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tipo di elettrodo per sadature su retroescavatore

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  • tipo di elettrodo per sadature su retroescavatore

    Salute e tutti, vorrei varvi una domanda che magari puo sembrare anche banale ma che purtoppo non riesco a darmi una risposta: dovrei saldare delle pistre su un retroescavatore montatato su trattore ed ero intenzionato ad usare elettrodo basico. Ho cercato su internet qualche informazione e mi sono imbattuto sul fatto che il basico si usa con polo inverso (+ sul portaelettrodo), ma non è la stessa applicazione per il rutilico? Almeno io fino ad oggi ho sempre saldato i due tipi di elettrodi allo stesso modo.............a voi risulta?
    Inoltre è giusto basico per saldature sottoposte a sforzo?
    Grazie mille a tutti coloro che vorranno dare chiarimenti al riguardo

  • #2
    il rutilico lo uso con positivo al banco, quindi al contrario del basico. In ogni caso la resistenza più che dall'elettrodo dipenderà secondo me dalla qualità della saldatura e soprattutto dalla tua aattrezzatura. il basico magari fonde prima ed è meglio siulle saldature verticali, ma se puoi maneggiare il pezzo e posizionarlo, non ti servirà. Piu che altro le piastre, se sono molto spesse, non è che non si deformano: si deformano lo stesso e poi (essendo spesse) sono difficili da riprendere, quindi fai attenzione a "quanto" scaldi, se per caso sono flange e dopo devono essere accoppiate.
    Ciao

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    • #3
      ciao cristiano.grill, grazie per la risposta, come saldatrice ho un inverter da 160amp.
      Quindi se si salda con i poli non posizionati correttamente non succede niente o la saldatura ne risente.
      Cosa intendi per riprendere (le saldature?).
      Mi pare di capire che tra i due sarebbe meglio comunque il rutilico, tanto più che come dici, ho modo di posizionare le piastre a mio piacere

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      • #4
        Originalmente inviato da franc77 Visualizza messaggio
        come saldatrice ho un inverter da 160amp.
        le saldatrici ad inverter, normalmente, hanno uscita in corrente continua quindi non hai nessun problema a saldare sia a corrente diretta che inversa
        Originalmente inviato da franc77 Visualizza messaggio
        Quindi se si salda con i poli non posizionati correttamente non succede niente o la saldatura ne risente.
        da profano posso immaginare che se il produttore dell'elettrodo consiglia la corrente inversa vuol dire che qualcosa cambia! Perchè hai dubbi a seguire le istruzioni del produttore degli elettrodi?

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        • #5
          nessun dubbio, solo un grossa dose di curiosità verso quello che non so!

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          • #6
            Guarda, faccio il fabbro e benchè usi le varie saldatrici tutti i giorni non saprei spiegarti in maniera scientifica la differenza. Posto che la differente polarità influenza la direzione del flusso di elettroni, l'unica differenza tangibile che puoi notare invertendo la polarità è una differenza estetica del cordone di saldatura. Mi pare che con elettrodo al positivo il pezzo si scaldi di più, mentre con elettrodo al negativo si scaldi di più la punta dell'elettrodo stesso. in ogni caso, tornando agli elettrodi, per il tuo lavoro il basico è inutile. un normalissimo elettrodo commerciale (E 6013, E 8013) da 2,5mm ripetendo le passate in base a quanto sono spesse le piastre e quanto vuoi andare in profondità. Quando parlavo di riprendere il pezzo, intendevo dire che forse dovrai "raddrizzarlo" se saldando lo scaldi troppo. Se hai la possibilità "puntalo" in fretta da tutti e due i lati, poi esegui la saldatura vera e propria. in questo caso la deformazione è minore. Ciao.
            ps: se inverti la polarità la saldatrice non si rovina e comunque parlando di ferro le caratteristiche della saldatura non cambiano.

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            • #7
              Sei un grande, è proprio quello che volevo sapere, grazie mille.
              P.s. ma allora il basico quando viene utilizzato?

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              • #8
                Originalmente inviato da cristiano.grill Visualizza messaggio
                Se hai la possibilità "puntalo" in fretta da tutti e due i lati, poi esegui la saldatura vera e propria. in questo caso la deformazione è minore.
                A seconda della lunghezza, aggiungi in secondo momento anche alcuni punti a distanze circa equivalenti, eviterai che il pezzo scaldandosi durante la saldatura possa deformarsi nello spazio tra i due punti, allungandosi e facendo prendere la curva. Noi usavamo questo accorgimento quando saldavamo i bracci delle gru ed i trinciastocchi. Poi dipende anche dagli spessori dei materiali in gioco. Nel caso ti puoi anche aiutare con dei morsetti.
                http://www.forum-macchine.it/showthread.php?t=63096

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                • #9
                  il basico viene utilizzato soprattutto per le saldature verticali oppure orizzontali ma fatte dal basso (immagina di saldare "sul soffitto" da una scala) chiamate anche saldature sopratesta. alcuni hanno anche caratteristiche meccaniche ottime, ma vorrei osservare che per il basico come per il rutilico, esistono vari modelli con prestazioni diverse. In ogni caso non ho mai visto nessuno che non sia un costrutture navale aver davvero bisogno degli elettrodi basici. Che capiti ad un hobbista è remoto.

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                  • #10
                    Per qualunque saldatura d'impegno, é praticamente d'obbligo l'elettrodo basico.
                    Le caratteristiche di una saldatura col basico le puoi vedere facendo questa prova, dai un punto di saldatura con elettrodo basico su due pezzetti di lamiera, poi fai la stessa cosa con un elettrodo rutilico, quindi tenta di spezzare i punti torcendo gli spezzoni, il rutilico cede subito, il basico no.
                    Qualunque struttura sottoposta a lavoro, non estetica o statica (cancellate o similari) é normalmente saldata nella seguente forma (forti spessori):

                    Cianfrinare le lamiere
                    Eseguire il primo cordone con tig o con elettrodo cellulosico a forte penetrazione
                    Effettuare i cordoni con elettrodo basico preriscaldato a 120-170 gradi in stufa (per eliminare l'umiditá che causa le cricche dovute ai composti idrogenati)
                    effettuare l'ultimo cordone di copertura (con sola funzione estetica) con un elettrodo rutilico, quando la posizione meccanica dei pezzi lo permette

                    Il discorso relativo alla polaritá inversa é dovuto a due cose:
                    mantenere piú "caldo"sulla punta dell'elettrodo per scaldare meno i pezzi da saldare
                    e ottenere una ionizzazione piú forte in modo che l'arco sia piú stabile, problema che si ha con gli elettrodi basici che contengono litio che peggiora l'arco, e sono abbastanza rognosi da accendere e mantenere, tanto che é quasi impossibile usarli in corrente alternata a frequenza di 50 Hz.

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                    • #11
                      Originalmente inviato da pederz_ Visualizza messaggio
                      Cianfrinare le lamiere
                      Eseguire il primo cordone con tig o con elettrodo cellulosico a forte penetrazione
                      Effettuare i cordoni con elettrodo basico preriscaldato a 120-170 gradi in stufa (per eliminare l'umiditá che causa le cricche dovute ai composti idrogenati)
                      effettuare l'ultimo cordone di copertura (con sola funzione estetica) con un elettrodo rutilico, quando la posizione meccanica dei pezzi lo permette
                      sicuramente una procedura che garantisce una saldatura indistruttibile, tuttavia per i pochi (pochissimi) lavori di comune carpenteria realizzati sulle mie macchine agricole ho sempre utilizzato l'elettrodo rutilico (mi piace vincere facile) e le saldature non hanno mai ceduto.

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                      • #12
                        Temo sia uno di quei campi dove conta la mano quanto l'attrezzatura, se non di più. Voglio dire, un saldatore esperto probabilmente realizzerebbe con una vecchia saldatrice a trasformatore una saldatura più resistente di un neofita dotato di mezzi moderni. Anche io ho visto la distruzione di tutto fuorchè delle saldature, nei lavori che ho fatto. Quasi sempre avendo usato solo prodotti commerciali (i comunissimi elettrodi E 6013 per intenderci). Altro discorso per le leghe, direte voi. Ma per nostra fortuna un retroescavatore di alluminio, ancora non si è visto... ;o)

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                        • #13
                          piccolo consiglio, prima di iniziare a saldare, vedi se riesci a fare un preriscaldo del pezzo dove andrai a saldare le piastre. La differenza di temperatura crea una migrazione del carbonio presente nell acciaio creando un indebolimento a filo della fine della saldatura. Spesso accade che le rotture si presentano a filo della fine della saldatura proprio a causa della migrazione del carbonio. Riscaldando questa parte, si limita questo effetto dovuto alle grandi differenze di temperatura.

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                          • #14
                            ciao, mi permetto di darti qualche consiglio, visto che di basici ne uso parecchi, la polarità va per forza con il + sul portaelettrodo perchè quando saldi te ne accorgi se la polarità non'è giusta sgocciola e basta, il basico ha un difetto ha poca penetrazione, con il meno in pinza ne avresti ancora di meno, quindi devi smussare se vuoi che l'elettrodo penetri, io li adeporeo per tubazione dove passerà vapore quindi sollecitate, con la mano buona ci fai ciò che vuoi sopratesta e verticale però' per i principianti presentano difficoltà d'innesco, è facile che incollino perchè l'arco va tenuto più corto possibile per evitare che si creino inclusioni, inoltre posso dirti che per piastre intorno ai 6mm e una buona base d'appoggio con elettrodi da 2,5 puoi andare con circa 65-70 amp con elettrodi da 3,25 puoi salire a 85-90 poi dipende dalla saldatrice, per farti un'esempio su tubi da 6mm uso i 3,25 a 90-95 amp ma ho una buona manualita e gestisco bene l'arco le flange che sono spesse 25mm e il giunto con il tubo viene a a L le faccio a 120 spero di esserti stato d'aiuto

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                            • #15
                              Sperando di non andare OT, volevo chiedervi, e se io dovessi saldare le due travi ipe da 160mm per la costruzione di un cassone scarrabile ..... che elettrodi dovrei usare?

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