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Storia: Gli Autocarri Saliscendi

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  • Storia: Gli Autocarri Saliscendi

    Leggendo una vacchia enciclopedia DeAgostini del 1970-'71,mi sono imbattuto nella definizione di un tipo di autocarri detti "saliscendi",purtroppo non c'è nessuna foto.....e non so bene come immaginarmeli....sinceramente sul subito avevo pensato ai carrelloni tipo CAMB.....però questi quì son piccoli.....proprio non so a che pensare....allora vi riporto pari pari quanto c'è scritto nel libro,così poi ne discutiamo insieme......sarebbe bello sentire i pareri di qualcuno che magari li ha provati......e qualche fotina poi sarebbe il massimo. Ora passiamo a quanto dice l'enciclopedia:

    "IL SALISCENDI : un aspetto particloarmente interessante è rappresentato dalla trasformazione dei veicoli in saliscendi,cioè dall'applicazione in automezzi di serie,originariamente a trazione anteriore o ad esse adattati,di dispositivi tali che il piano di carico si possa abbassare fino ad una quota minima che consenta con semplice raccordo a scivolo l'agevole collocamento della merce da trasportare.
    L'autocarro saliscendi comparve per la prima volta in Francia ed in Germania subito dopo la seconda guerra mondiale,ossia contemporaneamente alla diffusione dei trasporti delle merci in casse mobili o su pallets, -quì dava le definizioni di cassa mobile e pallet,ma credo di poterle saltare tranquillamente-
    Anche in Italia,nello stesso periodo,venne studiato un tipo di saliscendi,impostato dalla OM di Brescia sul veicolo Leoncino che,così trasformato,venne denominato Bassotto.Esso non ebbe molta fortuna perchè non idoneo al carico e scarico da ribalta per i trasbordi da altri veicoli.
    Uno dei primi tentativi fu il cosiddetto Tempo Matador costruito dalla Ruthman di Gescher (Vestfalia),che derivò la versione saliscendi da un autocarro con motore a benzina,a trazione anteriore ,della portata utile iniziale di 1500kg.La struttura di questo veicolo era chiaramente ispirata dai vecchi tipi di sollevatori per la riparazione delle automobili; il cassone del Tempo Matador era infatti formato essenzialmente da una incastellatura tubolare rigida composta da due parallelogrammi laterali,ciascuno ancorato su una delle due fiancate del telaio,rispettivamente dalla parte anteriore e posteriore di esso.Dentro i tubi di ogni parallelogramma scorrevano le funi (sistema a funi o Ruthman) su apposite carrucole sistemate sui suoi vertici; agli estremi delle funi era fissato il piano di carico che pertanto (essendo il sistema comandato da un arganetto idraulico) si traslava su un asse verticale,dalla quota minima del piano terra a quella di 1,30m che è l'altezza calssica per la ribalta.Si noti che il cassone,e quindi il piano di carico,poteva anche essere fissato in posizioni intermedie rispetto all'escursione consentita,per mezzo di dispositivi d'arresto retrattili,
    La soluzione della Ruthman,che in primo tempo aveva avuto molto successo,andò poi in disuso poichè si cominciò ad esigere non solo una più ampia escursione del piano di carico,fino ad arrivare a quello dei carri ferroviari,ma anche un aumento della portata del veicolo così trasformato. L'autocarro saliscendi della Ruthman aveva inoltre elevati costi di manutenzione e d'esercizio del motore.
    Dopo il saiscendi azionato con funi,fu la volta di quello con un sistema di leve-guide o sistema Wumag (comandato da martinetti a pistone telescopico) alle quali era fissato il cassone.Questo sistema,ideato appunto dalla Wumag di Krefeld,si rivelò molto robusto e pratico,permettendo anche l'innalzamento del piano del cassone fino alla quota massima di 1,55m e l'aumento della portata fino a 3000kg. Il modello ebbe larga diffusione e fu adottato ance dalla Ruthman che migliorò ancora il sistema Wumag,inserendo uno snodo al centro dei due longheroni del veicolo,di modo che il movimento del piano del cassone sull'asse verticale non richiese più leve supplementari.
    Una delle migliori soluzioni di autocarro saliscendi è stata realizzata dalla fabbrica tedesca Eylert KG di Wuppertal:il cassone è fissato ad una articolazione snodata,del tutto simile al classico parallelogramma delle forze,che ha consentito un aumento della fino a 5000kg; le leve sono articolate sul cassone in quattro punti molto distanti tra loro,,di modo che si possono agevolmente trasportare elevati carichi concentrati,comunque disposti sul piano di carico.
    La soluzione Eylert è tutt'ora la più impiegata anche in Italia; dopo la prima trasformazione che,come abbiamo visto,venne realizzata sul Leoncino,essa è stata applicata sull'autocarro leggero Lupetto,pure della OM.Naturalmente è stato necessario trasformare la trazione da posteriore ad anteriore,applicando un differenziale sterzante ed una scatola di rinvio,ma il Lupetto così adattato consentiva soltanto la portata utile massima di 2000kg e risultò perciò antieconomico.
    La soluzione più economica è stata trovata costruendo un saliscendi tipo Eylert sull'autocarro Fiat tipo 639,che ha consentito la portata di circa 5000kg; anche su questo veicolo è stata necessaria la trasformazione della trazione da posteriore ad anteriore e l'applicazione del differenziale sterzante con scatola di rinvio.Analoga trasformazione è stata fatta dall'OM sull'autocarro Tigrotto con portata di circa 3000kg.
    Infine,il saliscendi tipo Eylert,ha trovato solo per portate fino a 1500kg,la sua soluzione ottimale nel veicolo Super Jolly della Lancia (derivato industriale della Flavia),che presenta il vantaggio della trazione anteriore.Per la stessa ragione anche l'autocarro TA130 della SAIM,di cui già si è detto,si presta molto bene per la costruzione di veicoli saliscendi di grande portata.
    Recentemente sono stati costruiti saliscendi con cassoni multipli intercambiabili,in maniera che una sola motrice può,ad esempio,sganciare il cassone a terra per lo scarico e allontanarsi per l'altra manovra. Lo sganciamento del cassone del parallelogramma è possibile perchè i pistoni idraulici che lo comandano sono a doppio effetto e quando il cassone è a terra le leve di ancoraggio si staccano facilmente."

  • #2
    Ma allora son come questo Unimog.. in Germania sono ancora discretamente diffusi..

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    • #3
      Io qualche anno fa in autostrada sono stato superato da una fila di unimog con questo allestimento, se non sbaglio targati svizzeri o tedeschi, pero non ho mai capito che allestimento sia....

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      • #4
        Grazie Enzo! Almeno ora,grazie a quella foto,riesco ad immaginare qualcosina....ammesso che si tratti proprio di uno di quegli allestimenti descritti nel mio primo post.....

        Chiunque ne sappia qualcosa di questi saliscendi si faccia avanti!!

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        • #5
          Altre foto:





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          • #6
            Moooolto interessante! Ora comincio finalmente a capire bene di che si tratta! Grazie Enzo! Curiosa però la scelta di allestire così l'Unimog.....è un po' lentino su strada....per carità,ha la comodità di avere già la trazione sull'asse anteriore....però ci sono anche altri mezzi 4x4 ben più stradali che si potrebbero allestire così escludendo la trazione posteriore...spero che queste mie deduzioni non siano del tutto errate....

            Certo che uno di questi non l'ho proprio mai visto in giro.

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            • #7
              Beh, certo che non ci si fanno i trasporti internazionali..

              Sono anche usati per portare le grosse bobine dei cavi elettrici, la bobina é posata per terra, l'Unimog-Ruthmann in retro la prende tra le ruote posteriori, si alza e parte.. dieci secondi ed il centro di gravità del complesso é bassissimo.

              Perché l'Unimog? Semplicissimo.. ai tempi era uno dei pochi mezzi 4x4 di dimensioni non troppo esagerate (1.8 - 2.30m) e, soprattutto, veniva venduto già "tagliato" ufficialmente da Mercedes.

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              • #8
                Grazie mille di nuovo Drifter! Te sà proprio tut! Ora mi è tutto più chiaro

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