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CNH Berlino

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  • CNH Berlino

    ciao a tutti volevo mostrarvi questo sito che mi sembra strano....
    Nel sito si trovano manifestazioni che si effettuano a berlino penso contro alla fiat perche ha fatto scomparire l'o&k o vuole chiudere lo stablimento non capisco .

    .Chiedevo a voi se riuscite a capire qualcosa in pui di me


  • #2
    Infatti parla delle manifestazioni di protesta contro la Fiat e la CNH per la probabile chiusura dello stabilmento di Berlino dove si perderebbero circa 500 posti di lavoro ed inoltre altri 590 posti si perderebbero nell'indotto mettallurgico..

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    • #3
      perche vorrebbero chidere lo stabilimento di berlino non è dove fanno i gommati?

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      • #4
        possibile che dove metta le mani la fiat non si senta altro parlare che di chiusure di stabilimenti????

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        • #5
          Purtroppo è un processo che accomuna anche altre industrie storiche, e vale anche all'estero dove operano altre multinazionali, anche Terex, che è proprietaria del ramo O&K, che produce escavatori sopra a 80t., con stabilimento a Dortmund, quando, per es., ha inglobato la Kaelble ne ha chiuso lo stabilimento di Backnang. La Kaelble, sorta nel 1895(O&K nel 1876), è stata la prima al mondo, nel 1924(1924!), a produrre rulli con motore diesel, fino agli anni 60 ha prodotto rulli e altre macchine di alta qualità: camions, dumpers, pale gommate e cingolate, ruspe, compattatori, impianti di frantumazione mobili e veicoli speciali per fonderie, miniere, discariche, ecc,. Era proprietaria della Gmeinder e della Metz, dopo una lunga crisi, dalla quale non è riuscita a risollevarsi, è stata, lo scorso anno, incorporata da Terex, ma, attualmente, ha una produzione ridotta e solo di pale gommate; in Terex però ne hanno mantenuto il marchio anche se non sembrano sapere che se solo marchiassero Terex-Kaelble i rulli che invece commercializzano come Terex ne venderebbero un numero dieci volte maggiore. Quanto a O&K, penso che per i tedeschi, oltre alla preoccupazione per i posti di lavoro, sia anche spiacevole vedere che nello stabilimento di Berlino sono inalberate le insegne Case New Holland, però, poichè sembra che CNH non voglia valorizzare il marchio O&K, sarebbe bene prendere atto della realtà e augurarsi che CNH non abbia contraccolpi negativi per come sta operando sul mercato e che il marchio O&K sopravviva, almeno nel ramo che appartiene a Terex, così come sopravvivono anche altri marchi europei che Terex detiene: Demag, Atlas, Fuchs, Schaeff, Bendini, Comedil, Fermec, ecc., ecc..
          Ultima modifica di oldtech; 26/04/2006, 13:07.

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          • #6
            Anche all'intermat vi erano frotte di tedeschi con tanto di magliette di protesta...marchio O&K stampigliato e scritta "CNH JOB KILLER". In realtà lo stabilimento di Berlino è stato già chiuso...se non mi sbaglio dal mese di febbraio (la notizia era stata data mentre ero a Newcastle con Komatsu). La produzione dei gommati è stata spostata a San Mauro.....c'è da dire però che la "cura Fenoglio" sta dando i suoi risultati. Ora lo stabilimento alle porte di Torino viaggia quasi a pieno ritmo con addirittura problemi di consegne. Il prodotto sta piacendo molto e si sta vendendo. Finalmente in tangenziale qui da noi si vedono le file di camion che trasportano i mezzi venduti...come ai tempi di Fiat-Hitachi.
            Quando il nuovo vertice era arrivato a ottobre vi era cassa integrazione continua...ora non più. Mi spiace molto per i tedeschi ma se la O&K fosse stata in grado di camminare da sola non sarebbe stata smembrata.
            Riguardo il gruppo Terex, la politica è quella di arrivare ad un unico marchio per tutti i prodotti: non dimentichiamo che le gru di alto tonnellaggio sono delle Demag (a sua volta smembrata e divisa un po' con Terex e un po' con Komatsu) ma il nome gloriosissimo sta sparendo...ora è solo e soltanto Terex.
            Certo che tutti questi giochi sono proprio strani: O&K che viene divisa e finisce un po' con Terex e un po' con CNH.....la Demag che lascia le gru a Terex....che però nei maxi escavatori si è presa O&K....quando magari la logica suggerirebbe di prendere tutta Demag che, nel campo dei maxi escavatori è invece passata a Komatsu......bisogna dire che è proprio un gran pasticcio.
            Costantino Radis

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            • #7
              Non può essere un nuovo vertice, o la "cura" prescritta da questo, a poter far passare, in pochi mesi, un'azienda dalla cassa integrazione alla produzione a pieno ritmo: è più facile che sia il prodotto che si sta facendo strada sul mercato. Comunque, mi sembrerebbe evidente che chiudendo uno stabilimento e concentrandone la produzione in un altro quest'ultimo si ritrovi a dover aumentare il ritmo di produzione. In effetti, i tedeschi stanno peggio di noi, quasi tutte le loro maggiori industrie di mmt sono state smembrate, chi per un pezzo, chi per un altro, da parte delle grosse multinazionali, tra le quali noi, almeno, abbiamo il gruppo CNH, e dovremmo realisticamente considerare che è anche conveniente per noi che CNH produca utili e macchine con un ottimo rapporto qualità prezzo, da poter acquistare, tralasciando tutto ciò che ancora ci tiene vincolati ad altri marchi, molti dei quali ormai esistono solo sulla carta.
              Ultima modifica di oldtech; 29/04/2006, 06:55.

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              • #8
                Per Oldtech: ti assicuro che il prodotto è sempre stato più che valido e sicuramente i meriti principali sono suoi ma, avendo contatti quasi costanti e giornalieri con NH per il numero elevato di loro macchine che abbiamo in azienda, ti garantisco che moltissimi funzionari e personaggi "strani" che da tempo immemore lavoravano a San Mauro, finalmente, con gioia di molti (in primis nostra...che sinceramente non possiamo che essere contenti dell'allontamento degli arroganti), sono stati allontanati (....licenziati...) ed è stata data larga autonomia a persone molto valide che, nell'arco di circa 6 mesi, hanno fatto miracoli. Fenoglio, dopo aver rimesso in piedi Iveco partendo da un prodotto che sotto molti punti di vista "non c'era", si è portato dietro i migliori che, con una base di partenza notevole, stanno lavorando molto molto bene.
                La fiducia e la voglia di fare bene sono uno spirito che si deve trasmettere...la presenza costante del nuovo presidente di NH nello stand dell'Intermat che parlava con tutti, chiunque essi fossero (dall'imprenditore all'operatore) è un segno tangibile del cambiamento che è avvenuto e sta avvenendo. Il lancio di una linea di merchandising con tutti gli articoli possibili (dalla maglietta agli scarponcini con il marchio NewHolland) che fino all'autunno NON C'ERA è un altro segno di grande fiducia in un marchio che vuole affermarsi come stabile e vuole trasmettere tradizione e sostanza.
                Potrà anche non essere credibile ma i fatti sono espliciti: la fabbrica sta tirando in un periodo di stasi del mercato anche perchè tra le linee guida della nuova dirigenza c'è stata la volontà di un accorpamento della gestione acquisti con il gruppo Iveco riuscendo ad essere così competitivi grazie ad una razionalizzazione dei costi. La nuova dirigenza ha effettuato una rivoluzione all'interno dello stabilimento: bisognerebbe andare a fare una visita per capire quanto è stato fatto in pochi mesi...avendo vissuto da vicino le fasi dei vari cambiamenti (dalla depressione per la separazione con Hitachi...al nuovo marchio con alcuni che ne hanno approfittato...e allontanato anche dei clienti affezionati fino al corso attuale in cui tanti giovani competenti stanno finalmente avendo voce) ti posso dire che non è un caso e non è solo legato al prodotto l'inversione di marcia che sta avvenendo.
                Ora, messo in quadro San Mauro, il prossimo passo è rappresentato da Lecce che, invece, versa in condizioni abbastanza disastrose (è la maggiore preoccupazione di Fenoglio) con un buon 60% dello stabilimento vuoto....
                Non dimentichiamoci che la vocazione del nuovo presidente non è ne' da tecnico, ne' da finanziere bensì è una vocazione da puro "commerciale"...il prodotto e il cliente vengono prima di tutto....e molti l'hanno capito tornando indietro dopo aver abbandonato il marchio torinese. Ovvio che molte cose siano ancora da fare ma penso che finalmente abbiano intrapreso la strada giusta.
                Costantino Radis

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                • #9
                  X costa.. io penso ke il prodotto NH sia molto valido ora devono lavorare per riacquistare la credibilità e la fiducia dei clienti persa con i vari cambiamenti di marchio e che ora si fermassero con NH per quel che riguarda lecce io penso se riattivassero la linea delle pale cingolate andrebbe molto meglio .

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                  • #10
                    Sulle cingolate ci sono pareri discordanti: parlando a Parigi con il responsabile dozer e pale cingolate del gruppo (il giovanissimo ing. Jerome Coulomb) mi ha confermato che per loro la pala cingolata è un settore strategico, come il dozer, in quanto anche se i numeri non sono elevatissimi, il mercato ha comunque un andamento costante che vale lo sforzo fatto per migliorare i prodotti (e la nuova LR634 penso parli da sola in fatto di qualità e innovazione.....è ad oggi la più bella pala cingolata che il mercato possa offrire). Non riesco sinceramente a capire il perchè NH abbia definitivamente abbandonato il progetto pala cingolata iniziato con Macmoter che ha portato al Samoter il prototipo della LC200. Ormai è ufficiale: le cingolate la NH non le fa proprio più.
                    Su Lecce....non so cosa dire: se le gommate e i dozer facessero più numeri lo stabilimento andrebbe bene. Teniamo conto che lì vengono prodotte tutte le gommate del gruppo (NH e Case), tutti i dozer e i sollevatori telescopici. Questi ultimi soprattutto sono dei prodotti molto performanti con dei dati di carico elevati anche rispetto alla concorrenza migliore (Manitou e Merlo in primis)....anche qui mi hanno confermato all'Intermat che stanno rivedendo tutta la politica commerciale di questi prodotti. Hanno cominciato prima dagli escavatori (prodotto cruciale) e adesso andranno avanti con le altre linee. Finalmente a Parigi si sono poi visti i primi skid NH con comandi pilotati!!!! Sono macchine con ottime prestazioni ma che non riuscivano ad avere un mercato proprio per la durezza dei comandi...ci voleva tanto?
                    Comunque personalmente sono ottimista: ora da San Mauro ci sono non più problemi di cassa integrazione bensì il problema opposto: non riescono a stare dietro alle vendite.
                    Costantino Radis

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                    • #11
                      Originalmente inviato da costantino
                      ora da San Mauro ci sono non più problemi di cassa integrazione bensì il problema opposto: non riescono a stare dietro alle vendite.

                      Finalmente ..queste sono notizie che fanno davvero piacere ......


                      peccato che hanno abbandonato le pale cingolate .....dal mio punto di vista e' una scelta sbagliatissima....ormai su quel mercato cat e liebherr la fanno da padroni ..
                      Giorgio - MMT STAFF

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                      • #12
                        è un peccato

                        perchè hanno abbandonato il progetto lc200?

                        comunque è vero di new holland se ne stanno vedendo proprio tanti

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                        • #13
                          Secondo me la ripresa è anche dettata dal fatto che con il cambio del marchio da Fiat-Kobelco a New Holland (e la ovvia scomparsa del nome Fiat quindi) i clienti non si sono fidati da subito dei nuovi gialloni, ma col passare del tempo si sono accorti che sulle macchine l'unica cosa che è cambiata sono i colori e i loghi (oltre al marchio), tanto da fargli riacquistare fiducia come quando Fiat-Hitachi tirava veramente tanto sul mercato. Comunque al Gemi 2005 il 245 che ho provato mi è piaciuto veramente molto.
                          http://www.forum-macchine.it/showthread.php?t=63096

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