confermo! anche liebherr 300 bars..... direi che tutti gli impianti idraulici che riguardano escavatori cingolati (perlomeno quelle marche che conosco) stanno tra 280 e 320 bars
diverso è il discorso per la traslazione degli escavatori gommati... nel mio mecalac 12mxt per esempio la traslazione è a 430 bars (nel mecalac 12mx addirittura 480)
nel mio komatsu pw75 abbiamo 275 bars per il braccio e 343 bars per la traslazione
diverso è il discorso per la traslazione degli escavatori gommati... nel mio mecalac 12mxt per esempio la traslazione è a 430 bars (nel mecalac 12mx addirittura 480)
Urca! Immagino che siano traslazioni a circuito chiuso, con pompa separata da quella a circuito aperto che fa le movimentazioni.
yesss!
traslazione idrostatica a circuito chiuso (con pompa dedicata a cilindrata variabile per l'MX 120 l/min 480 bars e per l' MXT 140 l/min 430 bars) con regolazione automatica "tipo automotive".
comando "inching" ed invertitore a comando elettrico.
GRANDE TECNOLOGIA RAGAZZI!!!! è una macchina inarrestabile.......
hei qualcuno mi può spiegare cos'è la traslazione? e qual'è la differenza sostanziale fra la pompa a circuito aperto che fa le movimentazioni e quella a circuito chiuso che fa le traslazioni.............?
Traslazione significa spostamento della macchina, cingoli o gomme che siano.
Brevemente:
a) circuito aperto: la pompa aspira l'olio dal serbatoio, lo manda nel circuito attraverso i distributori (leve di comando) e da qui l'olio torna al serbatoio. Se non tiri leve, l'olio attraversa il distributore e va diretto al serbatoio. Se tiri una leva, l'olio viene deviato verso l'utilizzo (cilindro o motore che sia), da cui torna al distributore e da qui al serbatoio.
b) circuito chiuso: la pompa (a cilindrata variabile) aspira l'olio che torna dal motore idraulico e poi lo rimette direttamente in circolo verso il motore. E' chiaro che, affinchè la pompa non caviti, deve essere garantita l'uguaglianza "tanto olio va, tanto olio torna". Poichè sia la pompa sia il motore hanno delle perdite interne per trafilamento, è necessario aggiungere una piccola pompa (detta di sovralimentazione o boost pump) che aspira olio da un piccolo serbatoio esterno e lo ficca dentro il circuito chiuso a compensazione delle perdite. In più, questa pompa mantiene una certa pressione di 10 - 25 bar sul ramo di ritorno dal motore alla pompa, per facilitare l'aspirazione della pompa principale.
Il movimento del motore lo si ottiene variando la cilindrata della pompa. Cilindrata zero = motore fermo; cilindrata positiva della pompa in un verso = il motore gira in un senso; cilindrata positiva della pompa nel verso opposto = il motore gira in senso opposto.
Vantaggio principale del circuito chiuso: grande compattezza e semplicità di impianto.
Svantaggio principale: grande sensibilità allo sporco. Inoltre, difficilissimo usare il circuito chiuso con i cilindri, a causa dei volumi diversi lato stelo/lato fondello (quindi l'olio che va è diverso da quello che torna)
Una precisazione:quando dite 200 o 320 BAR vi riferite alla pressione di taratura delle pompe di mandata? Può essere che quando un martinetto è isolato (non azionato dal suo distributore) si superino anche abbondantemente queste pressioni ? Come valore massimo prima di un cedimento strutturale a che pressione si arriva?
Grazie
MM
Esatto, è come dici tu. Per carichi esterni anomali od errate manovre, la pressione indotta all'interno di un cilindro "isolato" può raggiungere valori elevatissimi, non quantificabili a priori. Per questo è buona norma, ove sussistano queste eventualità, equipaggiare le bocche di lavoro delle sezioni distributore con le cosiddette "valvole ausiliarie antiurto". Queste valvole, tarate 20 -30 bar più alte della pressione generale dell'impianto, scaricano a serbatoio le pressioni indotte sui cilindri isolati da anomali carichi esterni, limitandone l'effetto.I valori che causano cedimenti strutturali dipendono dai coefficienti di sicurezza adottati in progettazione. Spesso sono legati non solo alla pressione indotta, ma anche al cinematismo, cioè al braccio di leva che la forza generata dalla pressione ha a disposizione in quella particolare configurazione di lavoro. Cosa cede? Dipende, può capitare allla struttura, oppure al tubo, al raccordo, al cilindro, alle guarnizioni, ecc. Come detto dipende dai criteri di dimensionamento adottati per le varie parti.
Ciao a tutti,
nel caso degli escavatori JCB serie Auto la pressione massima di esercizio è di 375 bar, mentre la valvola ausiliaria (quella che protegge il cilindro idraulico quando questo non è azionato) è tarata a 393 bar lato fondello. Pertanto quando il cilindro è isolato il valore massimo di pressione che si può raggiungere è proprio 393 bar, a questo punto l'asta del cilindro comincerà a rientrare. Certo se un peso dovesse cadere violentemente sulla struttura del braccio (pala o escavatore è lo stesso) si vengono a generare i cosiddetti colpi di ariete che sono così repentini da non permettere alla valvola ausiliaria di aprire per tempo. In questo caso ci possono essere dei danni a livello dei cilindri (che si possono gonfiare) o delle aste (si piegano). In genere le aste sono la valvola di sfogo per evitare danni gravi alla struttura della macchina.
Ciao
Peppo
Ho un'altra domanda da porvi......ma i due joistic,comandano una centralina che a sua volta comanda delle elettrovalvole?giusto, secondo la pressione del joistic, la valvola si apre di piu o di meno cosi l'olio entra piu veloce o piu lentamente nel cilindro del pistone,cosi che l'asta esce più piano o piu forte........e tutto cosi o quasi??
la pompetta di riempimento o di carico oltre a compensare le perdite su un circuito chiuso serve anche per far arrivare sempre olio "fresco"""" per mantenere sempre il circuito a temperatura costante
ciao
I joystick non sono altro che dei distributori a semplice effetto. Quando si vuole effettuare un comando si seleziona il puntale elativo e si apre un passaggio più o meno grande il quale farà fluire una quantità di olio conforme alla luce aperta verso il cassetto distributore.
Occorre tenere presente che l'olio che si sposta nel circuito è minimo e pertanto e d'uso dire che si "manda più o meno pressione" allo stelo. Lo spostamento dello stelo del distributore sarà tanto più elevato quanta più pressione sarà "inviata". Solitamente con 18-20 bar si ottiene lo spostamento completo dello stelo distributore.
L'olio che esce dal distributore non entrerà nel cilindro in maniera più o meno veloce (anche se avendo una sezione costante di passaggio la sostanza è quella) ma in quantità più o meno grande (più o meno litri verso l'utilizzo).
Mi permetto di precisare che la pompetta di carico a cui si riferisce Banana è quella relativa al circuito idrostatico (circuito chiuso per eccellenza). Questa pompa serve tenere sempre pieno il circuito dalle perdite volute attraverso la pompa idrostatica e i motori (che vanno verso il raffreddamento) e dalle perdite dovute ai drenaggi dei motori idraulici (anch'essi vanno in raffreddamento). Inoltre la pompa provvedere a mantenere pressurizzata la pompa idrostatica ad una pressione tra i 18 e 25 bar circa (dipende dai vari costruttori) per evitare il formarsi di sacche d'aria a causa dei motivvi di cui sopra.
Ciao
Peppo
la pompetta di riempimento o di carico oltre a compensare le perdite su un circuito chiuso serve anche per far arrivare sempre olio "fresco"""" per mantenere sempre il circuito a temperatura costante
ciao
L'olio "fresco" che entra nell'impianto a circuito chiuso corrisponde al trafilamento della pompa + motore, quindi è una quantità limitata. La parte rimanente della portata di sovralimentazione, che in totale è normalmente il 20% della principale, scarica sulla valvola di massima di sovralimentazione all'interno del corpo pompa. Quindi il sistema è efficace se l'impianto è poco impegnato.
Per trasmissioni ad impiego pesante, se si vuole veramente ricambiare l'olio, sostituendolo con quello fresco di sovralimentazione, bisogna aggiungere sulle linee la cosiddetta "valvola di lavaggio", che spilla forzatamente dal ramo di bassa pressione dell'impianto una portata pari al totale di quella di sovralimentazione.
Nota: il punto più caldo di un impianto idraulico è la zona dei cuscinetti del motore idraulico, dove si hanno circa 40 gradi in più rispetto alla temperatura nel serbatoio. Attenzione: la vita dei cuscinetti varia con legge cubica rispetto alla viscosità del lubrificante (che cala all'aumentare della temperatura). Cioè, se l'aumento di temperatura locale dell'olio è tale da dimezzarne la viscosità, la vita del cuscinetto sarà un ottavo.
Ho un'altra domanda da porvi......ma i due joistic,comandano una centralina che a sua volta comanda delle elettrovalvole?giusto, secondo la pressione del joistic, la valvola si apre di piu o di meno cosi l'olio entra piu veloce o piu lentamente nel cilindro del pistone,cosi che l'asta esce più piano o piu forte........e tutto cosi o quasi??
Ciao
Normalmente, come detto da Peppo, il joystick "pilota" il distributore per mezzo di un tubino idraulico che collega direttamente i due componenti. Perchè max parli di joystick che comanda la "centralina", che comanda a sua volta "elettrovalvole"? E' così la tua macchina? Mi sembra strano, a questo punto sarebbe meglio mettere dei joystick elettrici e non idraulici!
Pensavo che i comandi dei joystic erano elettrici,viso che sarebbe un po duro aprire e chiduere delle valvole............allora dentro la cabina arrivano ad ogni joystic, due tubi di ogni pistone se non sbaglio? Ciao
Nei joistick idraulici ci sono 6 tubi: Pressione, scarico, e due azionamenti per ogni servizio.
Ci sono anche peò dei joistick a comando elettropropozionale, valve a dire che mandano più o meno corrente ad una centralina di gestione a seconda del loro azionamento.
Ciao
HA ECCO FORSE IO INTENDEVO QUESTI TIPI DI JOYSTIC, ALLORA COMANDANO UNA CENTRALINA, CHE POI COMUNQUE COMANDA DELLE ELETTROVALVOLE, ALTRIMENTI COME FA A FAR VARIARE IL FLUSSO DELL'OLIO?
HA ECCO FORSE IO INTENDEVO QUESTI TIPI DI JOYSTIC, ALLORA COMANDANO UNA CENTRALINA, CHE POI COMUNQUE COMANDA DELLE ELETTROVALVOLE, ALTRIMENTI COME FA A FAR VARIARE IL FLUSSO DELL'OLIO?
CIAO
OK. Però non sono elettrovalvole, ma piuttosto riduttrici di pressione a comando elettroproporzionale. Queste, a loro volta, elaborano una pressione idraulica di pilotaggio, che sposta la spola del distributore vincendo una molla di contrasto. Le riduttrici possono essere separate o (più comunemente) integrate nel distributore. La "centralina" è normalmente separata; i distributori Danfoss hanno invece l'elettronica incorporata.
pero costruire una piccolo escavatore idraulico come vedo nel web hanno fatto cosa mi consigli di usare?normali valvole per poi comandarle con dei servi?
CIAO
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