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New Holland - Case..quale Futuro? [anno 2006-2008]

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  • New Holland - Case..quale Futuro? [anno 2006-2008]

    Mi e' stato riferito(forse solo chiacchere!) che nel futuro prossimo spariranno le macchine gialle con il nome Newholland per far posto ad un unica linea Case.
    Se qualcuno ne sa di piu' ben venga.
    Un saluto a tutti.

  • #2
    Forse ricerche di mercato avranno suggerito che il marchio New Holland, leader mondiale delle macchine agricole e pertanto conosciuto in tutto il mondo avrebbe favorito la vendita e la commercializzazione anche delle macchine stradali. Non conosco i risultati attuali delle vendite, speriamo che siano positivi, certo che togliere dal mercato marchi come O & K, Case, Kobelco e lo stesso Fiat, non mi è sembrata una gran bella idea.
    Le altre multinazionali che hanno acquisito vari marchi, vedi Terex, che ne ha innumerevoli, hanno accoppiato il proprio marchio a quello dell'acquisito, Terex-Fuchs, Terex-Atlas, Terex-Schaeff, Terex-Kaelble, ecc. ecc. Come avrebbe visto il mercato Fiat-0.K., Fiat-Case, Fiat-Kobelco? Magari specializzando la produzione per marchio e espandendosi in altri settori per es. quello dei rulli, finitrici, frese, impianti, ecc. ecc.
    O all'estero non apprezzano molto il marchio Fiat?
    Ultima modifica di oldtech; 03/04/2006, 13:18.

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    • #3
      Ancora prima del passaggio al nome "NEW HOLLAND" tutti aspettavano di essere unificati sotto CASE. Fiat ha scelto NH come brand principale ... se lo cambia in CASE ragazzi carissimi potrebbe tirare giù le serrande e chiudere acqua e gas
      Sicuramente il marchio CASE è molto blasonato ma ... chi prima aveva una macchina arancione Fh-FK si è ritrovato senza più il nome (il prodotto è deprezzato) e con analoghe versioni gialle NH .... pensate davvero che ora scompaiano anche quelle x lasciare il posto a macchine CASE ???
      Sinceramente non credo che vedremo attuare una manovra del genere ... almeno lo spero perchè cambiare identità troppo spesso non è un gran "blasone" .....
      Paolo Raffaelli

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      • #4
        non penso che cambino nome anche perchè perderebbero ogni credibilità

        e poi in molti mercati case non brilla e nh vende abbstanza (come in italia)

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        • #5
          Qui a lecce ce lo stabilimento CNH ma non so cosa producono ..... ai tempi di fiat-allis o fiat-hitachi producevano dozer e pale......... ma ora?

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          • #6
            new holland nn ci lasciare!!!!!!!!

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            • #7
              Ma insomma la finiamo di fare gli italiani.. che per vizio, si fasciano la testa prima di averla rotta? E soprattutto con sto pessimismo stupido?

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              • #8
                calma e gesso....

                penso che per ora siano solo dicerie.....
                non avrebbe senso cambiare di nuovo nome e colori dopo un anno....

                quindi non disperiamoci prima del tempo che non ce ne è bisogno
                Fede, BID Division Member

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                • #9
                  dico la mia.... la voce c'è lo sentita ankio sta storia della case ...... speriamo bene ma ho dei dubbi comuque per me la fiat doveva rimanere FIAT ALLIS curare di + il suo prodotto senza perdere tempo in fusioni e contimui cambiamenti di nome e colore ha perso credibilita va be

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                  • #10
                    1 - La nuova politica ha definitivamente separato CASE e New Holland come due brand divisi con strategie commerciali separate e alcuni prodotti in comune. Quindi non si parla di unione ne' pare ci siano intenzioni future come fino a circa un anno fa trapelava dagli stessi ambienti.
                    2 - Nello stabilimento di Lecce vengono prodotte tutte le gommate sia di NH che di CASE, la gamma dei sollevatori sia di NH che di CASE nonchè tutti i dozers. Lo stabilimento è sovradimensionato anche nel caso in cui le catene di montaggio sfornassero a pieno ritmo...si sta pensando di razionalizzarne l'utilizzo in altro modo.
                    3- La CASE, nonstante in Italia non sia apprezzata, vende moltissimo negli USA e, all'interno del gruppo CNH, copre da sola il 50% del movimento terra prodotto dal gruppo. Per bilanciare questo colosso con una tradizione quasi al pari di CAT nell'immaginario collettivo degli USA e non perdere il mercato europa (dove il marchio non riscuote molti consensi) in CNH hanno dovuto inventarsi il nuovo brand mettendo insieme i vecchi marchi O&K, Fiat-Kobelco, New Holland Idustrial, Fiatallis e New Holland....questi cinque marchi insieme bilanciano le vendite, a livello globale, di CASE....quindi il marchio "marroncino" non è proprio da sottovalutare.
                    Se in futuro ci saranno ulteriori fusioni (che comunque sono a priori escluse) l'unico marchio possibile (per ovvie ragioni di mercato globale) si pensa possa essere proprio CNH in cui sarebbero mantenuti tutti e due i marchi.
                    Costantino Radis

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                    • #11
                      Al di fuori delle voci, io penso che allo stato attuale, da CNH, che a Fiat porta utili, è realistico che derivino due brand: Case e New Holland, magari con strategie e prodotti differenziati e commercializzati a seconda delle aree e in cui i rispettivi marchi siano più apprezzati. Questo renderebbe anche più accettabile che comprando oggi una macchina gialla marchiata New Holland, l'anno dopo si ritrovi sul mercato la stessa macchina marrone marchiata Case. Comunque, ritengo che sarebbe stato meglio tenere divisi i due brand Case per le macchine movimento terra e New Holland per le macchine agricole.

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                      • #12
                        In Calabria il gruppo CNH ha combinato un pasticcio,mi spiego,fino a qualche tempo fa il concessionario per tutta la regione era la COMIN di Cosenza,che era stata già conc.di BENATI,FIAT-ALLIS,FH,FK e infine NH Kobelco,quindi una concessionaria storica del settore sopratutto lo è stata per i marchi di Fiat e con dei numeri decisamente ottimi.Poco tempo fà si è deciso di dare il mandato ad un'altra concessionaria che si trova in provincia di Catanzaro,ora mi domando secondo voi è una politica giusta questa o tra i due concessionari si possono creare delle rivalità che alla fine vanno a danneggiare le vendite del gruppo CNH?

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                        • #13
                          Le trattative e le sinergie che portano alla nascita di una nuova concessionaria sono profonde e implicano dinamiche complesse. Conoscendo personalmente bene chi si occupa in NH del mercato sud-Italia sono sicuro che le motivazioni sono state più che serie e ben valutate alla luce di fatti che noi nemmeno immaginiamo. Sulla convenienza non so cosa dire: bisogna vedere la nuova conc. di Catanzaro quale mandato ha ricevuto, per quali macchine e per quali province...
                          Costantino Radis

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                          • #14
                            E pensare che c'è un sacco di gente che crede ancora in Fiat!!

                            Io ho un'escavatorista pazzo per Fiat, che prima sbavava per Hitachi ed ora li disprezza, poi Kobelco di cui credo non sapesse neppure l'esistenza era la numero uno, poi i Case sono divenute belle macchine solo da quando sono nell'orbita CNH.
                            Ora gli ho comprato un NH245 giallino è tutto contento!!

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                            • #15
                              Vale la prova contraria?

                              Come sempre si deve essere imparziali e vedere le cose come stanno....di più inutile aggiungere. Per contro non è nemmeno giusto dire le cose tanto per dirle solo per il gusto di fare polemica o perchè si vuole dare addosso ad un marchio tanto per farlo....
                              Chi vede CASE di buon occhio solo perchè ora è nell'orbita Fiat è "citrullo" tanto quanto coloro che invece la denigrano per partito preso... ...
                              Su Kobelco...chi era appassionato li ha sempre ritenuti ottime macchine (proprio i tecnici CGT che ora li denigrano sono stati i primi, all'epoca, a farmi apprezzare i mezzi Kobelco che si vedevano allora solo al SAIE perchè venduti direttamente da un importatore lombardo...). Non vedo perchè oggi siano dei mezzi pessimi...
                              Costantino Radis

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                              • #16
                                Ciao Costantino,non so di preciso quali province hanno affidato alla nuova conc. posso dirti di sicuro che quella di Cosenza ha sempre fatto degli ottimi numeri come vendite quindi in questo senso non penso ci siano stati problemi.In più nella società della nuova conc. c'è un socio che per entrarci ha lasciato di punto in bianco il mandato della Hitachi e un altro socio è il piùgrosso conc. Iveco del sud Italia.

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                                • #17
                                  mantella ha un ottimo rapporto con il n1 di cnh

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                                  • #18
                                    Le preoccupazioni di chi deve acquistare una macchina circa la stabilità dei rapporti tra i concessionari e la marca rappresentata sono giustificati e denotano pure un aspetto commerciale da non trascurare: molti acquirenti hanno un rapporto di fiducia più forte con il concessionario piuttosto che con la marca che questi rappresentano. Quando è stata sciolta la la joint-venture tra Fiat e Hitachi qualche concessionario, anche di lunga data, è passato a Hitachi e molti clienti sono rimasti e hanno acquistato macchine Hitachi. Pur tuttavia, non mi sembra che si possa giudicare la politica di un gruppo multinazionale come CNH, che nel bene o nel male è uno dei primi, dai rapporti più o meno critici che può avere con qualche concessionario. Poi, da quando sono entrato in questa ed altre discussioni che hanno trattato l'argomento CNH, anche in virtù delle considerazioni e informazioni degli altri utenti, quasi sempre approfondite, mi sono reso conto che la politica del gruppo CNH, soprattutto in relazione ai marchi utilizzati forse non poteva neanche essere diversa. CNH detiene, oltre a Case e New Holland, marchi prestigiosi che potrebbe utilizzare come International Harvester, Fiatallis, Benati, anche Poclain, ma, almeno a giudicare da quanto è riportato attualmente sul sito, nell'elenco dei brand, non O&K e tanto meno Kobelco con il quale come sappiamo ha una partecipazione azionaria incrociata.
                                    Quindi, se Fiat vuole focalizzare il suo proprio marchio solo nel settore auto, il che mi appare del tutto opportuno, rinunciando ad utilizzarlo nel settore mmt, sia pure come Fiatallis o Fiat-Allis, e questo con sommo dispiacere di tutti, mi sembra che la scelta ultima di utilizzare solo i brand Case e New Holland più conosciuti, anche congruentemente con la sigla del gruppo, sia stata quella migliore possibile. Poi noi italiani ci abitueremo anche a comprare macchine marchiate "nuova olanda", tanto più se a venderle sarà il ns concessionario di fiducia.
                                    Ultima modifica di oldtech; 10/05/2006, 17:42.

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                                    • #19
                                      La domanda che tutti dovremmo farci è : Ma quante macchine fiat-hitachi e subito dopo Fiat -Kobelco sono state vendute al di fuori del territorio Italiano???? E quante macchine NH ? questo è il problema. Case è Case nel mondo dalla metà del 1800........riflessione......Ciaoooooo

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                                      • #20
                                        ho trovato queste info per quanto riguarda CNH, in pratica è al secondo posto per il mercato agricolo e al terzo posto in quello industriale, davvero non male!

                                        CNH Global N.V.


                                        Company Financials
                                        Income Statement
                                        Balance Sheet
                                        Cash Flow Statement

                                        Contact Information
                                        CNH Global N.V.
                                        World Trade Center, Amsterdam Airport, Tower B, 10th Fl., Schiphol Blvd. 217
                                        1118 BH Amsterdam, The Netherlands
                                        Tel. +31-20-460-429

                                        Type: Public
                                        On the web: http://www.cnh.com
                                        Employees: 25,300
                                        Employee growth: (0.4%)
                                        CNH Global (as in Case New Holland) knows how to make a "case" for its products. CNH is one of the world's two largest makers of agricultural equipment (Deere & Company is the other) and the #3 maker of construction equipment (trailing Caterpillar and Komatsu). Its farm equipment (about 60% of sales) includes tractors, harvesters, sprayers, and hay balers. The company also makes light-industrial and construction equipment including backhoes, excavators, forklifts, miniloaders, and telescopic handlers. CNH has manufacturing operations in 14 countries and sells worldwide through about 11,500 dealers. Financial services are offered in the US and Canada through CNH Capital America. Fiat controls 90% of the company.
                                        Key numbers for fiscal year ending December, 2006:
                                        Sales: $12,998.0M
                                        One year growth: 3.4%
                                        Net income: $292.0M
                                        Income growth: 79.1%
                                        Officers:
                                        Chairman: Sergio Marchionne
                                        President, CEO, and Director: Harold D. Boyanovsky
                                        CFO: Rubin J. McDougal

                                        Competitors:
                                        Caterpillar
                                        Deere
                                        Komatsu

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                                        • #21
                                          intanto e' nata la joint venture tra Case e Hyundai.................appena letto............ cosa c'e' in pentola?

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                                          • #22
                                            Originalmente inviato da bolla Visualizza messaggio
                                            intanto e' nata la joint venture tra Case e Hyundai.................appena letto............ cosa c'e' in pentola?
                                            Niente di particolare Hyundai fornirà alcune grandi pale a CASE. Una di sicuro sarà la HL780... http://www.casece.com/about/newsdeta...RL=EUI&id=1005
                                            :help: Vincenzo :help: - Per ricordare un amico

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                                            • #23
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                                              Si tratta infatti di una collaborazione nata per lo sviluppo di una serie di pale gommate di grandi dimensioni per andare a coprire una fetta di mercato molto interessante e con numeri di tutto rispetto che Case ha finora tralasciato. Non è ancora chiaro se anche New Holland approfitterà dell'occasione per unirsi al gruppetto e, come finora è stato, sviluppare delle macchine specifiche (si tratta alla fine di due, massimo tre, modelli) sulla stessa piattaforma.

                                              Di fatto si sono finalmente resi conto che macchine della classe 972, 980 e poco più grandi rappresentano una bella realtà commerciale in cui l'assenza di modelli specifici esclude di fatto da trattative più corpose con grandi cave e imprese. Teniamo conto che altrove Case commercializza anche di dumper snodati Astra con i propri colori e che avere un certo tipo di macchine a listino permette di essere molto competivi in trattative di ampio respiro. Tipico esempio è la cava di una certa dimensione in cui le macchine impiegate sono escavatori di classe 45 ton in su, pale gommate dalle 22-23 ton in su e dumper snodati. In questo caso solo Komatsu, Cat e Volvo sono in grado di rispondere all'appello con macchine adeguate. Ora di dovrebbe aggiungere anche Case.

                                              Riguardo i risultati di CNH così come riportati nel post di Cummsin Power ci sarebbe da condurre una riflessione molto approfondita, soprattutto alla luce di recenti fatti capitati in New Holland e che porteranno una ulteriore destabilizzazione del marchio in senso negativo. Tutti i nodi alla fine vengono al pettine e in questo caso ci sono state persone che non si sono per nulla distinte, rispetto a un recente passato, nel dirigere una azienda in modo che questa conquistasse la fiducia dei clienti e del mercato ponendo delle basi solide e durature.

                                              Sulla posizione del gruppo CNH al terzo posto al mondo nel settore industriale....bisogna vedere da quali fonti arrivano le notizie, se sono effettivamente aggiornate e in base a quali criteri queste cose vengono dette. A oggi, senza nulla voler togliere a Case e a New Holland, le quote di mercato non rappresentano assolutamente una realtà di questo tipo: tra i competitor, oltre a Cat e Komatsu, è necessario inserire sicuramente anche Volvo (a oggi l'unica che può avere la forza e le capacità, come grande gruppo, di essere una alternativa a Caterpillar...non dimentichiamoci l'acquisizione dello stradale di Ingersoll-Rand!!!). Oltre a questi non dimentichiamo anche Hitachi e Doosan che, sebbene con gamme limitate, sono dei veri colossi in grado di crescere ancora molto. Liebherr rappresenta poi un outsider di lusso davanti al quale togliersi il cappello e mostrare riguardo e rispetto in ogni occasione.

                                              Un conto sono i dati finanziari...un conto sono i dati reali di macchine prodotte e presenti sul territorio....non facciamo l'errore di New Holland in cui questi due dati sono stati confusi.....con le macchine a intasare i piazzali dei concessionari e una presenza sul territorio risibile. E con fattori di crescita del tutto inattendibili.
                                              Costantino Radis

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                                              • #24
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                                                GlobeNewswire specializes in the distribution and delivery of press releases, financial disclosures and multimedia content to the media and general public.


                                                da questa fonte direi assoultamente attendibile si evince che l'utile netto di CNH nei primi nove mesi è stato ben il 73% maggiore dell'utile netto dei primi nove mesi del 2006, con una performance spiccatamente buona nel terzo trimestre del 2007, con un +82% rispetto allo stesso trimestre del 2006:

                                                CNH Global N.V. (NYSE: CNH) today reported third quarter 2007 net income of $122 million, up 82 percent compared to net income of $67 million in the prior year. Results include restructuring charges, net of tax, of $26 million in the third quarter of 2007, compared with $4 million in 2006. Net income excluding restructuring charges, net of tax, was $148 million, up 108 percent compared to $71 million in the prior year. Third quarter diluted earnings per share were $0.51, compared with $0.28 per share in 2006. Before restructuring, net of tax, third quarter diluted earnings were $0.62 per share, compared with $0.30 per share in the prior year.
                                                For the first nine months of 2007, net income of $445 million was up 73 percent compared to net income of $257 million in 2006. Results include restructuring charges, net of tax, of $55 million in the first nine months of 2007, compared with $13 million in the prior year. Net income excluding restructuring charges, net of tax, was $500 million in the September year-to-date period, up 85 percent compared to $270 million in 2006. First nine months diluted earnings per share were $1.87, compared with $1.09 per share in the prior year. Before restructuring, net of tax, September year-to-date diluted earnings were $2.10 per share, compared with $1.15 per share in 2006.






                                                Al di là dei giochi che si possono fare e normalmente si fanno coi numeri per coprire buchi ed errori, appare evidente che la strategia sta dando ottimi risultati. Infatti da una fusione che determina la scomparsa di marchi storici e consolidati ci si aspetta soprattutto un aumento degli utlili anche a fronte di un eventuale inevitabile contrazione della quota di mercato totale.

                                                Se poi leggiamo da una delle agenzie più autorevoli al mondo, la Reuters tedesca, che titola

                                                CNH profit nearly doubles; shares jump


                                                direi che si può confermare che le cose vanno bene, molto bene:


                                                ho anche trovato questa simpatica tabellina, qui si evince che CNH è al quarto posto dopo Caterpillat Volvo e Komatsu (Volvo viene posta davanti come fatto correttamente notare da voi), si noti anche che CAT e Volvo hanno più di 3 volte il fatturato e il numero di dipendenti di CNH, che pure è una bella bestiola:

                                                DIRECT COMPETITOR COMPARISON
                                                CATCNHKMTUY.PKVOLVIndustryMarket Cap:47.19B15.38BN/A36.77BN/AEmploy*ees:99,77725,300N/A99,487N/ARev. Growth (ttm):8.80%31.20%N/A13.00%N/ARevenue (ttm):43.82B14.84BN/A4.23 TN/AGross Margin (ttm):25.18%24.37%N/A23.02%N/AEBITDA (ttm):6.49B2.20BN/A502.57BN/AOper. Margins (ttm):10.96%12.43%N/A8.14%N/ANet Income (ttm):3.45B480.00MN/A229.46BN/AEPS (ttm):5.1892.016N/A113.245N/APE (ttm):14.3032.18N/A0.16N/APEG (ttm):0.7931.028N/APS (ttm):1.081.03N/A0.86N/A

                                                ho anche trovato questa simpatica tabellina, qui si evince che CNH è al quarto posto dopo Caterpillat Volvo e Komatsu (Volvo viene posta davanti come fatto correttamente notare da voi), si noti anche che CAT e Volvo hanno più di 3 volte il fatturato e il numero di dipendenti di CNH, che pure è una bella bestiola:



                                                Da notare i numeri di CNH veramente belli con un ottimo net income (utile netto) e una ottima revenue growth (in pratica crescita degli introiti). Sui numeri assoulti c'è ancora strada da fare ma il gruppo CNH appare solidissimo finanziariamente parlando e in piena crescita.

                                                questi invece i numeri della Liebherr, con un fatturato che è la metà di CNH a fronte di un numero di dipendenti stranamente equiparabile:

                                                Volume d'affari del Gruppo, 2006
                                                6.473 milioni di €

                                                Collaboratori fine 2006
                                                26.337
                                                Ultima modifica di Friz; 09/12/2007, 10:23. Motivo: non si possono scrivere post consecutivi a breve tempo uno dall'altro, usate la funzione modifica

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                                                • #25
                                                  Occorre sganciarsi dalle sole valutazioni finanziarie

                                                  Tutto quanto riporti con eccellente dovizia di particolari e di notizie (se tutti fossero così nel forum il livello sarebbe eccezionalmente più alto!!...complimenti veri e sinceri!) è sicuramente vero ma....come sempre occorre valutarlo al di fuori di una mera questione finanziaria e di mercato.

                                                  Innazitutto il gruppo CNH è visto per l'appunto come gruppo mentre gli altri competitor sono un marchio solo (nel caso di CNH si ha per l'appunto Case e New Holland e non dimentichiamoci del colosso Kobelco che nei mercati asiatici è una vera forza). La crescita in percentuale rapportata al precedente esercizio è da vedersi, con un esempio banale ma efficace, in questi termini: il primo anno ho venduto 10 macchine. Il secondo anno ne ho vendute 20. La crescita è del 100%.....ottimo!...sono stato bravissimo!...peccato che in realtà la mia capacità sarebbe cento volte superiore e non riesco a esprimerla nel modo migliore. Mentre i miei concorrenti snocciolano numeri reali decisamente superiori e in continua crescita. Peccato poi che ci sia spesso uno scollamento fra i dati aziendali e la posizione reale delle macchine nel mercato mondiale. In poche parole: la New Holland ha fatto registrare un aumento delle vendite eccezionale rispetto ai due anni passati....ma vendite di che tipo?....sono macchine finite all'utilizzatore finale o sono macchine che hanno intasato i piazzali dei concessionari (soprattutto quelli Iveco!!!!.....strozzati da una illusione di business che si è rivelata più difficile del previsto...!) mettendoli in forte crisi e mirata a una crescita gonfiata dell'azienda che sembra appunto più mirata a reperire fondi sul mercato azionario che non a una presenza reale, forte e basata su solide fondamenta per un futuro di stabilità a garanzia dell'utilizzatore finale.

                                                  Ricordiamo che le quote reali di penetrazione nel mercato sono, a livello globale, del 12-14 % per Case e meno del 5 % per New Holland (in Italia quest'ultima arriva a stento al 6-8 %....figuriamoci un po'!!!).

                                                  Non per nulla ai vertici del gruppo non sono sciocchi e si sono resi ben conto che si tratta di un fuoco di paglia destinato a spegnersi in poco tempo se non si adottano dei seri correttivi sulle politiche commerciali, distributive e di prodotto (c'è ben poco da dire: i nuovi escavatori New Holland, laddove il prodotto è un Kobelco puro come ad esempio l'E135SR, l'E235SR, l'E200SR riscuotono un successo eccezionale....se invece la macchina ha subito un forte influsso dei tecnici di San Mauro hanno dei problemi spesso non risolti dalla stessa casa madre!!!).

                                                  Non per nulla questa forte spinta in termini di marketing fine a se stesso e che nulla ha a che vedere con ciò che si dovrebbe definire "marketing strategico" (ossia: capire gli andamenti del mercato ponendo in essere nuovi progetti in grado di soddisfare le reali esigenze dei clienti) ha portato alla decapitazione non ancora ufficiale dei vertici di New Holland (segreto di pulcinella: tutti sanno e nessuno dice!!!).

                                                  Sul fattore Liebherr e sul rapporto tra fatturato e impiegati ci sono dei distinguo da fare che solo chi conosce profondamente il mercato del movimento terra e le aziende che si muovono in questo spinoso panorama può comprendere.

                                                  Innanzitutto la missione aziendale di Liebherr è primariamente una missione sociale data dallo spirito stesso che muove questa eccezionale realtà. Non dimentichiamo che si tratta di una azienda di tipo familiare: i proprietari sono Isolde e Willi Liebherr e non ci sono azionariati diffusi o borse che devono essere soddisfatte in periodi speculativi particolari. Questo accomuna anche altre realtà come JCB o la italianissima Merlo che ha un numero di dipendenti molto alto in rapporto al fatturato prodotto.
                                                  Per non parlare di Wirtgen o Gruppo Fayat (Bomag e Marini)....tutte imprese a carattere familiare!!!

                                                  Si tratta di una filosofia che va oltre il mero guadagno (che comunque ci deve essere) ma persegue obiettivi di eccellente qualità del prodotto a fronte di una elevatissima preparazione del personale dipendente con uno stile che mette in risalto un nome.....e non il manager di turno. Ho avuto una accesa discussione con un manager di prodotto New Holland riguardo i motori....lui (come molti altri) non erano in grado di capacitarsi di come Liebherr potesse produrre dei motori in proprio senza fare i numeri dei NEF. Spiegazione semplice: Liebherr produce circa 50.000 motori all'anno ammortizzando quindi i costi sostenuti per ricerca e produzione e guadagnandoci un po'. Non quanto Iveco e Cummins con i NEF ma comunque con un attivo. Altra cosa: i loro motori sono enormemente più efficaci dei NEF nell'abbattimento di consumi e delle emissioni con un vantaggio finale al cliente che CNH nemmeno si sogna....installando anzi spesso delle unità che poco hanno a che vedere con il settore delle MMT e provocando spesso scompensi in termini di rese idrauliche delle macchine con accoppiamenti forzati. Cosa che con le macchine Liebherr non succede. E si potrebbe continuare su questa strada a lungo....sono due universi talmente distanti che occorre conoscerli a fondo per capire e rimanere ammirati....soprattutto da un punto di vista del ruolo sociale di impresa che in Liebherr (ma non solo da loro....moltissime altre aziende tedesche sono come loro) sanno molto bene cosa è. Senza tenersi gli utili quando le cose vanno bene e redistribuendo le perdite sullo stato (ossia noi!!!) quando le cose vanno male.

                                                  Rispetto al 2005 Liebherr ha assunto nel 2006 2.575 persone....sono cose che devono fare pensare. Si tratta, ripeto, di una visione molto diversa dell'imprenditoria (visione ancora forte in Germania) che fa di questa realtà e di questo paese una solida realtà non soggetta a scossoni derivanti da fattori esterni.

                                                  Altro esempio è il Gruppo Neuson Kramer che si è recentemente fuso con Wacker. Entrambe aziende di tipo familiare che non ricorrono alla borsa ma che si stanno imponendo con forza nel settore delle macchine compatte da cantiere in tutto il mondo. E con una crescita lenta ma costante basata prima di tutto sul prodotto e sulla attenzione verso il cliente. Esattamente come Liebherr, Wirtgen, JCB, Fayat e altri....senza ricorrere ai licenziamenti per correggere i conti ma solo sulla ricerca del prodotto e sulla qualità finale.

                                                  Solo un paese come la Germania con le realtà produttive di altissimo profilo che la distinguono (non dimentichiamo ZF, Bosch-Rexroth, MAN e moltissimi altri....) poteva riuscire nella riunificazione di due paesi completamente diversi fra loro e portarli verso un unico organismo....proprio perchè non vengono guardati i meri numeri ma si va oltre...molto oltre...anche a livello di politiche aziendali. Forse occorre una riflessione molto seria sulla situazione della nostra imprenditoria e su come viene vista a livello speculativo. Di fatto il movimento terra di CNH non naviga affatto in buone acque (e lo dicono quelle poche persone obiettive che ci lavorano!) ma i numeri farebbero pensare di no. Attendevi il botto....perchè i concessionari le macchine le devono vendere e non ci riescono così bene in rapporto a quanto si sono impegnati con la casa madre costretti a ordinare le macchine e a pagarle (i budget imposti sono spesso dei contratti capestro). Molti sono già in crisi...!!!...e ce ne accorgeremo bene. Lo scenario della rete New Holland è destinato a cambiare ancora moltissimo. Soprattutto in Italia dove alcuni hanno sottovalutato il mercato ultraspecializzato delle MMT.

                                                  Ci sarebbe ancora molto da dire ma penso di avere scritto già molto.
                                                  Ultima modifica di costantino; 09/12/2007, 08:50. Motivo: Aggiunto altri dati.
                                                  Costantino Radis

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                                                  • #26
                                                    secondo cnh dovrebbe imparare da se stessa o meglio dal suo ramo agricolo che è molto forte (2° al mondo)

                                                    in italia hanno dei concessionari abbastanza forti e sono sempre quelli da quando hanno mollato i consorzi
                                                    hanno la migliore assistenza sul territorio e spesso ti senti dire io compro new holland perchè so di avere l'assistenza
                                                    hanno un altissimo valore dell'usato e sono comunque macchine ben fatte

                                                    è vero ultimamente solo leggermente calati di N° di macchine vendute ma sono cresciuti di fatturato

                                                    ah dimenticavo secondo me invece che concentrarsi su giacche e berretti è maglio che si concentrino sulle macchine

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                                                    • #27
                                                      Scusami tanto Federico ma.....forse hai una visione del mercato un po' lontana dalla realtà. In Italia il calo di numeri che tu dici significa passare dal 40-45% del mercato a un misero 6-8 %....

                                                      Per quanto riguarda l'agricolo....si tratta di un mondo completamente diverso e con esigenze molto lontane da quelle del movimento terra.

                                                      Affermi poi che i concessionari sono rimasti quelli storici....non so se sai che la rete italiana è passata in gran parte a Hitachi con risultati commerciali devastanti in positivo per loro e in negativo per New Holland. I pochi che hanno continuato a lavorare bene come ad esempio la MAK a Roma (oltre duecento macchine reali nell'anno in cui il marchio è stato cambiato e trend positivo continuo negli anni successivi....!!!!) sono stati ostacolati dal management dando il mandato sullo stesso territorio a concessionari Iveco per motivi che nessuno si sa spiegare....ma che i clienti hanno ben capito....!!!....rinnovando la fiducia in chi il movimento terra lo sa seguire come si deve.

                                                      C'è stato un vero fuggi fuggi generale in cui soprattutto Caterpillar ha spopolato ovunque nel nord Italia (l'unica che ha una vera assistenza seppur non a buon mercato). Con Liebherr che si è accaparrata molti clienti di qualità che non volevano saperne del marchio americano.

                                                      Il valore dell'usato non è poi per nulla elevato. Vale oggi molto di più un Doosan in quanto vero marchio globale con macchine diffuse in tutto il mondo rispetto a una presenza risibile di New Holland.

                                                      Il fatturato di gruppo, ripeto, non significa la diffusione delle macchine sul territorio ma solo la vendita dei mezzi ai concessionari che spesso, per trovare un minimo di introito, le mettono nel parco noleggio.

                                                      Vorrei che fosse chiaro che le macchine che voi vedete nei piazzali dei vari MAIE, MAK, Maier Sud, Miart e compagnia bella....sono comprate dai concessionari a X euro per poi rivenderle al cliente a X+Y euro in modo che possano guadagnare qualche cosa....non sono in conto vendita!!!!
                                                      Logico che New Holland spinge e aumenta le vendite spesso obbligando i concessionari a numeri capestro senza però curarsi se i concessionari riescono a vendere le macchine oppure no. Facile dire: abbiamo venduto molto...ma a chi?...ai concessionari o alle imprese?....guardate che le macchine stanno dando dei problemi mica da ridere e i concessionari stanno facendo un bel po' di fatica....molti sono allo stremo! Vi sembra una politica corretta?....

                                                      Ripeto: non guardate solo i numeri!!!!!.....il mercato è ben diverso dalla borsa e dai bilanci. E tutti i nodi vengono al pettine. I bilanci hanno una struttura interna in cui risultano anche entrate in divenire basate su specifici contratti ma se fate un giro attorno allo stabilimento di San Mauro vedrete i piazzali dell'Iveco pieni di macchine New Holland che sono vendute sulla carta a vari concessionari, che figurano come utile ma che...in realtà non sono ancora state ritirate...e forse non lo saranno per un bel po' di tempo vista la evidente difficoltà dei concessionari stessi nel piazzare un prodotto caro rispetto alla qualità globale e in un momento difficile per l'economia italiana e mondiale.

                                                      Si tratta di una crescita gonfiata che - in molti casi - le aziende in difficoltà fanno appositamente per fare risultare utili fittizi in modo da trovare un compratore. Non sarebbe la prima volta. Per quale motivo pensate che il vertice di New Holland sia stato decapitato ormai da settimane senza che nessuno dia la notizia ufficiale?...aspettando proprio l'ufficialità dei bilanci per fare vedere cose che in realtà non sono?
                                                      Costantino Radis

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                                                      • #28
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                                                        lo so che agricolo e mmt sono due mercati con caratteristiche diverse ma credo che un marchio che ha avuto una forte crisi in uno dei suoi settori (cnh agricola fino a 3 anni fa rischiava il tracollo) si sia risollevato bene credo che adesso che ha una crisi nell'altro suo settore possa risollevarsi adottando gli stessi metodi PRODOTTI-CONCESSIONARI-ASSISTENZA

                                                        queste tre cose devono andare a braccetto puoi avere il miglior prodotto del mondo ma non avere i concessionari e le officine e viceversa

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                                                        • #29
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                                                          Però chi ha lavorato nell'agricolo ha fatto i reali interessi del marchio.
                                                          Costantino Radis

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                                                          • #30
                                                            opinione stupida da parte di chi non conosce ciò che sta dietro a ciò che vediamo: se NH agricoltura ha fatto così bene perchè non usare i "cervelli" della rinascita nel campo MMT invece di puntare sugli scarti di Fiat auto (Marchionne non arriva mica da li?)

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