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asfaltatura direttamente sul selciato: possibile?

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  • asfaltatura direttamente sul selciato: possibile?

    Salve a tutti!
    Spero che qualcuno possa darmi dei suggerimenti utili. Dovrei asfaltare un tratto di strada pavimentata attualmente in selciato (vedasi foto). Per varie ragioni non sono da considerarsi soluzioni quali smolleri o autobloccanti in cemento.
    La strada è molto pendente, lunga una trentina di metri, larga poco meno di 3 e termina con un tornantino (anch'esso pendente). E' confinata tra muretti a secco.
    Il tratto è comunale, ma serve solo casa nostra, pertanto il Comune non intende sobbarcarsi tutti i costi e ci verrà incontro coprendo i costi del materiale (a noi le spese della manodoperae del progetto). Ci chiedono però di presentare loro una proposta di soluzione.
    Io non vorrei spendere troppo, tuttavia non essendo un esperto, avrei alcuni dubbi da chiarire:
    • è sufficiente un solo strato di binder (spessore 12 cm), direttamente sul selciato, oppure - vista anche la forte pendenza - è indispensabile rimuovere i sassi e realizzare la classica stratigrafia prevista per le asfaltature stradali, altrimenti dopo pochi anni salta su tutto? Ricordo che la pendenza è forte, ma viene percorsa solo dalle nostre auto (generalmente andata e ritorno dal lavoro e poco più)
    • nel caso sia possibile la soluzione sopraesposta, prima del getto va rimosso il terriccio che ha sporcato negli anni la strada e su cui è cresciuta anche l'erba (visibile dalla foto)? Devo anche applicare/spruzzare una sorta di "aggrappante" per migliorare l'aderenza selciato-binder?
    • visto che il tratto è breve, per evitare i costi di canaline di raccolta acque, potrei impartire una lieve pendenza trasversale affinchè l'acqua superficiale in caso di pioggia scorra radente al muro, oppure c'è il pericolo che in tal modo il muretto a secco si scalzi col tempo?
    • per una tale soluzione mi hanno ipotizzato circa 18 euro a mq: secondo voi è verosimile? Scorporando i costi, quanto potrebbe essere la sola manodopera?

    Ringrazio anticipatamente per qualunque indicazione riusciate a fornirmi.
    Ciao.
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  • #2
    la mia soluzione è la seguente, pulire la parte centrale dall'erba e in caso di terra togliere almeno una decina di cm da sostituire con dello stabilizzato asciutto.
    vedendo la foto mi sembra un bel massicciato compatto quindi non andrei a toccarlo, darei una mano di emulsione e poi 7 rullati di bynder e 4 cm rullati di tappetino, dando una mano di emulsione tra una stesa e l'altra, in questo modo eviterai che filtri sotto dell'acqua con le mani di emulsione e che quindi crepi prima l'asfalto.
    l'asfalto lo porterei fin contro i muri a secco in modo che l'acqua abbiamo modo di scorrere senza ristagni, ovviamente pulendo anche li dall'erba.
    comunque stai tranquillo che l'erba ricrescerà sempre e comunque, per il prezzo i 18 euro al mq mi sembrano un po pochini, bisogna vedere come è l'accesso per i mezzi per lavorare ma anche ammettendo che si acceda tranquillamente, 18 euro per me son pochi per un lavoro ben fatto.

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    • #3
      Originalmente inviato da ippotommasotti Visualizza messaggio
      Salve a tutti!
      Spero che qualcuno possa darmi dei suggerimenti utili. Dovrei asfaltare un tratto di strada pavimentata attualmente in selciato (vedasi foto). Per varie ragioni non sono da considerarsi soluzioni quali smolleri o autobloccanti in cemento.
      La strada è molto pendente, lunga una trentina di metri, larga poco meno di 3 e termina con un tornantino (anch'esso pendente). E' confinata tra muretti a secco.
      Il tratto è comunale, ma serve solo casa nostra, pertanto il Comune non intende sobbarcarsi tutti i costi e ci verrà incontro coprendo i costi del materiale (a noi le spese della manodoperae del progetto). Ci chiedono però di presentare loro una proposta di soluzione.
      L'ufficio tecnico comunale ti permette ti coprire il selciato con catrame o cemento?
      Considerando le dimensioni dell'opera io procederei così:

      Eviterei il bitume. Non puoi eliminare correttamente il cotico vegetale presente tra i sassi. Non puoi garantire la tenuta all'acqua perchè sei in trincea.
      Opterei per il conglomerato cementizio con una piccola armatura molto leggera (elettrosaldta di piccolo diametro passo 25x25) posta circa ad un terzo partendo dal basso dello spessore del conglomerato. Una decina di centimetri sono sufficienti considerando il fondo presente.
      Puoi lavorare per bene il conglomerato, creare un piccolo cordolo che raccolta nel lato di espluvio l'acqua piovana, magari il lato interno del tornantino.
      Circa i costi non superesti le 12-13 euro per il materiale.
      Per la manodopera devi contattare qualcuno.
      Ultima modifica di cepy75; 13/01/2012, 19:53. Motivo: Sistemato citazione

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      • #4
        grazie mille.
        18 sembravano pochini anche a me. Vedremo a quanto lieviteranno con l'introduzione dello strato superficiale e delle sequenze di emulsione....

        grazie del suggerimento. Era l'altra opzione considerata. Presenteremo anche questa opzione.
        Per l'intervento ho ricevuto il nulla osta della tutela del paesaggio. Il comune a sua volta non ci ostacola perchè ha in parte la coscienza sporca in quanto su quel tratto, malgrado serva due unità abitative in centro storico, non ha messo illuminazione nè interviene con gli spartineve. Se un giorno qualcuno di noi si rompesse un osso scivolando su quel fondo sarebbero cavoli amari per loro...soprattutto dopo i nostri solleciti che richiedevano una sistemazione. PS: non si parla di un paesino di montagna squattrinato ma di un comune con 20.000 abitanti in provincia autonoma.
        Ciao e grazie
        Ultima modifica di CAT320; 15/01/2012, 14:11. Motivo: consecutivi

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        • #5
          visto che parli di illuminazione......ti do un consiglio posa lateralmente un tubo anche in pvc magari, magari un sn4 che è più resistente magari anche un po al calore, appoggialo proprio sul selciato, e se fai un 12 cm di asfalto mettilo tipo di diametro 60, un domani che volessi passare qualche cavo della corrente per l'illuminazione non dovresti riscavare ma fare solo dei tagli di intercettazione del tubo.
          magari sopra il tubo metti un po di sabbia così l'asfalto non lo scioglie.

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          • #6
            grazie anche per i suggerimenti "elettrici".
            Sto aspettando che mi aggiornino i preventivi per le due soluzioni suggerite da geos e 90 c.
            Per quanto riguarda l'acqua: le infiltrazioni non avvengono comunque per entrambe le soluzioni? Effettivamente non conosco le conseguenze per una e per l'altra ipotesi: io pensavo di raschiare via più terra possibile e di spruzzare un buon diserbante prima dei lavori, in tal modo non credo che quel poco di terra che rimarrebbe potrebbe bastare per una ricrescita una volta realizzato uno o l'altro intervento. Per quanto riguarda le infiltrazioni, sinceramente non so se il ciclo gelo-disgelo possa causare più danni all'asfalto o al cemento (e qui mi affido a voi esperti...).
            Inoltre: con la soluzione del cemento, non sarebbe meglio concentrare l'acqua meteorica verso il centro (tramite pendenze trasversali concentriche), dove potrebbe scorrere in una canaletta ottenuta lavorando per bene il materiale? In questo modo l'acqua scorrerebbe sempre lontano dai muretti ma anche lontano dal passaggio delle ruote.
            Grazie ancora

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            • #7
              Originalmente inviato da ippotommasotti Visualizza messaggio
              grazie anche per i suggerimenti "elettrici".
              Sto aspettando che mi aggiornino i preventivi per le due soluzioni suggerite da geos e 90 c.
              Per quanto riguarda l'acqua: le infiltrazioni non avvengono comunque per entrambe le soluzioni? Effettivamente non conosco le conseguenze per una e per l'altra ipotesi: io pensavo di raschiare via più terra possibile e di spruzzare un buon diserbante prima dei lavori, in tal modo non credo che quel poco di terra che rimarrebbe potrebbe bastare per una ricrescita una volta realizzato uno o l'altro intervento. Per quanto riguarda le infiltrazioni, sinceramente non so se il ciclo gelo-disgelo possa causare più danni all'asfalto o al cemento (e qui mi affido a voi esperti...).
              Inoltre: con la soluzione del cemento, non sarebbe meglio concentrare l'acqua meteorica verso il centro (tramite pendenze trasversali concentriche), dove potrebbe scorrere in una canaletta ottenuta lavorando per bene il materiale? In questo modo l'acqua scorrerebbe sempre lontano dai muretti ma anche lontano dal passaggio delle ruote.
              Grazie ancora
              Sono due approcci molto diversi.
              Con l'asfalto deleghi tutta la portanza al terreno. Con l'altra soluzione no. Vista l'impossibilità di poter scoticare il terreno (le piante perenni sono un serio problema in questi casi) potresti avere dei cedimenti locali con la relativa creazione di piccoli avvallamenti che diverranno buche.
              E' da evitare l'accumulo d'acqua al centro strada per diversi motivi.
              Devi convogliare l'acqua ad un lato e creare un tombino all'imbocco della strada secondaria.Convogliala all'interno del tornante.
              Visto che sei in montagna assicurati che l'emulsione bituminosa sia adeguata al range termico oppure che il calcestruzzo contenga antigelivi, antisalini e bassa porosità.
              Circa le infiltrazioni sotto la sede stradale nulla puoi visto che sei in trincea. Un motivo in più oltre a quelli già esposti per propendere alla soluzione cemento.

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              • #8
                ciao,
                in merito alla situazione sopraesposta, il comune vorrebbe che le acque scorressero libere sopra il manto (quindi senza convogliamento a lato o al centro), e che venissero raccolte al termine della discesa da una griglia carrabile (e, ovviamente, relativa canalina). La griglia servirebbe anche come giunzione fra il tratto oggetto di intervento e il restante tratto di strada. Il problema è che, non esistendo la rete fognaria, non si sa dove mandare l'acqua intercettata. I tecnici comunali propenderebbero per disperdere le acque nel sottosuolo sotto la canaletta di raccolta (tipo pozzetto a dispersione). Io sono perplesso. Avete mai visto qualcosa del genere? Potrebbe funzionare? E soprattutto, come realizzarlo?

                Colgo l'occasione per chiedere anche un suggerimento su come realizzare la pulizia del selciato dal cotico di terriccio ed erba che si è depositato, prima di procedere ai lavori. Io avrei pensato all'dropulitrice, ma non vorrei che la pressione scalzasse i ciottoli del selciato (che in parte sono cementati ma in parte solo interrati alla vecchia maniera).

                Ciao e grazie

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                • #9
                  Originalmente inviato da ippotommasotti Visualizza messaggio
                  ciao,
                  in merito alla situazione sopraesposta, il comune vorrebbe che le acque scorressero libere sopra il manto (quindi senza convogliamento a lato o al centro), e che venissero raccolte al termine della discesa da una griglia carrabile (e, ovviamente, relativa canalina). La griglia servirebbe anche come giunzione fra il tratto oggetto di intervento e il restante tratto di strada. Il problema è che, non esistendo la rete fognaria, non si sa dove mandare l'acqua intercettata. I tecnici comunali propenderebbero per disperdere le acque nel sottosuolo sotto la canaletta di raccolta (tipo pozzetto a dispersione). Io sono perplesso. Avete mai visto qualcosa del genere? Potrebbe funzionare? E soprattutto, come realizzarlo?
                  dalle mie parti, non essendoci rete fognaria si utilizza abbastanza questo sistema. riguardo l'efficacia dipende dal tipo di terreno (nel caso della mia zona, essendo terreno lavico, se si riesce a rintracciare una buona vena nel terreno non ci sono problemi). ultimamente, nei pozzetti a perdere, hanno pensato di fare una trivellazione per essere sicuri di raggiungere almeno 1-2 vene. il lato negativo è che, grata e/o pozzetto, devono essere monitorati in caso di deposito di sabbia o terriccio portato dall'acqua, perchè a lungo andare possono creare un tappo.

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