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automazioni in cantiere

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  • automazioni in cantiere

    Ciao a tutti! Sono una new entry ed ho conosciuto casualmente il forum durante una ricerca sugli impianti di produzione del calcestruzzo. Volevo porvi un paio di quesiti visto che finalmente ho trovato gente che unisce l'esperienza sul campo a ottime conoscienza tecniche. </font>
    • Come prima cosa volevo conoscere le impressioni di chi ha avuto a che fare con impianti a produzione conitinua di cls quali MARK1 di BLEND o ECOMIX di BERTOLI</font>
    </font>
    • Visto che ho fondate conoscenze nell'automazione ind. e la passione per risolvere problemi con soluzioni ex-novo, pensavo di iniziare un lavoro che applicasse all'edilizia etc. soluzioni tecniche finora impiegate solo nell'industria...</font>
    Secondo voi quali sarebbero eventuali pro e contro?!
    P.S. non ho ancora familiarizzato con il forum, quindi scusatemi se l'argomento non è coerente o cose simili!

  • #2
    OK... credo di aver intuito dal grande numero di risposte ottenute che l'argomento non suscita grande interesse... C'è almeno qualche buon anima che saprebbe rimandarmi ad un forum più adeguato al tipo di problematica proposta?!

    non chiedo tanto... un piccolo aiuto!!!

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    • #3
      Ciao Kikko e benvenuto...
      no non preoccuparti, le risposte arriveranno di sicuro.
      Calcola poi che il sabato e la domenica è meno visitato...
      ad ogni modo nel forum ci sono almeno 2-3 utenti esperti in questo settore... aspettiamo un pochino!
      Ciao!

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      • #4
        Ciao kikko,
        io non ho specifiche conoscenze sugli impianti di betonaggio, ma conosco bene l'ambiente in cui si trovano ad operare e gli utilizzatori. Per mia esperienza sulle macchine di frantumazione l'utenza media è al quanto riluttante all'uso di macchinari controllati da componenti ellettronici quali PLC ecc... Questo è un pò un paradosso in quanto nel settore collegato del movimento terra e sui camion questo è ampiamente accettato, anzi non ne possono fare a meno. Per quanto riguarda la parte tecnica tieni presente che quaste attrezzature lavorano in ambienti fortemente inquinati da polveri, liquidi, vibrazioni ecc... Per mia eperienza ti consiglio di non usare sensori ottici ne meccanici ma solo sensori induttivi a stato solido.
        Prevedi comunque dei corsi di formazione per gli utilizzatori.

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        • #5
          Se non sbaglio ci fu già qualche discussione su impianti di betonaggio, prova a vedere nei topic vecchi.

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          • #6
            La riluttanza degli operatori è una cosa di cui sono a conoscenza, ma credo non si possa bloccare la tecnologia solo perchè gli operatori sono legati al passato o comunque ostici nell'apprendimento all'uso dei nuovi tipi di interfacce utilizzati!
            La cosa che mi spaventa di più è che, a differenza che in tutti gli altri campi dove i processi sono controllati e più o meno standardizzati, nell'MMT e connessi i limiti fisici di una qualsiasi macchina vengono tranquillamente oltrepassati!
            Per esempio:
            se una macchina qualsiasi viene venduta per fare 100 i costruttori la sovradimensionano a 150, valore che magari è considerato il max raggiungibile x quel lavoro. Ecco però che interviene il muratore del paesino sperduto che la porta senza alcun problema a 200... e poi ci sono le rogne!!!

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            • #7
              Ciao Kikko e benvenuto nel forum da parte mia...anche se in ritardo!!!
              Finalmente ho un po' di tempo da poter dedicare a questo argomento che mi aveva stuzzicato già dal primo giorno...
              Premetto che gli impianti di betonaggio non li conosco se non in modo indiretto quando, come progettista di strutture, indico delle curve granulometriche da rispettare e impongo delle resistenze caratteristiche che sono quelle di calcolo...
              Capisco le tue perplessità ma devi tenere conto innanzitutto del mondo edile in tutte le sue parti: qui ogni lavoro è sostanzialmente un prototipo a se'...ossia raramente riesci ad applicare processi industrializzati in ogni momento della produzione edile.
              Anche in casi più palesi in cui sembra che tu lo faccia, come ad es. nella prefabbricazione, questo in realtà non avviene perchè tu, comunque, adatti anche solo in minima parte il processo ai tuoi fabbisogni.
              Per essere ancora più chiaro, i cantieri in genere (compresi ad esempio quelli navali) ma in particolar modo quelli edili, hanno un problema costante che è la sicurezza. Questo proprio perchè non puoi applicare dei controlli seriali su una cosa che, mentre la vai a produrre (ossia il tuo manufatto che può essere uno scavo, una scogliera, una casa, ecc) risulta essere un unicum nel suo genere.
              Infatti in campo edile il numero degli infortuni dovuti proprio a questo fatto è molto alto...di solito con incidenti di entità (per fortuna) abbastanza lieve (fratture, traumi, ecc). Nell'industria invece, il numero di incidenti risulta essere basso ma...quando avvengono di solito portano quasi sempre alla morte o comunque ad infortuni molto gravi (perdita di arti, paralisi, ecc): questo perchè, nella sequela di controlli e operazioni ripetitive, quando qualcosa non funziona succede inevitabilmente la tragedia!!
              Capisci allora che i controlli elettronici (di cui non sono assolutamente esperto... ) si possono applicare giustamente a macchinari che forniscono un prodotto industrializzato (come ad es. gli inerti o il cls.) ma non al processo operativo in se'. A maggior ragione quando si usano le MMT le cose sono ancora diverse...qui l'inconsueto è all'ordine del giorno e, come giustamente fai notare tu, le macchine vengono usate al limite delle loro capacità operative (ma quando tu sei in auto non ti capita mai di fare così?) e quindi i controlli sono difficilmente applicabili. Le nuove MMT sono già, a mio parere, fin troppo piene di elettronica che, spesso, dà degli inconvenienti improvvisi proprio a discapito della sicurezza (macchine che si bloccano di colpo, dispositivi che improvvisamente non funzionano più, ecc).
              Il lavoro su una MMT ti propone di continuo manovre che non sono mai uguali a quelle precedenti (anche una pala gommata al carico da mucchio, benchè alcuni modelli dispongano di memoria elettronica delle operazioni, compie comunque manovre sempre leggermente diverse...comunque il fronte di scavo è in continua evoluzione!!!) per cui la standardizzazione e il controllo sono spesso inutili e di impaccio.
              Cosa diversa possono essere dispositivi tipo l'antiribaltamento sugli escavatori idraulici o comunque dispositivi deputati ad una maggior sicurezza in generale....
              Ti dico che io stesso, che passo molto tempo tra i computer sia per la gestione che per la progettazione....quando posso lavoro il più possibile a mano....non dimentichiamo mai che tutto parte dalla testa. Penso che il nostro mondo lavorativo sia anche molto bello e affascinante proprio perchè la manualità ha ancora un ruolo predominante e la "cultura del fare" assume un ruolo che solo chi non frequenta assiduamente un "edile" non può capire.
              Io stesso, come progettista, di solito sconsiglio le abitazioni super automatizzate (con sistemi di controllo elettronico molto spinti...) tranne nei casi in cui la cosa può essere utile (ad es. l'accensione del riscaldamento tramite il telefonino....ma anche qui attenzione...si tratta comunque di un dispositivo a gas che, in nostra assenza, può anche dare dei problemi seri...).
              Cosa ne pensi?
              Costantino Radis

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              • #8
                Ciao Costantino!
                L'analisi che hai fatto è più che corretta anche secondo me, in quanto come dici tu il lavoro, per quello che ci riguarda è lontanissimo dalla produzione di serie...
                Tuttavia penso anche che, se analizziamo ogni singolo passo della produzione stessa, i margini di inserimento dell'elettronica sono ampi, tutto sta nell'applicarla con coscienza...
                Ci sono infatti determinati processi che, con l'ausilio di nuove tecnologie, migliorerebbero in tempo impiegato, qualità del prodotto e sicurezza, nonchè nei costi... questo modo di vedere il cantiere è nato dalla pratica diretta (sono un muratore) unita al modo di pensare inculcatomi a scuola (sono perito in autom. industriale).
                L'esasperazione dell'elettronica crea solo un milione di problemi in ambienti cosi duri, ma la stessa elettronica applicata con criterio può darmi la soluzione che cerco; un esempio stupido:
                prendiamo le gru a torre: </font>
                • soluzione arcaica: la pulsantiera collegata alquadro con 20m di cavo</font>
                </font>
                • soluzione esasperata: un ipotetico sistema satellitare per muovere e posizionare la gru</font>
                </font>
                • soluzione ottimale: il radiocomando</font>
                Un altro esempio possono essere le livelle laser per le MMT come ho letto in un vecchio post, o come citato all'inizio della discussione le centrali di betonaggio, che ormai, almeno nelle mie zone, spopolano ovunque!
                Insomma, per come la vedo io è ancora troppo presto perchè l'elettronica soppianti la capacità dell'uomo, ma può dare un grosso aiuto rispetto a quanto è sfruttata attualmente!
                Fammi sapere il tuo parere!

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                • #9
                  Mamma mia.... !!
                  Devo pensarci un po'...perchè se analizziamo il panorama che hai fatto...sembrerebbe che non ci sia più spazio per altre applicazioni...
                  ...dammi un po' di tempo per pensarci... !
                  Costantino Radis

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