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solidarieta per un collega morto e altri due non in buone condizioni

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  • solidarieta per un collega morto e altri due non in buone condizioni

    Scusate l'argomanto ma mi sento di mettere a conoscenza tutti i frequentatori di questo forum su cosa è successo questa settimana in veneto a tecnici di carrelli elevatori, naturalmente sono d'obbligo le condoglianze alle famiglie:

    Articolo di mercoledi del giornale di vicenza:

    Brendola.</I> Il tragico infortunio sul lavoro è avvenuto ieri pomeriggio al “Carrellificio Vicentino”

    Muore colpito al capo dal carrello

    Vittima un operaio di 37 anni. Lascia moglie e due figliolette

    La tragedia risale alle 14.30 di ieri. BUFALINO, palermitano di origine, residente a Vicenza in via Bellavitis e alle dipendenze del “Carrellificio” da alcuni anni, stava lavorando nel capannone. In base ad una prima ricostruzione, era alle prese con un carrello elevatore, che aveva sollevato con un paranco per poter intervenire dal basso.
    Quanto avvenuto con certezza è al vaglio dei carabinieri della stazione di Brendola e dei tecnici dello Spisal dell’Ulss 5. L’ipotesi più probabile è che il paranco non abbia retto, o che il carrello fosse stato sistemato sull’intelaiatura in maniera non corretta: il macchinario si è spostato e, cadendo da un lato, ha colpito alla nuca l’operaio, che era girato di spalle. Una botta molto violenta che gli è stata fatale.
    I dipendenti dell’azienda sono subito accorsi mentre arrivava l’ambulanza, ma per BUFALINO non c’è stato scampo. I militari comandati dal tenente Blasutig e dal maresciallo Stella hanno subito avvertito il pm Giorgio Falcone, che al termine degli accertamenti ha disposto la rimozione della salma. Nel frattempo lo Spisal ha ascoltato titolari e dipendenti per chiarire la dinamica del terribile incidente. Subito dopo sono stati avvisati la moglie dell’operaio, che lascia due bambine di 4 e 10 anni.
    «È a loro che va il nostro primo pensiero - ha detto fra i singhiozzi Antonio Trevisan, uno dei titolari del “Carrellificio” di cui è legale rappresentante Anna Maria Bortolamei, 51 anni, di Montecchio Maggiore -. Salvatore, carpentiere addetto al montaggio, oltre che un dipendente era un amico. Lavorava bene ed era sempre sorridente. Siamo sconvolti, perché da noi, in 50 anni di attività, non erano mai avvenute tragedie, anche perché cerchiamo di essere sempre molto attenti, in regola con tutto. È un dispiacere enorme, siamo vicini alla famiglia».
    È sconvolti erano anche gli altri dipendenti del “Carrellificio vicentino”, che ha una sede anche a Montecchio e che dà lavoro ad una cinquantina di persone nella produzione di carrelli elevatori, ascensori e montacarichi, che stimavano Salvatore BUFALINO come persona e come collega.
    Anche loro attendono che gli inquirenti concludano gli accertamenti. Sarà la procura a valutare se disporre l’autopsia, anche se la causa della morte parrebbe evidente. Il magistrato ha già aperto un’inchiesta per chiarire se vi siano responsabilità nell’infortunio.



    /immagine2('gdv_f1_585.jpg')Come se non bastasse:::

    Articolo dell'11 maggio:

    [Altavilla
    (G.Z.) Grave infortunio sul lavoro ieri nel primo pomeriggio a Tavernelle di Altavilla. Due operai della Sovicar di Povolaro di Dueville, che erano intenti ad operazioni di manutenzione su un carrello elevatore all'interno dell'azienda Domenico Corà e Figli in via Verona 1, sono stati investiti da una fiammata. Andrea Mattiello, 26 anni, di Quinto Vicentino, ha riportato conseguenze lievi mentre per il collega Alberto Gerolimon, 27 anni di Costabissara, a causa delle gravi ustioni riportate è stato necessario il trasferimento in elicottero all'ospedale Borgo Trento di Verona. L'infortunio s'è verificato intorno alle 13,30 di ieri. I due operai si trovavano nell'officina della Domenico Corà e Figli, nota azienda che opera nel settore legno, per adempiere alla manutenzione di alcuni muletti. Per compiere un intervento al sistema frenante di un carrello elevatore si sono calati nella "buca". Cosa abbia innescato le fiamme lo chiarirà l'indagine aperta dal personale dello Spisal. Secondo una prima ipotesi sembra che una lampada sia caduta all'interno della "buca" e rompendosi abbia fatto da innesco ai liquidi infiammabili, o ai vapori, presenti nell'angusto spazio. Il fuoco ha avvolto Alberto Gerlimon mentre Andrea Mattiello è stato coinvolto solo marginalmente. Quando sono arrivati i vigili del fuoco di Arzignano le fiamme erano già state domate. Sul posto è intervenuta una ambulanza del Suem, quindi la decisione di trasferire l'operaio nel reparto ustionati di Verona con l'elisoccorso.




    NT]Dopo questi gravi fatti sono sempre più convinto che le norme per la sicurezza devono essere sempre rispettate a tutti i costi,il prossimo che mi ponticella un micro gli spacco il di dietro.
    Attenzione ragazzi c'è sempre temppo per farsi male anche seriamente.

  • #2
    condoglianze vivissime alla famiglia di bufalino e auguri di pronta guarigione agli infortunati
    e ragazzi, sempre attenti quando lavorate
    è meglio perdere un minuto nella vita che la vita in un minuto.

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    • #3
      quel che è successo in settimana non sono casi sporadici nella zona
      succedono troppo spesso perchè sono costretti a lavorare in condizioni pietose e con tempi ristretti per riconsegnare il mezzo.

      Per ititolari di aziende
      lo so che l'attrezzatura costa e bisogna arrangiarsi con quello che si ha però la vista non ha prezzo

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      • #4
        Condoglianze alla famiglia di BUFALINO non si può morire per lavorare è prezzo troppo alto.
        Mi dispiace ma non riesco a trovare altre parole
        Il resto è silenzio.
        (William Shakespeare)

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        • #5
          Condoglianze, spero che questi fatti facciano riflettere.
          Certe operazioni devono essere fatte solo da persone puntigliose! imparare a conoscere i pericoli è fondamentale!!

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          • #6
            Buongiorno

            Voglio esprimere sincere condoglianze alla famiglia ed un augurio di buona guarigione ai due ragazzi. La mia comprensione va anche ai titolari del Carrellificio Vicentino, imprenditori che hanno sempre fatto bene il loro mestiere e che ora hanno perso un collaboratore.
            Detto questo credo che morire di lavoro sia inaccettabile, esattamente come ogni altra morte che non fosse naturale, un incidente, un tumore, quello che sia...resta il fatto che morire purtroppo è intrinseco nel vivere e noi umani non possiamo scappare da ciò.
            Saluti
            Josef Morat

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            • #7
              Ciao ragazzi io sono nuovo del forum mi chiamo alberto e sono il ragazzo che si è ustionato nella maledetta buca di altavilla vi ringrazio a nome mio e del mio collega per la vostra solideriatè è una cosa che fa molto piacere.
              Comunque non vi preoccupate i giornali come sempree hanno gonfiato la cosa non ero così grave visto che l'ustione era solo sul 15% del mio corpo, Comunque ora dopo 17 giorni di ospedale sto meglio e sono in via di guarigione anche se ci vorranno ancora dei giorni.
              Nel periodo che sono stato ricoverato ho avuto modo di pensare sul fatto di questi incidenti, a volte senza che nessuno ci costringa siamo costretti ad effetuare delle operazioni banali ma che hanno un rischio, magari le abbiamo fatte 100 volte ma purtroppo la 101 va male e solo dopo che è successo pensiamo " se avessi fatto in un altro modo magari non mi sarei fatto niente", non dobbiamo arrivare a questo perchè a volte potrebbe esser troppo tardi per fare una riflessione, come ha datto qualcuno " meglio perdere un mito nella vita che non la vita in un minuto".
              Grazie

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              • #8
                mi spiace !! guarisci presto

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