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Cultura MMT

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  • Cultura MMT

    ciao ragazzi... ho voluto aprire questo argomento x riflettere assieme sulla cultura del movimento terra in europa...con l'esperienza di malaga ho constatato che gli operatori dei paesi nordici, quali gran bretagna-finlandia-germania-olanda hanno una cultura delle mmt molto diversa dagli italiani... prima di tutto riguardo alla sicurezza( tema fondamentale delle gare)hanno un vero e propio codice da rispettare , come mettere sempre le cinture, mettere sempre il blocco al braccio in trasferimento,avere sempre tre punti di appoggio sia x la salita che x la discesa dal mezzo, tenere sempre porte e vetri chiusi durante il lavoro, mettere sempre il freno di stazionamento.......cose che noi italiani purtroppo non facciamo.....poi ho notato anche un vero e propio rispetto nel condurre il mezzo grande o piccolo che esso sia pur avendo fretta nel dover condurre la gara... già il fatto che il 70% degli operatori siano arrivati a gareggiare con scarpe antinfortunistica vuole dire molte cose... e pensare che noi non le mettiamo nemmeno sui cantieri!!!!!! cosa ne pensate????

  • #2
    Ciao Costantino,
    mi piace moltissimo come scrivi e condivido pienamente ciò che tu hai scritto; al punto tale da scrivertelo. Le tue sono ottime considerazioni!
    Una domanda: come venircene fuori da questa situazione? solamente con il passare del tempo?
    Un saluto.
    gio.
    http://giomaffy.interfree.it
    giò
    http://giomaffy.interfree.it

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    • #3
      difatti anche le macchine "italiane" destinate all'esportazione hanno un allestimento diverso rispetto al mercato interno(questo gia' con macchine degli anni '80)

      -insonorizzazione completa della cofanatura
      -dispositivo antiribaltamento su cilindri sollevamento
      -cabine extralusso (radio,vetri oscurati....)
      -valvole di blocco

      inoltre (importando parecchie macchine da paesi CEE lo notiamo giornalmente) assolutamente sulla macchina non deve mancare:
      -libretto d'uso e manutenzione
      -scheda tagliandi ed interventi eseguiti durante la vita della macchina
      EXCAVATOR'S MAN

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      • #4
        Ciao Mik!
        Bel tema...cosa dire? E' un punto che ho toccato più volte e mi fa piacere che sia proprio un operatore D.O.C. (come il vino delle nostre parti!! ) a prendere la parola su un argomento come questo.
        Più volte ho rimarcato la difficoltà nel fare rispettare certe norme di base che, tutto sommato, sono affidate, oltre che alla legge, anche al buon senso di tutti.
        Nei nostri cantieri siamo molto indietro e ogni anno, in Italia, muoiono più persone in edilizia che non nell'ultima guerra in Iraq. La nostra cultura ti porta a pensare che se uno si fa male lavorando allora va bene...se ti fai male giocando a pallavolo la domenica con i tuoi amici...sei un pistola!!!
        Questo non va e penso che le cause siano da ricercarsi molto in profondità...quando si è parlato di sicurezza in senso generale molti di voi (e anche tu... ) avete detto che certe cose non le farete mai (anche solo mettersi le scarpe antinfortunistiche...) mentre ribadisco ancora che c'è il modo di fare tutto...anche acquistare delle scarpe che vadano bene in estate e non facciano cuocere i piedi...esistono eccome...basta sfogliare i cataloghi e farsele comprare: E' UN DOVERE DEI DATORI DI LAVORO!!!
        Il fatto è che qui da noi manca, in generale, la professionalità e la capacità, quando questa esiste, di farsela pagare il giusto. Tutti i mestieri che hanno poco valore aggiunto vengono ancora visti come poveri e svolti da gente ignorante...tutto sommato molti pensano che muovere terra, demolire, ecc, siano cose che bene o male tutti siano in grado di fare. Ed il mercato dimostra proprio che spesso molti si improvvisano andando ad abbassare i prezzi in modo sconsiderato spesso proprio a scapito della sicurezza...in Europa sono ovviamente più avanti di noi anche perchè in molti paesi vi è un maggiore equilibrio sociale dovuto ad un tempo maggiore di benessere diffuso. Quando si raggiungono certi obiettivi prima è ovvio che poi cose che prima sembravano superflue diventano poi primarie. Prima si pensa a mangiare, poi, una volta che il cibo in tavola arriva tutti i giorni, si pensa a come mangiare in modo educato e civile. Non dimentichiamo che l'Italia è uscita dal mediovevo soltanto dopo la seconda guerra mondiale...abbiamo acquisito dei diritti civili spesso anche dopo un secolo rispetto ad altri paesi europei...luoghi in cui magari ancora oggi vi è una monarchia (Norvegia, Svezia, Belgio, ecc) sono comunque avanti a noi di parecchio su temi fondamentali come "stato sociale", diritti dei lavoratori e, non ultimo, sicurezza sul luogo del lavoro.
        Se a tutto questo poi aggiungiamo anche la nostra tendenza "ad arrangiarci" vedi che i conti tornano.
        Come coordinatore a volte non riesco nemmeno a fare mettere i bagni in cantiere...ma dico io!!! Più volte ripeto che non è una questione di norme e multe ma di buona educazione e civiltà: se mi prende mal di pancia mentre lavoro cosa faccio???? Si tratta, alla fine di tutto, di volersi semplicemente un po' più di bene...di mettere le persone al centro di tutto...se riusciamo a pensare in questo modo forse qualcosa si può veramente ottenere!!
        P.S. per Mik: mettiti le scarpe giuste....sul resto mi sembra che tu ragioni già in un certo modo...saluti!!!
        Costantino Radis

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        • #5
          una cosa che ho naotato, pur non lavorando nel mondo dei cantieri, è che molti operatori e anche padroncini hanno un rispetto della macchina pari a zero.
          Vetri rotti, fari staccati ,zavorre senza vernice.
          Ho visto solo per fare un esempio le foto dei mezzi di Costantino, così come il 320C che guida Mik, è ho visto che non hanno una riga a cercarla!!
          Ora io non credo che Costantino giri i cantieri col fucile a sparare a chi striscia la zavorra lavorando, o Mik sia un maniaco della perfezione...un po' più di attenzione non si potrebbe usarla!?
          Come quando si fa manovra con l'auto si cerca di non lasciarci la fiancata contro il muro, si potrebbe fare attenzione anche con le MMT....
          io non so guidare un escavatore, ma credo non sia impossibile fare attenzione, visto che c'è chi ci riesce.
          poi, per carità, di toccare può succedere, però ho visto macchine praticamente nuove con vetri rotti e zavorre completamente sverniciate dalle strisciate...

          Ovviamente poi la sicurezza personale, ma anche di chi lavora nelle vicinanze è al primo posto.
          io faccio l'operaio e sono l'unico nella mia ditta (siamo in 7) ad indossare le scarpe antinfortunistiche. gli altri non le portano perchè sono brutte!!!!
          dico io, ma siamo in fabbrica, non siamo in discoteca o in giro con la ragazza, se hai le scarpe brutte dimmi chi le vede?!
          scusate lo sfogo ma certe cose mi danno proprio fastidio!
          Fede, BID Division Member

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          • #6
            ciao...sono contento che vi interessi questo post!! giustamente come dice Costantino in italia purtroppo :x certa gente se ti comporti correttamente sei una persona stupida.... !!! ho visto anche giovani alle prime armi ( non sicuramente appassionati di mmt ) che si mettono a ridere e snobbano certi consigli.. poi quando combinano guai è sempre colpa di qualcun'altro o della macchina ma le case costruttrici di mmt non possono fare formazione anche degli operatori oltre solo a vendere e a fare soldi???? l'ho buttata lì!!!!! ciao

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            • #7
              Secondo me oggi siamo in una situazione paradossale "all'italiana", nel senso che mancando una cultura della sicurezza sul lavoro (in tutti i settori, dal movimento terra, all'edilizia all'industria pesante), si tende a dare rimedio con le leggi.
              Purtroppo si sa che quando si va a legiferare in un campo dove le variabili sono molte si devono schematizzare le cose e si arriva talvolta a paradossi nel senso opposto, cioè a pretese impossibili da realizzare.
              Dove voglio arrivare? Secondo me con le leggi non si può arrivare a regolamentare al meglio la sicurezza sul lavoro, per questo credo che si dovrebbe investire di più sul cambiare la mentalità degli italiani (i datori di lavoro, ma anche gli operai). Se le persone si rendessero davvero conto di quanto grandi sono i rischi che talvolta corrono o fanno correre a colleghi, dipendenti ecc, forse le cose starebbero in maniera un po' diversa. Naturalmente questo non vale per quei padroni schiavisti che, in nome della produttività, sacrificano la sicurezza del tutto, ma vorrei sperare che si tratti di una minoranza nei confronti dei quali serve davvero la legge). La cosa grave sono gli artigiani, i padroncini, i muratori che ne combinano da farti mettere le mani nei capelli, sebbene nessuno ordini loro di farle! Ci vorrebbe un po' di sensibilizzazione.
              Questo è il mio punto di vista, perché sono assolutamente contrario alle leggi proibizioniste e repressive e sono scettico sulla loro reale efficacia nel lungo periodo: la patente a punti, per esempio, è una cosa che non condivido per nulla, come le revisioni dei veicoli fatte troppo spesso.

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              • #8
                L'Italia, nel bene e nel male, è comunque ancora oggi la patria del diritto...non nel senso buono del termine perchè ormai qui di diritti se ne vedono riconosciuti ben pochi (!!)...ma nella accezione più negativa...ossia che si legifera, si legifera, si legifera.....ogni politico, avendo ben poco da dire in concreto, sembra che voglia passare alla storia per qualche nuova legge che dovrebbe risolvere ogni problema in uno specifico settore!! Con la scusa degli adeguamenti alle linee guida comunitarie si travisano i problemi e poi si finisce con il fare qualche pasticcio...
                Come giustamente dicevano Barnaba, Friz e Mik...è solo questione di buon senso e di corretto modo di vedere le cose: se su una macchina ci passo praticamente la vita...perchè tenerla male?
                Tutto sommato è il mio specchio nei confronti di chi mi vede sul luogo di lavoro: così come mi presento gli altri tendono a vedermi. Finora non abbiamo mai imposto nulla agli operatori...però non gli impediamo nemmeno di passare del tempo a tenere pulita ed in ordine la loro macchina...mi sembra il minimo. Così come gli mettiamo a disposizione l'attrezzatura per eventuale piccoli ritocchi che vogliano fare nel caso in cui in cantiere vadano a toccare da qualche parte (nessuno è perfetto!!). Così come ci sembra il minimo di fornire loro, oltre al materiale fornito dalla Cassa Edile, anche dei capi di abbigliamento aggiuntivi come tute, giacche a vento, scarpe più pesanti ed impermeabili per l'inverno...se uno va in un bar a prendersi un caffè, accidenti, almeno non fa la figura del pezzente!!...si vede che lavora ma la sua sembra più una divisa che non una tenuta da lavoro pesante...fa piacere a loro e anche a noi!!
                In sostanza basta proprio poco: io cerco sempre di sganciarmi dalle norme e di seguire il buon senso...ho notato che la stragrande maggioranza dei funzionari pubblici preposti al controllo la pensano come me. Se tutto non è perfetto ma le linee base sono corrette e soprattutto si nota una certa attenzione verso la persona...sono loro i primi a riconoscerlo: e questo ve lo dico anche per i cantieri che ricadono nel territorio di competenza di una ASL appena fuori Torino che è riconosciuta come quella che in Italia fa più controlli e multe (alcuni suoi funzionari sono chiamati ovunque per i corsi sulla 494 proprio per il modello che hanno adottato).
                Continuo a dire che è principalmente questione di amor proprio e di ambizione personale!!
                Per Mik: ma come si comportavano i tuoi concorrenti europei? Raccontaci un po'!
                Costantino Radis

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