Lo Schluter 5000 e'stato il primo trattore europeo ad arrivare alla soglia dei 500CV.Secondo me nn aveva nulla da invidiare agli articolati americani.Purtroppo pero'la Schluter nn produce piu' trattori da qualche anno.A mio parere e' un marchio con la filosofia costruttiva di Valmet,quindi macchine nn per fare numeri di vendita ma macchine di qualita', da usare tutti i giorni e stancarsi di possederle.Voi che ne pensate?Qualcuno li ha mai usati?
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I mitici trattori Schluter
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Il profi trac 5000 TVL è con i suoi 500 CV, 20911 cm 3 e 155 qli ancora oggi il più grande trattore mai costruito in Europa e la cosa più simpatica è che stato costruito nel 1978!!!.
Ha ragione Alfre quando dice che non ha nulla da invidiare agli articolati Americani infatti é molto meglio visto che poteva contare sulle 4 ruote sterzanti che garantiscono un maggiore maneggevolezza.
Facco notare che aveva una tale coppia che erano sufficienti 8 marce e una sola retro.
Effettivamente la Schluter costruiva dei trattori fatti per durare nel tempo con accorgimenti fatti per facilitare l'uso di tutti i giorni (porte scorrevoli, cabine ribaltabili, cofani monoscocca, cambi rivoluzionari per l'epoca, guida raversibile,sollevatori anteriori ecc)tant'è che a distanza di tanti anni chi li ha se li tiene e chi non li ha li strapaga pur di comprarli.
Per quanto riguarda l'estetica che le ultime macchine disegnate dalla Schluter prima delle sue ultime vicissitudini sono datati primi anni 80 e dunque per l'epoca non mi sembrano molto retrò anzi se si prendono in considerazione gli Eurotrac mi sembrano anche troppo avveniristici...
saluti
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Oggi non ho molto tempo ma un momentino per gli Schluter lo troviamo senz'altro.
Cominciamo a dire che paragonare oggi i Fendt agli Schluter è un pò ingeneroso, infatti quando la schluter era ritenuta la migliore marca di trattori della Germania la Fendt era distante anni luce.
Stiamo parlando di un costruttore le cui macchine ancora oggi hanno alcune soluzioni moderne per i nostri giorni ed altre addirittura ineguagliate nonostante la produzione sia cessata di fatto da 15 anni e i progetti più recenti ne abbiano quasi 25.
Cominciamo col dire che la Schluter produceva macchine con motori suoi (serie super e supertrac) e con motori di altri come Man(serie Compact, Eurotrac e Profitrac oltre a qualche modello di Super e Supertrac).
Di genialate meccaniche ne hanno fatte a dismisura vedi il fantastico 8 cilindri in linea (che con vari aggiustamenti è passato dai 150 Cv fino ai 210 Cv)che era modulare con gli altri suoi Schluter.Per primi hanno usato il convertitore di coppia(turbo giunto) abbinato al cambio meccanico che poi è diventato un cavallo di battaglia di Fendt ma che era nato proprio per proteggere la frizione del 1500 V (primo trattore con 8 cilindri in linea di 9503 cm3 datato 1966 eh si ho proprio scritto 1966)dalla sua poderosa coppia.
La loro gamma (prima che il vecchio Anton Schluter si ritirasse per raggiunti limiti di età )si componeva di una serie leggera la Compact che aveva potenze fino a 135 cavalli, la versione Super che aveva potenze fino ai 300 Cv e poi venivano le gamme isodiametriche quali gli eurotrac fino a 200 cv, i SuperTrac fino a 300 cv e i profi trac fino a 500 Cv.
Schluter riteneva che uno dei metodi per mettere meglio a terra la potenza era quello di avere 4 ruote uguali quando possibile.
Per alcune gamme c'erano delle soluzioni che oggi si stentano a vedere nella moderna produzione come le 4 ruote sterzanti e la piattaforma di guida completamente reversibile (caspita ma parliamo di oltre 20 anni fa!!!!).
Sugli Schluter i comandi elettroidraulici c'erano già quando la Fiat ancora neanche ipotizzava che un giorno avrebbe colorato i suoi trattori del colore terracotta.
Che dire poi della cabina ribaltabile idraulicamente senza dover smontare nulla??? o delle porte scorrevoli???
O dei modelli con i primi cambi elettronici tipo Power Swift(primi anni 80)???
Oppure se preferite potremmo parlare dei primi sollevatori elettronici sviluppati dalla Bosch prorpio per zio Schluter.
Bah lasciamo perdere che mi vien da piangere...
Per quanto riguarda i loro motori hanno prodotto sia 3-4-6-8 cilindri comprando fuori sopattutto 6 e il 12 del Profitrac 5000.
Uno dei modelli di maggior diffusione e successo è stato il Super 1250 che nelle ultime versioni montava un 6 cil. autocostruito da 7389 cm3 con 130 Cv.
Lo stesso propulsore era usato in versione Turbo per il 1500 TVL che nella versione Special aveva 165 Cv.
Aggiungendo 2 cilindri a questo propulsore si arriva al mitico 8 cilindri che nelle ultime versioni aveva 9852 Cm 3 e 210 Cv.
Ora Vi saluto però ci ritorniamo sopra.
Saluti
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Ciao a tutti se volete ce un sito dove potete scaricare dei vireo su queste macchine a questo ind. www.schlueterclub.de
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Oggi parliamo della Serie Eurotrac di Schluter che nata alla fine degli anni 80 si componeva di tre modelli che erano il 1300 Ls il 1600 Ls e il 1900 Ls con rispettivamente 130-160-190 cv. nato da una nuova concezione di trattore aveva la possibilità di essere usato anche come un vero portaattrezzi visto che aveva un ripiano davanti la cabina coperto dal cofano ed uno sopra il sollevatore sul quale potevano essere montati attrezzi o serbatoi.
Dotato di 4 ruote isodiametriche aveva una bellissima cabina ribatabile a porte scorrevoli e in opzione poteva montare la guida reversibile.
La sua vera particolarità era un motore Man da 6
Cilindri 6871 cm3 (si proprio quello che dopo parecchi anni e modifiche motorizza ancora l'alto di gamma di Fendt) in versione sogliola (piatto derivazione autobus) così da stare sottocabina.
Macchina bilanciatissima con un baricentro basso nonostante la cabina posta in alto (le ruote avevano cerchi da 38 pol.)e aveva una trazione rilevante tanto da rendere molto bene in aratura.
L'Eurotrac era molto silenzioso e aveva fatto sue problematiche che per altri costruttori sarebbero diventate importanti dopo molti anni come la visibilità totale e la rumorosità.
Inoltre tra i primi avevano capito la necessità di avere una presa di forza economica per i lavori leggeri tanto che quella posteriore era tarata anche a 650 giri.
Nella seconda metà degli anni 90 venne lanciata la seconda serie che si distingueva dalla prima per i modelli rinominati 1400 Ls,1700 Ls e 2000 Ls con rispettivamente 135-170-200 Cv.
Da notare che la potenza veniva erogata a 2200 giri e le coppie max a 1400 con dei motori tutt'altro che sollecitati.
Per vedere qualcosa di simile si sono dovuti attendere alcuni anni fino al lancio dello Xylon di Fendt anche se meno dotato di motore e cavalleria.
Questa serie va presa come esempo di quello che la Schluter se fosse sopravvissuta avrebbe potuto fare visto che è stato l'ultimo progetto sviluppato sotto la supervisione del mitico Anton Schluter ma che nelle intenzioni del costruttore doveva segnare la svolta per riammodernare tutta la gamma.
Inoltre proprio un Eurotrac 2000 Ls è stato l'ultimo trattore prodotto dalla Schluter che è ancora in vendita sul sito della casa madre.
C'è da dire che alcuni puristi non considerano gli Eurotrac dei veri Orsi forti (barenstark in tedesco) perchè messi in commercio proprio alla fine dell'avventura di Anton Schluter e quindi prodotti anche da quei marchi che nel tempo si contesero la fabbrica dei mitici (Schonebeck ed Egelseer) ma secondo me proprio in queste macchine si ritrova lo spirito innovatore e visionario di quella straordinaria dinastia di industriali tedeschi (nonno padre e figlio)che per destino avevano tutti lo stesso nome Anton Schluter che non si accontentava di produrre trattori ma voleva creare sempre qualcosa di nuovo.
Saluti
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Oggi parliamo un pò di un mito nel mito lo Schluter Super 2000 tvl.
Macchina incredibile con 8 cilindri in linea nasce verso la metà degli anni 70 con il motore con 9503 cm3 e 185 Cv e con una coppia esagerata tanto da aver bisogno del convertitore di coppia per tenerla a bada.
Considerate per cortesia cosa facessero gli latri costruttori in quegli anni.
Dotato di cabina di sicurezza di serie a porte scorrevoli con marmitta e filtro aria laterali.
Bellissima da vedere era la sua pompa a pompanti con 8 cannette che da la sensazione di vederc doppio.
Nella sigla la T sta per turbo infatti il motore era dotato di una turbian a bassa pressione per rendere più elastico il motore e avere una erogazione di coppia più pronta.
Rimasto in produzione fino al 1982 nel 78 prese il nuovo cambio a 20 marce che lo portò ad avere una velocità di 35 km/H che per l'epoca era fuori di testa.
Venne praticamente sostituito dalla versione Special che aveva un motore sempre di 8 cilndri in linea ma con una cilindrata maggiorata a 9852 cm3 e la potenza di 200 CV tondi.
La velocità era stata aumentata ai canonici 40 Km/h.
Tra la prima serie e la seconda sono stati venduti circa 300 pezzi di questa incredibile macchina
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Per Alfre:
si era derivato dal 1500 V infatti anch'esso aveva 8 cilindri ma era molto più moderno visto che è nato molti anni dopo.
L'inversione di marcia totale della Schluter non era altro che la possibilità sbloccando una leva di far ruotare tutta la postazione di guida all'indietro (escluse le leve delle marce che dovevano essere usate con la sinistra) cruscotto compreso in un paio di minuti.
Infatti tutta la postazione di guida (pedaliera compresa) era montata su una ralla girevole e poichè il tutto era abbinato ad un inversore totale dei rapporti del cambio si poteva contare sullo stesso trattore sia in avanti che in dietro.
Niente male per l'epoca EH?????
A proposito come si valuta la qualità di un marchio che ha chiuso (e quindi non produce più fatturato???)
saluti
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Per vederli devi fare un viaggetto in Germania in concomitanza con qualche raduno degli Schluter perchè da noi non sono stati importati.
In ogni caso il numero degli esemplari prodotti è giusto (13) ma da quanto risulta a me sono stati prodotti dal 1975 e non dal 77 e di esemplari ancora in circolazione ce ne dovrebbero essere anche altri visto che ci sono diverse foto recenti che circolano in Internet e inoltre la Schluter in Germania è venerata da sempre quindi mi sembra strano che ben 12 macchine così particolari e rare siano andate al macero in ogni caso verifico meglio.
La Schluter produceva delle macchine su misura quindi se volevi la PDF la mettevano altrimenti no.
Nel caso specifico effettivamente manca evidentemente era stato acquistato per il traino, considera che in Germania a lungo i Grandi della Scluter sono stati usati anche come trattori stradali.
Per quanto rigurda la tecnica lodevole sono d'accordo con te anche se per chi è abituato a guardare le macchine della Schluter non è niente di particolare considera che le 4 ruote sterzanti le hanno montate anche sul PT 5000 tvl (questo si che è un esemplare unico) oltre che su altri modelli come il Pt. 3500 TVL.
La cosa incredibile è che a distanza di 30 anni continuiamo a chiamare macchina del Futuro il JCB perchè ha montato le 4 ruote sterzanti sulla sua gamma????
Caspita!!! questa sì che è evoluzione e sviluppo!!!
Saluti
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Mi dispiace caro Benny ma non ti posso essere di aiuto in questo.
Comunque ho verificato meglio e confermo che di Pt 3000 Tvl in giro per la Germania ce ne sono altri.
Comunque vorrei farlo lavorare insieme ai moderni 300 CV per vedere l'effetto che fa(come diceva una vecchia canzone).
Stiamo parlando di macchine con turbo a bassa pressione per incrementare la coppia su un motore di 11000 cm3 .
Più che un trattore assomiglia ad una locomotiva sarà per questo che qualcuno ancora li usa nei campionati di Pulling???
Conoscere la storia fa bene soprattutto per smascherare i presunti innovatori...
Saluti
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Piano con i paragoni.
La Schluter ha prodotto trattori con potenze variabili dai 30 CV ai 500 CV quindi paragonare questa marca a JCB fa un pò sorridere.
Per quanto riguarda i rimpianti restano perche la Schluter ha prodotto macchine di vario tipo (in alcuni casi ha creato alcuni modelli talmente innovativi che solo dopo anni sono stati compresi) ma in ogni caso sempre di altissima qualità e utilizzabilità; quindi in una gamma tanto estesa tutti avevano la possibilità di trovare la macchina ideale e che inoltre poteva essere personalizzata quasi all'infinito (è difficile trovare due schluter identici)
Non credo che esista al mondo nessuna casa che si sia presa la briga di studiare nel dettaglio i lavori da eseguire in modo poi da creare delle macchine ad Hoc.
Sono stati i primi a capire che i trattori isodiametrici con una giusta ripartizione dei pesi in arartura rendevano molto meglio delle macchine standard.
Per quanto riguarda il Bellissimo Eurotrac 2000 LS la cui foto ha inviato il Tagliaerbe è una macchina che assomiglia poco al JCB (nonostante le apparenze) perche è un vero cantiere di lavoro, infatti ha il motore centrale (sotto cabina) di produzione man è lo stesso tipo che montano i Fendt alto di gamma con 6870 cm3 200 CV a 2200 Rpm ma con un'architettura a sogliola (derivazione autobus) per contenerne l'altezza, ha un piano di carico postriore con possibilità di ribaltare il telaio di appoggio idraulicamente ed inoltre sotto il cofano anteriore (asportabile con facilità ha i piedi in dotazione) ha un altro piano di carico regolare e ben sfruttabile con possibilità di metterci prese idrauliche e pdf ventrale.
Inoltre tutto questo era abbinabile alla guida integrale retroversa di cui abbiamo già parlato.
In germania ne esistono alcuni che sono stati utilizzati per i primi cantieri di lavoro integrati.
Poi aggiungo che stiamo parlando di una macchina con il sollevamento idraulico dell cabina le porte scorrevoli e altre amenità che non vedremo più su una macchina agicola.
Per quanto riguarda le velocità faccio presente che Schluter in germania ha adottato tra i primi i 50 KM/H e che produceva trattori che andavano a 40 KM/H quando da noi venivano prodotti ancora i fiat 1300 DT.
Quindi come già detto andiamo piano con i paragoni.
La Schluter ha chiuso i suoi battenti per una crisi di profitti che era però stata in parte originata dagli ultimi anni di direzione non proprio brillanti dell' ormai vecchio Anton Schluter che quando ha ceduto lo scettro del comando aveva ormai quasi 80 anni.
Quindi più che una crisi di prodotto direi una crisi dovuta al mancato ricambio generazionale.
tanto per fare una precisazione le macchine della Schluter non saranno mai paragonabili a niente perchè venivano create con una passione e delle modalità irripetibili.
Volete un esempio??
Quando la Schluter ha chiuso definitivamente i battenti l'ormai vecchissimo Anton Schluter (sarebbe morto pochi anni dopo) ha utilizzato buona parte delle sue ricchezze personali per garantire un pensionamento a tutti i suoi ex dipendenti perchè li considerava la sua famiglia.
Non credo servano ulteriori commenti.
Saluti
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Super 2000 TVL
Produzione:Periodo:dal 1976 al 1982Nr. Esemplari:241
Caratteristiche Tecniche:Motore:Schlüter 8 cilindri Cilindrata:9503 cm3Potenza:185 HPCambio: 12 av + 5 rm oppure 16 av + 7 rm dal 1978 20 av + 9 rm Velocità:30 Km/h dal 1978 35 Km/hNote:
Occhio e croce mi sà che sia questo lo Schluter in venditaTosi Alessandro
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negli anni 70/80 nel mio paese c'erano 2 trattori sui 70/80 cavalli di questo marchio e devo dire che avevano un gran motore ma il cambio era sempre rotto.
mi ricordo che appena iniziavano i lavori in campagna dopo 2 giorni li vedevi dal meccanico.
a riguardo alla linea devo dire che non mi dispiacevano
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Per quanto riguarda i libri sul tema in italiano confermo quanto riportato dal Buon Alfre e lo ritengo perfino normale considerato che in Italia in grandi linee nel tempo sono state vendute circa 200 macchine con questo marchio sul cofano e che le ultime consegne si fermano nei primi anni 80.
Per quanto riguarda la fragilità dei cambi da quanto risulta a me era limitata ad alcuni modelli (e mi sembra che fosse legata a problemi di fragilità del differenziale) ed e' legata al salire della potenza dei propulsori visto che in Schluter sono stati i primi in molte cose come anche quello di andare oltre certe potenze (hanno lanciato il primo trattore con oltre 100 Cv d'europa).
In ogni caso, se è vero che non è mai bene generalizzare, ancor meno lo è in questo caso visto che dal momento della chiusura della Schluter (circa 20 anni or sono) sono ben pochi i modelli con questo marchio finiti dal rottamaio proprio in virtu' della loro longevita ed affidabilita' quasi leggendaria.
Va da sè che se cio' che avesse luccicato non fosse stato oro sarebbe stato difficile che tante persone diverse tra loro avessero sentito il bisogno di fondare in Germania decine di Club dedicati a questi trattori.
Del resto non mi riesce difficile comprenderli, infatti se ad uno come me che di trattori ne ha visti parecchi quando qualche anno fa mi sono imbattuto per puro caso in questo marchio ne sono diventato un estimatore pur senza averne mai posseduto uno immaginate cosa poteva succedere avendo potuto lavorare nel 1968 con un trattore come il Super 1500 V con 150 Cv cambio con 12 marce avanti ed inversore abbinato ad un Convertitore di coppia idraulico con il motore 8 cilindri in linea di 9,5 litri???
O nel 1974 poter mettere il sedere su un trattore isodiametrico di 350 Cv con 4 ruote sterzanti??
O nel 1978 poter salire sul profi Trac 5000 con 500 Cv che ancora oggi è considerato il trattore più grande e potente mai costruito in Europa???
O nel 1990 a pochi mesi dalla chiusura definitiva a poter provare il primo trattore dotato di trasmissione a variazione continua (ben 5 anni almeno prima dei super Fendt)???
In quegli anni cosa producevano le blasonatissime, ultratecnologiche (ed ancora viventi) case del bel Paese e non solo???
Ogni volta che mi capita di rileggere al storia di questo Marchio è un esercizio che mi viene naturale quello di fare il raffronto a parità di epoca con la principale produzione mondiale e devo dire che molto raramente ho potuto trovare qualcuno che avesse osato di più.
Chiudo questa considerazione dicendo che ci sono innovazioni utili viste sugli Schluter che dopo quasi 20 anni dalla cessazione della produzione attendiamo ancora di vedere sui nuovissimi e fenomenali trattori che attualmente ci propinano e penso ad esempio alla faccia che il Povero ORSOALVOLANTE ha fatto nel pagare la Fattura del suo sportello ballerino sul suo nuovo e fiammante Powerfarm sapendo che in Germania c'era qualcuno che 40 anni fa aveva di fatto risolto il problema adottando le porte scorrevoli.....
Caro Moreschini fai bene a parlare di cose che luccicano riguardo gli Schluter e secondo me a luccicare dovrebbero essere gli occhi di tutti coloro che avendo a cuore il progresso della meccanizzazione agricola hanno perso un vero e proprio leader dell'innovazione: la Schluter.
Saluti
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arrivo sono un po preso con le semine,i trattori che dicevo nei post-precedenti erano sui 65 cv 2 rm e mi ricordo che avevano quel problema, attualmente non sono piu' in azienda, sono stati venduti negli anni 80, appena trovo i vecchi proprietari chiedo informazioni.
in un paese vicino c'era anche un 180-200 cv un bel bestione ma sovente era dal meccanico per gli stessi motivi sempre negli anni 80 e' stato sostituito con un 180/90
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Originalmente inviato da Carraro turboGli unici Schluter che conosco sono quelli a 1/2 cilindri degli anni '50... Ottime macchine, e in alcuni particolari simili ai Deutz: cambio, ruote,...
Qualcuno ne ha o li usa?
Purtroppo mai usato uno, ma se ne trovassi un esemplare forse lo prenderei (anche se personalmente preferirei trovarne uno anni 70).
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Riflessione sull'epopea Schluter
Portomaggiore in campo 1980 (mi sembra), allora poco più che adolescente, accompagnato da mio padre; di quella manifestazione ricordo nitidamente 3 trattori in particolare: un John Deere “iron horse” 4440 a 2 ruote motrici con un aratro Nardi bivomere fuorisolco (neanche reversibile) che mi ipnotizzò per gran parte della manifestazione, poi un Fiat 880/5 ultradoppato che trascinava con “fumosa” spavalderia un erpice rotante da 4 metri ed uno Schluter di cui ignoro oggi come allora il modello e/o la potenza, di certo era isodiametrico e mi sembra avesse un solo tubo di scarico (per escluderei fosse il 5000..). Quella è stata l' unica volta che vidi dal vero uno Schluter all’opera, mentre staticamente l’avevo già visto ad un Verona nel 1976 o nel 1977.
Mi stupii del fatto che pur essendo nato in mezzo ai trattori, averne l’ossessione tanto da avere in testa tutta l’anagrafe trattoristica entro un raggio 20 km da casa mia (come del resto tutt’ora), aver letto (o ammirato le foto e le pubblicità) fin dall’età di 5/6 anni tutti i numeri de: Terra e Vita, Il trattorista (edagricole) e l’Informatore Agrario cui il babbo era da sempre abbonato, non avessi mai visto o sentito parlare di questo strano trattore.
Tanto mi sembrò spartano dal punto di vista estetico, che di primo impatto mi ricordava certa produzione bielorussa o comunque d’oltrecortina (la qual cortina allora c’era, eccome) ma che la gommatura assolutamente occidentale e la cura costruttiva ineccepibile di cui orgogliosamente faceva sfoggio, lasciava intuire la sua inequivocabile estrazione mitteleuropea d’alto rango e che tradiva una concretezza di contenuti assoluta.
Tanta era l’aura di aristocratica esclusività che aleggiava attorno a quelle macchine, che solo in tempi recenti e grazie ad internet (cioè dopo la cessazione della loro produzione) che ho placato la mia avida curiosità di conoscere un po’ meglio queste macchine.
Mi resta da capire se questa immagine di esclusività derivasse solo dal costo assolutamente inabbordabile per un “mezzo di produzione” o se fosse realmente che il Sign Schluter si comportasse da mecenate nei confronti degli ingegneri più illuminati nel campo della meccanica agricola (oltre ad esserlo lui stesso probabilmente), per cui i suoi trattori andavano intesi più come esercizio d’intelletto che come veri o propri trattori, e che perciò poco gli importava di venderli, l’importante era crearli. Non deve perciò meravigliare se i destini di quest’azienda siano terminati assieme alla persona che l’ha creata.
Henry Ford che ha coniato la figura dell’industria automobilistica e trattoristica moderna, sosteneva che la tecnologia è vincente solo se può essere alla portata di tutti.
Evidentemente il Sign Schluter non ha dato retta al Sign Ford.Ultima modifica di jd fan; 05/10/2006, 08:16.
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Condivido il giudizio di MCT sulla poetica "riflessione" di Jd Fan sui Orsi tedeschi e devo dire che le cose che lo hanno colpito in ordine sparso sono proprio le cose su cui puntava la Schluter.
Per quanto rigurda il prezzo non è mai stato un grosso problema considerate, infatti, che in Germania per molti anni i trattori piu' venduti erano proprio degli Schluter e quindi diciamo che il problema sta nel fatto che ad un certo punto sembra quasi che la Schluter abbia perso di vista il fatto che per stare sul mercato fosse necessario vendere trattori e soprattutto venderne tanti.
Se si guarda il grafico delle vendite negli anni di vita della Schluter (presente in alcuni libri) ci si accorge che all'incirca nell'ultimo decennio di vita le vendite cominciano a contrarsi in maniera costante fino a portare alla chiusura delal fabbrica.
Il motivo di questa contrazione non è da ricercare nei prezzi elevati ma soprattutto nel fatto che la Schluter via via tende a disinteressarsi delle produzioni al di sotto dei 100 Cv concentrandosi sulla produzione di macchine veramente elitarie ma che proprio per questo stentano a fare numeri.
Se si scorrono i molti modelli Schluter prodotti negli ultimi anni ci si accorge che ci sono molti trattori che sono stati prodotti in pochissimi esemplari(normalmente uno diverso dall'altro) o addirittura in esemplari unici(il Profitrac 5000 ad esempio) e questo oltre a comportare dei costi di sviluppo ben difficilmente ammortizzabili comporta un impegno di risorse che vengono distolte da altri lavori.
Quindi diciamo che ad un certo punto L'Ing. Schluter secondo me è stato colto da eccessivo narcisismo nel senso che è stato tradito dalla stessa genialita' che lo aveva reso famoso, infatti ha cercato di produrre tutti i trattori che immaginava con le caratteristiche specifiche senza tener conto di sinergie, unificazione, risparmio di produzione, ecc. ma quasi alla ricerca della creativita' e perfezione in quanto tale.
A mio avviso possiamo identificare Anton Schluter (III) come un vero genio dedicato al miglioramento dei trattori che non ha accettato compromessi; infatti se si prendono gli ultimi modelli prodotti a Freising (fabbrica originale) sebbene la fabbrica fosse in serie difficoltà di vendite e stava per chiudere per l'eccessiva anzianita' dell'unico proprietario non si ritrovano mai cadute di stile o tentativi goffi di reisparmio, infatti anche negli ultimi modelli si trovano genialate come i cambi a gestione elettronica ( o PShift) o test per la variazione continua le quattro ruote sterzanti ecc e che solo dopo degli anni troveranno albergo nei prodotti di altri marchi.
Quindi, riprendendo il bel paragone avviato da JD fan, diciamo che la differenza con Henry Ford è evidente, infatti mentre quest'ultimo è un grande imprenditore che ha prodotto automobili (per la verita' più passa il tempo e piu' diventano famose ed innovative le sue teorie e massime anziche' le sue Automobili/trattori ) Anton Schluter era solo un geniale creatore e produttore di Trattori che decisamente ignorava (o ha voluto ignorare) qualsiasi norma imprenditoriale cio' nonstante pero' è diventato famoso ed e' ricordato per i fantastici trattori che ha prodotto.
Diciamo che il termine di "mecenate" che ha usato JD Fan nei confronti di A. Schluter mi è molto piaciuto e credo che risponda decisamente al vero infatti anche quando si è trattato di chiudere la sua fabbrica ha impegnato i suoi capitali privati al fine di creare un apposito Fondo pensione per i Suoi dipendenti che avrebbero perso il lavoro....in tutta sincerita' non so' quanti altri lo avrebbero fatto.
Per concludere voglio tornare ai nostri giorni dicendo che nel Mondo industriale a mio avviso servono tutte e due le figure i grandi geni innovatori(che tendono ad innovare a prescindere) e coloro che poi riescono a produrre su scala industriale macchine con le innovazioni sviluppate dai primi; il rammarico semmai è che con il passare del tempo e la celebrazione del guadagno assoluto (e dei relativi indici di bilancio) via via stanno sempre più scomparendo i geniali inventori (con le loro geniali innovazioni) per far posto ai freddi e calcolatori imprenditori moderni, temo che se non cambia qualcosa in un prossimo futuro il numero di coloro che sara' ricordato per delle innovazioni geniali non crescerà di molto e temo che soprattutto in agricoltura continueremo a nutrirci di minestre riscaldate presentate in pompa magna come le trovate del secolo.
Sarebbe bello creare uno spazio nel Forum per mettere in evidenza le grandi innovazioni che ci propongono per poter verificare che non siano cose gia' viste altrove in passato ...
Ma forse è meglio di no perchè potremmo essere colti da stati depressivi....
Saluti
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Complimenti a Delfo per le sue relazioni sempre molto dettagliate.
Devo dire però che c'è sempre una vena di romanticismo e di amore per il passato e un po', a mio giudizio, di eccessivo disprezzo per le cose moderne.
A questo punto ci sarebbe da chiedersi xkè la schluter è fallita? Forse quello che proponeva, anche se tecnologico,era troppo costoso? O forse perchè il marketing è più forte dell'innovazione?
Penso che oggi si potrebbe tranquillamente realizzare il trattore volante e che segue il perimetro del campo da solo, bisogna vedere però il costo di realizzazione di quest'ultimo e la possibilità di piazzarlo sul mercato.
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Bhe caro Isidoro i motivi della fine della Schluter sono da ricercare principalmente nell'esaurimento fisico del Suo proprietario (quando lo fabbrica chiuse il buon vecchio Anton III era prossimo agli 80 anni senza eredi diretti).
Certamente avranno pesato anche delle scelte di marketing non corrette (o forse troppo anticipate) ma in nessun caso si puo' recriminare o imputare qualcosa alle macchine prodotte da questa casa che sebbene Care in proprorzione non erano piu' care di quanto oggi siano le nostre attuali Rolls agricole (leggi Fendt, Challanger, ecc)di pari potenza.
Per quanto riguarda l'appunto per l'amore per il passato ed il disprezzo per le cose moderne posso dire che le cose non stanno affatto in questo modo sempre che non ci mettiamo a tavolino per capire quali sono le reali innovazioni di cui abbiamo beneficiato in campo agricolo negli ultimi anni.
Tanto per giustificare la mia "nostalgia" mi permetto di tornare a citare alcune caratteristiche che negli anni 80 albergavano nei trattori della Schluter (ina alcuni casi gia' da un decennio e piu') per far capire che forse ci sono tanti blasonati marchi che ancora oggi sono un passo indietro:
-cofani monoscocca;
-cabina ribaltabile idraulicamente;
-filtri e marmitte al di fuori della visuale;
-porte scorrevoli antiurto;
-cambi a gestione elettronica (P.shift)
-gamme di trattori con potenze che arrivano ai 500 Cv
-motori modulari fino ad 8 cilindri in linea e 12 a V;
-trattori con versioni High speed (alta velocità);
-trattori con 4 ruote sterzanti
-sollevatori elettronici anteriori e posteriori;
-guida completamente reversibile (che anticipa il sistema Fendt di almeno 20 anni)
Se a questo si aggiunge che molte delle innovazioni citate sono state introdotte per la prima volta proprio sui simapatici Orsi tedeschi (i trattori Schluter) ci possiamo render conto di che cosa abbia significato per la meccanizzazione agricola questo Costruttore.
Faccio presente peraltro che molte altre sono le innovazioni introdotte dalla Schluter che quasi mai hanno riguardato l'introduzione di innovazioni elettroniche e diavoleria varie sui Trattori prodotti ma piuttosto erano relative alla innovazione effettiva cioè sviluppare prodotti per i quali si tendesse a perfezionare le caratteristiche che decenni di attivita' agricole aveva individuate onde mettere a disposizione il miglior trattore possibile.
Quindi ecco il perche' degli studi e lo sviluppo relativo ai trattori Isodiametrici di alta potenza (non snodati perche' troppo ingombranti ma dotati di 4 ruote sterzanti); lo sviluppo di portattrezzi come l'Eurotrac(che a differenza di altre macchine simili successive poteva veramente essere considerato il trattore universale); fino ad arrivare allo sviluppo di una trasmissione continua (Eurotrac 1000 CVT) ben 5 anni prima che venisse in mente alla Fendt; oppure dello sviluppo di diversi tipi di macchine ottimizzate per lavori di traino pesanti con la ripartizione dei pesi e la disposizione degli assali e dei pneumatici specificatamente studiati allo scopo.
Con gli esempi potremmo andare avanti per molto tempo ancora e non vorrei annoiarVi.
A questo punto pero' vorrei che l'amico Isidoro dopo letto quanto sopra mi spiegasse come faccio ad entusiasmarmi quando ancora oggi si porta in giro per l'Italia la dimostrazioni riguardo trattori che vengono presentati come le innovazioni del secolo e guardandoli nel dattaglio trovo sicuramente molti display digitali sparsi ovunque con tanto di led ed indicazioni coreografiche, mille bottoncini con altrettante funzioni decisamente accattivanti nonche' coperture e cruscotteria degna di una fuoriserie, ma se poi vado a cercare l'innovazione vera, quella che conta, che tende a perfezionare la macchina per il lavoro che deve fare scopro che mi ritrovo davanti in alcuni casi trattori senza cofani monoscocca, nella maggioranza dei casi senza cabine ribaltabili, ma in compenso datate di sportelli dalle aperture decisamente "pericolose"; motori che Common Rail a parte non hanno ricevuto innovazioni di rilievo (anzi molti ancora vanno avanti con la pompa ad alta pressione ed in alcuni casi si sta tornando ai motori ad iniezione indiretta) non dimentico le gestioni elettroniche che certamente sono servite alle case per mettersi a posto con le normative antinquinamento e non certo per dare benefici effettivi e trasmissioni che nella migliore delle ipotesi scimiottano soluzioni gia' viste nei primi anni 90 (vario) .
Quindi mi rendo conto di essere spesso caustico con le incredibili innovazioni tecnologiche delle macchine moderne ma Vi prego pero' di riflettere sul cosa di veramente innovativo c'e' in campo agricolo (a me sembra un po' poco....).
Certo come detto in precedenza dovremmo stabilire cosa si intende per produzione realmente innovativa per me considerando che ci sono macchine che ancora oggi per frenare l'assale anteriore usano dei sistemi "singolari" o che prevedono che per mettere mano al sistema frizione cambio devono essere fatti a pezzettini, o che come massima opportunita' di trasmissione prevedono l'Hi -lo....
Lasciamo stare poi i consumi di carburante perchè su quelli abbiamo già detto altrove ma voglio solo dirvi che quando ho appreso per la prima volta che il Profi Trac 5000 con 500 Cv del 1978 con un motore 12 cilindri di 21000 cm3 consumasse circa 80 litri ora ho pensato che fosse un motore molto assetato e quasi inutilizzabile in campo agricolo.
Dopo quasi 30 anni ci troviamo con trattori di poco più di 300 Cv che consumano 60 litri ora e ci dicono che sono incredibilmente parsiomoniosi ora fate un po' Voi il conto.
Alla luce di quanto sopra riportato ribadisco che non disprezzo affatto le innovazioni anzi le ritengo importantissime sempre che ci mettiamo d'accordo su cosa voglia dire innovare (veramente!!!!) in campo agricolo.....altro che minestre riscaldate....
Saluti
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x delfo, il tuo scritto non fa una grinza, non ero a conoscenza che gli ultimi shluter fossero arrivati al cambio a variazione continua, per caso non sei a conoscenza di come fosse fatto o su quali principi si ispirasse, allora fendt quando arrivò col suo vario in pratica non aveva scoperto nulla di innovativo.
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