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ossicloruro..?

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  • ossicloruro..?

    Ciao a tutti, vorrei sapere da chi ne sa di più, cosa posso irrorare alle mie piante da giardino e da fiore contro le malattie fungine. So che necessitano di ossicloruro, ma non vorrei maneggiare io le polveri, per creare le miscelazoni ed ho sentito di formati granulari: sapete dove posso procurarmeli? E sono altrettanto nocivi nel maneggiarli o basta una semlice mascerina in tnt e guanti?
    Oppure sono buoni quei prodotti per hobbistica della cifo o compo in bombolette spray? Ma leggo che hanno una concentrazione di rame molto bassa: mi conviene? Grazie per le risposte.

  • #2
    Ciao Zimi
    per prima cosa vorremo sapere quali piante hai da trattare , e contro cosa, e sopratutto i sintomi e in quale stagione, e se son piante in vaso o nel giardino.
    In linea generale i prodotti granulari da usare tal quale son degli anticrittogamici per la disifestazione del pane di terra delle piante in vaso , e non servono a nulla per le malattie fogliari.
    per il resto in linea generale attendiamo tue risposte

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    • #3
      ciao Zimi
      per i prodotti granulari dai retta a ggyno!
      mentre per l'ossicloruro, devi sapere che è un funghicida di copertura che serve per prevenire e non curare totalmente.
      siccome ci sono un sacco di prodotti, ti consiglio di andare in un center garden o consorzio agrario della tua città e spiegargli cosa ha la tua pianta e loro ti consigliano che prodotto usare.
      cmq se hai problemi di funghi sulle tue piante, se sono in casa tienile sempre in un posto arieggiato e con la luce. questo ti aiuta in parte a prevenire l'attacco dei funghi!
      per usare i prodotti usa sempre dei guanti e se vuoi anche la mascherina!

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      • #4
        Originalmente inviato da zimi Visualizza messaggio
        Ciao a tutti, vorrei sapere da chi ne sa di più, cosa posso irrorare alle mie piante da giardino e da fiore contro le malattie fungine. So che necessitano di ossicloruro, ma non vorrei maneggiare io le polveri, per creare le miscelazoni ed ho sentito di formati granulari: sapete dove posso procurarmeli? E sono altrettanto nocivi nel maneggiarli o basta una semlice mascerina in tnt e guanti?
        Oppure sono buoni quei prodotti per hobbistica della cifo o compo in bombolette spray? Ma leggo che hanno una concentrazione di rame molto bassa: mi conviene? Grazie per le risposte.
        Un anticrittogamico a base di rame applicato con costanza (almeno 3-4 volte l'anno) è come l'acqua e il sapone per un essere umano, pertanto ti incoraggio caldamente ad effettuare tale praticare.
        Per le colture floreali è ottimo l'ossicloruro al 30% (c'è scritto proprio così sulla confezione; c'è anche al 50% più indicato per colture prettamente agricole da campo aperto).
        Prima di aprire la confezione, leggere e rileggere attentamente...tutto...ci sono riportate anche le dosi da diluire in determinati quantitativi di acqua.
        Sono polveri già pronte, l'unica miscelazione è quella da effettuarsi in acqua...ma bastano un paio di guanti (ottimi quelli in lattice tipo usa e getta) e l'accortezza di operare in assenza di vento( non me ne voglia Sandro 82 ma la mascherina in tnt in questi casi non fa molto...cmq meglio di niente).
        Meglio coprire eventuali vasche di pesci (almeno non dirigere il getto proprio su di esse) e fare altrettanto con eventuali piante ad uso alimentare (prezzemolo, basilico ecc.).
        Tieni presente che il prodotto tende a lasciare aloni azzurri (cmq appena percettibili) sui muri in caso di trattamenti su piante a ridosso di quest'ultimi.

        Certo non è il caso di sguazzarci in queste operazioni ma con un minimo di preparazione, di attenzioni e con la debita lontanza di bambini, cani e gatti anche in fase di preparazione, si possono effettuare queste salutari e spesso necessarie pratiche di giardinaggio con meno dubbi e meno paure (eccessive secondo me).

        Provaci e non esitare a chiedere ulteriori chiarimenti.

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        • #5
          Ciao Zimi, in linea di massima concordo con l'intervento di tce50, mi permetto solamente di aggiungere che se non vuoi avere a che fare con le polveri, esistono in commercio prodotti in sospensione, il primo che mi passa per la mente è il cuthiol (nome commerciale), una sospensione di rame e zolfo ad azione anticrittogamica ad ampio spettro, costa pochi euro e si trova anche in confezioni da 500 ml (mezzo litro), come protezione usa un paio di guanti in lattice usa e getta, o un paio di guanti da cucina, tra altro questi prodotti hanno un bassa tossicità, certo non è consigliato manipolarli a mano libere ma non sono eccessivamente pericolosi .

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          • #6
            grazie..

            Ok grazie a tutti. Per precisione ho una piantina di castagno che vorrei far crescere come ornamentale in vaso e che l'anno scorso è stata distrutta suppongo dal mal dell'inchiosrtro (foglie secche e attorcigliate); quest'anno però è sopravvissuta ed ha messo molte foglie nella parte bassa del ramo, ma non in cima. Vorrei aiutarla contro ulteriori attacchi. Ma devo spuntarla da dove non ha ri-germogliato? Devo comunque salvare e prevenire anche i tutti i pelargoni in vaso, che nel mezzo della fioritura e per tutta l'estate sono attaccati da non so cosa che annerisce interi tronchi con dei buchi. Ho anche siepi di oxalis acetosella che si son coperti all'improvviso di ruggine. Insomma, vorrei salvarle tutte da funghicidi/battericidi ad ampio raggio. Ci ho visto giusto?

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            • #7
              Si...direi che c'è proprio bisogno che tu ti rimbocchi le maniche e ti dia da fare con i trattamenti.
              Prodotti rameici su tutte le piante, male non fa.
              Al castagno asporta le parti ormai morte, secche.
              Rame sui pelargoni anche se il problema da te evidenziato, è dovuto ad un insetto che agisce in estate. Qui il prodotto rameico (l'anticrittogamico) serve a poco, ci vuole un insetticida, magari mischiato con l'anticrittogamico e più applicazioni durante la stagione estiva.
              Rame anche sull'oxalis acetosella.
              Rame sulle rose; quest'ultime vengono colpite anche dall'oidio o mal bianco; per questa crittogamica il rame non è efficace, fatti dare dal tuo fornitore un anticrittogamico contro l'oidio e chiedi che sia miscelabile con il rame.
              Gli insetticidi si applicano all'occorrenza ma sicuramente avrai notato in estate quanti insetti minano la salute delle tue piante.

              Buon lavoro.

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              • #8
                Ciao Luigi, visto che ci sei mi sveli che insetto è che mi distrugge così i pelargoni? senò come indovino l'antiparassitario? E' come una cancrena a segmenti. Poi la parte che vorrei spuntare dell'unico rametto verticale del castagno nn è secca ma ha gemme addormentate, mentre quelle inferiori stanno crescendo bene. Bò!!

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                • #9
                  ti consiglio ti potare la parte malata del castagno. perche' comunque il mal dell'inchiostro lascia delle ferite che non e' facile rimarginare.
                  Oltre al rame e ai suoi sali, sulle rose consiglierei lo ziram, che e' un ditiocarbammato prodotto di sintesi , ma e' molto meno fitotossico sopratutto sulle fioriture , ed e' piu' compatibile con gli antioidici, anche se devi prendere le stesse precauzioni d'uso del rame.

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                  • #10
                    Ricordo di aver letto da qualche parte il nome di quel disgraziato che attacca i pelargoni...ma in questo momento non mi viene! Scusami ma il massimo che posso fare è comunicartelo appena me lo ricordo; cmq come insetticida consiglierei "ACTARA 25", efficace come pochi su...praticamente tutto: afidi sulle rose, ragnetto rosso su pelargoni e, ripeto, su tutto e contro tutti.

                    Come dice l'amico ggyno pota senz'altro la parte malata del castagno (non vorrei che quelle gemme dormienti si siano addormentate per sempre) tagliando nella parte interamente sana...è importante.

                    Capirai presto che basta avere a portata di mano 3-4 prodotti per far fronte a qualunque esigenza fitosanitaria delle piante del tuo giardino:
                    un antocrittogamico a base di rame (ottimo anche lo ziram suggerito da ggyno);
                    un antocrittogamico per combattere l'oidio (tremendo sulle rose);
                    un insetticida e, infine, olio bianco con cui combattere eventuali attacchi di cocciniglia.

                    Fatti sentire.

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                    • #11
                      Per riassumere , ancora una cosa molto importante
                      Attenta a fare il piccolo chimico , e ti spiego il perche'
                      I sali di rame , sono dei prodotti molto importanti per il loro ampio spettro di azione , e le loro attivita' collaterali, pero' hanno un brutto difetto sopratutto quando si usa la poltiglia bordolese , che e' un mix di solfato di rame e calce,molto usata in viticoltura, che in pratica non si puo' addizionare a nessun altro anticrittogammico, perche' la presenza di calce annullerebbe i benefici degli altri principi attivi, diciamo che e' tollerata gli zolfi colloidali, ma non di certo i ditiocarbamamti che posso essere mischiati con altri prodotti chimici organici, ma non quelli inorganici.
                      Non facciamoci prendere dall'entusiasmo dalla parola prodotto chimico organico.
                      Questi prodotti , a differenza dei prodotti chimici inorganici(vedi i salidi rame , o i solfiti, o gli zolfi colloidali, ecct ect.) voglioni dire che nella molecola chimica , ci sono atomi di carbonio e ossigeno(vedi i fenili, fenoli, e compagnia bella) , non che sono prodotti chimici di origine vegetale o animale,
                      Per cui sarebbe buona norma,come insegnano i professori e i docenti, sopratutto se non si hanno molte pianteda trattare, di usare un prodotto chimico alla volta, e magari aspettare che il prodotto si asciughi, sulla foglia, e di usare prima di tutto i prodotti citotropici , e translaminari , e dopo quelli di copertura.

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                      • #12
                        Ggyno complimenti per la preparazione! Che studi hai fatto? Agraria? E' una di quelle tredicimila lauree che avrei voluto avere..
                        Questo per dire che purtroppo non ci ho capito molto, purtroppo, o meglio..
                        dunque: l'ossicloruro (trattamento di copertura) va messo, tipo una volta ogni 15 dì, sulle piante in via preventiva, ma nel frattempo non è consigliabile passare insetticidi (citotropici e translaminari: ma che no so che significa) o almeno aspettare che si asciughi il rame. Ho capito giusto?
                        Comunque nel frattempo aspetto con fiducia che mi riveli il nome del "Pelargonium Monster"!
                        A presto

                        Ups! La richiesta di rivelazione del mostro era rivolta a Luigi!
                        Pardon
                        Ultima modifica di L85; 29/03/2007, 01:08. Motivo: uniti post consecutivi, per piccole aggiunte si può usare la funzione modifa messaggio

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                        • #13
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          Per riassumere , ancora una cosa molto importante
                          Attenta a fare il piccolo chimico , e ti spiego il perche'
                          attenzione anche a non fare il piccolo agronomo, e ti spiego il perchè.
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          I sali di rame , sono dei prodotti molto importanti per il loro ampio spettro di azione , e le loro attivita' collaterali, pero' hanno un brutto difetto sopratutto quando si usa la poltiglia bordolese , che e' un mix di
                          solfato di rame e calce,molto usata in viticoltura, che in pratica non si puo' addizionare a nessun altro anticrittogamico, perche' la presenza di calce annullerebbe i benefici degli altri principi attivi, diciamo che e' tollerata gli zolfi colloidali, ma non di certo i ditiocarbamati che posso essere mischiati con altri prodotti chimici organici, ma non quelli inorganici.
                          Che senso ha mischiare due prodotti anticrittogamici nello stesso trattamento, o si usano i sali di rame o i ditiocarmati, tutt'al più si deve fare attenzione alla miscibilità tra un anticrittogamico ed un insetticida
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          Non facciamoci prendere dall'entusiasmo dalla parola prodotto chimico organico.
                          Questi prodotti , a differenza dei prodotti chimici inorganici(vedi i salidi rame , o i solfiti, o gli zolfi colloidali, ecct ect.) voglioni dire che nella molecola chimica , ci sono atomi di carbonio e ossigeno(vedi i fenili, fenoli, e compagnia bella) , non che sono prodotti chimici di origine vegetale o animale,
                          forse volevi dire prodotti da poter utilizzare in agricoltura biologica, in quanto il problema di quei composti sta proprio nel fatto che essendo composti organici e quindi di origine animale o vegetale anche se di sintesi, all'interno dell'organismo umano che li assume,non vengono riconosciuti come rifiuti e quindi non vengono espulsi o metabolizzati , mi riferisco soprattutto ai fosforganici che finiscono con l'accumularsi nel fegato fin quando non raggiungono una concentrazione tale da iniziare a causare disturbi e problemi all'organismo, mai sentito parlare di dose di accumulo e D.L.50?
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          Per cui sarebbe buona norma,come insegnano i professori e i docenti, sopratutto se non si hanno molte piante da trattare, di usare un prodotto chimico alla volta
                          Ma io direi che insegnano a controllare le tabelle di compatibilità e rispettare i tempi di carenza, avremo avuto professori diversi.....
                          Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                          e magari aspettare che il prodotto si asciughi, sulla foglia, e di usare prima di tutto i prodotti citotropici , e translaminari , e dopo quelli di copertura.
                          in questo caso aspettare i tempi d'intervento, ad esempio dopo trattamento con la bordolese (solfato di rame neutralizzata con calce) aspettare 20 giorni prima di eseguire un trattamento con prodotto non miscibile.


                          scusami ggyno, non voglio essere polemico, ma le cose bisogna dirle con chiarezza altrimenti si crea solamente confusione

                          Originalmente inviato da zimi Visualizza messaggio
                          Questo per dire che purtroppo non ci ho capito molto, purtroppo, o meglio..
                          dunque: l'ossicloruro (trattamento di copertura) va messo, tipo una volta ogni 15 dì, sulle piante in via preventiva, ma nel frattempo non è consigliabile passare insetticidi (citotropici e translaminari: ma che no so che significa) o almeno aspettare che si asciughi il rame. Ho capito giusto?
                          Tranquilla zimi, per chi non ha un po di basi e facile confondersi, allora anziche dare la bordolese usa l'ossicloruro che non contenendo zolfo da meno problemi di miscibilità con gli insetticidi.
                          I prodotti citotropici, sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta senza tuttavia essere traslocati,i translaminari,si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento, sono molto utili nel caso di infezioni già in atto, poi per completezza, ci sarebbero i prodotti sistemici, che vengono assorbiti attraverso le superfici esterne ed una volta all'interno dei tessuti, entrano in circolo nei vasi linfatici raggiungendo tutte le parti della pianta permettendo di difendere anche le zone non direttamente colpite dal trattamento
                          Ultima modifica di L85; 29/03/2007, 03:44. Motivo: aggiunta una virgola

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                          • #14
                            se non ha senso mischiare un sale di rame con un altro antiparassitario , mi spieghi perche' in commercio ci sono dei preparati stabilizzati con il rame e il mancozeb? oppure rame e cimoxanil? oppure cimoxanil rame e altri??

                            e da quando i ditiocarbammati, e sono di origine animale?
                            e si possono usare tranquillamente nell'agricoltura biologica o biodinamica?

                            io non ho detto che son composti organici
                            ma prodotti di CHIMICA ORGANICA!!
                            A riguardo il tempo che deve intercorreretra un trattamento con sali di rame e un altro trattamento , i 20 gg sono quelli di carenza ,che sono i giorni intercorrenti tra l'ultimo trattamento e la raccolta ad uso alimentare ma non quelli tra un trattamento e l'altro, perche' senno in viticultura se dovessimo aspettare 20 tra un trattamento con poltiglia bordolese, e uno con zolfo sia esso in polvere o colloidale , non berremo piu vino.
                            In linea generale OGGI ci sono delle poltiglie similari alla bordolese, in quanto sono fatte si con solfato di rame , ma sono neuttralizzate , per quanto riguarda il pH,anche con altri alcali oltre l'ossido di calce, che sono MISCIBILI con gli zolfi colloidali (thiosol , tiovit e vari...)
                            mentre i trattamenti INSETTICIDI , vanno comunque in linea generale dati da SOLI, per il semplice motivo , che hanno una tossicita verso la fauna molto piu alta , rispetto i semplici funghicidi; a prova di cio' vi e' che gli insetticidi sono prodotti che vanno a eliminare degli insetti, che fanno parte del mondo animale, mentre i funghicidi , combattono funghi che fanno parte della flora e non della fauna.
                            per cui mischiarli con i funghicidi , si aumenta la tossicita del trattamewnto stesso, oltre che potrebbe diminuire l'efficacia dei trattamenti stessi, a meno che sia scritto sull'etichetta che e' possibile mischiarli.
                            Come insetticidi se vai in un negozio specializzato , o al consorzio agrario , chiedi di un piretrinico, che e' si un prodotto chimico , ma il principio attivo e' lo stesso del piretro, che e' un fiore.
                            tra le qualita positive dei piretrinici ,oppure i derivati delle nicotina, sono la tollerabilita' verso gli insetti utili di alcuni principi attivi, e i pochi giorni di carenza.


                            Gauarda che la differenza tra i prodotti sistemici tra translaminari e citotropici,e' che i trans laminari sono quei prodotti che a malapena attraversano la cuticola laminare della foglia e hanno la loro attivita nella foglia senza entrare in circolo della linfa, mentre i citotropici , hanno una penetrazione piu profonda., perche assorbiti dalle cellule dei tessuti.
                            e prima doi dire che sono io quello che fa confusione , e che la crea , cerca di informarti meglio...
                            Ultima modifica di ggyno; 29/03/2007, 07:11.

                            Commenta


                            • #15
                              Originalmente inviato da L85 Visualizza messaggio
                              Che senso ha mischiare due prodotti anticrittogamici nello stesso trattamento, o si usano i sali di rame o i ditiocarmati, tutt'al più si deve fare attenzione alla miscibilità tra un anticrittogamico ed un insetticida
                              Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                              se non ha senso mischiare un sale di rame con un altro antiparassitario
                              non ho detto antiparassitario ma ma due anticrittogamici, o si una uno o l'altro e poi come dicevi tu mi riferivo in particolar modo alla bordolese, non mettermi in bocca cose che non ho detto.

                              Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                              e da quando i ditiocarbammati, e sono di origine animale?
                              e si possono usare tranquillamente nell'agricoltura biologica o biodinamica?
                              io non ho detto che son composti organici
                              ma prodotti di CHIMICA ORGANICA!!
                              Stessa cosa che ho detto io di origine organica, sai quanti composti di origine fenolica o benzenica ci sono nell'organismo umano?
                              Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                              se dovessimo aspettare 20 tra un trattamento con poltiglia bordolese, e uno con zolfo sia esso in polvere o colloidale , non berremo piu vino.
                              Ci risiamo, se hai la copertura della bordolese che senso ha ritrattare sopra con lo zolfo, e poi ripeto i problemi di compatibilità della bordolese riguardano principalmente gli insetticidi

                              Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                              Come insetticidi se vai in un negozio specializzato , o al consorzio agrario , chiedi di un piretrinico, che e' si un prodotto chimico , ma il principio attivo e' lo stesso del piretro, che e' un fiore.
                              Che quindi essendo di origine vegetale è meno pericoloso di un dimetoato o parathion usato con criteterio

                              Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                              Guarda che la differenza tra i prodotti sistemici tra translaminari e citotropici,e' che i trans laminari sono quei prodotti che a malapena attraversano la cuticola laminare della foglia e hanno la loro attivita nella foglia, mentre i citotropici , hanno una penetrazione piu profonda
                              Io posso anche guardare, ma non vedrei comunque nulla, ggyno informati bene per che è esattamente il contrario, la parola trans laminare, non ti suggerisce nulla?

                              Ggyno, ma li leggi i miei interventi o ti limiti a replicare?

                              Comunque non è mia intenzione proseguire su questa strada, tu ha detto la tua io la mia, poi ognuno faccia come meglio crede.

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                              • #16
                                i problemi che la potiglia bordolese ,e i sali di rame in genere non li da solo verso gli instticidi , ma anche verso molti , se non tutti gli anticrittogamici in genere
                                . Sei tu che intendi l'opposto di quello che e' , se per cito (cellula) tropici (assorbimento) capisci che il principio attivo entra dentro le cellule della pianta e non solo delle foglie , ma anche delle cellule degli organi fino ai rami sviluppatesi nell'ultima stagionee non perfettamente lignificati, come molti antioidici delle ultime generazione di molecole, mentre trans laminare vuol dire che il principio attivo entra nel circolo della foglia ma non dentro le cellule , per cui l'attivita dell'antiparassitario, e in questo caso anticrittogamico , e' molto piu' incisivo nel citotropico , che nel trans laminare, e comunque si capisce che se si danno prina i prodotti di copertura, i prodtti sistemici avendo un barriera sulla cuticola , risultano meno incisivi nella loro efficacia.
                                Inoltre se stiamo parlando di COMPOSTI CHIMICI ORGANICI usati come anticrittogamici , per la cura delle piante, non stiamo parlando di tutta la chimica organica, ma di prodotti chimici sintetici , non di origine animale, che sono usati per la CURA di patologie delle piante.
                                perche' se un giorno scoprissi che ci il tuo corpo produce naturalmente ziram, hai due scelte , o ti brevetti , o conosci il gatto e la volpe, e mastro geppetto...
                                Se poi in un appartamento in una pianta in vaso , e visto che Zimi , non ci ha ancora detto se i pelargoni sono in vaso , oppure nella aiola prospicente la casa , oppure intorno alle siepi di confine , o in una serra, io sinceramente usare un paration o un dimetoato conn tutte le cautele del caso, in ambito CIVILE, non lo consiglierei MAI , soprattuo se nel caso ci fossero animali , o dei bambini , e visto che i piretrinici , a bassa dose vengono usati anche per combattere mosche e zanzare nelle case, io lo consiglierei IN MANIERA PREFERNZIALE, poi ognuno nel proprio orto o aiula , o civile abitazione , se vuole puo' usare tutti gli esteri fosforici che vuole ecome meglio crede , fino ad arrivare al nuvan , per sterminare le formiche delle loro tane , ..
                                Sul criterio di una persona sull'utilizzo degli stessi prodotti , che lo faccia sempre per hobby , oppure professionalemnte , mi sento comunque di consigliare dei prodotti che tendenzialmente possano dare meno problemi possibili, perche' visto che anche chi lo fa per lavoro , puo' sbagliare, senza voler pensare male di chi lo fa per hobby, col beneficio del dubbio , potrebbe avere meno malizia nel usare i prodotti chimici..

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                                • #17
                                  Citotropico

                                  tratto da http://www.fitogest.com/

                                  stesso significato di: Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci

                                  in base alla possibilità o meno di penetrare e traslocare nei tessuti vegetali, i fitofarmaci possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:
                                  a) fitofarmaci di copertura: presentano una penetrazione nulla nei vegetali ed esplicano la loro azione solo sulle superfici interessate dall'intervento;

                                  b) fitofarmaci citotropici: sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta (foglie, ecc.), senza tuttavia essere traslocati tramite il sistema linfatico;

                                  c) fitofarmaci citotropici-translaminari: si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento;

                                  d) fitofarmaci sistemici: hanno la proprietà di essere assorbiti dai tessuti vegetali e di trasferirsi nelle diverse parti della pianta tramite la circolazione linfatica ascendente, discendente, o ascendente e discendente.

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                                  • #18
                                    Originalmente inviato da ggyno Visualizza messaggio
                                    Citotropico

                                    tratto da http://www.fitogest.com/

                                    stesso significato di: Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci

                                    in base alla possibilità o meno di penetrare e traslocare nei tessuti vegetali, i fitofarmaci possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:
                                    a) fitofarmaci di copertura: presentano una penetrazione nulla nei vegetali ed esplicano la loro azione solo sulle superfici interessate dall'intervento;

                                    b) fitofarmaci citotropici: sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta (foglie, ecc.), senza tuttavia essere traslocati tramite il sistema linfatico;

                                    c) fitofarmaci citotropici-translaminari: si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento;

                                    d) fitofarmaci sistemici: hanno la proprietà di essere assorbiti dai tessuti vegetali e di trasferirsi nelle diverse parti della pianta tramite la circolazione linfatica ascendente, discendente, o ascendente e discendente.
                                    Originalmente inviato da L85 Visualizza messaggio
                                    I prodotti citotropici, sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta senza tuttavia essere traslocati,i translaminari,si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento,
                                    Scusa ggyno,sono ignorante sull'argomento,ma nonostante questo vedo che riporti le stesse cose che ha già scritto L85,perchè?
                                    Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                    • #19
                                      Per concludere..

                                      ok, ragazzi apprezzo molto le vostre riflessioni ed in effetti, scusate se insisto, a questo punto vorrei un riassunto (ognuno faccia il suo!) dei prodotti che posso usare a bassa tossicità possibile e biologica, poichè sia che io abbia piante in vaso (i pelargoni e altro) sia che li abbia in giardino, devo sentirmi libera di affondare col naso nel prato e tra le mie piante..
                                      dunque: insetticidi al piretro (contro chi sono?afidi, ragnetti, mosche bianche...)(..e le formiche?)sono citotropici o sistemici? E l'actara 25, sistemico, è biologico come i piretrici? Poi i funghicidi meno tossici sono senza fosforo? Al 30% 3/4 volte l'anno un ossicloruro in polvere o già preparato (mi ripetete meglio qual'è il +biologico: vi prego! Forse lo ziram?)e passati dopo (quanto dopo?) gli insetticidi. E sopratutto citatemi quelli compatibili tra loro tra insetticiti e anti crittogamici. Forse poi contro il mostro dei pelargoni avrebbe più successo un sistemico, visto che il rametto se lo mangia tutto e da dentro, penso.. ma i sistemici possono essere biologici?
                                      Vi prego rispondetemi accuratamente ad ogni voce così non faccio +confusione e non vi secco più!! Grazie di cuore a tutti

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                                      • #20
                                        Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
                                        Scusa ggyno,sono ignorante sull'argomento,ma nonostante questo vedo che riporti le stesse cose che ha già scritto L85,perchè?
                                        Per prima cosa vorrei dire che l'effetto dei un insetticida , o di un funghicida non e' direttamete proporzionale al suo assorbimento nella pianta, anche se un traslamniare puo' apparire piu' penetranete , il citotropico ha dalla sua che i principi attivi entrano dentro le cellule della parte di pianta trattata , e sopratutto sono importanti nella difesa dei tessuti giovani, perche' tali tessuti essendo piu'teneri sono tendelzialmente piu vulmerabili, poi ognuno ha le proprie idee, e le prorie esperienze in campo.

                                        Come secondo mio parere il gruppo degli insetticidi fosforganici rispetto ai piretroidi sono piu tossici per l'ambiente, poi che il piretroide piu' tossico , sia piu' tossico del fosforganico meno tossico , e' vero , ma il discorso che faccio io e' che nella media dei principi attivi dei due gruppi gli esteri fosforici lo sono di piu..

                                        Vorrei tranquillizzare zimi, gli esteri fosforici, o fofsorganici, son tutti insetticidi, non sono funghicidi.

                                        infatti sia il karate express che il decis jet sono dei piretrinici
                                        in linea generale i sali di rame non vanno molto d'accordo con gli insetticidi, per cui se devi fare un trattamento insetticida dallo da solo o al massimo con il trend come adesivo, sempre che si possa aggiungere e non sia sconsigliato l'uso in etichetta.

                                        Nel campo degli insetticidi, il problema maggiore , non e' se sono sistemici o meno all'interno della pianta, ma il modo in cui vengono assorbiti dall'insetto o dalle forme giovanili dell'insetto stesso, se per semplice contatto , o per x per via alimentare, quando vengono ingeriti , per cui bisogna anche capire che l'insetto si limita solo a perforare la foglia come gli afidi e a succhiare la linfa, o facendo un esempio terra terra, si ciba delle foglie o dei tessuti piu teneri, e questo in linea generale.

                                        L'actatara25wg e' un ottimo prodotto , pero'io lo userei in extrema razio, cioe' e' come schiacciare una pulce con un martello da 4kg
                                        essendo un prodotto che viene utilizzato sulle grandi superficidalla vite , al melo alla lattuga ,fino a un dosaggio massimo di 8 hg x ha una volta l'anno per le piante arboree, riuscire a dare una dose ottimale per trattare i pelargoni , mi pare un po difficile per 2 motivi , il primo e' che se dai una dose troppo bassa non hai l'effetto desiderato , il secondo e' che se dai una dose troppo alta , al di la dei danni sulle piante, hai inquinato x niente il giardino.

                                        ultima domanda a zimi: quando ti accorgi che i rametti dei pelargoni sono rosi dall'interno , che fai li elimini ? e dove li butti?
                                        nelle tue vicinanze ci sono altri vasi di pelargoni che sono dei tuoi vicini?
                                        e se sono malati gli fanno i trattamenti e quali?
                                        Ultima modifica di ggyno; 01/04/2007, 08:19.

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                                        • #21
                                          Ciao Zimi, credo che l'insetto che ti distrugge i pelargoni sia la licenide dei gerani, puoi trovare qualche notizia qui , sono indicati anche alcuni metodi di lotta.

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                                          • #22
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                                            L'uomo ha deciso di chiamarlo "Cacyreus marshalli", e purtroppo la lotta è lunga (da aprile a ottobre) e difficoltosa (le larve rintanate nelle gallerie scavate nei fusti dei pelargoni sono difficilmente raggiungibili dai normali insetticidi, uno dei pochi è l'actara che agisce per soffocamento, non ha bisogno di bagnare direttamente il parassita animale).

                                            Visto che bravi gli altri utenti del forum?
                                            In realtà faccio fatica anch'io a seguire chi si esprime in termini fin troppo tecnici, didattici...ma ho sempre da imparare...grazie a loro.

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                                            • #23
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                                              Ragazzi in realtà non saprei se ci abbiamo azzeccato: quei vermetti di Licenide sui pelargoni non ne ho mai visti, ciò che si vede è solo l'effetto, o forse non escono mai fuori. Comunque, si forse è lui! Dunque passo all'actara o a quelli che il sito suggerisce(anche se non so se farli tutti assieme o uno per volta):

                                              trattamenti con Bacillus thuringiensis var. kurstaki e spinosad, o di sintesi come thiacloprid, thiamethoxam, fenitrothion, ripetuti 3 volte a cadenza settimanale a fine estate (Sacco et al., 2004);

                                              trattamenti indirizzati contro uova e larve neonate con clorpirifos metil e contro le larve nella fase endofitica con insetticidi citotropici (dimetoato, acefate e malathion) (Trematerra e Parenzan, 2003).

                                              trattamenti con piretroidi (alfametrina, lambdacialotrina) e di regolatori di crescita (diflubenzuro, esaflumuron) (Lupi e Jucker, 2004).

                                              ..e pensare che ero contenta di veder venire farfalline sul mio balcone...
                                              Complimenti a tutti e grazie
                                              ps.: se vinco vi faccio sapere!

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                                              • #24
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                                                Ce li hanno consigliati contro lo scafoide , portatorte di flavescenza nella vite ,anni fa senza i risultati sperati.
                                                La tecnica della difesa era cosi' messa in pratica, prima un regolatore di crescita , per mantere lo scafoide nella fase di larva, e poi dopo 10 giorni un abbattente, contro tutte gli scaoidi , in qulsiasi stadio essi si trovino.
                                                Dopo 2 anni di uesta lotta , e soldi buttati via, e la popolazione di scafoide sempre maggiore , abbiamo visto che 2 ttratamenti abbattenti , come fanno in francia facevano piu' effetto.
                                                Per cui io sconsiglierei l'uso dei regolatori di crescita nella lotta agli insetti, perche' comunque dopo bisogna fare un abbattente

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                                                • #25
                                                  Io però, ancora non ho capito che prodotto consiglieresti a zimi per combattere gli ospiti dei suoi pelargoni; sono 8 giorni che ne stiamo parlando ma tu non hai fatto altro che evidenziare i vari lati negativi e positivi di ciò che si è consigliato.
                                                  Cambia molto se una pulce la schiaccio con un martello da 4 kg o con uno da 2?
                                                  Inquino di più?
                                                  Forse...
                                                  Una cosa è certa...l'actara25 è altamente sistemico, uccide anche se la larva si trova rintanata all'interno dello stelo, sicuramente uccide più di altri prodotti citati in questa discussione, quindi c'è il caso di inquinare meno.
                                                  Un'ultima cortesia...credimi, non riesco a seguirti quando ti esprimi in considerazioni per me eccessivamente tecniche; mi piacerebbe apprendere, ma senza le necessarie basi, proprio non ci riesco.

                                                  Grazie!
                                                  Ultima modifica di TCE 50; 02/04/2007, 22:59.

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                                                  • #26
                                                    io ho sempre consigliato i piretrinici,l' ho detto dall'inizio , ho sempre detto che gli esteri fosforici in ambito "domestico"non li consiglierei mai, perche' in genere sono piu tossici, La divagazione che abbiamo fatto io e L85 sulla penetrazione attraverso i tessuti e la loro sistemicita' e' una cosa al limite dell'OT
                                                    Ribadisco: preferisco usare i piretrinici per delle piante in vaso , per il semplice motivo che tra la salute delle persone , e le piante in vaso , per belle che siano, preferisco per prima cosa vedere di non inquinare tanto, visto che ZIMI ci deve vivere , se in definitiva , bisogna trattare come se fossimo in una serra di un floricultore per salvare le piante, consiglierei , facci una croce sopra e comprane di nuove SANE , per lo meno ci avrai guadagnato in salute.
                                                    SONO STATO CHIARO?
                                                    Per L'actara , in parte hai ragione , ma sapresti consigliare la dose esatta, visto che si utilizza a 400/800gr/Ha?
                                                    Quanto ne metteresti per vaso? Lo usersti puro o diluito? Lo useresti nebulizzato siulle foglie o interrato? e ogni quanto faresti i trattamenti?

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