MMT Forum Macchine

Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Erpice a dischi su stoppie e paglia

Collapse
X
 
  • Filtro
  • Data
  • Visualizza
Cancella tutto
new posts

  • Erpice a dischi su stoppie e paglia

    Salve ragazzi, ho visto ke l'argomento erpici a dischi riguarda solo la lavorazione frangizolle dopo l'aratura. Ho pensato quindi di creare questo nuovo argomento riguardante l'utilizzo dell'erpice a dischi su stoppie e residui organici abbondanti. Qualcuno di voi ha provato ad utilizzare questo erpice sulle stoppie avendo tanto residuo organico (paglia) ancora presente...? Secondo voi su questi residui lavorano meglio i dischi normali (con telaio fatto ad X e/o a V) oppure quelli moderni tipo Lemken con i dischi inclinati..? Ciao a tutti e grazie .

  • #2
    Per paglia, cosa intendi? Integra dopo trebbiatura e semplicemente distribuita a tutto campo, oppure lavorata dal trinciapaglia durante trebbiatura?
    Ceppi c'è!

    Commenta


    • #3
      Ciao cepy75, per paglia intendo trinciata dal trinciapaglia della mietitrebbia e allargata su tutta la superficie, però in quantità medio-abbondanti e con una mescola di terreno a medio impasto. Secondo voi quale di questi modelli di dischi interra meglio la paglia...

      Commenta


      • #4
        Originalmente inviato da Cla kit Visualizza messaggio
        Qualcuno di voi ha provato ad utilizzare questo erpice sulle stoppie avendo tanto residuo organico (paglia) ancora presente...? Secondo voi su questi residui lavorano meglio i dischi normali (con telaio fatto ad X e/o a V) oppure quelli moderni tipo Lemken con i dischi inclinati..? Ciao a tutti e grazie .
        Originalmente inviato da Cla kit Visualizza messaggio
        Ciao cepy75, per paglia intendo trinciata dal trinciapaglia della mietitrebbia e allargata su tutta la superficie, però in quantità medio-abbondanti e con una mescola di terreno a medio impasto. Secondo voi quale di questi modelli di dischi interra meglio la paglia...
        Per esperienza personale diretta, sono 2 macchine concepite per lavorazioni differenti.
        Il disco inclinato come il Lemken effettua lavorazione molto superficiale, lasciando quindi molto residuo affiorante, ed ha un' aggressività fissa dell' angolo di lavoro disco/terreno.
        Dei vari che ho visto fin' ora il "Presto" di Maschio/Gaspardo è quello che mi ha stupito di più per una maggior aggressione al terreno ed un mescolamento molto omogeneo del residuo, senza avere eccessiva profondità di lavoro.

        L' erpice a disco tradizionale, invece, permette molteplici regolazioni e conseguentemente un interramento maggiore o minore, a patto d' avere un rullo posteriore per regolazione profondità.
        Ultima modifica di cepy75; 23/08/2011, 22:48. Motivo: Inserito link
        Ceppi c'è!

        Commenta


        • #5
          Io ho un'erpice a dischi con telaio a X della Perla o Ferla di una 20ina di anni fa, non so bene la marca perchè è sbiadita e non si legge più la prima lettera. Comunque posso aprirlo anche tutto in regolazione di massima aggressività che su quei residui fa appena il solletico e tende a galleggiaci sopra anche se il terreno è umido . Ho fatto questa domanda perchè non ho mai visto lavorare i dischi inclinati però secondo la mia idea avendo quell'angolo di piega dovrebbero tagliare molto la paglia portando il galleggiamento a zero e sempre per la loro piega dovrebbero sprofondare molto bene nel terreno garantendo un miscuglio terra-paglia ottimale in un paio di passate. Questo però è solo il mio pensiero. Sapete dirmi di più...? Grazie 1000.

          Commenta


          • #6
            Originalmente inviato da cepy75 Visualizza messaggio
            Dei vari che ho visto fin' ora il "Presto" di Maschio/Gaspardo è quello che mi ha stupito di più per una maggior aggressione al terreno ed un mescolamento molto omogeneo del residuo, senza avere eccessiva profondità di lavoro.
            Ho provato un prodotto simile,ma ne ho rilevato sopratutto i limiti,nelle mie condizioni di utilizzo.
            Condizione fondamentale era il lavorare su superfice livellata e senza tracce(in pratica su sodo tipo stoppia di grano).



            Originalmente inviato da cepy75 Visualizza messaggio
            L' erpice a disco tradizionale, invece, permette molteplici regolazioni e conseguentemente un interramento maggiore o minore, a patto d' avere un rullo posteriore per regolazione profondità
            Credo che il rullo serva solo ad una riduzione della zollosità superficiale,la frofondità dovrebbe essere influenzata dall'apertura.
            Certamente se presente può intervenire anche in quell'aspetto limitando la profondità di lavoro al valore voluto.

            Originalmente inviato da Cla kit Visualizza messaggio
            Io ho un'erpice a dischi con telaio a X della Perla o Ferla di una 20ina di anni fa, non so bene la marca perchè è sbiadita e non si legge più la prima lettera. Comunque posso aprirlo anche tutto in regolazione di massima aggressività che su quei residui fa appena il solletico e tende a galleggiaci sopra anche se il terreno è umido ..
            Attenzione a non giudicare una tipologia basandosi su un solo modello.
            Ho poca esperienza diretta di dischi,ma ne ho usati che facevan solletico ed ho usato un trainato che non si fermava davanti a nulla.
            Che fosse sodo pestato o con infestanti alte due metri,in base all'inclinazione della X variava l'aggessività e profondità.
            Determinante è il peso per disco.
            Ultima modifica di mefito; 24/08/2011, 06:01.
            Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

            Commenta


            • #7
              Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
              Determinante è il peso per disco.
              Quoto in pieno. Fondamentale è il peso.
              In alcune parti dell'azienda il terreno è fortemente argilloso.
              Posseggo due erpici a dischi di marchi diversi. La differenza sostanziale è il peso. Il condizioni ottimali utilizzo il modello pesante.
              In condizioni al limite utilizzo quello leggero che lavora molto superficialmente il terreno.
              Per lavorare i terreni seminato con il colza (abbondante presenza di residui colturali) è d'obbligo quello pesante. Quello leggero non si nota nemmeno che l'abbia utilizzato.

              Commenta


              • #8
                Ciao Mefito concordo al 100% con quello che hai scritto riguardo al peso, il disco più è pesante e più lavora in profondità. Aggiungo però anche un altro aspetto secondo me molto importante in quelle condizioni di sporco, più distanza c'è tra un disco e l'altro senza esagerare troppo, (intendo in una serie anteriore o posteriore che sia) maggiore è la profondità del lavoro. Ti ricordi mica che marca era il trainato che hai provato...? Ma nessuno può dirmi come lavora il disco inclinato in quelle condizioni...?

                Commenta


                • #9
                  Originalmente inviato da Cla kit Visualizza messaggio
                  Ciao Mefito . Ti ricordi mica che marca era il trainato che hai provato...? ...?
                  Non credo che la marca sia importante,ci sono molti bravi costruttori,ed ognuno di loro ha diverse tipologie.
                  Allo stesso costruttore ho chiesto in prova un disco che mi lavorasse le stoppie di mais dopo trebbiatura.
                  Mi ha portato due modelli portati(scelti da lui),ma entrambi ci "camminavano" sopra.
                  Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

                  Commenta


                  • #10
                    Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
                    Ho provato un prodotto simile,ma ne ho rilevato sopratutto i limiti,nelle mie condizioni di utilizzo.
                    Condizione fondamentale era il lavorare su superfice livellata e senza tracce(in pratica su sodo tipo stoppia di grano).
                    Più avanti, inserisco un link dove avevo riportato mie impressioni su prodotti simili.
                    Restando invece sul Presto, l' ho visto operare in occasione di "agricoltura sostenibile", vicino Mantova. Nell' occasione c' era anche l' "uniko" di Pietro Moro.
                    Sono rimasto sorpreso dal Presto perché, nonostante profondità simili, riusciva ad operare meglio sul recupero ormaie e miscelando omogeneamente, sia in larghezza che profondità di lavoro, i residui colturali.


                    Originalmente inviato da Mefito
                    Credo che il rullo serva solo ad una riduzione della zollosità superficiale,la frofondità dovrebbe essere influenzata dall'apertura.
                    Certamente se presente può intervenire anche in quell'aspetto limitando la profondità di lavoro al valore voluto.
                    Vero che maggiore inclinazione=maggior aggressività=maggior profondità. Con il rullo posteriore, si può aggredire ugualmente ma contenendo la profondità di lavoro.

                    Oltre ciò, si riesce anche a diminuire l' effetto schiena che lasciano le dischiere quando si hanno velocità operative che si aggirano sui 10/12 km/h.....oltre diventa ingestibile.


                    Originalmente inviato da Cla kit Visualizza messaggio
                    Ma nessuno può dirmi come lavora il disco inclinato in quelle condizioni...?
                    Su quella tipologia, se n' era discusso qua
                    Ceppi c'è!

                    Commenta

                    Caricamento...
                    X