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INPS e previdenza

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  • #31
    coltivatore diretto

    Ho letto su un sito che il significato di coltivatore diretto è colui che lavora la terra con le proprie mani e non deve essere per forza inscritto,in poche parole qualsiasi lavoratore che abbia anche un terreno che lavora da se è classificato coltivatore diretto.Sapete niente a proposito.

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    • #32
      Salve piciocco,
      cito:
      Legge 2 giugno 1961 n. 454 art. 48 – Legge 26 maggio 1965 n. 590 art. 31)
      Sono coltivatori diretti coloro che direttamente ed abitualmente si dedicano alla coltivazione dei fondi ed all’allevamento ed al governo del bestiame, sempre che la complessiva forza lavorativa del nucleo familiare non sia inferiore ad un terzo di quella occorrente per le normali necessità della coltivazione del fondo e per l’allevamento ed il governo del bestiame. Il fabbisogno di lavoro per la normale conduzione dell’azienda agricola deve avere un’ampiezza minima di 104 giornate lavorative convenzionali.

      Detto ciò, cosa intendi per "iscritto"?
      Saluti

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      • #33
        Esistono tabelle per il calcolo delle giornate lavorative convenzionali?
        Grazie

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        • #34
          Originalmente inviato da Cinghiale Visualizza messaggio
          Esistono tabelle per il calcolo delle giornate lavorative convenzionali?
          Grazie
          Salve Cinghiale,
          le tabelle esistono.... ma sinceramente non saprei dirti se variano da regione a regione. Da quale regione scrivi?
          Inoltre, non c'è "una sola" tabella. Mi spiego, le tabelle utilizzate dall'Ispettorato Provinciale Agricoltura (quindi Ass. Agr.e For.) sono sensibilmente diverse da quelle utilizzate dall'INPS.
          Saluti.

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          • #35
            Si Ciapa!

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            • #36
              Ringrazio per la cortese segnalazione: la tabella è molto chiara.

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              • #37
                Apertura partita iva agricola

                Buongiorno

                avrei bisogno di alcuni chiarimenti.

                Mio padre (già lavoratore dipendente) deve aprire la partita iva agricola per poter portare avanti l'attività precedentemente gestita dal padre.

                Essendo dipendente non deve pagare ulteriori contributi inps giusto?

                Fra un paio d'anni mio padre andrà in pensione...a quel punto succede qualcosa visto che rimarrà la partita iva agricola?

                Se rimane sotto il volume d'affari di euro 7.000 può continuare a fare il 730?

                Grazie

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                • #38
                  Originalmente inviato da sifabbroni Visualizza messaggio
                  Buongiorno

                  avrei bisogno di alcuni chiarimenti.

                  Mio padre (già lavoratore dipendente) deve aprire la partita iva agricola per poter portare avanti l'attività precedentemente gestita dal padre.

                  Essendo dipendente non deve pagare ulteriori contributi inps giusto?

                  Fra un paio d'anni mio padre andrà in pensione...a quel punto succede qualcosa visto che rimarrà la partita iva agricola?

                  Se rimane sotto il volume d'affari di euro 7.000 può continuare a fare il 730?

                  Grazie
                  1) essendo dipendente non deve pagare i contributi inps

                  2) quando andrà in pensione continua come adesso a mantenere la partita iva agricola e non capita nulla

                  3) sul discorso 730 credo che debba comunque compilare UNICO per cumulare il reddito agricolo al reddito da dipendente.

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                  • #39
                    Originalmente inviato da sifabbroni Visualizza messaggio
                    Mio padre (già lavoratore dipendente) deve aprire la partita iva agricola per poter portare avanti l'attività precedentemente gestita dal padre.

                    Essendo dipendente non deve pagare ulteriori contributi inps giusto?
                    Originalmente inviato da alberto64 Visualizza messaggio
                    1) essendo dipendente non deve pagare i contributi inps.
                    Qui quoto in pieno Alberto (poichè esiste già un posizione contributiva, non serve aprirne un'altra).
                    Originalmente inviato da alberto64 Visualizza messaggio
                    2) quando andrà in pensione continua come adesso a mantenere la partita iva agricola e non capita nulla
                    Quì sinceramente ho qualche dubbio (ma basta informarsi presso la sede INPS).
                    Saluti.

                    Commenta


                    • #40
                      Perchè dovrebbe compilare Unico??

                      Io ho letto che se il volume d'affari da reddito agricolo è inferiore ai 7000 euro può continuare a fare il 730!!!

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                      • #41
                        Cancellazione posizione INPS - C.D./I.A.

                        Salve,
                        avrei una domanda da porvi in merito alla cancellazione della posizione INPS dei miei genitori, coltivatori diretti ora in pensione.
                        Cerco di spiegare la situazione attuale..spero di non essere troppo lungo.

                        Anticipo che mio padre pagava i contributi (i quattro F24 all'anno) congiuntamente a mia madre (casalinga e credo risultasse come aiutante), qualche anno fa mio padre ha raggiunto i requisiti per la pensione ed abbiamo effettuato la cancellazione.
                        Da allora l'importo dei contributi si è quasi dimezzato poichè paghiamo solo per mia madre, inoltre abbiamo ancora un vigneto, conferiamo uva ad una cooperativa e produciamo un po' di vino, quindi è ancora attiva la parita iva e l'iscrizione alla camera di commercio di mio padre.
                        Da qualche mese anche mia madre percepisce regolare pensione,ma stiamo ancora pagango circa 3000 euro di contributi all'anno, poichè, ci dicono, l'azienda risulta ancora attiva..abbiamo un terreno..vendiamo uva ecc..

                        La domanda è: vorrei effettuare la cancellazione all'inps per non pagare quei 3000 euro l'anno (inutili visto che non vanno a colmare contributi in vista di una pensione..che i miei prendono).

                        Come procedere?

                        Prima di scrivere qui ho provato ad informarmi e mi hanno detto che:
                        - va chiusa la partita iva
                        - va chiusa l'iscrizione alla camera di commercio
                        - va chiuso il rapporto da socio con la cooperativa a cui conferiamo l'uva
                        - poi fa chiesta la cancellazione all'inps..

                        Quello che mi sfugge..è che mi hanno detto che l'inps verifica che fine ha fatto il terreno finora coltivato.. L'attività predominante era il vigneto, che ho in parte sto estirpando, ma ne rimarrebbe comunque circa mezzo ettaro..più una quindicina di piante di olivo.
                        Sapete indicarmi se ci sono dei vincoli precisi imposti dall'inps per accettare la cancellazione? Io realmente intendo lasciare quel pezzo di vigneto per produrre un po' di vino per casa..

                        Grazie in aticipo a chiunque possa darmi qualche informazione
                        Ciao
                        Andrea

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                        • #42
                          Soluzione 1: apri partita iva a tuo nome e ti iscrivi alla camera di commercio; anche se hai un altro lavoro di certo è giustificabile una attività par-time anzi, con mezzo ettaro non è giustificabile, tabelle alla mano, una iscrizione come CD. Pagheresti qualche centinaio di euro all'anno per partita iva e contabilità. In cooperativa subentri come socio al posto dei 2 genitori.

                          Soluzione 2: affitti il terreno ad un amico per 1 anno, poi te lo fai ridare e lo lavori in nero.

                          La soluzione 1 è la più seria, ed è quella seguita nella maggior parte dei casi quando si continua a lavorare.

                          Commenta


                          • #43
                            Originalmente inviato da alberto64 Visualizza messaggio
                            Soluzione 1: apri partita iva a tuo nome e ti iscrivi alla camera di commercio; anche se hai un altro lavoro di certo è giustificabile una attività par-time anzi, con mezzo ettaro non è giustificabile, tabelle alla mano, una iscrizione come CD. Pagheresti qualche centinaio di euro all'anno per partita iva e contabilità. In cooperativa subentri come socio al posto dei 2 genitori.

                            Soluzione 2: affitti il terreno ad un amico per 1 anno, poi te lo fai ridare e lo lavori in nero.

                            La soluzione 1 è la più seria, ed è quella seguita nella maggior parte dei casi quando si continua a lavorare.
                            Grazie innanzitutto per la risposta!

                            Fra le 2 prenderei in considerazione sicuramente la prima.. Ma la mia intenzione nn è quella di continuare a lavorare il terreno.
                            Aprire una mia partita iva ed iscrivermi alla camera di commercio, mi permetterebbe certo di svincolare i miei e non pagare.. ma cosa ci faccio con la partita iva? Da quel terreno io ci ricaverò un po' di vino per casa, parenti e chi mi aiuta nella raccolta..oltre ad un sano orticello (visti i prezzi in frutteria!! ) Anche dalla cooperativa volevo già da tempo uscirne..ma non avrei saputo cosa fare dell'uva..

                            Ora che sto togliendo gran parte del vigneto, la mia intenzione era di chiudere in modo definitivo..ed il mio dubbio era se per l'inps ci fossero dei problemi legati a quel mezzo ettaro di vigneto che rimane (che eventualmente potrei anche ridurre..se necessario).

                            Grazie a chiunque possa darmi qualche ulteriore info.

                            Commenta


                            • #44
                              Salve Andrea,
                              benvenuto!
                              Originalmente inviato da CaereUser Visualizza messaggio
                              Ora che sto togliendo gran parte del vigneto, la mia intenzione era di chiudere in modo definitivo..ed il mio dubbio era se per l'inps ci fossero dei problemi legati a quel mezzo ettaro di vigneto che rimane (che eventualmente potrei anche ridurre..se necessario).
                              .... personalmente ti suggerisco la "soluzione 3"... cioè quella più limpida/libera/tranquilla... e giusta! cioè:
                              Originalmente inviato da CaereUser Visualizza messaggio
                              - va chiusa la partita iva
                              - va chiusa l'iscrizione alla camera di commercio
                              - va chiuso il rapporto da socio con la cooperativa a cui conferiamo l'uva
                              - poi fa chiesta la cancellazione all'inps..
                              Originalmente inviato da CaereUser Visualizza messaggio
                              Quello che mi sfugge..è che mi hanno detto che l'inps verifica che fine ha fatto il terreno finora coltivato...
                              sciocchezze!... non è vero! Liberissimo di condurre un fondo agricolo a livello hobbistico/amatoriale/personale..... visto che non ci sarà vendita/conferimento dei prodotti ma solo autoconsumo!!!
                              Saluti

                              Commenta


                              • #45
                                Infatti... da quando in quà uno che ha un terreno deve giustificarlo con un iscrizione all'inps???-_-

                                Commenta


                                • #46
                                  Quando ti cancelli dall'Inps, l'Inps invia un dossier al Comune di residenza. Il messo comunale farà un'intervista in cui chiederà, tra le altre cose, da chi saranno in futuro condotti i terreni, e compilerà un questionario che poi invierà all' Inps.

                                  La stessa cosa succede quando ti iscrivi all' Inps come coltivatore diretto.

                                  Credo che questa procedura sia volta ad evitare sia cancellazioni che iscrizioni fittizie.

                                  Dunque non è che devi giustificare "il terreno", ma vogliono che giustifichi la cancellazione o la nuova iscrizione all'INPS come CD.

                                  Commenta


                                  • #47
                                    cancellazione iscrizione all'INPS come IAP

                                    salve a tutti,

                                    ho letto con attenzione le vostre discussioni sull'argomento Imprenditore Agricolo Professionale e vorrei porvi un quesito:

                                    mi sono iscritta all'Inps in qualità di IAP perchè avevo intenzione di intraprendere l'attività agrituristica nella mia campagna. Questo mio progetto è purtroppo fallito e ora mi ritrovo a versare dei contributi (quasi 2000 euro all'anno) senza ricavare alcun reddito.

                                    Vorrei quindi sapere cosa devo fare per ottenere la cancellazione dalla cassa Inps.

                                    Grazie e buona giornata, Valentina

                                    Commenta


                                    • #48
                                      Che faccio?

                                      Ciao a tutti, vi spiego il mio caso: sono un pensionato INPDAP (militare in pensione di 55 anni) che ha ereditato diversi ettari di terreno e poi ne ho anche acquistato altri. Mi sono iscritto anni fa come imprenditore agricolo a titolo non professionale, con partita iva, ecc.. ma senza pagare contributi previdenziali..
                                      Tutto ok fino a qualche giorno fa, quando l'INPS mi ha recapitato una raccomandata con la quale mi ha iscritto come coltivatore diretto, obbligandomi a versare i contributi previdenziali dal 2004 ad oggi.

                                      Specifico che il reddito agrario, benchè corrisponda al 75% circa del reddito totale, non è l'unico.

                                      La mia domanda è: quale è la differenza vera tra imprenditore agricolo a titolo non professionale, quello a titolo professionale e il coltivatore diretto del fondo?
                                      Nel mio caso, avendo già la pensione contributiva (e non di anzianità), dovrei pagare i contributi all'INPS? E perchè? Quali sarebbero eventualmente i vantaggi x me?

                                      L'INPS vuole da me oltre 11.000 euro.. xkè li devo pagare se già ho la pensione??
                                      Grazie.

                                      Commenta


                                      • #49
                                        Originalmente inviato da giacomo.dp Visualizza messaggio
                                        Ciao a tutti, vi spiego il mio caso: sono un pensionato INPDAP (militare in pensione di 55 anni) che ha ereditato diversi ettari di terreno e poi ne ho anche acquistato altri. Mi sono iscritto anni fa come imprenditore agricolo a titolo non professionale, con partita iva, ecc.. ma senza pagare contributi previdenziali..
                                        Tutto ok fino a qualche giorno fa, quando l'INPS mi ha recapitato una raccomandata con la quale mi ha iscritto come coltivatore diretto, obbligandomi a versare i contributi previdenziali dal 2004 ad oggi.

                                        Specifico che il reddito agrario, benchè corrisponda al 75% circa del reddito totale, non è l'unico.

                                        La mia domanda è: quale è la differenza vera tra imprenditore agricolo a titolo non professionale, quello a titolo professionale e il coltivatore diretto del fondo?
                                        Nel mio caso, avendo già la pensione contributiva (e non di anzianità), dovrei pagare i contributi all'INPS? E perchè? Quali sarebbero eventualmente i vantaggi x me?

                                        L'INPS vuole da me oltre 11.000 euro.. xkè li devo pagare se già ho la pensione??
                                        Grazie.
                                        Salve Giacomo e benvenuto!
                                        Prima di tutto ti consiglio di recarti presso l'INPS, sportello aziende agricole, esponendo il tuo caso e facendoti dare un estratto contro contributivo dal 2004 ad oggi, anno per anno (se non già recapitatoti a casa).

                                        La differenza fra la tua attuale posizione, imprenditore agricolo, e quella di imprenditore agricolo professionale e coltivatore diretto è fondamentalmente proprio l'iscrizione agli elenchi dei contribuenti INPS. Chi figura come coltivatore diretto, inoltre, è automaticamente considerato IAP (ai fini previdenziali intendo), in quanto i requisiti del CD sono più stringenti rispetto a quelli dello IAP (ti rimando a questa discussione se vuoi chiarirti ulteriormente le idee).

                                        Ti ricordo inoltre che il reddito da pensione non concorre nel calcolo della prevalenza reddituale.

                                        Beh, l'iscrizione agli elenchi previdenziali ti permette di accedere alle agevolazioni della Piccola Proprietà Contadina per l'acquisto di nuovi terreni (sostanzialmente paghi imposte ridotte), oltre chè partecipare ai bandi del PSR della tua Regione (qua non vado oltre perchè ho notato che ogni Regione ha le sue particolarità).

                                        saluti

                                        Gabriele
                                        Roger Federer

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                                        • #50
                                          Originalmente inviato da giacomo.dp Visualizza messaggio
                                          Tutto ok fino a qualche giorno fa, quando l'INPS mi ha recapitato una raccomandata con la quale mi ha iscritto come coltivatore diretto, obbligandomi a versare i contributi previdenziali dal 2004 ad oggi.

                                          Specifico che il reddito agrario, benchè corrisponda al 75% circa del reddito totale, non è l'unico.


                                          L'INPS vuole da me oltre 11.000 euro.. xkè li devo pagare se già ho la pensione??
                                          Grazie.
                                          Credo che il problema sia in cosa dichiari.
                                          Quando andrai all' INPS vorranno sapere se conduci tu i terreni o dei terzisti. Se conduci te e rientri nei parametri sei uno IAP e paghi. Se li fai lavorare da terzisti portati dietro la fattura e non paghi i contributi.
                                          Anche se pensionato non conta nulla. Mio padre quest'anno raggiunge il 50° anno contributivo.......

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                                          • #51
                                            Grazie x le risposte.. io vorrei non pagare nulla anche xkè non ho alcun interesse a comprare.. al max voglio vendere. Ma se pago i contributi, poi ho diritto a cose tipo malattia?

                                            Non si può essere semplici imprenditori non iscritti all'inps?

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                                            • #52
                                              Originalmente inviato da giacomo.dp Visualizza messaggio
                                              Ma se pago i contributi, poi ho diritto a cose tipo malattia?
                                              La diaria giornaliera da infortunio (gesto scaramantico )
                                              Per il computo dei contributi come pensione non conosco precisamente la burocrazia.

                                              Originalmente inviato da giacomo.dp Visualizza messaggio
                                              Non si può essere semplici imprenditori non iscritti all'inps?
                                              Si. Niente lo vieta. Bisogna dimostrare che non si conduce l'azienda in prima persona e che ci si avvale di un coadiuvante aziendale o di terzisti.

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                                              • #53
                                                Originalmente inviato da giacomo.dp Visualizza messaggio
                                                Ciao a tutti, vi spiego il mio caso: sono un pensionato INPDAP (militare in pensione di 55 anni) che ha ereditato diversi ettari di terreno e poi ne ho anche acquistato altri. Mi sono iscritto anni fa come imprenditore agricolo a titolo non professionale, con partita iva, ecc.. ma senza pagare contributi previdenziali..
                                                Tutto ok fino a qualche giorno fa, quando l'INPS mi ha recapitato una raccomandata con la quale mi ha iscritto come coltivatore diretto, obbligandomi a versare i contributi previdenziali dal 2004 ad oggi.

                                                Specifico che il reddito agrario, benchè corrisponda al 75% circa del reddito totale, non è l'unico.

                                                La mia domanda è: quale è la differenza vera tra imprenditore agricolo a titolo non professionale, quello a titolo professionale e il coltivatore diretto del fondo?
                                                Nel mio caso, avendo già la pensione contributiva (e non di anzianità), dovrei pagare i contributi all'INPS? E perchè? Quali sarebbero eventualmente i vantaggi x me?

                                                L'INPS vuole da me oltre 11.000 euro.. xkè li devo pagare se già ho la pensione??
                                                Grazie.
                                                Avendo parecchi ettari, diventa dura dimostrare di non lavorare i terreni, a meno che tu abbia delle fatture di terzisti...

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                                                • #54
                                                  Originalmente inviato da brentford Visualizza messaggio
                                                  Avendo parecchi ettari, diventa dura dimostrare di non lavorare i terreni, a meno che tu abbia delle fatture di terzisti...

                                                  Fatture di terzisti no.. il fatto che ho assunto manodopera x circa 400 giornate non mi aiuta?

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                                                  • #55
                                                    Come riportato dagli utenti 90c e Brentford, l'unica scappatoia poteva essere quella di eventuali fatture di contoterzisti atte a dimostrare che Giacomo non prestava la propria opera "manuale" nei terreni di proprietà.
                                                    Cercando negli archivi INPS, ho trovato un interessante sentenza della Corte di Cassazione, che sembrerebbe fugare qualsiasi dubbio e rendere inutile anche l'eventuale "delega" dei lavori agricoli a terzi.
                                                    Poi, come tutti avremo sperimentato, l'Italia e i suoi funzionari sono belli e variegati.

                                                    saluti

                                                    Gabriele

                                                    Sito ufficiale di INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale)
                                                    Roger Federer

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                                                    • #56
                                                      Originalmente inviato da GabrieleB. Visualizza messaggio
                                                      Come riportato dagli utenti 90c e Brentford, l'unica scappatoia poteva essere quella di eventuali fatture di contoterzisti atte a dimostrare che Giacomo non prestava la propria opera "manuale" nei terreni di proprietà.
                                                      Cercando negli archivi INPS, ho trovato un interessante sentenza della Corte di Cassazione, che sembrerebbe fugare qualsiasi dubbio e rendere inutile anche l'eventuale "delega" dei lavori agricoli a terzi.
                                                      Poi, come tutti avremo sperimentato, l'Italia e i suoi funzionari sono belli e variegati.

                                                      saluti

                                                      Gabriele

                                                      http://www.inps.it/ac/sentenze/corta...ili/a02454.pdf

                                                      Grazie x la risposta.. Cmq penso che sto andando in contro ad una brutta sorpresa..

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                                                      • #57
                                                        Se in una società agricola (snc) formata da due soci, in cui solo uno è il rappresentante legale mentre l'altro è un socio di minoranza (45%), vorrei sapere se quest'ultimo è anche obbligato a versarsi i contributi INPS?
                                                        Ultima modifica di far; 23/08/2009, 20:22.

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                                                        • #58
                                                          Originalmente inviato da far Visualizza messaggio
                                                          Se in una società agricola (snc) formata da due soci, in cui solo uno è il rappresentante legale mentre l'altro è un socio di minoranza (45%), vorrei sapere se quest'ultimo è anche obbligato a versarsi i contributi INPS?
                                                          qualcuno mi può aiutare ?
                                                          dovrei dare risposta ad un mio amico, perche se i contribbuti li devono pagare entrambi i soci lui non avrebbe intenzione di costituire tale società.

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                                                          • #59
                                                            Originalmente inviato da far Visualizza messaggio
                                                            Se in una società agricola (snc) formata da due soci, in cui solo uno è il rappresentante legale mentre l'altro è un socio di minoranza (45%), vorrei sapere se quest'ultimo è anche obbligato a versarsi i contributi INPS?
                                                            Il socio di minoranza svolge altra attività lavorativa extra agricola (dipendente, lavoratore autonomo....)?
                                                            L'unica maniera per non versarli (come imprenditore agricolo professionale intendo) è che vi sia un'altra attività lavorativa prevalente. Chiaramente se non li versa come agricoltore li verserà come dipendente, o lavoratore autonomo o altro.
                                                            Potrebbe non versarli, inoltre, perchè non raggiunge il minimo di giornata lavorative annue (apposita tabella di cui si è già parlato sul forum) ma dubito possa accadere ciò visto che parliamo addirittura di snc.

                                                            saluti

                                                            Gabriele
                                                            Roger Federer

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                                                            • #60
                                                              il socio di minoranza è solo "figurativo", mi spiego, a loro serve la società per ottenere dei finanziamenti in quanto essendo una snc hanno punteggi in più.

                                                              quello di minoranza potrebbe anche lavorare come dipendente nella snc?
                                                              oppure deve lavorare in un'altra azienda agricola?
                                                              protrebbe non versarsi i contributi inps restando socio?

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