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Mietitrebbie per prodotti a scopi energetici girasole colza e altre colture!

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  • Mietitrebbie per prodotti a scopi energetici girasole colza e altre colture!

    Ciao a tutti!!!

    Finalmente ho trovato questo sito (contavo di scovare in rete siti come questo) e spero di trovare qualche appassionato o esperto del settore che possa darmi una mano.

    Sono una studentessa frequentante la facoltà di Disegno Industriale al Politecnico di Milano, e sto cercando con molta urgenza qualsiasi informazione o spunto interessante riguardo ai macchinari per la lavorazione e coltivazione del Girasole, in particolare le mietitrebbia. Purtroppo sono incappata in un corso di progettazione che richiede la creazione di una macchina agricola, e visto l'orientamento che ci è stato dato la ricerca è ardua e i tempi decisamente stretti...

    Nel contempo sto anche cercando nuovi mezzi di motorizzazione per macchinari agricoli e nuovi materiali nelle scocche, e se fosse possibile anche informazioni rispetto ai sistemi ottico-digitali di analisi del terreno e della coltivazione.

    Avrei veramente bisogno di poter fare una chiaccherata con qualcuno che se ne intende riguardo al funzionamento della mietitrebbia in generale e rispetto al Girasole, meglio ancora sarebbe potersi incontrare, magari in zona Milano o paesi limitrofi!!!

    Grazie a chiunque risponderà: nel mio profilo eventualmente ci sono anche email e MSN!! Anny
    Ultima modifica di AnnyPan; 04/04/2005, 15:31.

  • #2
    Per le barre da girasole un costruttore che mi viene in mente al momento è Zaffrani http://www.zaffrani.it/

    Per il funzionamento di una mietitrebbia dovresti essere piu specifica su cosa ti interessa, qui sicuramente ci sono utenti esperti che ti possono delucidare
    Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:43. Motivo: tolto link non più funzionanti

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    • #3
      Grazie infinite per l'immediatezza x la risposta!
      Ora guardo immediatamente i link (nel frattempo ho anche spulciato altri argomenti interessanti nel forum).

      Per quel che riguarda la mietitrebbia: mi interessa sapere com'è lo schema tecnico-concettuale del suo funzionamento, sempre rispetto al girasole (componenti principali, schema di sgranatura del seme), quali sono le peculiari differenze che vengono apportate alle mietitrebbie tradizionali per renderle adatte al girasole, nel caso qualcuno ne sapesse mi servirebbero anche notizie sulle ultime "invenzioni" riguardo alle macchine per la raccolta di questa pianta.

      E ovviamente, si accettano molto volentieri consigli, osservazioni sulle problematiche della raccolta del girasole da parte di chi lo coltiva, eventuali vostre previsioni sul futuro di questa coltivazione e su quali macchinari potebbero essere necessari!!!

      Grazie grazie grazie Anny

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      • #4
        Futuro di questa coltivazione???

        Mi spiace, ma almeno dalle mie parti per quello che li pagano
        questa coltivazione non ha futuro.

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        • #5
          Ho potuto avere colloquio con diversi agricoltori molisani e capisco le vostre difficoltà. In particolare in questa zona è proprio il "sistema" che manca... e ovviamente le possibilità di poter investire ed innovare per ridurre i costi di produzione (e ovviamente, aumentare il guadagno finale).

          Per parlare proprio in cifre, quanto "costa" e quanto "rende" coltivare il Girasole?

          Ho contattato anche Zaffrani... sono stati davvero molto cortesi e sto aspettando l'invio di loro materiale Grazie davvero per il suggerimento!
          Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:30.

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          • #6
            Siccome è una coltura da contributo di macchinari meno ne usi e meglio è.
            Innanzitutto il girasole è una piantaccia perchè una volta che lo semini non te lo levi più dai piedi, continua a ricrescere, poi è appetito da tutte le specie volatili e quindi o ci dormi dentro col flober oppure una bella metà del raccolto se ne va in spiedo (almeno quello viene buono), se poi non hai la sf...a come me di avere dei vicini che hanno i piccioni e allora sono veramente guai seri.
            Comunque la mietitrebbia non ha particolari differenze rispetto a quella tradizionale quando si trebbiano se non nella barra che è fatta apposta per staccare solo i fiori (comunque qualcuno usa anche quella da grano) e ha un'aspo a pale anzichè quello a denti retrattili tipico delle barre da grano (potrebbe anche non chiamarsi aspo prego correggere se ho detto una str.......ta grazie) per portare il prodotto nel canale di alimentazione della trebbia.
            Per le regolazioni dei vari scuotipaglia e ventilatori e crivelli dovrebbero venirti incontro dei trebbiatori e penso che vari da trebbia a trebbia.

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            • #7
              Originalmente inviato da johndin
              Siccome è una coltura da contributo di macchinari meno ne usi e meglio è.
              ...
              Innanzitutto il girasole è una piantaccia perchè una volta che lo semini non te lo levi più dai piedi, continua a ricrescere, poi è appetito da tutte le specie volatili
              ...
              ha un'aspo a pale anzichè quello a denti retrattili tipico delle barre da grano per portare il prodotto nel canale di alimentazione della trebbia.
              Ti faccio qualche domandina
              Cosa significa coltura da contributo? Dicendomi che si usano già poche macchine vai propr incontro a quello che cerchiamo di fare anche noi e mi fa piacere Per esempio, i macchinari che generalmente si utilizzano quali e quanti sono?
              Hai qualche metodo particolare per evitare gli uccelli?
              Riguardo all'ultima frase che ho riportato, hai qualche disegno o fonte dove posso prenderne per capire bene di cosa stai parlando? (comunque dovrebbe essere proprio aspo )

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              • #8
                Coltura da contributo vuol dire che siccome il contributo a ettaro era buono, e il girasole non è una pianta che abbia particolari esigenze idriche io ho provato a coltivarlo perchè per me era economico anche se non ho avuto una grande produzione.
                Le lavorazioni che facevo per la coltura erano aratura convenzionale, affinamento con erpice a molle da 25, concimazione chimica e passaggio con erpice rotante, dopodichè semina con seminatrice pneumatica.
                Il primo anno l'ho lavorato anche con la sarchiatrice e poi diserbato il secondo anno ho passato solo il diserbo.
                Il contoterzista è venuto solo per trebbiare (usa una claas con una barra apposta di marca ignota)
                Per gli uccelli ho provato col cannone antigrandine ma non hanno fatto una piega, poi ho provato una tecnica empirica del contoterzista ovvero pesci morti attaccati a bastoncini sparsi per il campo (non so dove l'ha presa l'idea e mi vergogno anche un pò a scriverlo perchè gli sono andato dietro come un allocco)

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                • #9
                  Il girasole veniva considerata fino a prima della riforma PAC una cultura su cui ci si poteva speculare...praticamente la si seminava solo per il contributo...naturlamente chi la compra dall'agricoltore sà che il contributo è alto quindi non la paga il giusto prezzo (tanto hai il contributo cosa vuoi di più), alla fine le superfici sono crollate come i prezzi (il contributo da solo non garantisce più la remunerazione)...questà è l'agricoltura in italia purtroppo.

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                  • #10
                    Originalmente inviato da Gianpi
                    Il girasole veniva considerata fino a prima della riforma PAC una cultura su cui ci si poteva speculare...
                    Ho letto diversi commenti in proposito in rete e ho sentito anche qualche testimonianza diretta. Come dici anche tu: "WE ARE ITALIAN!". Comunque come sovvenzione a mio parere era impostata male: ovvio che se paghi alla semina e non alla raccolta rischi che gli agricoltori seminino e poi magari non si curino menneo di raccogliere... bisognerebbe che venisse instituito un consorzio apposito che gestisca e naturalmente controlli tutta la filiera per evitare episodi simili!!!

                    Originalmente inviato da johndin
                    Coltura da contributo vuol dire che siccome il contributo a ettaro era buono, e il girasole non è una pianta che abbia particolari esigenze idriche io ho provato a coltivarlo perchè per me era economico anche se non ho avuto una grande produzione.
                    Le lavorazioni che facevo per la coltura erano aratura convenzionale, affinamento con erpice a molle da 25, concimazione chimica e passaggio con erpice rotante, dopodichè semina con seminatrice pneumatica.
                    Il primo anno l'ho lavorato anche con la sarchiatrice e poi diserbato il secondo anno ho passato solo il diserbo.
                    Il contoterzista è venuto solo per trebbiare (usa una claas con una barra apposta di marca ignota)
                    Per gli uccelli ho provato col cannone antigrandine ma non hanno fatto una piega, poi ho provato una tecnica empirica del contoterzista ovvero pesci morti attaccati a bastoncini sparsi per il campo (non so dove l'ha presa l'idea e mi vergogno anche un pò a scriverlo perchè gli sono andato dietro come un allocco)
                    Devi scusarmi ma purtroppo essendo del tutto digiuna dell'argomento non reisco a visualizzarmi bene diverse tecniche che hai nominato
                    Quindi provo a chiarirmi le idee con un'altra fila di domande.
                    Per aratura tradizionale intendi a quale profondità?
                    Secondo te si potrebbero evitare completamente diserbanti e concimi chimici? Usi delle alternative a queste sostanze? Per il diserbo usi un macchinario specifico?
                    Per statistica, che densità di semi e distanza tra le file hai tenuto?
                    E poi sono molto curiosa di sapere cosa sia un cannone antigrandine
                    Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:31.

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                    • #11
                      Coltura da contributo!!!!
                      L'esattissimo termine x focalizzare il girasole!

                      Pensate che fino a due anni fa in collina si prendevano fino a1000000 di lire di contributo per ettaro!!!!!! EHHHH sono finiti i bei tempi!!!!
                      Tutta la mia zona era coltivata quasi esclusivamente a girasole, in rotazione con 1 anno di grano....ora del girasole? Nemmeno un ettaro!!!

                      Quando lo seminavo per contoterzi, pensate che alcuni agricoltori, per risparmiare sulle lavorazioni, mi facevano dare una passata con l'erpice a dischi sulla stoppia un mese prima della semina: niente diserbo né concimazione!
                      Poi al momento della semina, se mi presentavo con la seminatrice, molti mi dicevano:"vai a prendere lo spandiconcime che facciamo prima e spendiamo meno"!!! In un metro quadrato 3 piante!!! Tanto nessuno controlla!!! AH é VERO, MI ERO DIMENTICATO, SIAMO IN ITALIA!!!!!!

                      Per la mietitrebbia, io uso la mia normalissima autolivellante Claas 198H con la barra normale da grano, dotata davanti dell'apposito pettine a denti lunghi, poi logicamente cambio il vaglio.

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                      • #12
                        X Annpam: da quanto ho capito non te ne intendi di agricoltura e macchine agricole (senza offesa naturalmente ) devi sapere che praticamente ogni zona ha i suoi chiamiamoli "usi" dati dal fatto che ogni zona ha tipi diversi di terreno, le sue tradizioni (che spesso si rilevno anche molto valide), insomma praticamente ogni agricoltore ha la sua tecnica agronomica che può differire per certi aspetti anche da quella del vicino di casa...esistono quindi decine e decine di tipologie di macchine diverse atte a soddisfare tutti i problemi ed è molto lungo (e sarebbe anche inutile) riuscire ad elencarle tutte...

                        La trebbia è una macchina molto complessa, oggi sono dominate dall'elettronica e dalla meccanica di precisione (ogni componente viene tenuto sotto controllo da un sensore che comunica il suo stato ad un computer centrale), per aiutarti però potresti andare a vedere una di queste macchine dal vivo, e magari mentre lavorano, non serve trovarne una all'ultimo grido anzi per cominciare è bene che tu riesca a capire come funzionano le macchine di circa una ventina di anni fa quando tutto era molto semplificato (ma non per questo non funzionale). Non importa che funzioni sul girasole o sul frumento, il principio è lo stesso cambiano solo delle regolazioni della macchina.

                        Buona fortuna per la tua ricerca e se c'è qualcosa facci sapere

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                        • #13
                          Esistono molti schemi di mietitrebbie da quelle classiche convenzionali con scuotipaglia a quelle con aggiunta di accelleratori o post-battitori fino ad arrivare alle non convenzionali con battitore assiale ed assenza di scuotipaglia con molte varianti tra i 2 estremi di mietitrebbie, ogni zona ha il suo tipo di mietitrebbie.

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                          • #14
                            Originalmente inviato da ilTagliaerbe
                            X Annipam: da quel che ho capito vorresti conoscere un po il funzionamento delle mietitrebbie in generale, in quanto non ne conosci i cinematismi. Sull' argomento "mietitrebbie non convenzionali" ho messo gli spaccati dei sistemi di raccolta "alternativi" alle macchine con scuotipaglia,intanto vedi se riesci a capire qualcosa la', mentre per i principi di base di una mietitrebbia se ti interessa posso eventualmente mettere qualcosina qua. Ci sono anche testi specifici in cui puoi trovare abbondanti spiegazioni.
                            Grazie mille, vado a vedere e poi ti so dire
                            Effettivamente sono completamente digiuna: oggi una full immersion nella biblioteca di Agraria di ha permesso di chiarirmi molto le idee, ma le cose da imparare e capire sono ancora molte...!!

                            Originalmente inviato da Gianpi
                            X Annpam: da quanto ho capito non te ne intendi di agricoltura e macchine agricole (senza offesa naturalmente )
                            Ah ah ah! Vedo che non devo enanche dirlo si capisce a prima vista, eh eh! L'unico trattore che avevo mai visto da vicino fin'ora era il vecchio Same dei miei zii emiliani

                            Originalmente inviato da Gianpi
                            devi sapere che praticamente ogni zona ha i suoi chiamiamoli "usi" dati dal fatto che ogni zona ha tipi diversi di terreno, le sue tradizioni (che spesso si rilevno anche molto valide), insomma praticamente ogni agricoltore ha la sua tecnica agronomica che può differire per certi aspetti anche da quella del vicino di casa...esistono quindi decine e decine di tipologie di macchine diverse atte a soddisfare tutti i problemi ed è molto lungo (e sarebbe anche inutile) riuscire ad elencarle tutte...
                            Quindi secondo te potrebbe essere una buona cosa riuscire a muovermi in un'area geografica precisa per restringere la ricerca? Qualcuno ha suggerimenti?

                            Originalmente inviato da Gianpi
                            La trebbia è una macchina molto complessa, oggi sono dominate dall'elettronica e dalla meccanica di precisione (ogni componente viene tenuto sotto controllo da un sensore che comunica il suo stato ad un computer centrale), per aiutarti però potresti andare a vedere una di queste macchine dal vivo, e magari mentre lavorano, non serve trovarne una all'ultimo grido anzi per cominciare è bene che tu riesca a capire come funzionano le macchine di circa una ventina di anni fa quando tutto era molto semplificato (ma non per questo non funzionale). Non importa che funzioni sul girasole o sul frumento, il principio è lo stesso cambiano solo delle regolazioni della macchina.
                            Sto cercando di organizzarmi ma non è facile: giovedì dovrei fare qualche giro interessante presso la Goldoni a Rio Saliceto (RE), che non penso tratti direttamente queste macchine; in ogni caso ho deciso di sfruttare la visita per vedere un po' di macchine agricole e parlare con qualche persona che con l'agricoltura ci lavora!!!
                            Oggi ho fatto una bella ricercona sulle mietitrebbia con la tecnologia da circa la metà degli anni novanta in giù fino ai '70. Adesso i miei compagni di gruppo se li stanno leggendo bene e spero trapeli un po' di roba utile
                            Poi invece dovrò passare al moderno: la mia futura macchina dovrà funzionare bene ed avere anche integrate diverse funzioni innoative, come ad esempio L'ASSENZA DEL GUIDATORE! E a quel che ho visto è una scelta che può cambiare tutto nella forma e il funzionamento della macchina...!

                            Originalmente inviato da giordi
                            Esistono molti schemi di mietitrebbie da quelle classiche convenzionali con scuotipaglia a quelle con aggiunta di accelleratori o post-battitori fino ad arrivare alle non convenzionali con battitore assiale ed assenza di scuotipaglia con molte varianti tra i 2 estremi di mietitrebbie, ogni zona ha il suo tipo di mietitrebbie.
                            Vediamo se riesco a ragionare con voi su dove indirizzarmi: si riescono ad individuare alcune caratteristiche essenziali che dovrebbe avere una mietitrebbia per girasole no-food?

                            In particolare provo ad azzardare qui una proposta fatta da noi che è piaciuta particolarmente ai nostri prof (che sono progettisti di lunga data e personalmente penso non sappiano troppo di agricoltura ahimè...): creare un macchinario che possa conservare sia i semi sgranati che il fusto del girasole, il quale può avere molte altre future applicazioni. Che ne pensate?
                            Tenete conto che ai fini di concludere bene il corso sono benissimo accette idee concrete e realizzabili (come sto cercando di afre io) ma anche proposte futuribili, magari ad oggi nonpensabili ma che in un futuro potrebbero essere sviluppate!
                            Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:32.

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                            • #15
                              Beh per il fatto di conservare gli steli per un possibile utilizzo futuro, non credo ci siano particolari problemi, si sfrutta il sistema della paglia, la macchina la lascia in andane e poi con una imballatrice si provvede a raccoglierli e pressarli successivamente, per poi caricarli in rimorchi e trasportarli a destinazione.

                              Per la tipologia di mietitrebbia piu adatta al girasole non saprei, rimando ad altri, ma come gia detto dagli altri utenti, ogni zona ha la sua mietitrebbia; ti porto l'esempio della mia zona prettamente a vocazione maisicola con pero' solo ed esclusivamente mietitrebbie a scuotipaglia, dove invece la tipologia di mietitrebbie piu redditizia per il mais dovrebbero essere le assiali (tipo Case per farti capire, il disegno lo trovi dove ti ho detto prima). Mai saputo il perche.

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                              • #16
                                Ciao Filippo, mi sono appena scaricata i materiali che mi hai indicato e sono davvero interessanti. Vorrei davvero avere più tempo x approfondire tutto x bene

                                Per il discorso dei gambi, so che ci sono sia persone che usano la mietitrebbia tirando all'interno l'intera pianta e altre che invece tagliano solo il fiore... nel caso io volessi riusarli credo che l'unico sistema valido sia trascinare all'interno della macchina tutta la pianta, giusto?
                                Però questo metodo o che crea problemi per l'ingombro. Secondo voi ci sarebbe il modo di riuscire in fase di raccolta di raccogliere gambo e testa del fipre separatamente, per poter conservare i gambi ma sgranare agevolmente i semi?

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                                • #17
                                  Come ho gia detto di girasole nn so niente, tranne che in teoria segue il sole....

                                  La mia opinione è che,se volete progettare una macchina produttiva, dobbiate lasciare gli steli li' dove sono, ossia con la macchina raccogliere solo laa parte apicale, come prevede la tecnica con le apposite barre raccoglitrici (quelle di zaffrani), in quanto a mio avviso far passare tutta la pianta per il sistema di trebbiatura potrebbe creare rallentamenti.
                                  Sul mais le barre "mungono" la pianta staccando la pannocchia ma lasciando gli steli dove sono: sotto le moderne barre da mais ci sono delle trince che provvedono a trinciare gli stocchi, per il girasole potreste pensare a qualcosa di simile che metta gli steli in andana pronti per essere raccolti successivamente. Secondo me pensare di raccolgiere tutto e magari anche imballare gli steli direttamente con la trebbiatura diventa un po troppo complesso.
                                  Mie opinioni personali.

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                                  • #18
                                    Grazie mille, era cma proprio quetso che volevo sapere: in ogni caso è plausibile il fatto di poter mettere una trincia sotto la barra che prepari i gambi per essere poi raccolti e imballati wow! ci servirà anche un'altra macchina allora... a questo punto però credo che la "sorellina" della nostra mietitrebbia avrà anche un sistema di taglio diretto e impacchettamento dei gambi secondo le dimensioni in cui verrà utilizzato per i biomattoni per esempio, potrebe trinciare a pezzi grossi e buttare fuori dei sacchi in mater-bi biodegradabile... interessante

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                                    • #19
                                      Dimenticato una cosa: qua http://www.forum-macchine.it/showthr...hlight=testate si è parlato di una testata particolare, dai un occhiata per qualche spunto.

                                      Ma scusa, per gli steli non basta una semplice rotoimballatrice? Magari con l'apparato di taglio.

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                                      • #20
                                        Hai ragione, la semplicità alla fine è sempre la cosa migliore: ma devo inventarmi qualche mirabolante proposta per allettare i cari docenti, per poi ridimensionare l'idea poco alla volta

                                        Più che altro mi chiedevo però se non fosse il caso di imballare a balle a parallelepipedo piuttosto che a rotoballe: il gambo del girasole essiccato è davvero rigido e robusto... e magari rotoimballato presenterebbe spuntoni fastidiosi oppure difficoltà per la macchina, Però non saperi dire

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                                        • #21
                                          Tieni presente che con la rotoimballatrice imballano anche la canna da zucchero, percui...Forse magari basta avere l'accortezza di usare quelle a rulli e nn quelle a cinghie.


                                          Allego schema delle mietitrebbie mcs di laverda, se togli il multi crop separator sono delle tradizionali in tutto e per tutto, tanto per farti un idea, dovrebbe essere piuttosto chiaro.

                                          Inoltre sulla 3a immagine un altro schema di come è fatta una mietitrebbia convenzionale

                                          Le prime due immagini accorpale insieme, se noti in entrambe c'è il segno delle graffe centrali che fanno da riferimento, ritagliale la


                                          Una domandina: ma dovete realizzarla solo virtualmente col CAD o dovete anche fare un prototipo (in scala intendo)? I Vostri docenti hanno competenza nel settore? Hai provato a chiedere informazioni ai costruttori? Se chiedi documentazione tecnica citando il tuo istituto immagino ti diano qualcosa (magari abbi l'accortezza di non dire che potresti diventare una possibile concorrente)
                                          Attached Files
                                          Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:32.

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                                          • #22
                                            Io qui ho visto trebbiare il girasole con le macchine convenzionali... chiaramente adeguando il controbattitore ed i crivelli. L'idea di tagliare anche il fusto (anche se non so a cosa possa venire utile) può andare, ma evita di farlo fare alla trebbia. Meno prodotto entra meglio trebbia. Puoi sempre tagliarlo ed andanarlo dopo, senza tanti problemi.
                                            Rimane comunque una coltura a scarsa diffusione, e vicino alla fabbrica della Goldoni proprio non c'è....
                                            Benatti Emanuele

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                                            • #23
                                              Dalle nostre parti sono circa 30 anni che viene coltivato il girasole;

                                              Ricordo di annate con produzioni notevoli anche 40 q.li x ha e ricordo anche prezzi molto alti x q.le, adesso che hanno ridotto il contributo e
                                              l'andamento climatico ha ridotto notevolmente le produzioni (20 q.li x ha sono dalle nostre parti un traguardo ragguardevole), si cerca di eliminare la coltivazione del girasole traghettandola verso fieno o favino.
                                              Per l'autunno molto piovoso non sono riuscito a seminare tutti i terreni e mi ritrovo a dover per forza di cose a seminare più terreni di quelli destinati a girasole. Ho citato il favino se non altro perchè si semina con il grano e si raccoglie con esso, quindi si eliminano le semine e le preparazioni dei terreni in primavera, che ultimamente sono diventate un vero calvario visti gli inverni piovosi( siamo rientrati nei campi solo adesso e ci sono erbacce alte un metro); inoltre il favino prepara il terreno in maniera eccellente per la semina del grano dell'anno successivo.
                                              Da noi il girasole si semina da metà aprile a metà maggio, poi usiamo sarchiarli con il vibrocultore apportunamente modificato per passare perfettamente nei filari; ma bisogna stare molto attenti onde evitare di sradicarli tutti. Qualcuno invece usa fare il diserbo; ricordo da piccolo che i girasoli venivano zappettati a mano
                                              La trebbiatura avviene fine agosto inizio settembre a seconda del grado di maturazione, con normale mietitrebbia (da me Fiatagri 3300 AL), con la barra apposita per i girasoli e crivelli appropriati.Ah dimenticavo il trinciapaglia è d'obbligo per disintegrare la corolla dei girasoli che diventa peggio di una spugna sparsa nei terreni. Resta il problema dei fusti tagliati al di sotto della corolla che io personalmente risolvo passandoci una trave di ferro molto pesante agganciata alla due estremità con dei cavi al trattore, nelle ore centrali e quindi più calde delle giornate estive; passando al contrario del senso di passata della trebbia che li ha coricati tutti su un lato.Dopo qualche giorno sempre nelle ore centrali della giornata ci passo il frangizolle (non aperto del tutto, in modo che possa tagliare)incrociando la passata precedente.Vi posso assicurare che di steli di girasole dopo questa passata se ne vedono ben pochi.Dopo di che non mi sogno nemmeno di farci altre lavorazioni, in quanto spesso il terreno specie dopo estate siccitose è talmente duro che ne anche 2 TG tirerebbero un aratro; invece, si aspetta le prime piogge autunnali per ripuntare il terreno e prepararlo alla semina del frumento.Ah dimenticavo c'è qualcuno dalle nostre parti che in presenza di terreno secco dopo la semina usa passarci il rullo per comprimere il terreno; cosa che in presenza di terreno umido è sconsigliato onde evitare che la superficie si indurisca compromettendo lo spuntare delle piantine.
                                              Per gli uccelli, specie e piccioni, ricordo da piccolo vari spaventapasseri e doppiette in giro, adesso sembra che nessuno ci faccia più caso lasciando che glia animali si sfamino a sazietà; sempre meglio che si ingrassano loro non i commercianti di cereali!!!

                                              Ciao a tutti.

                                              Ulteriori informazione per AnnyPan:

                                              Lo scorso anno i miei terreni hanno prodotto in media q.li 17 x ha
                                              sono stati venduti a € 20.
                                              Mi dice mio padre che negli anni in cui il prodotto andava ha venduto il girasole anche a 73.000 delle vecchie lire x q.le, allora il contributo era di 1.100.000 del vecchio conio contro i 170 - 180 euro x ha prossimi venturi dopo la PAC.

                                              Da noi i girasoli si seminano a 21 cm l'uno dall'altro e a 75 cm di distanza tra le file.
                                              Personalmente ritengo che 21 cm siamo un po' pochi specie nel caso che ci sia un alto tasso di germinabilità (le piante sono un pò ammassate); mentre mio padre ritiene che una buon 75x60 o 75x75 sia una misura equa specie in caso di alta germogliabilità.
                                              Da noi, anche se nascono il 50 % delle piante rispetto al seminato è considerato un buon successo, perchè esse hanno più spazio per svilupparsi e spesso vengono su con la corolla molto + grande di quelle piante che sono ammassate tra di loro.
                                              Quindi le 3 piante x mq. di cui si parlava in qualche post + sopra possono andare quasi bene.
                                              Ciao a tutti
                                              Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:33.

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                                              • #24
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                                                Se devi progettare una macchia tieni conto alcune regole:
                                                - cerca di progettare una macchina il + semplice possibile;
                                                - cerca di fare in modo che la macchina abbia il minor numero di cinghie possibile cerca di sostiturle con trasmissioni idrostatiche;
                                                - prevedi i punti di regolazione in posizione accessibile e facili da raggiungere;
                                                - utilizza pezzi "standard" che si riescano a trovare facilmente sul mercato
                                                - Tieni conto dei postulati di Murpy! Valgono anche sulle mietitrebbie!.
                                                Ciao e buon lavoro

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                                                • #25
                                                  Ciao a tutti,
                                                  oggi ho potuto fare revisione coi miei prof e gli abbiamo proposto la nostra organizzazione ideale della filiera del Biodiesel (la sto sistemando graficamente a computer, poi posso postarla qua), e il modo in cui vi è inserita la nostra mietitrebbia; non avendo la momento conoscenze tecniche sufficienti per poter definire come funzionerà nella pratica abbiamo cercato di esporre nella teoria quelo che a nostro parere era interessante, e cioè:

                                                  - Che la mietitrebbia avesse possibilità di "cambiare" accessori e meccanismi tramite la modularità degli agganci (viste anche le esigenze variabili di ogni agricoltore)

                                                  - La possibilità di implementare dentro la macchina un sistema di taglio e imballo del gambo del girasole indipendente dalla trebbiatura della testa

                                                  - L'utilizzo di una testata stripper adattata alla funzione appena descritta (il sistema è davvero interessante!!!)

                                                  - Dobbiamo ancora decidere bene quale meccanismo di trebbiatura sia il migliore per procedere... per il momento ho cercato di capire il funzionamento della trebbiatura "standard" e di quella assiale, senza però aver potuto decidere (proprio per questo punterei all'interscambialità dei sistemi, a questo proposito dovrei riuscire a calcolarne l'ingombro)

                                                  - la possibilità di eliminare la cabina di guida (una delle richieste preliminari dei prof). Una delle nostre idee era quella di creare una cabina indipendente di supporto durante gli spostamenti su strada (agganciata tramite apposito gancio alla macchina) che poi una volta sul campo fungesse da "ufficio" per l'addetto specializzato che teleguiderà la macchina dopo aver impostato i valori corretti... a mio parere l'idea è prematura detta così ma potrebbe avere un seguito, anche se i nostri prof hanno spinto molto dicenoci di fare in modo di fare mietitrebbia piccole che stessero sui TIR, i quali le portavano dai terzisti ai campi... voi che ne dite??? io sono scettica...

                                                  Una delle cose che mi sarebbero davvero utili adesso sarebbe capire come è disposta la motorizzazione più avanzata delle mietitrebbia e in che modo agisce. Ad esempio... la trasmissione è meccanica? Idraulica? Il motore è sempre disposto tra le due ruote anteriori? Potrebbe essere spostato?
                                                  Le ruote posteriori servono unicamente a direzionare la macchina o potrebbero invertirsi i ruoli?

                                                  Grazie ancora, non avete idea di quanto mi sia utile confrontarmi con voi

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                                                  • #26
                                                    Mamma mia attenta che ci sono gli ingegneri CHN in giro...

                                                    Ti dò un consiglio (premetto: sono patito delle trebbie assiali in particolare quelle rosse marcate Case International o Case IH) mi è venuto un colpo quando ho letto che volete fare una macchina con il sistema di battitura assiale e tradizionale intercambiabile...potrebbe essere un interessante soluzione però i due sistemi sono completamente diversi e prevedere un telaio che possa ospitare uno dei due sistemi mi sembra una cosa un pò ardua...certo che però potrebbe essere un idea...

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                                                    • #27
                                                      Originalmente inviato da lupacchinodonato
                                                      Ulteriori informazione per AnnyPan:

                                                      Lo scorso anno i miei terreni hanno prodotto in media q.li 17 x ha
                                                      sono stati venduti a € 20.
                                                      Mi dice mio padre che negli anni in cui il prodotto andava ha venduto il girasole anche a 73.000 delle vecchie lire x q.le, allora il contributo era di 1.100.000 del vecchio conio contro i 170 - 180 euro x ha prossimi venturi dopo la PAC.

                                                      Da noi i girasoli si seminano a 21 cm l'uno dall'altro e a 75 cm di distanza tra le file.
                                                      Personalmente ritengo che 21 cm siamo un po' pochi specie nel caso che ci sia un alto tasso di germinabilità (le piante sono un pò ammassate); mentre mio padre ritiene che una buon 75x60 o 75x75 sia una misura equa specie in caso di alta germogliabilità.

                                                      Quindi le 3 piante x mq. di cui si parlava in qualche post + sopra possono andare quasi bene.
                                                      Dalle informazioni che avevo raccolto risultava che la fittezza delle piante non dovesse superare le 5-6 piante per mq. Ovviamente meno se ne fanno migliore sarà il rendimento della singola pianta, bisogna trovare un buon compromesso
                                                      In ogni caso se non ho capito male arrivando fino a 5 non si arrivava a fittezze critiche e poteva essere un buon numero!
                                                      In ogni caso queste distanze non influiscono sulla mietitrebbia, vero? I coni (o denti) sono regolabili...?
                                                      In ogni caso nelle nostre ipotesi ci saranno una serie di indicazioni che i coltivatori supportati da quetso particolare terzista dovranno rispettare per agevolargli il lavoro, e sicuramente una di queste sarà una fittezza predefinita rispetto all'area geografica

                                                      Originalmente inviato da Gianpi
                                                      Mamma mia attenta che ci sono gli ingegneri CHN in giro...

                                                      Ti dò un consiglio (premetto: sono patito delle trebbie assiali in particolare quelle rosse marcate Case International o Case IH) mi è venuto un colpo quando ho letto che volete fare una macchina con il sistema di battitura assiale e tradizionale intercambiabile...potrebbe essere un interessante soluzione però i due sistemi sono completamente diversi e prevedere un telaio che possa ospitare uno dei due sistemi mi sembra una cosa un pò ardua...certo che però potrebbe essere un idea...
                                                      Aiuto, è una minaccia???
                                                      Credo che potrebbe essere un buono spunto, ma bisogna sicuramente ripensare un attimo quello standard per compattarlo un po' e poi calcolare bene i volumi, i punti di appoggio e quelli di trasmissione del movimento di entrambi...

                                                      Originalmente inviato da Gianpi
                                                      Urbo mi ha anticipato...comunque la trasmissione sulle ruote è idrostatica come per la trasmissione sulle macchine nuove agli organi trebbianti, mentre nelle macchine vacchie il moto agli organi trebbianti veniva trasferito tramite un mare di pulegge e cinghie (quindi un mare di rotture e rogne)
                                                      Persona ancora la mia ignoranza: ma temo di essere digiuna di motori poco meno che di agricoltura dove posso trovare secondo te materiale per accolturarmi su motori e sistemi di trasmissione? Non ditemi i libri di meccanica!!! che sto già preparando un gramissimo esame in proposito (però di statica!)

                                                      Comunque a questo parere sicuramente la visita di domani potrà accolturarmi un po',mi farò spiegare un po' di queste cose
                                                      Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:34.

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                                                      • #28
                                                        ciao..hai messo veramente molta carne al fuoco affrontando argomenti "complessi" e in più devi cercare soluzioni innovative a problematiche di cui non conosci la realtà standard (compito +adatto a vecchi lupi di terra agraria dalla mente ancora libera)da presentare a persone che paiono grossolani incompetenti.. in bocca al lupo! ..non è una critica,anzi con la volontà e la grinta che stai dimostrando potresti farcela.

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                                                        • #29
                                                          Originalmente inviato da Carlito
                                                          ciao..hai messo veramente molta carne al fuoco affrontando argomenti "complessi" e in più devi cercare soluzioni innovative a problematiche di cui non conosci la realtà standard (compito +adatto a vecchi lupi di terra agraria dalla mente ancora libera)da presentare a persone che paiono grossolani incompetenti.. in bocca al lupo! ..non è una critica,anzi con la volontà e la grinta che stai dimostrando potresti farcela.
                                                          Grazie!!!
                                                          Beh, all'inizio si mettono sempre in ballo tante cose: poi adesso vedremo di evdenziare le cose più importanti e proseguire su quelle sennò rischiamo di perderci...

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                                                          • #30
                                                            ma i tuoi prof ci sono mai saliti su una mietitrebbia o si limitano a guardare le foto?sono tecnicamente anni luce indietro in materia,se ti interessa in argentina vi sono pure mietitrebbie con trazione posteriore e sterzatura anteriore,in quanto alla intercambiabilita del modulo trebbiante non inventi nulla di nuovo,la rosso fox di vercelli credo proponeva entrambi i sistemi intercambiabile su una case gia circa 15 anni fà,in quanto alla cabina a modulo da inserire sul campo credo che praticamente sia irrealizzabile, in quanto, oggi si arriva a mandare in campo un trattore e farlo arare fresare ecc in automatico, ma la trebbiatura è tutta un'altra cosa troppe variabili in gioco serve la persona sopra la barra di taglio che con la sua esperienza decide momento per momento le soluzioni migliori,da bordo campo su un video tipo videogioco non e qualitativamente uguale il risultato finale.

                                                            scordavo ,relativamente alla pressatura degli steli e altri residui di trebbiatura da parte della mietitrebbia è un sistema completamente abbandonato gia dagli anni 60,trebbie così girano ancora solo in russia e forse cina,ho una foto di una gomelmesh russa che adirittura prevedeva agganciata dietro una rotopressa con motore autonomo credo.
                                                            Ultima modifica di Engineman; 20/02/2016, 17:34.

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