MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

La vostra finitrice ideale

Collapse
Questo è un argomento evidenziato.
X
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • La vostra finitrice ideale

    Buon giorno a tutti, da progettista e costruttore di macchine stradali, soprattutto di piccole dmensioni, incontrandomi nelle scorse fiere con vari rappresentanti tecnici e commerciali dei costruttori del settore stradale, abbiamo argomentato molto su come debbano essere cartterizzate attualmente le finitrici stradali, sia a livello dimensionale sia come caratteristiche costruttive.
    Non so se l'argomento è già stato trattato nel forum, ma penso sia interessante conoscere le vostre inpressioni ed i vostri desideri, su come debba essere la finitrice ideale.
    Per facilitarvi la risposta facendo un sunto di quanto argomentato con i colleghi, ho definito 4 gamme di tipologie:
    1- minifinitrici per stese fino a 2 metri,
    2- finitrici medio-piccole per stese fino a 3 metri,
    3- finitrici medio-grandi per stese fino a 5 metri,
    4- grandi finitrici per stese oltre i 5 metri..............
    Rimango in attesa di leggervi.

  • #2
    ciao eliaperoni,per la mia modesta esperienza penso che per stese fino a 3 metri una BB630 o BB730 sono molto buone e versatili .
    Per quanto riguarda stese fino 5 metri, molto buona la BB650 e la BB670 ma la migliore di tutte e la Vogele super 1830
    Ultima modifica di Gianni Palma; 19/04/2013, 08:37.

    Commenta


    • #3
      Forse per far diventare più produttivo e interessante questo post dovremmo cercare di aiutare chi lo legge ad esprimersi quindi vediamo un po
      Allora forse sarebbe meglio che ognuno dicesse quali sono i difetti che vorrebbe migliorare sulla finitrice che usa o che conosce e i pregi che vorrebbe esaltare e sopratutto cosa chiede in più dalla finitrice.
      Poi a chi viene altro in mente può aggiungere
      Io intanto comincio a pensare a qualche difetto e migliorie possibili a quelle che conosco
      Ultima modifica di Gianni Palma; 19/04/2013, 08:36.

      Commenta


      • #4
        Prima di partire per le vacanze e augurare buone ferie a tutti penso sia doveroso dire la mia a proposito.
        In piena stagione di asfalti sono molte le situazioni che ci si trova a fronteggiare, in ambito urbano specialmente.
        Una finitrice e dieci strade diverse per calibro e inconvenienti, è in quel momento che ci si chiede se la macchina a disposizione fa al nostro caso oppure necessitiamo di un mezzo in rinforzo.
        Immaginando che su 10, almeno 7 strade saranno agevolmemte pavimentate con la finitrice a disposizione (nel mio caso TITAN 473), ci troviamo poi con un bel parcheggio angusto e ricco di manovre e dove il 40% del lavoro è da farsi a mano.

        In queste situazioni sarebbe ideale avere a disposizione due macchine, la solita tradizionale da 2,50m e 500ton/h di produzione ed una seconda, più piccola, ma quanto?
        Considerando che bisogna scegliere quale è più adatta su un determinato numero di lavori di solito si portan in cantiere una sola stenditrice, quella con la quale si riescono a completare la maggior parte delle lavorazioni.
        Rispondendo ad Elia credo che la macchina "jolly" non si inventerà mai, la classificazione che hai fatto rispecchia la mia che ho in mente, oggigiorno io opterei per un macchina produttiva (tipo la mia) compatta ma generosa in prestazioni.Cos' facendo posso coprire lavori come autostrade ma anche vie del centro città e aree di parcheggio con facilità, lingombro longitudinale è molto ridotto, la stesa è comunque pari a 5m.
        Come seconda macchina, ammesso che la si voglia o si debba averla opterei per una F6W o macchina corrispondente, macchina più compatta, larga 1,70m ma capace di coprire una stesa di oltre 4 m di larghezza.Nel caso l'attività dell'azienda non riguardi cantieri di grande entità proporrei invece la stessa macchina o al massimo una di larghezza pari a 2 metri, più generosa in larghezza di stesa affiancata da una minifinitrice, sempre utile in spazi ambigui.
        All'occorrenza una mini può sempre coprire il lavoro di una macchina più grande, certo con tempi superiori.
        Detto questo considererei il noleggio, non acquistare necessariamente più macchine ma comprare quella che riesce a realizzare almeno l'80 % dei lavori e per il resto scegliere all'occorrenza il mezzo più adatto.

        Cosa ne pensate?

        ciao

        Commenta


        • #5
          Salve Eliaperoni,sono proprietario e conducente della grande piccola Bitelli BB632 estensibile con allargatori fino a 4,00 metri mentre tutta chiusa stende al minimo a 2,00 metri,che ci permette di effettuare lavori da piazzali molto stretti e vie cittadine anguste a strade provinciali grandi.Per la mia modesta esperienza ritengo tali dimensioni ottimali e per i prossimi modelli consiglio poca elettronica e molta più meccanica per evitare di ritrovarsi in cantieri lontani dalle officine bloccati con camion carichi di conglomerato perchè la finitrice ha un problema alla scheda elettronica dei comandi mentre con la meccanica si dà una "martellata" e si riparte.Inoltre prevedere una cappa aspirante dei fumi in quanto l'Ente preposto alla sicurezza nei cantieri in un controllo ci ha messo la prescrizione di studiare un sistema di abattimento dei fumi a tutela dei lavoratori e sul mercato non abbiamo trovato nessun sistema di cappa aspirante se non stravolgendo completamente l'impostazione della finitrice.

          Commenta


          • #6
            condotto aspirazione fumi

            leggendo questo ultimo post sono molto d'accordo con il fatto di una cappa di aspirazione x l'allontanamento verso l'alto dei fumi,vedendo alcune immagini di finitrici importate e\o costruite in america e altri paese,ho notato che alcuni modelli di finitrici hanno questa cappa di aspira<zione e ora mi chiedo,xkè non averle anche in ITALIA????!
            toglierebbero una buona parte dei fastidi dovuti alla stesa dei conglomerati bituminosi e la ritengo una ottima cosa accoppiata con i banchi elettrici,in quanto,già il banco elettrico elimina i gas delle bombole,mettendo questo aspiratore,certo non si eliminerebbero i fumi dell'asfalto,ma almeno si toglierebbero da addosso agli operatori,facendo scaricare la canna verso l'alto sopra il tetto finitrice spero molto vivamente che questa cosa prenda piede in italia,xkè questo lavoro rimarrebbe ancora sempre pesante,ma almeno avremmo tolto un bel 50%di problema

            Commenta


            • #7
              L'argomento dei fumi è diventato di grande attenzione.
              In regione Lombardia le ASL stanno studiando tutto ciò che riguarda il rischio chimico nei lavori di pavimentazioni stradali ed in una visita che ci hanno fatto l'argomento fumi è stato tra quelli più in voga.
              Aspiratori d'aria oppure ventole che "soffiano via" i fumi dell'asfalto sarebbero certamente ben gradite

              Commenta


              • #8
                Il discorso dei fumi è da tempo preso in considerazione in quanto a normative di sicurezza.
                Analizzando gli ultimi 2 0 anni di evoluzione si noto come il conglomerato non debba più essere steso a temperature eccessive, gran parte del riscaldamento è svolto dalla piastra stenditrice, non è necessario che il materiale sull'autocarro raggiunga i 150°C!!

                Quanto all'aspirazione dei fumi esistono già anche in Italia dei sistemi di allontanamento.
                Tali sistemi convogliano i fumi prodotti al di sopra delle coclee distributrici eli proiettano verso l'alto mediante due tubazioni.
                Ecco un link dell'officina Vezzani che ne produce un tipo montabile su tutti i modelli di finitrice.
                Officina specializzata nel settore della pavimentazione stradale. Commercio e vendita di macchine stradali revisionate e nuove.


                Date un'occhiata!

                ciao

                Commenta


                • #9
                  che tubi idraulici passano dentro al condotto???

                  Commenta


                  • #10
                    Le classi delle finitrici indivuduate vanno benissimo, però, secondo la mia opinione più che di finitrice si dovrebbe parlare di rasatore.
                    Mi spiego meglio, ci vorrebbe un rasatore più versatile, capace di allargarsi più del doppio della sua misura da chiuso, in modo da poter operare senza dover montare o smontare gli allargamenti.
                    Il limite è il costo, un rasatore così viene a costare molto.
                    Per l'aspirazione dei fumi, le difficoltà maggiori, ci sono per le machine piccole, però per ora non mi sembra che il mercato sia molto ricettivo.

                    Commenta


                    • #11
                      Concordo con Geos , Coach e Fabio D, ritengo importante risolvere il problema dei fumi di conglomerato che investono gli operatori della vibrofinitrice costringendoli loro malgrato a respirarsi dei mix chimici che ritengo non siano molto salubri . Per questo motivo penso che questo fattore sarà sempre più controllato e richiesto delle varie USL ( fra di loro si parlano di questo problema che è anche dibattuto nelle rubriche specializzate vedere gli articoli pubblicati sulla rivista Rasegna del Bitume del Siteb ). Ritengo che come negli Usa occorra che questo sistema sia montato "di serie" anche sulle vibro europee. Ho già visto in autostrada alcuni cantieri di Pavimental con macchine dotate di questo sistema di aspirazione fumi. L'ideale a mio avviso sarebbe quello di depurare i fumi poichè solo aspirandoli e portandoli sopra il tetto della vibrofinitrice, questi poi possono ricadere ed essere respirati dagli altri componenti della squadra che lavorano nei paraggi della vibro. ciao

                      Commenta


                      • #12
                        Sono daccordo anche io su questo fatto, alzare i fumi di 3 metri è come respirarli 5 minuti più tardi o comunque spedirli in altre zone di lavoro.
                        Non saprei cosa sia meglio, depurarli, come?
                        E' un bel problema, se è vero che nessuno è mai morto per essere stato addetto alla vibrofinitrice, va anche detto che oggigiorno i materiali sono chimicamente più forti e forse peggio di quelli usati in passato, l'unica cosa è la temperatura richiesta in fase di stesa che è stata ridotta.

                        Commenta


                        • #13
                          x Simone, il problema di un rasatore che si allarghi oltre al doppio della macchina è molto semplice.

                          Per prima cosa latrazione della macchina deve garantire la forza necessaria nella condizione più sfavorevole (spinta camion, in salita, con larghezze di stesa massime).
                          Un banco ultra estensibile comporterebbe un peso superiore dell'intera struttura e quindi una zavorra in più da trascinare.
                          Certo è vero che le estensioni meccaniche utilizzate tutt'ora comportano un aggravo di peso proprio e di materiale davanti al rasatore.

                          Credo che bisognerà valutare bene il discorso in futuro, certo l'estensione meccanicha non è sisnonimo di versatilità e viene utilizzata dove il lavoro da eseguire lo consente o addirittura lo impone.
                          Vedremo se in fututo qualche produttore riterrà funzionale la creazione di un ferro estensibile idraulicamente capace di coprire larghezze superiori ai 5 metri.

                          ciao

                          Commenta


                          • #14
                            X Fabio,
                            volevo farti notare come alcune macchine abbiano delle stensioni idrauliche supplementari poste sulla pistra rasatrice, come hanta o bgp. Per ora le ho viste nelle fiere ma solo su macchine di piccole dimensioni, e la bgp era addirittura a livello di prototipo, nessuno di voi le ha viste al lavoro?. Tu che ne pensi?Forse il meccanismo funziona solo sulle pistre "leggere"?

                            Commenta


                            • #15
                              Si le ho viste anche io ma non credo che al momento le si possa adoperare ad occhi chiusi.
                              Su macchine piccole il funzionamento è molto più semplice, macchine grosse richiedono prestazioni superiori ancheda parte delle singole parti dalla paratia ai martinetti e quindi credo che ci sia ancora da lavorare.Costruire una piastra più versatile vuol dire garantirne la funzionalità senza stop.

                              Vedremo col tempo.

                              ciao

                              Commenta


                              • #16
                                riscaldamento paratoie

                                nei giorni trascorsi una cosa importante è venuta fuori parlando con il mio nuovo collega e cioè che le finitrici nei periodi + freddi,sotto alla paratoia hanno la tendenza a lasciare il materiale + freddo che comporta problemi nella stessa e cioè il materiale potrebbe tendere in quei punti a sgranare e poi all'aspetto risultare sgradevole,un importante passo sarebbe l'avere una resistenza all'interno della paratoia come monta la Abg in modo da poter ovviare al problema e secondo me questo è un altro punto che si dovrebbe guardare(ringrazio FabioD per avermi messo al corrente di questo dispositivo sulla titan )

                                Commenta


                                • #17
                                  paratoie riscaldate

                                  Ciao Geos

                                  ti volevo segnalare che le Vogele come quella che tu hai usato hanno sul lato esterno della paratia in basso una serie di ganci , questi son proprio per mettere dei profili riscaldati da resistenza a finitura dello spessore laterale .
                                  La resistenza si attacca alla spina rossa che è sull'allargamento idraulico .
                                  Purtroppo vendere macchine con molta tecnologia non è semplice perchè quando proponiamo qualcosa in più si viene spesso accusati di avere mezzi complicati e cari .
                                  Comunque hai colto nel segno e le paratie riscaldate sono molto diffuse nei climi più freddi .

                                  Commenta


                                  • #18
                                    facendo un piccolo riassunto di quello che si è detto nel post possiamo dire che la macchina ideale in linea generale esiste già, ogni marca ha il suo modello che possiamo esprimere nelle varie classi.

                                    Per piccoli lavori BB730, Vogele 1203-1, Dynapac F6w ecc.ecc.

                                    Per lavori medio grandi BB760, Vogele1603-1, Dynapac F1216W, Titan473 ecc. ecc.

                                    Per lavori di grandi produzioni Vogele1803-1, Dynapac F1216w, Marini 671 ecc. ecc.

                                    Ovviamente le realtà lavorative di oggi giorno richiedono una finitrice che ricopra la maggior parte dei lavori quindi possiamo scegliere quelle di classe medio-grande.

                                    Si è arrivati poi al fatto che ognuno ha fatto presente quei particolari che agevolerebbero e migliorerebbero il lavoro, quindi cappa di aspirazione per l'allontanamento dei fumi, riscaldamento delle paratoie, non troppa elettonica, riscaldameno elettrico del banco.

                                    Ovviamente si spera che altre considerazioni si aggiungano a queste già elencate
                                    Ultima modifica di Gianni Palma; 19/04/2013, 08:40.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      Parlando di migliorie tecniche la partaia riscaldata è un accorgimento importante che evita non solo la cattiva stesa del materiale sotto le sponde ma anche un aiuto per le operazioni di spostamento in altezza della paratia stessa. il movimento in alto e in basso spesso è impedito dal mateiale che raffredda tra ferro e paratia e diventa problematico rimuoverlo per poi sollevare/abbassare la spondina.
                                      Col riscaldamento della paratia è sufficiente spruzzare del gasolio dove scorre la paratia (ovvero tra paratia e ferro da stiro) in modo che col calore generato il materiale si sciolga e lasci libero il movimento.
                                      Dato che siamo in tema migliorie mi chiedevo anche un'altra cosa, come mai nessuna casa opta per la sostituizione degli alimentatori (nastri) con delle coclee.
                                      Questa soluzione la vediamo utilizzata sulla Super 1800SF di Vogele, macchina che monta il sistema di spruzzatura di emulsione computerizzata.In questo caso il materiale viene convogliato in salita verso il retro della macchina a causa delle barre spruzzatrici poste dietro ai cingoli e quindi si ritiene più funzionale il trasporto via coclea.

                                      Mi chiedo perchè non lo si possa fare anche sulle finitrici tradizionali, secondo me si potrebbero avere due vantaggi sostanziali:
                                      1)-In caso di spostamento sul cantiere, il materiale nel tunnell verrebbe spostato verso la tramoggia di quel che basta per non perderlo durante il trasporto.
                                      La coclea lavora nelle due direzioni senza che il materiale la intacchi;
                                      2)-spesso i nastri trasportatori devono essere controllati e messi in tensione in modo da non essere troppo lenti o comunque bassi rispetto al telaio della macchina; nella stesa di tout-venant ad esempio i chiusini fuori quota possono inciampare contro i nastri.Penso che la coclea manterrebbe il sottotelaio ad una quota più alta.
                                      Cosa ne dite voi??

                                      ciao

                                      Commenta


                                      • #20
                                        forse la scelta delle coclee non viene adottata in quanto andrebbero ad aggiungere peso alla macchina,quindi richiesta di più potenza per il motore,in caso di manutenzione ci sarebbe da faticare un po di più parlando di sostituzione ecc. ecc., richiedono sicuramente delle pompe idrauliche con una portata maggiore è l'altezza da terra della macchina sicuramente non andrebbe a variare,quindi perchè sceglierle?
                                        Poi bisogna contare anche il fatto della segregazione del materiale che potrebbe essere un'altro problema
                                        Spero di aver trovato delle conseguenze corrette
                                        Ultima modifica di Gianni Palma; 19/04/2013, 08:42.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          Ciao FABIO
                                          L’idea di costruire Vibrofinitrici con delle coclee al posto delle catenarie dei nastri è stata portata avanti verso la fine degli anni 80 inizio anni 90 da alcuni costruttori , poi è rimasta solamente per alcune applicazioni particolari che richiedono il trasporto del materiale in senso verticale (come hai giustamente segnalato).
                                          L’insuccesso di questo sistema delle coclee per portare il materiale nella zona posteriore della finitrice è stato determinato da motivi tecnici costruttivi ,difficoltà per l’alloggiamento dei motori e gruppi di movimentazione (oltretutto meno affidabili del sistema tradizionale “ruote dentate e catenarie”) e da motivi economici (è molto meno costoso utilizzare le catenarie con traversine).

                                          Commenta


                                          • #22
                                            ma quanto può costare una finitric così???

                                            Commenta


                                            • #23
                                              che intendi una finitrice così? riferita al discorso coclee o ai discorsi precedenti?

                                              Commenta


                                              • #24
                                                Ma anche i nastri possono essere reversibili, cioè spostare il materiale sia avanti che indietro, solo che non tutti i modelli di finitrice adottano questo sistema.

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  la mia finitrice ideale è la vecchia barber green 230 con alcune piccole opzioni che ha la dynapac di ora tipo, i nastri che vanno al contrario l'impianto notturno e la capotte rigida per il resto rimane barber green

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    salve a tutti.
                                                    Per esperienza trentennale, ho provato tutti i tipi di macchine e vi garantisco che la praticità della BG230 non eguali, su qualsiasi tipo di asfalto,comprese piste di aereoporto.

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      noi nonostante le molte macchine comprate posso dire che a tutt'ora abbiamo ancora in funzione 2 BG 230 che a volte la danno di gran lunga a tutte le altre finitrici che abbiamo...son macchine molto + durature e nonostante non abbiano il tamper ma solo il vibrante...hanno un banco che è una meraviglia..per la cronaca le macchine hanno superato le 15000 ore di lavoro tra autostrada e lavori vari....!!! e nel frattempo son state sostituite già alte macchine dynapac 121 - marini - bitelli - per arrivare alle ultime acquistate delle volvo.....e nonostante tutto sulle barbeer green si può sempre contare nonostante l'età-...

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        ti do pienamente ragione geos... concordo

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          risposta finitrice

                                                          Ciao rage 85 sono sarda liebherr off.autt.per la Sardegna secondo la mia esperienza la finitrice da acquistare oggi sarebbe la dynapac o la voogele non so delle cat dopo la fusione con bitelli non saprei il funzionamento non tanto buono per il fatto dell'eletronica fosse ancora bitelli sarebbe una finitrice da acquistare per la sicurezza e per il buon lavoro che svolgeva

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            salve secondo il mio parere e dell' esperienza maturata sul campo, penso che le vogele oggi non abbiano rivali in nessuna categoria di dimensioni e/o potenza, ovviamente, ci sono degli altri ottimi prodotti che vanno presi in considerazione, a me personalmente incuriosisce la nuova nata di casa bomag la bf6oo, che spero al piu' presto di vedere all' opera, visto che l unica finora da me vista, era ferma in pausa, in un cantiere al centro di roma

                                                            Commenta

                                                            Caricamento...
                                                            X