Ieri mattina, come già detto nella sezione MMT BAR, sono partito alle 5.00 con destinazione L'Aquila per trasportare una lavanderia mobile destinata alla popolazione, con 6 lavatrici e centinaia di Kg di detersivi vari. A freddo il cambio del nostro 340E37 è un pò bastardo, ma dopo qualche incrocio e qualche rotonda comincia ad addolcirsi. Prendiamo l'autostrada A13 al casello di Ferrara Nord e ci dirigiamo verso Bologna, da dove poi prenderemo la A14. Alle 5.30 ci fermiamo all'area di servizio di Bentivoglio. Sta guidando Claudio, un omone da poco in Protezione Civile, di cui sono grande amico e di cui mi fido ciecamente. Ha fatto l'autista in gioventù, poi è passato a guidare autobus sulle rotte europee con le gite scolastiche ed organizzate. Ha girato tutta l'Italia e tutta l'Europa. Non c'è strada che non conosca e guida davvero come Dio comanda. Ha forse il piede un pò pesante ma non mi preoccupo. Scendiamo, ci spariamo un "Menù Mattina", poi ripartiamo osservando il cielo uggioso. A Cesena troviamo un pò di pioggia a tratti, che ci accompagna fino all'uscita di Pesaro. Proseguiamo verso Ancona, dove ci daremo il cambio alla guida, fra gli innumerevoli cantieri, restringimenti di carreggiata e cambi di corsia, limiti assurdi di 60 Km/h ed autovelox mobili. Arriviamo ad Ancona, sosta caffè/pisciata e cambio autista. Mi metto alla guida: regolazione volante, sedile e specchi, allaccio la cintura e comincio a mettere dentro le marce. Altri cantieri, altri imbecilli alla guida, altri rosari.... Gallerie buie che ti cavano gli occhi, scemi che arrivano, ti fanno i fari perchè hanno fretta e poi in curva si cagano sotto e ti restano di fianco (davanti o dietro proprio no eh???). dopo una cinquantina di Km troviamo dei birilli che chiudono la corsia di sorpasso ai mezzi pesanti, costringendoli in corsia di marcia per qualche centinaio di metri e capisco il perchè dopo poco: più avanti c'è un'area di parcheggio ed all'ingresso la Polizia Stradale che con la paletta mi fa segno di entrare: c'è il centro di revisione mobile.... All'interno del parcheggio l'ufficiale legge le scritte sul camion, capisce di aver preso un granchio e mi fa: "andate in Abruzzo vero?", io annuisco e dico "precisamente a L'Aquila", lui risponde solo "buon viaggio ragazzi, siete da ammirare, scusate la perdita di tempo". Mi riavvio e proseguo. All'uscita di Giulianova/Teramo esco dall'autostrada e prendo la superstrada che poi mi condurrà sulla A25 L'Aquila-Roma. La percorriamo senza problemi, c'è anche poco traffico. Dopo tanti discorsi sul più e sul meno e sul fatto che tira più un pelo di f.... che 3 Scania messi insieme, arriviamo al casello autostradale ed imbocchiamo la A25. Presto arrivano le prime salite bastarde, e con esse la spiacevole sorpresa: sicuramente bisogna cambiare le valvole termostatiche, l'acqua dopo qualche salitona arriva senza fatica a più di 90°C e decidiamo di fermarci col motore acceso per far raffreddare il liquido. Scende a 70°, ripartiamo, e dopo qualche salita risale la temperatura. Stessa cura, fra un pò c'è il traforo del Gran Sasso e non voglio avere problemi in galleria. L'acqua scende di nuovo a 70 e riparto lentamente senza forzare il motore e percorro l'ultima salita a 40 Km/h in 6° ridotta, lentamente mi spunta dietro un R580 con semirimorchio carico di laterizi e riesce a sorpassarmi sotto al Gran Sasso prima del restringimento di carreggiata dell'istituto nazionale di fisica nucleare. Io continuo a 60-70 Km/h senza forzare, fuori c'è fresco ed il motore respira bene e non va oltre gli 80°C.... Fuori dalla galleria, dopo circa 10 Km ritroviamo lo Scania fermo in corsia d'emergenza, col suo giovane autista scoraggiato, e d'accordo col mio secondo decido di fermarmi: a bordo abbiamo diversi gavoni con ogni ben di Dio di attrezzi. Lo Scania, messo sotto sforzo dal carico pesante non ha retto e gli è saltata una coronaria: un manicotto del radiatore è scoppiato. Le cose sono due: o la pompa dell'acqua è andata al creatore, oppure il manicotto era già crepato. In ogni caso non possiamo farci nulla e pensiamo che in fondo, anche se le termostatiche del nostro Eurotrakker sono da cambiare, alla fine l'ha spuntata il nostro Iveco, nonostante vengano snobbati dagli sfegatati dello Scania. Provo un sadico piacere a pensare a tutto ciò....

Ripartiamo, all'uscita di L'Aquila Ovest usciamo e prendiamo per il centro, in direzione del campo. Arriviamo, salutiamo gli amici di Ferrara in servizio là questa settimana, scarichiamo e ce ne andiamo subito, nonostante l'invito di rimaner a pranzo con loro. Il motivo è molto semplice: nonostante non sia sulla tabella di marcia, vogliamo andare a Villa S.Angelo per una consegna speciale. Difatti la Polizia Municipale di Comacchio ha fatto una colletta e comprato vestiti e calzature estive. 3 enormi scatoloni. Il perchè è subito spiegato: la compagna di Claudio è anche la vice-comandante della municipale in qustione, nonchè pure lei volontaria, e daò 25 aprile al 2 maggio è stata anche lei a collaborare al campo, e s'è fatta diverse amicizie, ha ascoltato le necessità della gente e deciso per l'acquisto. Davvero mitica. per dovere di servizio informo il nostro grande capo della scappatella, pronto a prendere la stoccata finale, ma.... Sorpresa! Non solo mi dice che ho fatto bene, ma addirittura mi dice che se vogliamo possiamo rimanere a dormire e saremmo potuti tornare stasera, infine si congeda dicendomi che posso fare quello che voglio, i trasporti li gestisco io, per cui mi dice di avvisarlo solo se ci sono dei problemi e mi saluta. Parlo con Claudio, chiamandolo da una parte e dicendogli che avevo chiamato i "piani alti" e c'erano guai in vista. Gli sparisce il sorriso e gli dico: "senti, ho telefonato a Marcello e ci sono delle novità, ha detto che possiamo stare qua quanto vogliamo. Che dici, pranziamo, salutiamo gli amici della popolazione e andiamo via o ti va se rimaniamo anche a cena ed andiamo via verso le 21.00?". La risposta fu: "e me lo chiedi anche? Se non hai problemi a guidare in ora tarda io ci sto". E così fu. Dopo pranzo consegnai 3 regali a Martina, Gianfranca e Ambra, le 3 ragazze con cui ho stretto amicizia negli 8 giorni al campo, poi siamo andati nelle tende a salutare i vecchietti ed infine siamo stati assaliti a baci e abbracci dalle donne che venivano ad aiutarci in cucina. Finito di pranzare vado a rapinare 220 litri di gasolio al servizio carburanti e parcheggio il bestione vicino alle tende. Poi alle 18.30 c'è la sorpresa: arriva Sergio Castellitto al campo, per salutare la popolazione e recitare alcuni monologhi. Scatto un pò di foto. Al termoine decido di scattare un pò di foto anche alla fauna femminile, che addirittura si mette in posa (vabbè, mi conoscono....), poi faccio alcuni scatti in giro nel campo ed alle 19.30 c'è l'ammainabandiera. Alle 20.00 inizia la distribuzione della cena: pastina in brodo, straccetti di manzo con funghi trifolati, seppie saltate con aglio e prezzemolo, fave cotte in umido con cipolla, frutta, dolce (stiamo riciclando i quintali di colombe pasquali avanzate), vino, acqua e caffè. In autogrill avremmo speso circa 35 euro a testa e non avremmmo avuto la compagnia della splendida gente abruzzese, che ti fanno sentire come se fossi tu ad assere ospite e non il contrario. Alla fine della cena sfodero l'asso nella manica: una bottiglia di grappa alla radice di liquirizia calabrese che avevo appositamente preso per l'occasione e conservata nel frigo portatile in camion. Un successo! Non sto nemmeno a dire che è finita in pochi minuti, grazie anche agli alpini che si sono aggregati volentieri (ma pensa un pò....). Arrivano in fretta le 21.00, e dico a Claudio che è giunta l'ora. Salutiamo fra abbracci e lacrime, con la promessa di tornare il 27 giugno per stare insieme un'altra settimana, e forse anche prima per un altro mordi e fuggi. Dopodichè Claudio si mette al volante per il primo turno. il 6 cilindri cursor mormora a 600 giri/min, gli occhi del bestione si illuminano e lentamente ci incamminiamo, percorrendo con un pò di depressione i 25 Km che ci separano dall'autostrada, monotona e dannatamente lunga. In poco tempo percorriamo quest'ultimo tratto di strada ed entriamo al casello. Ad Ancona sosta caffè/pisciata e cambio autista. Abbiamo ancora quasi 300 Km per arrivare a Ferrara, si parla del più e del meno e di quanto siano belle e simpatiche le donne Abruzzesi, si fanno progetti per il prossimo turno come giochi tipo "giochi senza frontiere" per tenere impegnati gli ospiti ed altre cose di questo tipo, in alternativa al solito cinema del campo. Verso Bologna cominciano a pesarmi gli occhi. Mi fermo in autogrill e mi sparo un altro espresso ed una lattina di Red Bull, mi fumo l'ennesima sigaretta ed aspetto che faccia effetto, che non tarda ad arrivare, dopodichè macino gli ultimi 60 Km con disinvoltura, arrivo, parcheggio il bestione, saluto Claudio e torno a casa. Sono le 4.00 del mattino, e penso che è lo stesso orario che mi sono svegliato venerdì mattina per la partenza. 24 ore in piedi....
Ma per quella gente lo fai e non ti pesa affatto, anche perchè non sono più volti sconvolti, non sono più persone da aiutare come la notte del 6 aprile. Ora sono amici, e degli amici non ti scordi, li pensi ogni momento e non vedi l'ora che ci sia un trasporto da effettuare fra un turno settimanale e l'altro. Io qui a casa spero sempre che il telefono suoni e che il capo mi dica che c'è un viaggio in Abruzzo da fare. Stasera festeggio il mio compleanno con i volontari che sono stati con me a Villa S.Angelo, il più bel regalo sarebbe che mi squillasse il telefono e che mi dicessero che la prossima settimana c'è un altro viaggio da fare....


Ripartiamo, all'uscita di L'Aquila Ovest usciamo e prendiamo per il centro, in direzione del campo. Arriviamo, salutiamo gli amici di Ferrara in servizio là questa settimana, scarichiamo e ce ne andiamo subito, nonostante l'invito di rimaner a pranzo con loro. Il motivo è molto semplice: nonostante non sia sulla tabella di marcia, vogliamo andare a Villa S.Angelo per una consegna speciale. Difatti la Polizia Municipale di Comacchio ha fatto una colletta e comprato vestiti e calzature estive. 3 enormi scatoloni. Il perchè è subito spiegato: la compagna di Claudio è anche la vice-comandante della municipale in qustione, nonchè pure lei volontaria, e daò 25 aprile al 2 maggio è stata anche lei a collaborare al campo, e s'è fatta diverse amicizie, ha ascoltato le necessità della gente e deciso per l'acquisto. Davvero mitica. per dovere di servizio informo il nostro grande capo della scappatella, pronto a prendere la stoccata finale, ma.... Sorpresa! Non solo mi dice che ho fatto bene, ma addirittura mi dice che se vogliamo possiamo rimanere a dormire e saremmo potuti tornare stasera, infine si congeda dicendomi che posso fare quello che voglio, i trasporti li gestisco io, per cui mi dice di avvisarlo solo se ci sono dei problemi e mi saluta. Parlo con Claudio, chiamandolo da una parte e dicendogli che avevo chiamato i "piani alti" e c'erano guai in vista. Gli sparisce il sorriso e gli dico: "senti, ho telefonato a Marcello e ci sono delle novità, ha detto che possiamo stare qua quanto vogliamo. Che dici, pranziamo, salutiamo gli amici della popolazione e andiamo via o ti va se rimaniamo anche a cena ed andiamo via verso le 21.00?". La risposta fu: "e me lo chiedi anche? Se non hai problemi a guidare in ora tarda io ci sto". E così fu. Dopo pranzo consegnai 3 regali a Martina, Gianfranca e Ambra, le 3 ragazze con cui ho stretto amicizia negli 8 giorni al campo, poi siamo andati nelle tende a salutare i vecchietti ed infine siamo stati assaliti a baci e abbracci dalle donne che venivano ad aiutarci in cucina. Finito di pranzare vado a rapinare 220 litri di gasolio al servizio carburanti e parcheggio il bestione vicino alle tende. Poi alle 18.30 c'è la sorpresa: arriva Sergio Castellitto al campo, per salutare la popolazione e recitare alcuni monologhi. Scatto un pò di foto. Al termoine decido di scattare un pò di foto anche alla fauna femminile, che addirittura si mette in posa (vabbè, mi conoscono....), poi faccio alcuni scatti in giro nel campo ed alle 19.30 c'è l'ammainabandiera. Alle 20.00 inizia la distribuzione della cena: pastina in brodo, straccetti di manzo con funghi trifolati, seppie saltate con aglio e prezzemolo, fave cotte in umido con cipolla, frutta, dolce (stiamo riciclando i quintali di colombe pasquali avanzate), vino, acqua e caffè. In autogrill avremmo speso circa 35 euro a testa e non avremmmo avuto la compagnia della splendida gente abruzzese, che ti fanno sentire come se fossi tu ad assere ospite e non il contrario. Alla fine della cena sfodero l'asso nella manica: una bottiglia di grappa alla radice di liquirizia calabrese che avevo appositamente preso per l'occasione e conservata nel frigo portatile in camion. Un successo! Non sto nemmeno a dire che è finita in pochi minuti, grazie anche agli alpini che si sono aggregati volentieri (ma pensa un pò....). Arrivano in fretta le 21.00, e dico a Claudio che è giunta l'ora. Salutiamo fra abbracci e lacrime, con la promessa di tornare il 27 giugno per stare insieme un'altra settimana, e forse anche prima per un altro mordi e fuggi. Dopodichè Claudio si mette al volante per il primo turno. il 6 cilindri cursor mormora a 600 giri/min, gli occhi del bestione si illuminano e lentamente ci incamminiamo, percorrendo con un pò di depressione i 25 Km che ci separano dall'autostrada, monotona e dannatamente lunga. In poco tempo percorriamo quest'ultimo tratto di strada ed entriamo al casello. Ad Ancona sosta caffè/pisciata e cambio autista. Abbiamo ancora quasi 300 Km per arrivare a Ferrara, si parla del più e del meno e di quanto siano belle e simpatiche le donne Abruzzesi, si fanno progetti per il prossimo turno come giochi tipo "giochi senza frontiere" per tenere impegnati gli ospiti ed altre cose di questo tipo, in alternativa al solito cinema del campo. Verso Bologna cominciano a pesarmi gli occhi. Mi fermo in autogrill e mi sparo un altro espresso ed una lattina di Red Bull, mi fumo l'ennesima sigaretta ed aspetto che faccia effetto, che non tarda ad arrivare, dopodichè macino gli ultimi 60 Km con disinvoltura, arrivo, parcheggio il bestione, saluto Claudio e torno a casa. Sono le 4.00 del mattino, e penso che è lo stesso orario che mi sono svegliato venerdì mattina per la partenza. 24 ore in piedi....
Ma per quella gente lo fai e non ti pesa affatto, anche perchè non sono più volti sconvolti, non sono più persone da aiutare come la notte del 6 aprile. Ora sono amici, e degli amici non ti scordi, li pensi ogni momento e non vedi l'ora che ci sia un trasporto da effettuare fra un turno settimanale e l'altro. Io qui a casa spero sempre che il telefono suoni e che il capo mi dica che c'è un viaggio in Abruzzo da fare. Stasera festeggio il mio compleanno con i volontari che sono stati con me a Villa S.Angelo, il più bel regalo sarebbe che mi squillasse il telefono e che mi dicessero che la prossima settimana c'è un altro viaggio da fare....

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