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Bianchi Mediolanum 36 e 68 A

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  • Bianchi Mediolanum 36 e 68 A

    Qualcuno mi sa spiegare per favore in che senso la versione "68 A" del Bianchi Mediolanum era migliorata rispetto alla "36"?
    Qualcuno ha poi una immagine dello chassis?
    A chi interessa, qui ci sono alcune immagini del Mediolanum versione militare:

    http://aermacchi.ifrance.com/photoscopere.htm

  • #2
    Lorenzo, innanzitutto........grazie per il sito che hai postato, ci sono bellissime foto!!
    In quanto alla differenza delle versioni 36 e 68, io non so che dirti; il Buffoni nel suo manuale edizione 1955 non tratta più il Mediolanum salvo qualche accenno di comparazione con il Miles e gli dà la medesima portata, idem pendenza max superabile etc. come fossero ambi lo stesso autocarro.
    Che dire? Che l'ultima serie 68 aveva la stessa componentistica del Miles??
    Ora non riesco a trovare la prima edizione del citato Buffoni, quella del 1936 dove probabilmente il Mediolanum è meglio trattato dato che era coevo; appena mi salta fuori, se già qualche amico non ha provveduto, se ho dati te li posto sicuramente.

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    • #3
      Grazie Junker delle informazioni; quel poco che so viene da un libro recente di Pignato-Cappellano ("Gli autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito italiano fino al 1943", SME, Roma 2005).
      Si dice appunto che il "36" venne costruito su licenza Daimler-Benz da metà anni '30. Ne esisteva, tra l'altro, una versione autocinema e autofrigo. Ad un certo punto (quando?) comparve la versione migliorata denominata "68 A.
      Tra l'altro mi piacerebbe sapere se questo rottame di autocarro blindato attualmente al Museo De Henriquez di Trieste, sia putacaso un Bianchi Mediolanum (se è un Bianchi non è di sicuro un Miles, che aveva il muso rincagnato e nelle foto lo chassis sporge anteriormente parecchio):

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      • #4
        Salve Lorenzo.
        Di sicuro quelli di Pignato sono ottimi testi, inerenti in merito ne ho edizioni primi anni 70a e sono veramente descrittivi, facenti sempre capo tra l'altro a documenti ufficiali dell' epoca e , modestissimo mio parere, se scrive qualcosa, la scrive sempre con vero fondamento, esaustivamente e........quindi dovremo scartabellare non poco per trovare i dati che ti mancano.
        Per la foto del corazzato non mi sento davvero di azzardare alcuna ipotesi salvo che " ad occhio mi parrebbe un pò grande per un telaio Bianchi " ma....
        le foto a volte ingannano sulle dimensioni
        in quegli anni è successo di tutto, se noi in AOI corazzavamo con fogli di balestra, nulla vieta che l'esercito Germanico abbia usato gli stabilimenti Bianchi sotto il loro controllo per produrre veicoli del genere con materiale Italiano o di loro provenienza.

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