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slurry seal

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  • slurry seal

    qualcuno sa dirmi di più su questo tipo di asfalto?

  • #2
    Ciao Crick, lo slurry seal che tradotto non vuol dire altro che impasto bituminoso, è in effetti una miscela di bitume liquida che viene stesa con apposite macchine.
    Tale sistema utilizza una macchina stenditrice che nulla ha a che fare con una vibrofinitrice, un autocarro attrezzato in modo da ospitare tutti i componenti per la realizzazione di tale impasto e le attrezzature atte a questo scopo.
    L'automezzo si completa poi di una piastra lisciante che distribuisce lo strato sul tappeto esistente.

    L'utilizzo di questo sistema nasce dall'esigenza di ridonare ad una pavimentazione la corretta struttura superficiale, rendendola sicura e percorribile dal traffico senza intervenire mediante fresatura e riasfaltatura.
    Il microtappeto, che viene steso a freddo, nasce da precisi studi di laboratorio, sulla base dei requisiti che esso deve avere una volta posto in opera; la scelta dei leganti quali calce, cemento ecc, dell'emulsione bituminosa, degli additivi ecc. in modo tale che l'impasto steso resista in modo adeguato al traffico ed alle intemperie.
    Naturalmente non trattandosi di uno strato di tappeto caldo lo slurry va applicato in quelle situazioni ove l'intervento tradizionale di asfaltatura si dimostri economicamente troppo costoso oppure difficoltoso in termini tecnici ( zone trafficate ecc.)

    Molto spesso si notano strade ed autostrade in cui il fenomeno delle ragnature superficiali oppure delle ormaie comincia a farsi notare, in questi casi uno strato di microtappeto può risanare superficialmente queste proboematiche, livellando e sigillando la superficie stessa e donandole la rugosità richiesta.
    Oltre a ciò, trattandosi di una mescola prodotta a freddo anche gli interventi risultano veloci e non necessitano la chiusura prolungata del cantiere.
    Ultima cosa, gli stessi microtappeti possono essere prodotti in colori diversi e ciò è utile anche nella differenziazione delle aeree stesse oltre che a renderle esteticamnete ordinate.

    Spero di averti chiarito un pò le idee.
    ciao

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    • #3
      grazie. ma quindi volendo uno potrebbe usarlo direttamente su strade di nuova costruzione, oltre che per risanare manti rovinati?

      Ma si possono anche aggiungere granuli di pneumatici per fare "l'asfalto gommato"?

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      • #4
        Infati Fabio, se il "punto di rottura" della miscela non è alto ( e quindi la qualtà del materiale bituminoso) e la temperatura aria buona e l'umidità bassa, in genere è possibile riaprire il tratto appena fatto, dopo poche ore.. (una volta sulla Sa-Rc d'estate alle 7 di mattina abbiam finito di stendere il microtappeto...alle 8 il tratto già lo avevamo riaperto, senza problemi)

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        • #5
          Beh su una strada nuova è inutile, la rugosità superficiale di un manto appena posato deve rispecchiare i requisiti richiesti in fase progettuale.
          Questi trattamenti sono stati concepiti per risparmiare denaro nelle opeazioni e nel contempo dare la possibilità di sveltire l'intervento ove non sia obbligatoriamente necessaria l'asportazione del manto ammalorato.

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          • #6
            Una macchina che fu tra le prime, se non la prima in assoluto, ad essere realizzata in Italia per la stesa del microtappeto.. era la EL.MA Spandimatik, la mia Ditta fu tra le prime (la prima in Meridione) ad averla..e a maledirla, diro' solo alcuni dei difetti di quella macchinaQuando arrivo' da noi montava un motore 4 cilindri Lombardini e la trazione sulle sole ruote posteriori , non ce la faceva a spingere le macchine cariche di pezzato basaltico ed ad azionare il miscelatore, allora, cambio motore, montaggio del motore AIFO da 5861cc da 177CV... piu trazione, maggiore possibilità di azionamento ^miscelatori ed ausiliari... ma semprre problemi a lavorare l'impasto e stenderlo (con il microtappeto basta fermarti pochi istanti e devi fermarti e pulire il tutto... e le bestemmie... e le urla volavano), allora altro rientro in fabbrica .. e trazione sulle ruote davanti.. e li si cominciarono a vedere i risultati... ma con certe emulsioni... Non ne parliamo.. un pezzo, in un curvone alla fine della discesa "LainoBorgo" della A3, ci ha fatti DANNARE... finchè alla fine l'esperienza dell'operatore di dosaggio e caposquadra, ¨lo ha fatto operare senza rispettare i parametri soliti... E questi sono solo alcuni delle miriadi di accorgimenti che facemmo apportare e che furono effettuati insieme ai tecnici EL.MA, affinchè le macchne a seguire, non patissero certi difetti, i viaggi che si fece in su e giu dalla EL.MA e i viaggi fatti dagli ingegneri nei nostri cantieri, non si contano
            Ultima modifica di geos; 07/11/2006, 23:12. Motivo: niente polemiche

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