27/01/2006 07:42
Non solo accordi pacifici, ma anche minacce ai concorrenti («Se non collabori ti facciamo la guerra in tutti gli appalti»). Erano questi i metodi della «cupola» di imprese che pilotava le gare d'appalto in Trentino. Emergono novità dall'inchiesta della Finanza che ha portato al sequestro dei conti della Azzolini di Arco. Intanto dai sindacati arrivano richieste precise: «Serve accelerare la modifica della legge sugli appalti pubblici e la Provincia deve svolgere più controlli». E il consigliere provinciale Pinter dice: «Già nel 1995 avevo denunciato i cartelli tra imprese. Serve una maggiore trasparenza».
Non solo accordi pacifici, ma anche minacce ai concorrenti («Se non collabori ti facciamo la guerra in tutti gli appalti»). Erano questi i metodi della «cupola» di imprese che pilotava le gare d'appalto in Trentino. Emergono novità dall'inchiesta della Finanza che ha portato al sequestro dei conti della Azzolini di Arco. Intanto dai sindacati arrivano richieste precise: «Serve accelerare la modifica della legge sugli appalti pubblici e la Provincia deve svolgere più controlli». E il consigliere provinciale Pinter dice: «Già nel 1995 avevo denunciato i cartelli tra imprese. Serve una maggiore trasparenza».
Commenta