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Rottamare?

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  • Rottamare?

    E' da molto tempo che voglio aprire un post relativo a questo argomento, soprattutto per capire cosa ne pensate.

    Ora mi spiego.

    Se diamo uno sguardo ai cantieri in generale, ma soprattutto a quelli più piccoli, possiamo osservare, che sovente, vengono utilizzate gru particolarmente vecchie.
    Ora mi viene spontaneo chiedermi, ma una gru edile, immagino che oltre ad essere progettata per le sue caratteristiche di portata è sicuramente anche progettata per un suo ciclo di vita, cioè per un numero limitato di "movimentazioni" o "tiri". Ovviamente non si parla di centinai o migliaia di "tiri", credo, molti di più, ma non infiniti!

    Bene, perchè allora, continuiamo a vedere dei veri e propri Rottami (la maiuscola è intenzionale) in moltissimi cantieri?

    Mi chiedo, perchè non esiste una norma che regoli anche questo tipo di problema? Ne va della tanto blasonata sicurezza!
    Mi chiedo inoltre, perchè in fase di stesura dei vari PSC (Piani di Sicurezza e Coordinamento) non vengono valutate anche queste cose?

    Ora capisco che una ditta possa avere dei problemi ad acquistare una determinata tipologia di attrezzatura, ma questo non toglie che questa ditta si limiti ad eseguire lavori che riesce ad affrontare con i mezzi a sua disposizione, senza andare oltre. Certo è più facile competere su un mercato da "farwest" quale quello dell'edilizia, utilizzando un'attrezzatura vecchissima senza investire su nuove attrezzature, lo credo bene, specialmente se nessuno te lo impone.

    E mi sa tanto che sia proprio questo il punto. In fondo al cliente finale, soprattutto nei cantieri piccoli, interessa solo il costo.

    Se invece esistesse una normativa in merito, sparirebbero anche i rottami che popolano i parchi macchine dei noleggiatori, che per accontentare un certo tipo di clientela e per competere con i loro pari, sono costretti a mantenere sul mercato. Magari riverniciando e rattoppando le gru, credetemi può sembrare incredibile, ma è un'usanza ben radicata.

  • #2
    dunque .... le tue domande esigono risposte un po' precise ....
    Diciamo che esiste qualcosa in materia di sicurezza legata al ciclo di lavoro della Gru ma che a volte è calcolata da varo organismi di sicurezza in maniera a volte un po' approssimativa . Cioè se vedono una gru che ha piu' di 20 anni arruginata e tenuta male sovente capita che te la fanno smontare e te la declassano per portata sbraccio e altezza di lavoro . A volte molti impresari per ovviare a questo fanno sabbiare e riverniciare una gru gli fanno fare una perizia asseverata da un ingegnere il quale garantisce che la gru sebbene abbia lavorato molto può lavorare ancora ed è in sicurezza.... e già qui si aprono delle mini polemiche sulla portanza della struttura , visto che tutte le gru soffrono di trazione torsione e pressione aggiungendo ai vari stress che subisce dal Tempo, dai vari smontaggi e rimontaggi e lavoro duro nei cantieri non so come a volte possano alcuni ingegneri garantirne la Buona qualità .... Non sono un ingegnere premetto, ma il diubbio mi viene cmq ... Tutte le gru vengono calcolate anche secondo il loro ciclo di lavoro che andrà a fare , se prendete un depliant tecnico vedrete delle sigle come A3 o adirritura A4 ( pura utopia) ma anche lì, molti costruttori giocano sulla mancanza di legislazione ( solo Italia) la quali regoli dette specifiche in un correto buon utilizzo delle stesse regole per tutti . Il FarWest purtroppo è causato da una mancanza di applicazione delle regole purtroppo poche da parte degli organismi di controllo o da una non corretta intrepretazione della stessa . Chiedete sempre il significato dei simboli che appaiono sul depliant tecnico della gru Come Fem- o Din o A3 o A4 e vi stupirete delle risposte che avrete dai vari venditori .... Alcuni attenti e preparati altri un po' meno . Ma chiedete sempre non abbiate paura nel farlo .... Per finire sta sempre nella responsabilità e nella buona correttezza dell'utilizzatore o propietario della gru sapere se la propria atrezzatura è ancora Buona oppure No ....

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    • #3
      Avevo ormai perso tutte le speranze, sul fatto che l'argomento da me aperto, interessasse a qualcuno. Forse perchè non ci sono foto .

      SaBlu, ti ringrazio per la risposta.

      Devo dire che che queste sigle le conosco, anche se capisco un po meno, le tabelle che stanno dietro.

      Le parole che leggo nel tuo messaggio, mi portano a consolidare la mia timida idea, che al solito, ci troviamo nel paese di Bengodi: pochi, o quasi nessun controllo, norme assenti, mal impostate o addirittura mal interpretate. Il controllo viene solo visto come mezzo per fare cassa! Ma perchè gli addetti al controllo, invece di starsene seduti nei loro uffici o terrorizzare la gente che visitano, non frequentano un pò di più i cantieri e senza imporre subito multe stratosferiche, non utilizzano maggiormente una strategia del vengo, controllo , avviso e poi se necessario ripasso, senza tirare schiaffi a tutte le mosche che volano.
      In fondo è un pò il discorso dei tesserini sui cantieri, a mo di dottore. Ma chi si inventa queste cose è mai stato su un cantiere? Sa quanti giorni, ore, minuti, può durare integro un tesserino appeso (dove vuoi) ad un lavoratore in un cantiere? Pazzesco!
      Io mi definisco un giovane imprenditore, ho 36 anni (non sono più giovane ?), ma vedo che molte (per fortuna non tutte), le imprese che mi circondano, sono in mano a gente con molti anni in più e pochi giovani. Questo porta ad avere un certo ottusismo nel confronto dell'investimento in materia di attrezzatura, anche perchè nella maggior parte dei casi l'ammortamento dell'attrezzatura non viene nemmeno preso in considerazione in un'analisi dei prezzi per determinare i vari prezzi di computo (analisi dei prezzi, ma quante sono le imprese che sanno cos'è? ) L'importante continua ad essere, al primo posto, cercare di acquisire il lavoro a tutti i costi e senza fare i dovuti calcoli legati al tipo di atrezzatura necessaria per portare a termine quel lavoro. Sovente mi sento dire "Ormai sono vecchio quindi non faccio più spese", bello, non vi pare? Quando sento questi ragionamenti mi vien sempre da dire ( e a volte lo dico ) "Ma allora togliti dal mercato, vai a fare altro...".
      Attorno a me ho due cantieri tipici: in uno viene utilizzata una gru alla quale hanno portato il fine corsa a 30-50 cm dal carrello per riuscire a passare sopra la costruzione con una forca e sono costretti a fare delle vere e proprie esibizioni acrobatiche per movimentare i carichi senza toccare il tetto o i ponteggi, nel secondo addirittura la gru è più bassa della costruzione, per poter ultimare il tetto l'hanno montata impennata per poi ora passare (ovviamente per motivi di portata) al braccio orizzontale.

      Ma lasciamo perdere questi discorsi e ritorniamo all'argomento di questa discussione, su cui conto di ricevere altre risposte, per conoscere ulteriori idee e modi di pensare.

      Ora purtroppo dati statistici non ne ho, ma sono sicurissimo che alcune gru "crollano" proprio perchè ormai sono alla fine.

      L'importate in questi casi è sempre che nessuno si faccia del male.

      E' inutile imporre il collaudo o le verifiche da parte delle autorità compententi, quando poi queste non hanno nemmeno l'organico per aprire le raccomandate!
      Mi chiedo, ma è così difficile organizzare queste cose?

      Aspetto altre vostre risposte!

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