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Deontologia del giardiniere/arboricoltore

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  • #31
    GHIRO: ricordati che è vero che quel lavoro (il capitozzo dell'abete), se non lo farai tu lo farà qualcun altro, ma è anche vero che se lo farai, sarai stato proprio tu a farlo....

    Non so se cogli il senso, ma i 500 euro di oggi, ti potrebbero costare migliaia in futuro, la pianta resta e la gente che la vede saprà che sarai stato tu a fare quella porcheria.

    Rifletti...

    Ciao

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    • #32
      Originalmente inviato da Green Zone Visualizza messaggio
      GHIRO: ricordati che è vero che quel lavoro (il capitozzo dell'abete), se non lo farai tu lo farà qualcun altro, ma è anche vero che se lo farai, sarai stato proprio tu a farlo....

      Non so se cogli il senso, ma i 500 euro di oggi, ti potrebbero costare migliaia in futuro, la pianta resta e la gente che la vede saprà che sarai stato tu a fare quella porcheria.

      Rifletti...

      Ciao
      condivido in toto .
      non per questione di denaro ,ma semplicemente perché ognuno lavora come meglio crede e poi ci mette la faccia.

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      • #33
        Originalmente inviato da Green Zone Visualizza messaggio

        Non so se cogli il senso, ma i 500 euro di oggi, ti potrebbero costare migliaia in futuro, la pianta resta e la gente che la vede saprà che sarai stato tu a fare quella porcheria.

        Rifletti...

        Ciao
        Se c'è uno che non è a caccia di soldi, quello sono io...
        Forse non si capiva ma il mio dubbio era rivolto esclusivamente all'aspetto "deontologico" della questione.

        Per spiegare ancora meglio faccio una premessa: di getto,di fronte alla spiegazione del cliente riguardo i pannelli solari, mi sarebbe venuto da rispondere. Scusi ma l'albero c'è già, i pannelli no, se lì non prendono luce faccia a meno di metterli. Ma non volevo essere maleducato.
        Ma a parte questo.

        Il mio cruccio è: posto che, se il cliente si impunta, il povero albero subirà il trattamento in questione, il fatto di rifiutarsi di farlo significa "difendere" la pianta o difendere la propria reputazione, temendo che un intervento non corretto possa far sì che si venga additati come incompetenti?
        Come spiegavo, probabilmente ci sarebbero gli strumenti per "convincere" la vicina all'abbattimento.
        Se il mio unico scopo fosse il lucro farei di tutto per consigliare questa soluzione così potrei comunque prendere un lavoro e non fare brutta figura, in quanto l'eliminazione della
        pianta non sarebbe considerata un lavoro mal fatto.
        Invece pensavo che il capitozzo sarebbe sì un lavoro non corretto ma sarebbe fatto non per ignoranza ma per rispondere ad una precisa richiesta e lascerebbe probabilmente in vita la
        pianta per parecchio tempo.

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        • #34
          Buongiorno,
          mi intrometto nella discussione...Visto che prorpio iero ho fatto un po' di foto di capitozzature qua e la'.....

          E' vero che il cliente ha un esigenza ma bisogna trovare una via di mezzo e sicuramente la capitozzatura non è la via migliore.

          Se veramente ne vale la pena e non c'è la possibilità di posizionare i pannelli da un altra parte, allora meglio abbattere l'albero (che brutta roba), e piantarne un altro anche in altro luogo. O più di uno.
          Per esempio, proprio ieri tra un grandissimo parco della zona e la mia ditta si è raggiunto un accordo: hanno messo a disposizione 410.000 mq di superficie per mettere a dimora alberi come querce, ontani, frassini...questo è l'investimento per il futuro di cui abbiamo bisogno...

          Perchè non suggerisci al tuo cliente di fare così. se vuoi ti do più informazioni...

          Però che lotta per sopravvivere...Noi per provvedere alla famiglia e l'albero per campare (e anche lui provvedere alla nostra famiglia)

          Buona giornata.

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          • #35
            Originalmente inviato da GHIRO Visualizza messaggio
            Se c'è uno che non è a caccia di soldi, quello sono io...
            Forse non si capiva ma il mio dubbio era rivolto esclusivamente all'aspetto "deontologico" della questione.


            Come spiegavo, probabilmente ci sarebbero gli strumenti per "convincere" la vicina all'abbattimento.
            Se il mio unico scopo fosse il lucro farei di tutto per consigliare questa soluzione così potrei comunque prendere un lavoro e non fare brutta figura, in quanto l'eliminazione della
            pianta non sarebbe considerata un lavoro mal fatto.
            Invece pensavo che il capitozzo sarebbe sì un lavoro non corretto ma sarebbe fatto non per ignoranza ma per rispondere ad una precisa richiesta e lascerebbe probabilmente in vita la
            pianta per parecchio tempo.
            Allora... Dal punto di vista deontologico, non ci sono dubbi.

            Il capitozzo non si fa, punto.

            Sempre a livello deontologico, se proprio lì quell'albero non ci può stare si può procedere all'abbattimento, se regolarmente autorizzato, per poi piantare qualcos'altro nel giardino, in uno spazio adeguato.

            A livello economico invece, si potrebbe lavorare il cliente ai fianchi sul fatto dell'importanza dell'albero nella qualità della vita, sull'importanza affettiva per la proprietaria e proporre ad entrambi un trapianto in luogo dove non dia fastidio.

            Prendi un compressore da cantiere, l'air spade, camion con gru, miniescavatore (se la pianta è dieci metri non sarà neanche un gran peso..), scavi il buco nel posto idoneo, imbraghi la pianta, pulisci la zolla, la ancori, sollevi la pianta e la sposti, e poi via di micorrize, potatura post trapianto, e nel frattempo avrai portato nella tua zona (forse..) qualcosa di nuovo e differente rispetto alle solite soluzioni: capitozzo - abbattimento.

            Saluti

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            • #36
              Il problema della capitozzaura è un male molto diffuso.
              e il discorso se non lo faccio io lo fa qualcun'altro è uno scudo per fare una cosa sbagliata.
              S-Riki

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              • #37
                Preciso che non ho proprio nulla a favore della capitozzatura.
                E' una pratica che detesto. Ogni volta che vedo in giro alberi capitozzati
                brontolo.

                Lo spunto che avevo proposto nasceva semplicemente da un caso particolare che mi aveva portato ad interrogarmi riguardo al "dogma" "piuttosto che capitozzare meglio abbattere" (frase che tra l'altro io stesso ho spesso pronunciato...).

                Si trattava solo di una riflessione poichè mi piace approfondire gli argomenti per comprenderli il meglio possibile.

                Se non avessi avuto una spiccata ritrosia a questo tipo di interventi non mi sarei posto nessun tipo di domanda, avrei semplicemente atteso l'occasione buona per fare un lavoraccio a qualche maniera, cercando di guadagnarci il più possibile..........

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                • #38
                  concordo sulle critiche al capitozzo eccetera(a proposito c'è chi lo chiama "pollard" perchè fa più figo, o si tratta di un'altra cosa?)porto solo la mia esperienza.
                  Mi avevano chiesto anni fa di "ri-potare"delle betulle. Ho dato un preventivo a voce ed è stato approvato ma ho aggiunto ,dando tutte le spiegazioni del caso,che il lavoro non lo avrei fatto.
                  Dopo pochi giorni erano ridotte ad attaccapanni.
                  Un paio di mesi fa mi hanno chiesto di" ridurre ed abbassare" due cedri.
                  Ho spiegato che invece avrei fatto il lavoro diversamente, ne sono stati contenti e me ne hanno chiesti altri.
                  Visto che i cedri sono sono di fianco ad una strada di passaggio ci porto o mando i clienti perplessi per vedere come è fatto un lavoro decente.
                  bau bau

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