In Italia, la conservazione ed il restauro di vecchie macchine da cantiere non è così sviluppato come lo è all'estero, in Germania per es., o come lo è in Italia il restauro di vecchie automobili, autocarri o trattori. Vorrei lanciare questa nuova discussione per confrontarci in vari modi: interesse per il restauro, far sapere e mostrare di quali vecchie macchine si dispone o dispone l'impresa in cui si lavora, interesse di mmtitalia a patrocinare o addirittura a creare un club o associazione specifica.
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Restauro di vecchie macchine
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Non mi occupo (purtroppo!) di questa specifica materia ma è una considerazione che ho fatto anche io con sommo dispiacere. Sembra quasi, soprattutto da parte degli stessi produttori e delle officine specializzate, che le vecchie MMT non siano meritevoli di attenzione con...molto dispiacere di molto ma pochissimo attivismo per cercare di salvare modelli rari, poco diffusi e che spesso hanno fatto la storia delle MMT. La prima cosa che mi viene da pensare è il tipo di mezzi che, spesso dotati di cingoli, con ingombri elevati e pesi non indifferenti, rappresentano già di per se stessi un limite a questo tipo di attività. Vengono poi da sole tutte le difficoltà meccaniche relative alla conservazione di mezzi di questo tipo....trovo che sia una attività molto appassionante ma anche molto impegnativa che non tutti si sentono di portare avanti.Costantino Radis
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Concordo che sarebbe un'attività impegnativa e costosa e che non potrebbe essere indirizzata verso tutti i tipi di macchina. Però, per es., in Germania ed in Inghilterra c'è un vero e proprio culto per i rulli statici a tre ruote a vapore che interessano tanto quanto i trattori e i camions, attualmente potrebbero essere interessanti anche quelli diesel anni 50 e 60 che non si usano più, anche perchè molte imprese non se ne sono disfatte. Nel topic "canale di suez" è stata postata, da luca pilli, la foto di un rullo a vapore Ruston che attualmente giace in un deposito in Sardegna; come ha osservato Junker, nello stesso topic, se fosse possibile, chi non lo acquisterebbe per restaurarlo? Vogliamo cominciare dai rulli che è più abbordabile?Ultima modifica di oldtech; 03/05/2006, 13:03.
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se avessi lo spazio e la disponibilita' economica restaurerei un cat 245....
in moltissimi posti in italia ci sono vecchie macchine buttate a marcire .....che per pochi soldi si potrebbero "salvare" all' estero moltissime ditte "grandi" restaurano le loro prime macchine.....
in svizzera la eberhard ha un museo pieno di vecchi caterpillar tutti funzionanti....Ultima modifica di Giorgio_Cat; 03/05/2006, 13:19.Giorgio - MMT STAFF
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Forse le MMT sono le macchine più ingombranti da collezionare, ma credo che la cosa non sarebbe impossibile se solo ci fosse un po' più di interesse da parte delle aziende, che, invece abbandonano alla stregua di ferro vecchio le macchine non più utilizzate.
Parlando della Germania, per esempio, mi pare di aver visto diverse dragline restaurate e trasportate con autocarri e carrelloni d'epoca alle manifestazioni. In Italia questo non sarebbe fattibile, perché se immatricoli un autocarro come storico, questo perde la portata e automaticamente non può trasportare neppure un altro macchinario storico.
Anche in Francia mi pare ci siano dei raduni organizzati in cave, dove i collezionisti "giocano" a caricare sabbia e sassi con mmt d'epoca su autocarri altrettanto d'epoca. Buon per loro.
I rulli di qualche decennio fa, hai ragione, sono macchine piuttosto semplici e se ne vedono ancora abbandonati, però ritengo altrettanto importante salvare vecchi dozer, gli escavatori idraulici e quelli a corda, le pale e quant'altro.
Purtroppo anche per camion e trattori le cose non vanno poi così bene e, se si escludono i testa calda che stanno vivendo un periodo di fervido interesse, per il resto solo pochi appassionati collezionano e restaurano.
State certi che, se avessi le risorse necessarie (in € intendo), avrei già riempito gli spazi che ho a disposizione con ferri vecchi di ogni genere, MMT, camion, trattori agricoli, ma non è così e non posso che sperare in una vincita al superenalotto, altrimenti tutto questo rimarrà un sogno!
Visto dunque che diventare collezionisti di mmt storiche dal nulla non è facile, bisognerebbe soprattutto puntare a far nascere in chi già ha la materia prima (le macchine ad arrugginire nei propri piazzali) e le strutture (i capannoni) un certo interesse verso la storia delle proprie aziende e delle macchine che l'hanno fatta.
Il problema è come fare.
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Barnaba credo che abbia centrato il problema, che è come si possa far nascere in quelle aziende che già detengono vecchie macchine, e hanno le strutture e i mezzi, l'interesse per il restauro che invece alimenta molte imprese all'estero, alcune delle quali, le più grandi ovviamente, hanno dei veri e propri musei. Però, entro certi limiti, può interessare anche altri appassionati, addirittura che svolgono attività anche non legate alle costruzioni, io, vi posso dire che sono entrato in contatto con un appassionato svizzero che piuttosto che essere un modesto ingegnere che fa l'imprenditore è un affermato dentista. Però non è auspicabile che qualcuno si vada a "rovinare" magari per acquistare un vecchio D9 e restaurarlo, piuttosto che investire la stessa somma in un albergo con 25 camere..... Esagero, tuttavia, penso che all'interno di mmt si potrebbe alimentare l'interesse per questo tipo di attività con ricerche e confronti sulle macchine che interessano o che si detengono, informazioni sui pezzi, dove si possono acquistare, ecc. Per es. se uno manifesta l'interesse per acquistare una determinata macchina o dei pezzi di ricambio, altri, eventualmente, potrebbero informarlo dove trovarli così come avviene in altri siti esteri, in particolare inglesi e tedeschi.Ultima modifica di oldtech; 06/05/2006, 10:02.
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Va bene il privato; avete tutte le ragioni, ma il pubblico non deve mai intervenire?
Primi anni 80, sulla superstrada da Granada a Malaga già si vedevano, sistemate in vari modi, anche ben più in alto della carreggiata, fianco colline, su apposite piazzole vecchie mmt.
Segno e ricordo del lavoro svolto, e, tra l'altro, di chi ci si è spaccato sopra la schiena o studiato tutta notte per far in modo che la strada fosse realizzata.
Adesso che da noi, comodissime, stanno sviluppando rotonde a non finire, cosa ci troviamo in mezzo?
O piante centenarie trapiantate, fiorellini ed opere d'arte.
Opere d'arte che io non sono davvero in grado di giudicare se belle o brutte e di alto valore o significato.
Però, de gustibus....non mi risulta però essercene una con, che so, un Destroyer, massima "opera", se d'arte non possiamo parlare, comunque mettiamola giù come volete, frutto dell'ingegno e lavoro dell'industria italiana in questo settore.
Siamo sicuri che tale mezzo venisse a costar meno, o pari, della realizzazione di un artista contemporaneo?
Ovvio che il contesto deve ben venire scelto, non lo possiamo davvero piazzare in un lungomare o nell'accesso di una cittadina medievale, ma quante rotonde ci sono agli imbocchi delle autostrade, zone industriali, artigianali e quanto altro?
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L'idea di mettere le mmt nelle aiuole delle rotonde non sarebbe male, però significherebbe preservare solo "l'immagine ed il ricordo" delle macchine, ma non la loro funzionalità. Ho paura che alla fine si tratterebbe solo di rimandare di qualche anno la loro fine, diciamo un paio di riverniciate, poi diventano piene di ruggine e devono essere demolite.
Invece secondo me sarebbe importante preseravare le macchine efficienti e ben riparate al coperto: una macchina conservata non funzionante è conservata a metà.
Rispondendo a Oldtech, hai ragione, anche un dentista può appassionarsi alle mmt d'epoca, però la cosa è molto più complessa e costosa: ci vuole insomma un dentista con molti soldi.
Chi invece lavora nel settore potrebbe già avere la materia prima (per esempio un D9 abbandonato da restaurare) o cmq se non ce l'ha, almeno ha un camion con carrellone per spostarlo, un capannone, un minimo di officina, tutte cose che sarebbero necessarie e...metterle su per passione, vorrebbe dire avere qualche miliardo di vecchie lire da dedicare a questo hobby. Purtroppo collezionare mmt d'epoca non è come collezionare moto d'epoca o anche auto, dove basta un garagino e al limite un carrello, è un hobby piuttosto costoso per i non addetti ai lavori.
State sicuri che, se un giorno vincessi al superenalotto (ma non ci gioco mai, come faccio a vincere?), dedicherei sicuramente una fetta della mia vincita a questa passione, ma al momento posso solo sognare e, non potendo permettermela io, cerco di convincere qualcun altro a farlo!
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Parlare di collezionismo di mmt mi sembra un po' azzardato, forse le grandi imprese potrebbero averne un tale numero che se restaurato potrebbe costituire una collezione o piccolo museo, come ho già detto, perchè, effettivamente, penso che al di la della esibizione statica, forse, solo in qualche situazione eccezionale, si potrebbe pensare di muoverle o farle funzionare. Poi c'è da dire che, specie in questi ultimi decenni la maggior parte delle macchine sono state permutate, anche rapidamente, quindi un imprenditore se è legato lo è soprattutto alle prime macchine importanti che ha avuto e credo che chi le ha conservate lo abbia fatto per quelle che avrebbero potuto essere utili, magari per sostituire provvisoriamente qualche macchina più moderna, in qualche eventualità. Comunque in giro ce ne dovrebbero essere ancora molte, che non sono finite accatastate, in attesa di demolizione, in depositi dislocati lungo le tangenziali o i raccordi delle nostre città, la cui vista, scoraggerebbe chiunque dal voler proporre una loro eventuale mostra in qualche aiuola autostradale.... Il dentista, fa parte di un club, e ha un rullo.Ultima modifica di oldtech; 06/05/2006, 20:07.
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In giro, molte di significative e massime prodotte della industria Italiana, fatta eccezione per quelle conservate dai collezionisti, non ce ne sono poi tante come si pensa e scrive.
Penso che tra questi poi, fatto dovuto anche alle dimensioni troverete sicuramente 100 Champion, 50 fl7 e così via ma non so poi se riuscirete a trovare un Destroyer od un Conqueror, un FB 35, 100 o 200, un frantoio mobile Gola, Puricelli, Trojsi etc, un rullo Savigliano, un dozer Breda, etc. etc.
Comunque facciamo anche attenzione al fatto che non si parla di carrozze o carrozzerie; sono macchine nate per stare all'aperto (ovvio che al coperto starebbero molto meglio) ma che sono state costruite con lamierati di spessore e che, una volta sabbiate e riverniciate possono tranquillamente rimanere fuori. Se poi si vogliono anche funzionanti, una volta revisionate esistono, e sono sempre esistiti, metodi per evitare blocchi del motore e degli altri apparati.
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Il pubblico lasciamolo stare, lasciamo che provveda a realizzare opere utili, ad espletare appalti nella legalità, a pagare puntualmente le imprese, a proteggere e a recuperare i valori ambientali, ad non assegnare concessioni a rider della finanza, ha proprio tanto da fare il pubblico che non riesce a far fare una fine dignitosa neanche ai caccia e ai mezzi corazzati; a mostrare qualche cingolato Vender o Fiorentini o qualche rullo Breda o Savigliano in qualche area di sosta o di servizio autostradale, che mi sembrano i siti più adatti, piuttosto che sugli svincoli o sulle rotatorie, dove noi appassionati bloccheremmo il traffico, ci possono pensare anche le società che hanno in concessione o gestione tali aree, che potrebbero anche prendere in considerazione la bella idea di Junker. Per Barnaba, comincia a giocare al superenalotto.....ma dovresti sapere che, a volte, un vecchio rullo costa pressappoco come certi modellini e nei casi fortunati ha un motore che va ancora in moto, anche se........ batte in testa da inquietare!Ultima modifica di oldtech; 07/05/2006, 18:45.
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