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[NEWS] Maggiore Controllo per Macchine Edili nella Zona UE

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  • [NEWS] Maggiore Controllo per Macchine Edili nella Zona UE

    In questa discussione vorrei introdurre un importante argomento che riguarda il commercio delle macchine edili nella zona Euro. Si tratta della attuazione di una nuova politica di controllo del mercato europeo che prevede l'adozione di un così chiamato "Pacchetto di controllo del mercato e della sicurezza dei prodotti" entro la fine del 2012 che consiste nella revisione della Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti, una nuova regolamentazione del controllo del mercato e l'attuazione di un piano di azione pluriennale (dal 1012 al 2015). Lo scopo di questo piano di azione è innanzitutto, offrire una maggiore protezione ai cittadini nel confronto di prodotti non conformi e creare delle condizioni di mercato eque di competitività. Lo scorso 16/10/12 Unacea, associazione di aziende italiane di macchine per costruzioni, pubblicò un comunicato stampa che riportava i punti più salienti della comunicazione scritta dalla Commissione Europea il 10/10/12.

    COMUNICATO STAMPA:
    Roma, 16.10.2012


    UNA NUOVA SORVEGLIANZA DI MERCATO PER LE MACCHINE PER COSTRUZIONI


    È in arrivo per la fine dell'anno un nuovo pacchetto normativo sulla sicurezza dei prodotti e la sorveglianza di mercato che si articolerà su un piano d’azione pluriennale dal 2012 al 2015.
    È quanto emerge dal documento "A Stronger European Industry for Growth and Economic Recovery" adottato il 10 ottobre scorso dalla Commissione europea.


    Unacea, l'associazione italiana delle macchine per costruzioni e il Cece, la rappresentanza di settore europea, giudicano positivamente l’iniziativa dopo aver in molte occasioni
    criticato, nel campo delle macchine per costruzioni, la mancanza di una efficace politica di
    sorveglianza di mercato a difesa della sicurezza, dell'ambiente e della concorrenza leale.


    Ricordando come la conformità delle macchine abbracci molti versanti Johann Sailer, presidente del Cece, ha affermato: “La sicurezza degli operatori è fondamentale, ma la nostra priorità è, e deve rimanere, la conformità dei macchinari a tutte le normative in vigore nell'Ue. Un prodotto conforme è necessariamente un prodotto sicuro, mentre il contrario non è necessariamente vero.”


    Giudizi positivi vengono espressi anche da Giampiero Biglia (CNH CE - Fiat Industrial), vicepresidente di Unacea: "Abbiamo denunciato come irrazionale la situazione in cui si richiede ai produttori europei il rispetto rigoroso di tutte le norme per la produzione delle macchine, mentre allo stesso tempo si consente che le dogane lascino entrare mezzi non conformi. In questo modo si crea un danno alla collettività, si riduce il volume occupazionale e non si consente alle imprese di rientrare degli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo.
    Salutiamo quindi la decisione della Commissione di introdurre un nuovo approccio al problema al fine di risolvere le gravi difficoltà ormai riconosciute."


    Il documento "A Stronger European Industry for Growth and Economic Recovery" è disponibile on line alla pagina:



    Nata nel 2010, Unacea è l’associazione di categoria aperta al contributo di tutte le aziende italiane di macchine per costruzioni. Attualmente ha un tasso di rappresentatività in termini di fatturato di oltre il 70% del valore dell’intera industria nazionale di macchine e attrezzature per il movimento terra e per il calcestruzzo. Unacea è socio del Cece, il Comitato europeo dei produttori di macchine per costruzioni che raggruppa le associazioni nazionali di 14 paesi in rappresentanza di circa 1.200 aziende, per un fatturato di circa 23 miliardi di euro e 130 mila persone impiegate direttamente.
    __________________________________________________ ___
    RISORSE:


    __________________________________________________ ___
    LA VOSTRA OPINIONE:
    I produttori europei si lamentano perché le loro macchine devono passare infiniti controlli di qualità ma nelle dogane, il controllo delle macchine importate non è così esaustivo. Pensate che l'implementazione di questa politica basterà a migliorare la situazione? E le conseguenze? Pensate che magari questo potrebbe avere degli effetti negativi per qualcuno (es. esportatori, importatori)?
    Dite la vostra!!
    Ultima modifica di Paula; 04/10/2013, 09:23.
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  • #2
    L'onorevole Elisabetta Gardini ha presentato due interrogazioni alla Commissione europea per conoscere le misure che la commissione adotterà per quanto riguarda il fenomeno delle importazioni di macchine per costruzioni non conformi e la mancanza di un’anagrafe unica. Di seguito vi riportiamo il comunicato stampa diffuso da UNACEA lo scorso 25 giugno 2013.

    SORVEGLIANZA DI MERCATO E ANAGRAFE DELLE MACCHINE PER COSTRUZIONI

    Presentate due interrogazioni alla Commissione europea.
    Unacea esprime soddisfazione


    La parlamentare europea, on. Elisabetta Gardini, ha presentato due interrogazioni alla Commissione riguardo al fenomeno delle importazioni di macchine per costruzioni non conformi e alla mancanza di un’anagrafe unica, al livello dell'Unione o dei singoli stati, che permetta d'individuare posizioni, caratteristiche, proprietà e tasso di obsolescenza di tali mezzi.

    Nella prima interrogazione parlamentare, dopo aver denunciato il fenomeno delle importazioni di mezzi non conformi, si afferma: "I produttori di macchine per costruzioni dell'Unione europea, nonostante gli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo effettuati per realizzare prodotti conformi, si vedono penalizzati da chi non rispetta le regole. È necessario poi ricordare quali conseguenze questa situazione abbia sui volumi occupazionali, sugli operatori che utilizzano nei cantieri macchine che possono aver sistemi di sicurezza inferiori alla norma, e sull'ambiente (una macchina non conforme può non rispettare le normative in materia di emissioni gassose e di rumore)."

    Nell'altra interrogazione si chiede alla Commissione europea se sia a conoscenza del fatto che allo stato attuale non esiste nell'Unione e nei singoli stati membri uno strumento per censire le circa 250 mila macchine per costruzioni immesse annualmente sul mercato europeo: "Di questi mezzi, una volta che vengono venduti, non si sa praticamente più nulla: dove, come e per quanti anni vengono utilizzati? Qual è il loro grado di usura? Rispondono alle norme comunitarie?" In testo continua poi denunciando che "in caso di calamità naturali le autorità preposte all'intervento abbiano difficoltà in alcuni paesi a localizzare in tempi brevi i macchinari adeguati disponibili sul territorio."

    Il tempo previsto affinché la Commissione fornisca una risposta alle interrogazioni è di sessanta giorni. “Apprendiamo con soddisfazione dell’iniziativa dell’on. Gardini - dichiara Enrico Prandini, vicepresidente di Unacea -. Sorveglianza di mercato e anagrafe delle macchine per costruzioni sono strettamente collegate. L'obbligatorietà della registrazione dei mezzi è la chiave di volta per il contrasto dell'immissione di macchine non conformi sul mercato europeo. L'anagrafe inoltre costituirebbe un importante strumento per il contrasto dei furti e per individuare le zone più obsolete e inquinanti del parco, permettendo di varare in maniera mirata, al livello locale, misure d'incentivo a protezione dell'ambiente e della sicurezza nei cantieri."

    Unacea, di concerto con la sua rappresentanza europea, il Committee for European Construction Equipment (Cece) valuta positivamente la proposta della Commissione europea presentata lo scorso 13 febbraio in materia di sorveglianza di mercato (“Product Safety and Market Surveillance Package”). In essa vi sono importanti miglioramenti tra i quali: l'uniformazione delle regole di sorveglianza di mercato tra beni di consumo e strumentali, una maggiore cooperazione tra stati membri, armonizzazione delle procedure, possibilità di presentare esposti di non conformità da parte di terzi alle autorità di sorveglianza. In aggiunta a queste misure Unacea e Cece propongono alcuni miglioramenti quali: una maggiore armonizzazione delle sanzioni al fine di evitare che l'ingresso di macchine non conformi avvenga in stati che prevedono pene più miti, la destinazione di (almeno) una parte dei proventi delle multe al finanziamento delle attività di sorveglianza, l'obbligo per i trasgressori di coprire le spese di controllo, ritiro dal mercato o distruzione del mezzo non conforme.
    __________________________________________________ __
    LA VOSTRA OPINIONE
    Cosa ne pensate a riguardo? Quali sono le vostre impressioni?
    Fateci sapere!
    Ultima modifica di Paula; 04/10/2013, 09:27.
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