Qualcuno saprebbe spiegarmi come funzionano i martinetti a doppio effetto che hanno più sfili al loro interno? Come fa l'olio a passare attraverso il piattello da una camera alla successiva? Ma soprattutto come fa a sfilarsi prima lo stelo più grande e poi nell'ordine gli altri? Ho notato tra l'altro che l'ingresso o uscita dell'olio dal lato dello stelo è situato sul penultimo sfilo, che è l'ultimo cavo.
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Martinetti idraulici telescopici
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In pratica, nei telescopici a doppio effetto le camere lato pistone dei vari elementi sono in parallelo fra loro, come pure le camere lato stelo. Cioè, mandando per esempio olio dal lato fondello, la pressione raggiunge in egual modo tutti i fondelli. Muove per primo quello ad area maggiore, perchè a pari forza richiede una pressione minore (forza = pressione x area), poi in sequenza gli altri ad area via via minore. Normalmente (ma non è obbligatorio), le aree decrescono dall'esterno verso l'interno e quindi si ha lo sfilo in sequenza come dici tu. Esistono però anche telescopici sincroni, cioè con aree uguali: in questo caso gli steli sfilano in contemporanea. Anche per il rientro vale la legge che si muove per primo l'elemento con area maggiore. Se invece il cilindro è un telescopico a semplice effetto (solo una bocca lato fondello) il rientro sotto carico parte con l'area minore, perchè è quella che offre meno resistenza.
Il posizionamento dell'attacco lato stelo dipende solo da scelte costruttive.
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Ti ringrazio per la spiegazione. Esistono casi in cui il piattello ha superficie diversa lato fondello e lato stelo? Per esempio, lo stelo del primo sfilo fa anche da cilindro in cui scorre il secondo, dunque la superficie su cui agisce l'olio potrebbe essere costituita solo dalla corona circolare compresa tra il diametro dello stelo e quello del cilindro principale; in questo modo, giocando sulla superficie, si potrebbe fare in modo che il rientro avvenisse in maniera opposta rispetto all'allungamento. Di solito quelli montati sul secondario delle gru retrocabina come funzionano? Sarebbe logico che il rientro avvenisse dal più piccolo al più grande.
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Sinceramente non ho capito bene la storia delle superfici diverse sul piattello. E' già così, dato dal rapporto diametro pistone/diametro stelo. Se in un doppio sfilo vuoi far rientrare prima il piccolo, dovresti fare un primo stelo (= seconda camicia) molto grande ed un secondo stelo molto piccolo, in modo da avere l'area lato stelo del piccolo maggiore di quella del cilindro grande. Così però aumenti i pesi e rischi il carico di punta sul piccolo. Tutto è (quasi) fattibile, basta che i calcoli ti diano ragione.
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Si, hai ragione, ci sarebbe il rischio di avere la sezione più critica proprio nello stelo più piccolo, che è anche l'ultimo a sfilarsi. Però credo che nei bracci telescopici delle gru il funzionamento sia questo, essendo i vari stadi del martinetto collegati ognuno ad uno sfilo del braccio: prima esce la sezione più grande e così via, mentre il rientro è all'inverso.
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