MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Trattori d'epoca taroccati

Collapse
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • Trattori d'epoca taroccati

    Apro questa discussione per parlare un po' dei trattori d'epoca esposti dal G.A.M.A.E all'eima show.
    Se devo essere sincero sono rimasto un po' deluso dalla storicità di alcuni Landini che a mio avisso non erano da esporre ad una manifestazione di questo tipo.
    Mi spiego meglio:
    Molti dei Landini esposti erano pesantemente modificati con distributori idraulici, ganci rapidi nei bracci del sollevamento sollevatori visibilmente non originali ecc.
    Anche i colori di molti trattori non erano fedeli all'originale come ad esempio un Super riverniciato con i colori jd o un 55-60 ,credo fosse un 55-60, però poteva anche essere un 45-50 non mi ricordo, verniciato rosso con addirittura lo stemma della ferrari davanti!.
    Addirittura ad uno, quelllo rosso credo gli fosse stata anche data su la nafta perchè faceva una fiammata continua dalla marmitta... che non è una cosa normale.., però questa è la meno.
    Ognuno è libero di fare ciò che vuole con i propri trattori ma io credo che questi mezzi non siano adatti a rappresentare ad una manifestazione cosi importante dei trattori d'epoca.
    Una pesona ignorante in materia peserebbe che quei mezzi sono originali cosi come sono!
    Perchè l'aratura che facevano questi mezzi non era un aratura d'epoca!!!
    40 anni fa non usavano aratri con spostamento idraulico!!!
    Certamente che non tutti i mezzi erano modificati, c'erano anche dei trattori come il titan o gli OTO che di modifiche cosi evidenti non ne avevano, ma anche alcuni Landini erano originali...
    Quei Landini tutti modificati( premetto che a mè non piaciono tutte quelle modifiche) secondo mè ci possono stare ad una festa di paese ma non come rappresentazione dei trattori d'epoca ad un evento cosi!.
    é come se all'Eima di Bologna avessero esposto fra i mezzi che rappresentavano i trattori d'epoca il Landini a testa calda con i ganci rapidi nei bracci del sollevatore e i distributori idrauli... che storicità è secondo voi??
    Voi che ne dite?

  • #2
    Ho visto una situazione più o meno come l'eima show che descrivi.

    Aratura diurna e notturna: Landini 55/60 con le modifiche da te elencate (forse addirittura gli stessi), 80 R nella stessa situazione, con aratri enormi e sproporzionati al trattore.
    Arano con fiamme, esplosioni e impennate, ma il lavoro somiglia più a un campo di fieno con le andane.

    A me era stato affidato un OTO C 40, visto che il proprietario non aveva idea di come utilizzarlo.
    Senza fare tanto spettacolo, ho arato utilizzando il suo aratro originale, e l'aratura era perfettamente in piano, sembrava che il terreno fosse stato fresato!

    Tutte queste manomissioni secondo me non hanno senso, addirittura qualcuno monta il filtro aria inox...

    Commenta


    • #3
      Concordo con quello detto da cigua anche dalle mie parti recentemente, come tutti gli anni e' stata fatta una festa di aratura con questi mezzi landini con attacchi idraulici, volani e teste maggiorate gomme esagerate, L45 e Super trasformati in cingolati su carro OM, Fiat R 80 con doppia trazione e motore sei cilindri 180 cv, sicuramente spettacolare specialmente in notturna, ma niente di originale.
      Io quest'anno durante la nostra festa annuale ho provato a fare qualche solco con il mio Superlandini in fusione e aratro a carello, la gente rimaneva stupita dalla regolarita' e potenza di quell'ammasso di ferro.

      Commenta


      • #4
        Metto qualche foto fatta ieri, anche quelle degli esemplari ORRIBILMENTE colorati
        Attached Files

        Commenta


        • #5
          bhe scusa cigua!! le fiammate sono normali... non devono essere continue ma puo darsi che un po di fiammte le faccia in aratura.... infatti i nosti nonni al posto di pulire il cilindro dicevano "lasal li che duman sa va a arà!!" (lascialo li che domani si va a arare!!!!!) infatti dopo un po che sforzava tanto cominciavano a partir fiammate.... però a fine lavoro guardavi la marmitta dentro e ti ci specchiavi!!!! indem il cilindro!! peò ti do ragione su tutti quei landini modificati... in particolare quello con la doppia trazione(che sembrava same),gli attacchi del sollevatore e le frecce fiat!!! quello è stato il peggio del peggio!!!! però mi è piaciuto quel motore trainato che l'acqua usciva per raffreddarsi!!!!

          Commenta


          • #6
            Forse sulle fiamme posso aver sbagliato ma ormai sono andato a varie feste in cui ho visto dei trattori d'epoca Landini al lavoro e si qualche fiamma visibile di giorno ci può stare ma li quando l'ho visto io ha fatto una tirata continua tutta di faimmata!!
            Però quella è la cosa minore, che ci potrebbe anche stare per fare un po' di scena.
            Ma ragazzi alcuni avevano anche l'idroguida! e uno aveva anche il gancio traino tipo quelli da 200 quintali per i trattori grossi.
            Non ho nulla contro queste modifiche, anche se per me sono orribili, ma portare questi mezzi a questo tipo di manifestazione mi sembra una cosa sbagliata pichè danno a chi no li conosce una falsa immagine dei mezzi che nella realtà non sono cosi...
            Una tra le cose che mi ha dato più fastidio è stato il Bufalo riverniciato jd che per la sua rarità non meritava di fare questa fine.
            Ripeto che uno è libero di fare ciò che vuole con i sui trattori ma secondo mè il G.A.M.A.E no doveva sceglierli per questa espsizione.
            La mia però è solo un opinione.
            Per fortuna che qualche Landini originale c'era e insieme al Titan agli Oto e agli atri mezzi originali ehanno aiutato a dare un po' di vera storicità alla cosa.
            Posto qualche foto.

            Commenta


            • #7
              Vedendo le foto del Landini trazionato mi domando come un mezzo con modifiche cosi' radicali possa aver ottenuto la targa oro da parte dell' ASI.
              Un plauso a chi ha effettuato la trasformazione, ma nulla a che vedere con un L 55 originale, si intende, questa e' solo la mia opinione.

              Commenta


              • #8
                La mia opinione è che una piccola personalizzazione del mezzo ci possa anche stare ma definire d'epoca e invitare questi trattori pesantemente modificati a queste manifestazioni non credo sia una scelta felice in quanto danno una visione distorta della realtà a chi questi mezzi non li ha mai visti al lavoro (me compreso).
                Fatto salvo che con il propio trattore ci si fa quello che si vuole.

                Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Dozza a tal proposito.

                Commenta


                • #9
                  Si anche io sono curioso di sapere cosa ne pensa Dozza....
                  Perchè come hai detto giustamente anche tu Giampi una piccola modifica ci può stare ma li sembrava dalle modifiche che ci avevano fatto che dovessero farci del contoterzo con quei trattori tante erano le comodità che ci erano state aggiunte.

                  Commenta


                  • #10
                    A me i trattori modificati non dispiacciono per niente!
                    Se un trattore e' restaurato in tutto e per tutto, visto uno li hai visti tutti, invece in caso di modifiche (piu' o meno pesanti) ogni trattore diventa un esemplare unico su cui poi ognuno dice la sua, se quel Landini non avesse avuto la trazione anteriore, nessuno lo avrebbe notato, come pure quelli con mega impianti idraulici o ancora con verniciature fuori ordinanza, quindi ben vengano le modifiche!
                    Giustificherei invece l'integrita' del mezzo solo da un punto di vista economico, per chi ne fa' un business (e ormai sono troppi!), mentre per un uso hobbistico ben vengano i prototipi! io ad possiedo un vecchio Same Centauro a cui hanno modificato il cofano inserendo la fanaleria della Fiat 127, le doppie marmite (cilindri a V) della Fiat 605C, una cabina recuperata dalla serie Fiat 666, ma mai mi sognerei di rimetterlo normale, cosi' tutti quelli che lo vedono hanno da esprimere il loro giudizio!
                    All' OTO C25 abbiamo tagliato lo scarico originale e applicato una spece di camera di risonanza per evitare che passando sotto casa di un vicino disturbasse nelle ore della "pennichella", cosi' non e' piu' originale, ma tanto mica dobbiamo venderlo!

                    Commenta


                    • #11
                      Discrezione si, ma non alle manifestazioni specializzate!

                      Originalmente inviato da ralfg Visualizza messaggio
                      A me i trattori modificati non dispiacciono per niente!
                      Se un trattore e' restaurato in tutto e per tutto, visto uno li hai visti tutti, invece in caso di modifiche (piu' o meno pesanti) ogni trattore diventa un esemplare unico su cui poi ognuno dice la sua, se quel Landini non avesse avuto la trazione anteriore, nessuno lo avrebbe notato, come pure quelli con mega impianti idraulici o ancora con verniciature fuori ordinanza, quindi ben vengano le modifiche!
                      Giustificherei invece l'integrita' del mezzo solo da un punto di vista economico, per chi ne fa' un business (e ormai sono troppi!), mentre per un uso hobbistico ben vengano i prototipi! io ad possiedo un vecchio Same Centauro a cui hanno modificato il cofano inserendo la fanaleria della Fiat 127, le doppie marmite (cilindri a V) della Fiat 605C, una cabina recuperata dalla serie Fiat 666, ma mai mi sognerei di rimetterlo normale, cosi' tutti quelli che lo vedono hanno da esprimere il loro giudizio!
                      All' OTO C25 abbiamo tagliato lo scarico originale e applicato una spece di camera di risonanza per evitare che passando sotto casa di un vicino disturbasse nelle ore della "pennichella", cosi' non e' piu' originale, ma tanto mica dobbiamo venderlo!
                      Caro Ralf il tuo punto di vista è pienamente condivisibile però io non credo che la questione riguardi soltanto la discrezione del proprietario. Qui si parlava del fatto che, ed io mi trovo pienamente d'accordo, non è assolutamente "educativo" portare trattori d'epoca pesantemente modificati ad una manifestazione così importante come l'Eima e per di più da parte di un club (GAMAE) che si è sempre posto come uno dei pilastri del collezionismo di trattori d'epoca in Italia. Forse la cosa è stata un tantino avventata! Poi sul fatto che ognuno con le sue macchine possa fare quello che vuole non vi è dubbio alcuno!! Anche se io personalmente sono più per le modifiche di un tempo che quelle dei giorni nostri!
                      Saluti
                      apozzo

                      Commenta


                      • #12
                        Si apozzo concordo pienamente il tuo pensiero.
                        Infatti anche secondo mè il GAMAE ha sbagliato a portare quei trattori all'Eima per il fatto che con tutte quelle modifiche che gli sono state apportate danno un idea sbagliata a coloro che non conoscono i trattori.
                        Infatti mi è capitato di sentire da alcune persone che guardavano i trattori: " osti! già in quegli anni avevano l'droguida!?! secondo voi è originale...".
                        Questo mi ha fatto capire appunto che idea sbagliata davano queste macchine a i non intenditori!.
                        Poi uno è libero di apportare tutte le modifiche che vuole al suo mezzo ma in una manifestazione ufficiale come questa "il trattore d'epoca" in aratura non può essere rappresentato da dei Landini con i distributori idraulici e con il sollevatore visibilmente non originale!.Secondo tè Ralfg che aratura d'epoca è? se mai è un aratura con trattori d'epoca mdificati.. non è certo come aravano 50 anni fa...
                        Questo lo posso accettare benissimo ad una normale manifestazione di trattori d'poca con annessa aratura, dove ognuno porta il suo trattore modificato come vuole e ci fa ciò che vuole; ma non ad una manifestazione cosi.

                        Commenta


                        • #13
                          Originalmente inviato da apozzo Visualizza messaggio
                          Caro Ralf il tuo punto di vista è pienamente condivisibile però io non credo che la questione riguardi soltanto la discrezione del proprietario. Qui si parlava del fatto che, ed io mi trovo pienamente d'accordo, non è assolutamente "educativo" portare trattori d'epoca pesantemente modificati ad una manifestazione così importante come l'Eima e per di più da parte di un club (GAMAE) che si è sempre posto come uno dei pilastri del collezionismo di trattori d'epoca in Italia. Forse la cosa è stata un tantino avventata! Poi sul fatto che ognuno con le sue macchine possa fare quello che vuole non vi è dubbio alcuno!! Anche se io personalmente sono più per le modifiche di un tempo che quelle dei giorni nostri!
                          Saluti
                          apozzo
                          Condivido pienamente ne passa differenza fra un trattore d'epoca restuarato o conservato (e magari un pò rugginoso) e una macchina completamente modificata in tutte le componenti.
                          Ben vengano le modifiche e complimenti per il landini a 4rm ma è un pugno nello stomaco in mezzo a nonnetti originali .

                          Commenta


                          • #14
                            Effettivamente il Landini L55 con 4 RM non dispiace neanche a me, lo avevo gia visto da qualche parte. Tutto sommato non è una modifica cosi volgare (vedi rosso Ferrari). Si dovrebbe però magari distinguere questi "elaborati" dagli originali, semplicemente con tabelle informative applicate sulla macchina che riportino il tipo di modifica artigianale che è stata apportata, in modo da non dare una visione distorta ai visitatori inesperti.
                            Ultima modifica di Engineman; 22/03/2016, 17:20. Motivo: tolto OT

                            Commenta


                            • #15
                              Premesso che all'Eima Show non ho partecipato, e quindi non ho visto i modelli manomessi che citate, vorrei pero' esprimere anche il mio parere, visto che comunque modifiche e personalizzazioni non mancano neppure in altre manifestazioni.

                              Non dispiacciono neppure a me le macchine personalizzate, purche' rasentino comunque il buon gusto, tuttavia condivido il pensiero gia espresso da altri, ossia in un occasione cosi "importante" con il patrocinio di un club cosi importante (gamae) sarebbe preferibile esporre macchine piu vicine possibile all'originalita'.
                              In mancanza di questa condizione, trovo molto interessante l'idea di Camic, ovvero esporre una tabella dichiarante le modifiche apportate (ivi comprese livree stravaganti).

                              Il problema di fondo, a mio avviso, è che non tutti gli appassionati nonche' collezionisti sono dei "veri" amatori. Taluni preferiscono mettersi in risalto nella mischia o attirare l'attenzione con pericolose impennate nonchè fiammate, piuttosto che mostrare ai curiosi, ai ragazzini o ad altri appassionati le macchine restaurate o conservate in tutto il loro splendore originale.

                              Altri, semplicemente perche' hanno i capelli bianchi, oppure semplicemente perche' vanno alla cena annuale del club trattori d'epoca X, si autofregiano di titoli vari, profondi conoscitori nonche' esperti etc etc. A queste persone è pressoche' impossibile far notare qualcosa di "anomalo" sulle loro macchine o su macchine di cui credono di conoscere la storia e le caratteristiche, men che meno da parte di chi evidentemente ha qualche decennio meno di loro.... "ma che ne vuoi sapere te......." risposta oramai scontata.
                              Ricordo ancora una discussione che ebbi col proprietario di un mezzo ad una manifestazione, lui sosteneva che il servo fosse originale sulla sua macchina, io dicevo di no. Dopo essermi sorbito le sue faccine da essere superiore, son pure venuto a sapere che la macchina era del padre, dopo essere stata a marcire per anni, ha scoperto che con due pennellate di colore riesce a mettersi in mostra alle fiere paesane.
                              Una volta a casa, ho raccolto tutto cio' che avevo sulla macchina oggetto della discussione, ho trovato altra documentazione, fino ad arrivare alla fine della produzione. Di servosterzo, chiaramente, nessuna traccia....

                              Certi gruppi di amatori, molti dei quali con iscritti coi "capelli bianchi", nel tempo mi hanno dimostrato di non essere cosi preparati come si fregiano. Se ad una manifestazione di importanza nazionale (l'anno scorso, dalle parti di Bologna) mettono qualcuno a sorvegliare i mezzi d'epoca e a fornire eventuali spiegazioni ai curiosi, dovrebbero quantomeno assicurarsi che questo "qualcuno" sappia almeno i nomi dei modelli, e non faccia l'aria sbigottita se un anonimo passante tenta di spostare la tabella riassuntiva messa erroneamente su una macchina invece che ad un altra.
                              Quindi son dell'idea, senza dubitare in alcun modo del Gamae (di cui non so nulla e di cui non conosco nessuno) ma facendo un discorso molto piu generalizzato, che il patrocinio del club "X" non sia garanzia di veridicità circa le caratteristiche delle macchine.
                              P.S. provate a chiedere a qualcuno di loro cosa ne pensa del nostro forum, molti lo conoscono o ne hanno sentito parlare, chiaramente secondo molti è solo un giochino per ragazzini attempati. Beata ignoranza..... (la loro)

                              Commenta


                              • #16
                                Ma scusate non si chiamano trattori d'epoca?
                                Allora tutto sto ferraccio attaccatogli adosso con tanto di vernice di colore non originale a cosa serve, se non a confondere le idee?
                                Il mezzo d'epoca di qualsiasi anno sia secondo me va tenuto il più possibile originale,perchè la funzione di tali mezzi non è quella di dare prova di ergonomia, potenza superiore a quella originale o quella di esser notati per la verniciatura all'ultimo grido, la loro funzione è quella di far conoscere a chi non li ha mai visti o ricordare a chi li ha usati all'epoca della loro commercializzazione, come erano fatti come funzionavano e cosa rappresentassero per l'epoca nella quale sono nati.
                                Il resto è ignoranza, tamarragine, ignoranza e mancanza di rispeto per la tecnica e la storia delle macchine agricole, per certe cose esiste il tractor puling, magari la categoria più piccola, quella con un livello di elaborazione minore, siccome penso che certa gente non abbia i numeri per fare certe cose allora nella loro incapacità sputtanano quello che hanno convinti di essere dei maghi ed invece sono solo dei cafoni.
                                Modifiche di tale portata per me potevano essere accettate in un periodo come quello del dopoguera quando il bisogno di macchine agricole e l'inventiva di veri maestri della meccanica ha dato origine al fenomeno delle carioche, ma tale categoria di mezzi è entrata nella storia solo perchè è la dimostrazione di come in un determinato periodo l'inventiva e la tecnica si siano spinte a livelli alti per poter portare a casa la pagnotta per dirla in parole povere, questi portano a casa solo la loro figura da ignoranti.
                                L'ASI dovrebbe intervenire, se effettivamente la targa oro montata sul Landini testacalda 4rm fosse autentica l'ASI farebbe bene a controllare meglio chi rilascia certe targhe, non vorrei che fossimo alle solite, cioè alle cose fatte con leggerezza.
                                Poi per dirla tutta quelli cosi modificati non sono mezzi d'epoca perchè non rappresentano nella della macchina originale, quindi per me anche dal punto di vista economico non valgono molto.
                                Ultima modifica di MCT-ITA; 05/10/2007, 20:21.

                                Commenta


                                • #17
                                  Senza Parole!

                                  Quando ho visto le foto di alcuni trattori della
                                  "MOSTRA DINAMICA DI MACCHINA D'EPOCA ORGANIZZATA DAL GAMAE"
                                  sono rimasto senza parole! Ammutolito dalla indecenza di quelle due macchine. Non so le altre, ma, giuro che se fossi stato presente, avrei cacciato a pedate nel culo i proprietari del Bufalo verde e del 45 (o 55) rosso!
                                  Ognuno è libero di fare dei propri veicoli ciò che vuole, ma nessuno deve offendermi personalmente come socio del Gamae.
                                  G.A.M.A.E. significa Gruppo Amatori Macchine Agricole d'Epoca.
                                  E' bene chiarire:un mezzo d'EPOCA resta tale solo ed esclusivamente se conservato, oppure restaurato con correttezza in modo da sembrare il più somigliante possibile a quando è uscito dalla fabbrica. Si può tollerare un "tono" di vernice, ma non si può accettare nemmeno un pneumatico di misura non prevista dal costruttore.
                                  Lo vuoi rosso? Prenditi un McCormick ZTX: 284 cavalli coi quali puoi scendere a un metro. Lo vuoi verde? Prenditi un JD 8530: 330 cavalli coi quali puoi scavare sino all'inferno senza impennare!
                                  Immaginate cosa potrebbe succedere se, ad una manifestazione d'auto d'epoca, qualcuno si presentasse con un Ferrari grigio macchine o a 4 ruote motrici, o con una Bugatti o una Rolls con le gomme slick!
                                  Per essere rimasto senza parole, ho già parlato troppo!

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Rispetto tutti, ognuno di noi con il proprio mezzo puo' fare cio' che vuole,
                                    a volte i proprietari di questi trattori fanno veri e propri capolavori di meccanica,
                                    la domanda che pongo di nuovo e' come faccia l'ASI ad omologare un mezzo
                                    del genere con doppia trazione, parafanghi quadri e gomme maggiorate oltre
                                    a tutto il resto, nella foto in evidenza si nota la targa oro con numerazione ASI.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Originalmente inviato da Franco67 Visualizza messaggio
                                      Rispetto tutti, ognuno di noi con il proprio mezzo puo' fare cio' che vuole,
                                      a volte i proprietari di questi trattori fanno veri e propri capolavori di meccanica,
                                      la domanda che pongo di nuovo e' come faccia l'ASI ad omologare un mezzo
                                      del genere con doppia trazione, parafanghi quadri e gomme maggiorate oltre
                                      a tutto il resto, nella foto in evidenza si nota la targa oro con numerazione ASI.
                                      ASI vuol dire Automotoclub Storico Italiano. l'ASI, dopo aver esaminato la richiesta dell'interessato ed esaminato fisicamente il vicolo in questione, rilascia un certificato di storicità con eventuali "note" che possono essere "fari non originali", "pneumatici non previsti dal costruttore", "sedile non originale" e via di questo passo quando si tratta di piccole cose.
                                      Tanti anni fa, come commissario ASI, rifiutai la firma ad una certificazione di un veicolo con pneumatici non previsti dal costruttore poichè ne modificavano l'aspetto tradendone il periodo. Ogni trattore è figlio del suo tempo e ne testimonia l'indigenza o l'opulenza. Il SuperLandini, il Velite, l'L25 coi loro pneumatici "magri" testimoniano gli anni grami dell'Italia del dopoguerra. Se li cambi, e chiedi la targa di autenticità storica dall'ASI (lascia stare l'oro, è gialla e basta), io non te la concedo perchè si tratta di un "falso" storico. Sarà per questo che, pur essendo da anni confermato commissario ASI, non vengo mai chiamato alle certificazioni. Il mio non è "rigore", termine troppo grosso per una cosa così banale, è solo buon senso, è che non voglio tradire la storia. Non voglio che i figli dei figli dei miei nipoti mi chiedano:"nonno eri tu che hai firmato questo? Da dove si intuisce che intendo campare molto!

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Finalmente ho capito come funziona, io ho quattro mezzi omologati ASI, uno di questi,
                                        il Fordson ( Cork ) ha delle evidenti modifiche fatte negli anni 45 / 50, a questo trattore e' stato applicato un regolatore non originale una scatola dello sterzo esterna il filtro dell'aria maggiorato, i cerchi con pneumatici di cui quelli anteriori diversi fra loro, e la verniciatura che e' gialla ed io ho voluto mantenere tale perche' il mezzo essendo appartenuto alla mia famiglia da oltre 50 anni con questo colore, non ho avuto il coraggio di cambiarlo.
                                        Queste modifiche mi raccontava mio zio erano state fatte perche' il trattore veniva usato per la trebbiatura del grano e la sgranatura del mais, e quando io chedevo come mai avesse una ruota piu' alta dell'altra mi rispondeva " all'epoca non c'era altro ".
                                        Queste modifiche a mio modesto parere anche se stravolgono in parte l'originalita' del mezzo testimoniano un periodo storico difficile.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Forse mi sono spiegato male, per me un conto e' una modifica effettuata negli anni in cui il trattore lavorava effettivamente, dopo circa dieci anni dalla sua nascita, e un altro le modifiche effettuate ora.

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Ragazzi qui secondo me stiamo perdendo di vista il filo del discorso!
                                            Le modifiche radicali ad un trattore d'epoca, indipendentemente dal periodo in cui sono state fatte, ne inficiano l'originalità! Ora, ed io lo sostengo da sempre, se un fordson è stato modificato 50 anni fa per renderlo più confacente alle esigenze del proprietario, le modifiche "testimoniano" il percorso storico della macchina e possono addirittura renderla più interessante e quotata! Ciò però non toglie che quel Fordson non sia rappresentativo dei milioni di esemplari che in quegli anni uscirono dalle fabbriche. E di questo si deve necessariamente tenere conto!
                                            Ben altra cosa, a mio parere, è il discorso di uno che si alza la mattina del 07/10/2007 e vernicia in giallo canarino un Bubba UT2! Ma che diamine centra? In questo caso, oltre ad inficiare l'originalità del mezzo, si (s)cade nel cattivo gusto e si offende la memoria di chi ha costruito quel trattore e gli ha conferito determinate caratteristiche!
                                            Sono più benevolo nei confronti delle "modifiche d'epoca" semplicemente perchè le condizioni di vita di allora possono giustificarle. Giustificarle però non vuol dire accettare indiscriminatamente queste macchine alle manifestazioni (qualificate) di trattori d'epoca.
                                            Una proposta:
                                            Qualora il numero di macchine presenti lo permetta, inseriamo nelle manifestazioni una sezione che mostri questi trattori anticamente modificati e illustri, attraverso la voce dei vecchi proprietari o di quelli che ne hanno ricostruito la storia, le motivazioni e i benefici che tanti anni fa portarono a quelle modifiche. Ovviamente stiamo parlando di modifiche sensate e significative (non il clacson per intenderci!). Sarebbe di certo anche un modo per imparare ed insegnare un pezzo della storia della nosta agricoltura.
                                            Saluti
                                            apozzo

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Stiamo affrontando un tema di elevato spessore intellettuale e lo stiamo gestendo nolto bene. Complimenti a tutti e grazie a Cigua che l'ha sollevato.
                                              Franco dice che le modifiche apportate al suo Fordson sono storiche perchè appartengono alla storia del trattore. Franco ha ragione. Di un trattore storico, io colleziono il progetto, l'idea, gli uomioni che lo hanno assemblato, ma soprattutto colleziono l'anima di chi lo ha usato, con le difficoltà per avviarlo, le riparazioni fatte con mezzi di fortuna, le bestemmie che ha tirato quando andava male e le gioie che ha provato a svolgere il lavoro con meno fatica. Non mi sono mai permesso di eliminare una modifica che l'operatore del tempo ha portato al veicolo per migliorarne il rendimento. C'è della genialità in queste soluzioni che fanno parte storicamente del trattore. Un dado o un bullone "scalpellato" non lo cambio: fa parte della vita del veicolo.
                                              Oggi rimani in panne sul campo. Non scendi nemmeno dalla cabina. Apri il telefonino, parli con l'assistenza e al pomeriggio arriva il furgone con il tecnico che ti cambiala scheda o la centralina e prima di sera puoi finire il lavoro. Cinquanta anni fa, tornavi a casa a piedi, prendevi la bicicletta e andavi dal meccanico; gli spiegavi alla meglio il problema e, forse, il giorno dopo veniva col cavallo e il carretto a cercare dimetteerci una "pezza". Ricambi? Non se ne parla nemmeno per un Fordson del 1929! Questa è storia.
                                              Se Givannetti avesse costruito la trazione del L55 nel 1956 per migiorarne il lavoro sarebbe storia. Poichè lo ha fatto nel 2000 esclusivamente come esercizio tecnico, diamogli una laurea honori causae in ingegneria meccanica, oppure una targa tecnica ma mai una targa storica!
                                              Potrei fare una meravigliosa, esatta copia della Gioconda, ma non mi sarebbe mai consentito di esporla in una mostra su Leonardo! Anche perchè su quel prato, in fondo, un piccolo testacalda ce lo metterei!

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Originalmente inviato da dozza Visualizza messaggio
                                                .....Franco dice che le modifiche apportate al suo Fordson sono storiche perchè appartengono alla storia del trattore. Franco ha ragione. Di un trattore storico, io colleziono il progetto, l'idea, gli uomioni che lo hanno assemblato, ma soprattutto colleziono l'anima di chi lo ha usato, con le difficoltà per avviarlo, le riparazioni fatte con mezzi di fortuna...........
                                                D'accordo con te Dozza, ma vorrei conoscere la tua posizione riguardo la presenza o meno di queste macchine "modificate d'epoca" alle manifestazioni specializzate. Fin qui siamo stati tutti d'accordo nel giudicare sbagliata la presenza dei vari L45 "ferrari" e Bufalo "John Deere"....ma riguardo ai trattori modificati nel loro periodo di costruzione credo ci siano maggiori controversie! Li portiamo o meno alle manifestazioni? In caso affermativo in che veste?
                                                Saluti
                                                apozzo

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  [......riguardo ai trattori modificati nel loro periodo di costruzione credo ci siano maggiori controversie! Li portiamo o meno alle manifestazioni? In caso affermativo in che veste?
                                                  Saluti
                                                  apozzo[/QUOTE]

                                                  Facciamo l'esempio del Fordson di Franco che, qualora esposto a una manifestaziuone storica, dovrebbe avere appeso al sedile un cartello con una scritta pressappoco così.

                                                  Quesrto è un trattore doppiamente storico.
                                                  Primo perchè e nato nel 1931, poi perchè ha subito, durante la sua esistenza lavorativa, alcune modifiche che ne hanno alterato l'autenticità, ma che testimoniano l'intraprendenza degli agricoltori che lo hanno usato.
                                                  Questo Fordson modello N venne costruito a Cork, in Irlanda, nel 1931 così come è certificato dal niumero di matrricola 772601. Nacque con le ruote di ferro perchè a quel tempo non esistevano i pneumtici per trattori. Quando, nel 1948, per migliorarne le prestazioni fu deciso di "gommarlo", si trovarono davanti solo due cerchi non uguali tra loro. L'estetica passò in secondo ordine perchè il lavoro era più importante.
                                                  Nel 1941 si ruppe il regolatote e purtroppo eravamo in guerra con il costruttore del ricambio originale. Fu quindi giocoforza cercare un rimedio che si dimostrò all'altezza della situazione, al punto che ancora aggi funziona! Anche il filtro dell'aria non è originale così come il colore che dovrebbe essere grigio chiaro, ma era il solo colore disponibile nel 1946 quando lo si dovette riverniciare: era stato occultato per un paio d'anni sotto balle di paglia che un bombardamento aere espose alle intemperie distruggendone il tetto.

                                                  Come vedetre si tratta di un trattore non solo storico ma che fa parte anche della storia. . Tenetene conto.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Originalmente inviato da Franco67
                                                    Grazie all'amico Dozza per avermi confermato quello che pensavo, per quello che mi e' stato raccontato, il filtro dell'aria era stato sostituito con uno piu' efficente in quanto il trattore dovendo azionare per un lungo periodo la trebbiatrice, ne aveva necessita', pensate che con questo regolatore riusciva ad azionare una trebbia da 107 .
                                                    Per essere precisi il numero di telaio esatto e' 771224 , la commissione ASI mi ha detto che e' del 1941 il certificato di omologazione ASI e' il N° U0154, appartiene alla mia famiglia dal 18/07/1960 prima era di un terzista che abitava vicino a noi, per questo conosciamo la storia.
                                                    Grazie ancora e saluti

                                                    Franco, quel cartello che ho proposto era "pressappoco". Tu avevi scritto Cork e io ho inventato una matricola di una macchina costruita lì. Adesso che mi dici 771224 ti posso dire che fu costruita nel 1930.

                                                    Per Mefito.
                                                    I trattori sono tutti originali, escluse le "copie" che ne vengono fatto oggi, come per il piccolo Lanz che i commercianti onesti chiamano "replica".
                                                    Nella fattispecie quel Fordson è stato modificato durante la sua vita operativa e ha qualcosa in più da raccontare rispetto agli altri coetanei. E' un "pioniere" che racconta una storia; guardacaso, quella del nostro Paese. Una macchina così Fanco se la gode e, se la mostra, non la contrabbanda ma la spiega. Io non mi permetterei mai di riportarla all'origine. Se volete vedere un Cork originale, ne hanno fatti circa 30 mila. Questa ha una storia in più.
                                                    Per le automobili.
                                                    Metti di avere una Cinquecento Fiat con un cambio automatico, i sedili in pelle, dipinta di azzuro con due righe rosse . Non è originale. Si tratta della vettura che un meccanico napoletano ha modificato per la signora Kennedy, moglie del presidente degli Statii Uniti, quando è venuta in vacanza a Capri e voleva una macchinetta per scorazzare tra le strette viuzzze dell'isola. Cosa fai? La riporti allo stato originale? Se ti dovesse capitare, sono disposto a dartene una "originale" in cambio, con l'aggiunta anche di qualche euro!

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      Originalmente inviato da dozza Visualizza messaggio
                                                      Nella fattispecie quel Fordson è stato modificato durante la sua vita operativa e ha qualcosa in più da raccontare rispetto agli altri coetanei. E' un "pioniere" che racconta una storia; guardacaso, quella del nostro Paese. Una macchina così Fanco se la gode e, se la mostra, non la contrabbanda ma la spiega. Io non mi permetterei mai di riportarla all'origine. Se volete vedere un Cork originale, ne hanno fatti circa 30 mila. Questa ha una storia in più.
                                                      Dozza (o meglio William) anche io come Giuliano sono rimasto un po' perplesso dalla tua spiegazione.
                                                      Non perchè non mi fidi di te, ci mancherebbe, ma perchè la cosa "suona strana".
                                                      Concordo con te che un trattore "vissuto" ha molto da dare al suo proprietario anche una volta in pensione...ma rileggendo il tuo post mi sono posto una domanda:
                                                      Se io vado ad una manifestazione e devo giudicare lo stesso modello di trattore, il primo totalmente originale mentre il secondo "modificato ad hoc dal proprietario), dovrei giudicarli sopratutto per la storia che hanno da raccontare?
                                                      Perchè così mi è parso di capire, cioè più il trattore si dimostra "vissuto" e più ha valore.
                                                      Ti prego di correggermi se ho capito male.
                                                      Ogni tanto su Tuttotrasporti ci sono articoli che riguardano il restauro di camion d'epoca e, leggendo gli articoli ci si rende conto di come si faccia di tutto per renderli perfettamente identici all'originale eliminando le modifiche varie fatte dai proprietari...
                                                      Mi sembra che per quanto riguarda i mezzi storici, quello dei trattori sia un mondo a parte.
                                                      Comunque io la penso come te, se il trattore è stato modificato e il proprietario ti spiega il perchè di ogni modifica, si assiste ad una lezione di storia della meccanizzazione agricola...
                                                      ACTROS
                                                      "CB COMINO"

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Originalmente inviato da Actros 1857 Visualizza messaggio
                                                        Perchè così mi è parso di capire, cioè più il trattore si dimostra "vissuto" e più ha valore.
                                                        Credo che Dozza non intendesse parlare del valore economico ma del valore emotivo che il trattore può trasmettere, pensate alle generazioni che passano e il fordson che piano piano viene modificato per continuare a lavorare proficuamente, nato con le ruote in ferro, poi passato agli pneumatici, il filtro dell'aria maggiorato per reggere le trebbie e in mezzo a tutto ciò ha pure schivato qualche bomba.
                                                        Oggi è in pensione ma porta sul telaio tutti i segni degli anni passati e delle persone che vi anno lavorato intorno.

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Mi sembra d'aver messo subito in chiaro che un trattore che ha subito modifiche di qualsiasi tipo durante la sua attività, qualora venga esposto al pubblico, sempre dovrà portare un cartello esplicativo relativo ai combiamenti,. E attacato sul sedile posteriore (qualcuno ha capito che non li voglio davanti: sembrano degli impiccati!).

                                                          Circa la ricerca della originalità più estrema, ci sono diversi punti di vista, a volte anche in costrasto tra di loro. A mio avviso tutto sta nel rapporto personale che si ha con l'oggetto.
                                                          Penso al contoterzista che, nel 1939, una notte, alla luce del carburo, ha dotuto stringere un bullone con lo scarpello a martellate per finire l'aratura la mattina, per non perdere il giro del lavoro per via delle cambiali da onorare. A volte penso anche l'abbia fatto di fretta per via che la morosa l'aspettava nel fienile! Si tratta sempre di un brano di storia che, a saperla leggere, arricchisce il piacere del collezionista.
                                                          Personalmente cerco una presentazione "vissuta" nel senso che non voglio il trattore come se fosse uscito adesso dalla fabbrica. Un trattore senza storia è un pezzo di ferro! Va bene, hanno lavorato i suoi fratelli! E lui NO' Cos'è un imboscato, un buono a nulla, un "bombaccione", un impotente...non lo voglio un trattore così.
                                                          Lo ammetto: sono l'uomo che sussurra ai trattori e che ascolta le loro storie.

                                                          Il rapporto con la moto e con l'auto è di altra natura; sono oggetti di svago, anche se sono convinto che qualche proprietario la pensa come me.
                                                          Il camion è molto più vicino al trattrore. Chiaro però che se qualcuno compra un camion e lo restaura a "nuovo" non può avere pietà per tutte le modifiche, a meno che non ne conosca l'orighine.

                                                          E' stato detto del valore.
                                                          Da un punto di vista venale, il mezzo deve essere il più possibile aderente all'originale uscito di fabbrica. Qualsiasi modifica lo penalizza: non ci sono affeti e sentimentalismi ch etengano.
                                                          Da un punto di vista storico le cose cambiano.

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            Modifiche e c

                                                            Sono d'accordo col buon William su tutta la linea,d'altronde sembra quasi una poesia la sua storia-descrizione e,aggiungo,se un trattore nn viene restaurato nn vedo l'assoluta necessita'di riportarlo all'originale,anzi se qualche modifica ne migliora il funzionamento puo'anche essere interessante.

                                                            Commenta

                                                            Caricamento...
                                                            X