Originalmente inviato da attilio_at1
Visualizza messaggio
Insomma, se non solo l'alzata massima della camme è consumata, cosa facilmente misurabile con due contropunte e un comparatore, ma anche l'andamento curvilineo dei fianchi ("rampe" di apertura e chiusura valvole) in quattro punti importanti.
Bisogna dire che da decenni questa operazione nessuno la esegue più, mentre posso testimoniare, per esperienza diretta, che fino agli anni '70, anche se raramente, si faceva, e nel catalogo attrezzatura specifica Fiat Veicoli Industriali (poi Iveco) era persino previsto il disco graduato da applicare al volano per controllare i gradi di rotazione dell'albero motore.
Questo perchè il disegno di progetto di un albero a camme è molto complesso: oltre a vari grafici con l'andamento (lo "sviluppo") delle camme e ad altri grafici con la sfasatura tra di loro delle camme dei vari cilindri, c'è sempre una tabella o diagramma che riporta per ogni grado di rotazione della camma, il suo valore di alzata.
In totale quindi sono 360 punti di controllo, una colonna con i gradi di rotazione e l'altra con i corrispondenti millimetri di alzata (che naturalmente sono pari a "zero" sul cerchio di base)..
Nelle sale metrologiche degli stabilimenti di produzione possono agevolmente verificare tutto ciò.
In assistenza, qualora vi fossero dubbi sull'integrità di un albero a camme, fare questo non è possibile, quindi ad uso dei riparatori, i progettisti di motori inseriscono nel disegno tecnico anche una parte ad uso dell'assistenza post-vendita: il diagramma distribuzione da verificare, calcolato in base ad un gioco (chiamiamolo "fittizio") di 0,45 come indicato in questo caso e in molti altri, oppure 0,55 nei motori di più grande cilindrata.
Queste cose vengono da sempre riportate nei manuali d'officina o di Uso e manutenzione, anche se potrebbero farne a meno perchè è una cosa che non serve più e fa solo confusione.
Commenta