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ringrazio i forumisti e chi ci ospita - una piccola storia personale

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  • ringrazio i forumisti e chi ci ospita - una piccola storia personale

    nel 1950, mio padre, durante il servizio militare ha preso la patente, il suo reparto, ossia il 17° reggimento fanteria della ricostituita divisione Acqui (di stanza alla caserma di Pietralata a Roma), aveva i GMC 6 × 6 per il traino dei cannoni ed i Bianchi "Mediolanum" per gli altri trasporti. Lui era nella compagnia "armi pesanti" e quindi guidava il tre assi americano.
    Tornato alla vita civile e convertita la patente militare, andò a lavorare come autista sui ribaltabili, prima su un 626 il cui proprietario sprovvisto di patente, stava sempre in cabina e la usava come ufficio (andava al frantoio, comprava la sabbia e la portava a vendere nei cantieri).
    Poi passò alle dipendenza di un frantoio, lì guidava un 634 a 12 marce (4+ 4 ridotte + 4 moltiplicate ... se non ricordo male il cambio era "Romano e Bidelli") residuato della guerra d'africa (1935-36).
    Poi nel 1952, il grande passo, lasciati i ribaltabili, passò agli autobus di linea con l'allora compagnia tranviaria di genova (la UITE).
    Ove gli venne dapprima assegnato un Fiat 680, poi un Lancia Esatau carrozzato Garavini ed infine un Lancia Esatau P carrozzato Viberti, intervallato da una breve parentesi sui filobus.
    Poi i servizi serali fissi, sui veicoli che via via venivano messi in servizio, finendo la carriera nel 1988 con gli Inbus.
    Da bambino sono cresciuto con i suoi racconti, del "34" del "26" dell'"Esatau", la "40" la "6000" (questi due non sono modelli di autobus, ma serie di numeri sociali di quei veicoli.
    Nel 2001, ormai settantatrenne, papà ha avuto un ictus cerebrale che gli ha provocato gravi danni al linguaggio (si esprime a fatica tanto che gli estranei hanno difficoltà a comprenderlo, non legge, non scrive e comprende con qualche difficoltà il parlato altrui) ed alla deambulazione.
    Fisioterapia, logopedista, esercizi, tentativi, problemi ........... e la vita continua anche con questo grave handicapp, ma il ricordo si affievolisce in una memoria sempre meno nitida.
    Da un pò di tempo, ho scoperto questo forum e chissà come mai ho sceltol il nick di marco_634 che è anche il mio contatto su msn messenger .... marco_634@hotmail.com), ho scaricato un sacco di foto di vecchi autocarri ne ho stampate diverse e gliele ho mostrate e sembrava interessato, al che gli ho fatto un dvd e stasera gliel'ho messo in tv, era contento, anche se ha dato una lacrimuccia, vedendo il "suo" 34.
    Perchè scrivo questo messaggio?
    Per rendervi partecipe di questa mia vicenda personale, ma soprattutto per ringraziare il sito che ci ospita e per ringraziare delle foto che avete pubblicato che io ho scaricato e copiato e che mi hanno permesso di regalare a mio padre 12 minuti di passato, passato che non torna più (come per tutti noi), ma il cui ricordo è avvolto dalla nebbia della malattia.
    Grazie
    Marco C.

  • #2
    Marco, che dire, ti comprendo benissimo. Io non ho il padre in quelle condizioni ma bensì il nonno. Ha funzionato anche con lui, soprattutto facendogli vedere il film "il Bestione" degli anni '70. Se non ce l'hai e pensi che tuo padre possa essere felice nel vedere le scene di quel film, mandami un M.P. che ci si mette daccordo.

    Nel frattempo tanti sinceri auguri per tuo papà e continua imperterrito nel raccogliere foto in giro per il web da mostrargli, che sicuramente sono tra quelle cose che gli tengono "sveglio" il cervello e lo stimolano.
    http://www.forum-macchine.it/showthread.php?t=63096

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    • #3
      Marco, anche io ti porgo sinceri auguri per tuo papà.
      Mi permetto anche, se già non l'hai fatto, di consigliarti una ricerca sul sito dell'istituto Luce. Potrai con le parole chiave autocarro, autotrasporti etc. trovare e far visionare a tuo Padre svariati documentari ove compaiono all'opera, in cinegiornali del tempo, tanti autocarri e mi pare anche autobus d'epoca in piena attività.

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      • #4
        Cacchio Marco,mi hai fatto commuovere,sei un grande.Aiuta SEMPRE e finchè potrai tuo padre,anche se sta male,tienilo sempre attvo ed aiutalo.Potrà stare meglio!
        Io ho il nonno della mia ragazza nelle stesse condizioni,e cerco sempre di parlarci,gli chiedo le cose,ci parlo di caccia sua grande passione....quando poche settimane fa gli portai una lepre che avevo preso si mise a piangere....Bisogna sempre stare vicini a queste persone,perchè pur nella malattia,vivono,ragionano e pensano come noi,anche se non possono esprimerlo!Sei un grande!
        Brando.

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