http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=70178
Truffa e appalti, la Gdf di Venezia esegue 19 arresti, 150 perquisizioni, 111 avvisi di garanzia
Diciannove ordinanze di custodia cautelare, 111 avvisi di garanzia e 150 perquisizioni tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna eseguite dal Nucleo regionale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza nell'ambito di una inchiesta che ha portato alla luce un sistema di truffe nel campo degli appalti.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinque finalizzata alla turbativa d'asta e truffa ai danni dello Stato. I finanzieri hanno accertato, dopo mesi di indagini, che due gruppi di imprenditori, uno appartenente ad una ditta vicentina e l'altra ad una società trevigiana entrambi
capofila di una trentina aziende di piccole, medie dimensioni, si erano accordati per spartirsi appalti pubblici sotto la soglia comunitaria, inferiori ai 5 milioni di euro, per i quali è possibile procedere con la normativa nazionale e quindi con il sistema di assegnazione al prezzo più basso. La spartizione
degli appalti avveniva soprattutto nei lavori pubblici ed era attiva principalmente nel centro nord Italia.
Truffa e appalti, la Gdf di Venezia esegue 19 arresti, 150 perquisizioni, 111 avvisi di garanzia
Diciannove ordinanze di custodia cautelare, 111 avvisi di garanzia e 150 perquisizioni tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna eseguite dal Nucleo regionale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza nell'ambito di una inchiesta che ha portato alla luce un sistema di truffe nel campo degli appalti.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinque finalizzata alla turbativa d'asta e truffa ai danni dello Stato. I finanzieri hanno accertato, dopo mesi di indagini, che due gruppi di imprenditori, uno appartenente ad una ditta vicentina e l'altra ad una società trevigiana entrambi
capofila di una trentina aziende di piccole, medie dimensioni, si erano accordati per spartirsi appalti pubblici sotto la soglia comunitaria, inferiori ai 5 milioni di euro, per i quali è possibile procedere con la normativa nazionale e quindi con il sistema di assegnazione al prezzo più basso. La spartizione
degli appalti avveniva soprattutto nei lavori pubblici ed era attiva principalmente nel centro nord Italia.
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