M. 236/86 (accessibilità agli edifici privati da parte di portatori di handicap) ed il punto 3. dell’art. 5 del D.P.R. 503/96 e s.m.i. (eliminazione delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici)
Questi ultimi tre provvedimenti normativi, pur relativi alle strade pubbliche, danno una idea di come deve essere fatta attualmente una strada, per cui, con le dovute proporzioni, dare un acceso adeguato all’attuale vivere civile anche in ambito privato.
Tale serie di provvedimenti normativi è intesa proprio ad evitare la crudezza di aspetti come quello che ricorre nel mio caso che sono causa di abbandono delle campagne con conseguente degrado ambientale, paesaggistico ed idrogeologico. Riepilogando in sintesi la tua mia proprietà non solo ha diritto di accesso in base al Codice Civile, ma ha diritto ad un accesso adeguato all’attuale vivere civile e non nel MedioEvo!.
A) non vuole farmi passare con l'automobile poco tempo fa', diciamo qualche anno al massimo, ha pure modificato il passaggio pedonale innovando un muricciolo di pietra per rendere anche piu' impossibile aggravando l'esercizio di questa servitu', tutto per cercare di non farmi passare con il mezzo e quando glielo ho detto mi disse ma il muro c'e' sempre stato!!! Insomma un'arrabbiatura quel giorno che se io avessi forse forse chiamato i vigili non sarebbe adesso lì che ostacola moltissimo. Ora ci sto' passando solamente a piedi e in moto, ma prima ci passavo con l'ape e con mezzi di lavoro almeno, adesso non piu'... Oggi essendoci in progetto un'ampliamento della strada principale, sono ritornato sul problema e mettendoci d'accordo con B (vedi sotto) A) ricomincia a fare problemi, dicendo che poi come faccio a girare in cima a questa stradina, come torno indietro, poi si fermerebbero tutte le auto nel suo terreno, praticamente e' un bastian
contrario!
L'ultima mi ha detto sai la sua mamma non vuole..., ha 85anni e da circa 15anni che non ci viene piu'!!! (spiego che lei e' la proprietaria, ma l'attore e' lui il figlio 55anni se ne occupa da sempre) E poi mi sta' smontando B) che non crede piu' in questa mia impresa.
B) si, addirittura mi cederebbe nella sua parte una striscia per poterlo fare Ce' solo da fare un muro di sostegno alto nel punto massimo di 1metro e mezzo e di lunghezza diciamo 15mt. e ha detto che me lo farebbe fare nel suo terreno , una rampa che contiene e confina con A) bisognerebbe fare una Dia in questo caso con un geometra.
C) l'ultimo tratto di 50mt non vuole neanche questo che diventi carrabile, egli mi si e' sempre opposto, pero' cercherebbe di vendere il suo terreno, cosa impossibile per il suo prezzo altissimo richiesto, insomma anche codesto ostacola. Pero' e' molto occulto questo dato che non viene mai e non se ne interessa neanche , una terra abbandonata praticamente.
A) che si oppone a me, pero' bisogna anche dire che io non entro nel suo terreno al limite perche si sta' parlando di passare nel passaggio pedonale e allargare in B) costruzione di un muro di contenimento. Quindi se ci fosse da discutere, sarebbe un domani con C), che avrebbe ragione perche' io in vado direttamente la sua particella N°110 v.cartina allegata.
D O M A N D O
A causa dell'impossibilita' di far transitare mezzi meccanici sul viottolo esistente se esistono i requisiti richiesti alchè venga riconosciuto che il fondo e' intercluso non assoluto in quanto esiste si, il passo pedonale, (mai da me chiesto ufficialmente costituzione della servitu' di questo passaggio) Nell'atto di acquisto mio Sett. 1993 si parla solamente di diritti e servitu', ma non di passaggio, (esso lo ho trovato nell'atto prima di me, scritto nero su bianco! Passaggio pedonale Dic 1973 quando l'aveva acquistata mia madre). Noi siamo sempre passati da li' di, questo stradello bianco, che basterebbe pochissimo perche' diventi carrabile..
Sotto a prova di requisito vi passa sia l'acquedotto e la corrente che arriva fino alla mia abitazione. Un'adeguamento della servitù “all’attuale vivere civile della società”. Cioè se si possa sostenere che nei 40 anni che sono decorsi dal 1973, sia maturato il diffuso riconoscimento che non si possa negare all’abitazione una migliore facilità di accesso anche per esempio rispetto a traslochi, a portatori di handicap permanente o temporaneo ecc. e soprattutto che non si possa per lo piu' negare un accesso diretto da parte dei mezzi di soccorso (ambulanza, VV.FF Forze dell’ordine ecc.) L'anno passato a preso fuoco l'intera vallata sottostante e non vi era il verso di potervi accedere dal sopra, sempre perchè non vi era una strada carrabile per poter far lavorare i vigili , e se ci fosse stata avrebbe salvato centinaia mi metri di macchia bruciata in piu'... Nel 2000 addirittura uno dei proprietari e''morto in una terra sotto alla mia e
dove i soccorsi arrivarono anche in ritardo, sempre perche' non c'e' una strada... Possiamo facilmente risalire all'accaduto, io conosco i parenti stretti di questa persona.
Inoltre non stiamo parlando di far passare una strada sopra una costruzione esistente un aia o un pollaio, dato che e' tutta terra solamente e basta, senza alberi quasi tutta in piano!
Ancora per sostenere il concetto di adeguatezza all’attuale vivere civile si potrebbe ricorrere oltre al PSR Piano di Sviluppo Rurale della Regione anche ai seguenti riferimenti le prescrizioni minime per le strade di categoria extraurbane (larghezza minima) se esiste questa nella nostra regione.
Oppure ricorrere altresì alle precisioni minime dell’Abaco delle strade comunali che dovrebbe essere allegato alle NTA Norme Tecniche di attuazione del PRG Piano regolatore generale dei Comuni.
Esistono pure l’art 4.2.1 del D.M. 236/86 (accessibilità agli edifici privati da parte di portatori di handicap) ed il punto 3. dell’art. 5 del D.P.R. 503/96 e s.m.i. (eliminazione delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici)
Questi ultimi tre provvedimenti normativi, pur relativi alle strade pubbliche, danno una idea di come deve essere fatta attualmente una strada, per cui, con le dovute proporzioni, dare un acceso adeguato all’attuale vivere civile anche in ambito privato.
Tale serie di provvedimenti normativi è intesa proprio ad evitare la crudezza di aspetti come quello che ricorre nel mio caso che sono causa di abbandono delle campagne con conseguente degrado ambientale, paesaggistico ed idrogeologico. Riepilogando in sintesi la tua mia proprietà non solo ha diritto di accesso in base al Codice Civile, ma ha diritto ad un accesso adeguato all’attuale vivere civile e non nel MedioEvo!.
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