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carrelli idrostatici o idrodinamici.

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  • carrelli idrostatici o idrodinamici.

    non sò se esiste un'argomento simile, l'ho cercato ma nulla ho trovato, volevo chiedervi se voi preferite i carrelli idrodinamici (es. toyota o OM ) oppure quelli idrostatici (linde - Cesab ), mi piacerebbe sapere cosa vorreste da un carrello elevatore, le vs esperienze con gli stessi, se ne avete provati diversi o se ne avete utilizzati o ne utilizzate, mi piacerebbe sapere marca per marca i punti deboli e i punti di forza secondo le vs impressioni.

  • #2
    E' una bella domanda alla quale è difficile rispondere.
    Se da un lato un idrostatico risulta comodo e sicuro soprattutto perchè quando molli i pedali il carrello si ferma, al contrario degli idrodinamici, dall'altro se per una colpo di sfortuna si dovesse fermare in un posto molto scomodo ti voglio a muoverlo. Devi necessariamente apsettare l'assistenza che sblocchi la trasmissione. A parte questo la preferenza tra uno e l'altro dipende da chi lo usa

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    • #3
      Ciao, indubbiamente un idrostatico ed alla grande.

      Due pedali, marcia avanti e marcia indietro, più premi e più corri, puoi gestire spostamenti micrometrici, rilasciando il pedale bruscamente il carrello si ferma in brevissimo tempo, rilasciando il pedale lentamente puoi modulare la frenata.... puoi andare al massimo all'indietro, lasciare il pedale di marcia indietro e pigiare immediatamente quello di marcia avanti... senza strappi frenate attese il carrello si fermerà e ripartirà in avanti.

      Senza contare che l'idrostatica ti permette minimo minimo 15.000 ore di lavoro senza grandi problemi.

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      • #4
        grazie per avermi risposto, pensavo di essere su un'altro pianeta, a quanto pare i carrelli elevatori interessano a pochi, ma purtroppo per mè sono il mio lavoro...ciao e buon anno a tutti.

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        • #5
          A me invece spiegate la differenza tra idrostaticici e idrodinamici?

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          • #6
            Allora cercherò di spiegare la differenza tra i carrelli idrostatici e quelli idrodinamici.

            I carrelli idrodinamici, hanno la trasmissione che è composta da due organi principali, un riduttore con ponte diffrenziale e un convertirore di coppia.
            Il ponte differenziale a cui sono collegate le ruote è collegato al gruppo termico tramite un convertirore di coppia, che è poi il fulcro di questa trasmissione, come funziona un convertitore di coppia

            CONVERTITORI DI COPPIA
            Si tratta di un dispositivo impiegato per collegare il motore al cambio automatico. Esso, in pratica, non solo sostituisce In frizione tradizionale, ma consente di adottare cambi con minor numero di marce di quelle che sarebbero necessarie se si utilizzasse un cambio meccanico. Questo perche' e' in grado effettivamente di aumentare la coppia prodotta dal motore (questo incremento i accompagnato da una diminuzione della velocita' di rotazione), assicurando nel contempo il collegamento pur nel caso di differenze tra le velocita' di rotazione dell'albero di entrata e quello di uscita anche di rilevante entita'. Il collegamento che si ottiene non e' mai rigido; viene ottenuto non vincolando meccanicamente due organi, ma utilizzando un apposito olio idraulico. Schematicamente un convertitore di coppia e' costituito da una girante conduttrice (solidale con il volano), da una girante condotta (vincolata all'albero di uscita del moto) e da uno statore intermedio che funge da membro di reazione. Le due giranti sono munite di palette sagomate: la trasmissione della potenza si ottiene grazie alla forza centrifuga e al movimento dell'olio che passa continuamente dalla parte periferica della girante conduttrice alla girante condotta. Quando la differenza tra le velocita' di rotazione delle due giranti supera un determinato valore, lo statore, che i installato su di un gruppo a ruota libera, si blocca e risulta solidale con il carter del convertitore. Esso, in tale condizione di funzionamento, devia con le sue palette l'olio in modo da far aumentare la coppia che la girante conduttrice trasmette a quella condotta. Quando la differenza tra le due velocita' e' limitata, lo statore ruota liberamente insieme alle giranti e in pratica non si ha alcun incremento delta coppia (il convertitore si comporta, quindi, come un autentico giunto idraulico).
            Questo convertitore che è collegato al ponte differenziale, trasmette il moto alle ruote anteriori dei carrelli, il comportamento è molto simile al guidare un'auto con il cambio automatico, si accellera e si frena, si sente il motore salire di giri e lentamente la velocità aumenta, ma come si toglie il piede dall'acceleratore il carrllo non rallenta, è come se fosse in folle, occorre usare i freni di servizio.
            Nel caso dei carrelli elevatori, con una trasmissione idrodinamica occorre lavorare con entrambe i piedi, con uno si accelera e con l'altro si frena, in fase di accostamento e nel normale utilizzo.

            La trasmissione idrostatica è composta da due componenti principali, una pompa a cilindrata variabile, e un motore idraulico (nel caso sia fissato ad un ponte differenziale) o a volte due motori idraulici (uno per ruota).
            La pompa idraulica è collegata direttamente al motore endotermico tramite una predisposizione, questa serve a mandare in pressione l'olio idraulico, che tramite un circuito idraulico viene mandato ai motori idraulici, questi trasformano l'energia dell'olio in forza motrice, il vantaggio della trasmissione idrostatica, è che risulta molto più precisa della precedente, i consumi, se ben tarata dovrebbero essere inferiori ai carrelli idrodinamici, la manutenzioen risulta quasi inesistente, inoltre la facilità di guida è notevole, basti pensare che in un carello dotato di questa trasmissione basterebbe l'uso di un solo piede, difatti se guidiamo un carrello idrostatico, possiamo notare che l'uso del pedale del freno di servizio è quasi inesistente, perchè nel moemnto che rilasciamo il pedale di avanzamento abbiamo subito un rallentamento del mezzo fino ad arrivare all'arresto dello stesso, questo casuato dal passaggio dell'olio nel circuito.
            Forse non è molto chiaro ma ho cercato di non entrare nei dettagli tecnici per non appesantire la discussione ma se avete domande fatele pure.

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            • #7
              mapomac ci provo.
              Idrostatico: la trasmissione del moto avviene per mezzo di un gruppo oleodinamico pompa idraulica e motore idaulico, collegati da tubazioni flessibili entro le quali circola una portata d'olio idraulico in pressione. La pompa, montata sul volano, trasforma coppia e giri del diesel in pressione e portata d'olio. Il motore idraulico, montato sul ponte differenziale, ritrasforma pressione e portata in coppia e giri alle ruote.
              Idrodinamico: la trasmissione avviene per mezzo di un torque-converter (la parte "idrodinamica", immagina i due gusci affacciati di un'ostrica, alettati internamente e non collegati meccanicamente fra loro) composto da un "impeller" collegato al diesel e da una "turbina" collegata con la trasmissione a valle; fra impeller e turbina, mobili fra loro, un fluido idraulico. Quando l'impeller gira mosso dal diesel, il fluido viene proiettato contro la turbina, che quindi viene trascinata in movimento. A valle del converter, un cambio meccanico sincronizzato a frizioni, detto power shift.
              L'idrostatico consente, grazie alle tubazioni flessibili, di disporre liberamente i componenti della trasmissione.; per esempio, motore diesel trasversale, in alto, in basso o come vuoi tu; motore idraulico verticale, orizzontale, trasversale o addirittura due motori diretti sulle ruote senza ponte differenziale. L'idrodinamico obbliga invece alla "linea d'asse" essendo un gruppo meccanico rigido: motore diesel longitudinale con asse volano in corrispondenza dell'ingresso converter e ponte differenziale in corrispondenza dell'uscita power shift.
              L'idrostatico si comanda generalmente con due pedali, uno marcia avanti e uno marcia indietro (sistema "Linde"); più pigi il pedale, più veloce va il carrello, in quanto la pompa "apre" e il diesel accelera. L'idrodinamico si comanda con un selettore al volante folle/avanti/indietro; più acceleri il diesel, più veloce trasli, in quanto l'impeller proietta più fluido sulla turbina.
              Esistono comunque trasmissioni idrostatiche che "simulano" la guida come se il carrello fosse idrodinamico (sistema "automotive" della Rexroth), ferma restando la libertà dalla linea d'asse. Entrambi i sistemi riducono automaticamente la velocità se aumenta lo sforzo (per es. marcia in pendenza).
              L'idrodinamico, grazie al cambio power-shift, consente velocità più elevate. Potresti mettere il power shift a valle di una trasmissione idrostatica, ma a questo punto i costi schizzano.
              Il costo è a favore dell'idrostatico, soprattutto per potenze basse e medie (fino a 100-120 CV indicativamente).
              Il rendimento (rapporto fra potenza alle ruote e potenza al volano), nello spettro completo delle velocità, è mediamente a favore dell'idrostatico; l'idrodinamico ha picchi di rendimento superiori, ma solo a determinate velocità.
              Dal punto di vista della prontezza, precisione e sensibiltà di guida, dell'affidabilità e dei costi di manutenzione, lascio la parola agli operatori. Parere strettamente personale: meglio l'idrostatico, però occhio alla pulizia dell'impianto idraulico, altrimenti son dolori!
              Ciao

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              • #8
                giustissima miky l'osservazione sulla frenata, mi era sfuggita (agh!) ed è fondamentale.

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                • #9
                  Grazie mille !

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                  • #10
                    comunque quasi tutti i carrelli elevatori possono utilizzare varie tipi di pedaliere, pedaliera singola con inversore al volante o sui braccioli se dotati di finger tip o jostyck, cioè hai un padale d'acceleratore e un'inversore, oppure una pedaliera doppia, si hanno due pedali vicini, uno per ogni senso di marcia, vengono utilizzati dal medesimo piede, oppure la cosedetta pedaliera Basculante, due pedali, uno per senso di marcia, ma con un piede vai in un senso e con la'ltro vai nell'altro, tanto per capirci la tipica pedaliera che ha la Linde nel mercato delle ceramiche, quest'ultima che io sappia non è diponibile sui carrelli idrodinamici proprio perchè in questi è necessario l'utilizzo del pedale freno.
                    Poi tra le trasmissioni idrostatiche ci sono quelle a controllo elettronico che sono più avanzate rispetto le trasmissioni idrostatiche normali....ciao

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