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Prezzo del latte

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  • #31
    Se l'agricoltura è diventata un mondo brutto non è di sicuro colpa nostra.

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    • #32
      Invece io penso che la maggior parte della colpa e' nostra.
      Non spingiamo per trattative unitarie a livello interregionale,addirittura neanche si parla di trattare.
      Non pensiamo neanche a non consegnare il prodotto per avere almeno un prezzo equo.
      Speriamo sempre che siano gli ''altri'' a fare il nostro interesse e levarci le castagne dal fuoco.(sindacati,politici,UE,cooperative,cobas vari).
      Guardiamo la stalla del vicino pensando che sta peggio lui di noi,col motto diabolico ''ognuno per se' e Dio per tutti''.
      Con questi presupposti cosa vogliamo sperare per il futuro ?
      Se NOI non spingiamo duramente nella direzione giusta,incalzando sindacati,responsabili di coop e quant'altri ''dovrebbero'' lavorare per noi ad assumere iniziative concrete e unitarie,invece di vendersi agli industriali,le stalle diminuiranno ancora del 20% in tre anni (come previsto).

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      • #33
        oggi pensavo a questa discussione..........e pensavo che questo forum rispecchia perfettamente la situazione agricola italiana......mi spiego...questo topic unito a tutti gli altri sul mal funzinamento dell'agricoltura dovrebbe avere pagine su pagine con problemi proposte e invece solo due pagine e fatte dai soliti poi.....guardate invece le discussioni sui trattori arrivate a 12/20 pagine......arrivate a litigare....e io mi dico ma come fate a pretendere di risolvere questa situazione quando per la maggior parte di voi l'unica cosa che interessa è comprare il trattore più grosso del vicino

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        • #34
          Potrei solo ricopiare il post 32,ma sarebbe cancellato perche' doppio.
          Aggiungo,nello specifico, che ieri un collega ha accusato i produttori di latte non associati in cooperativa (come me) di aver la colpa di andare singolarmente a trattare il prezzo del latte,danneggiando la categoria.Non ci ho visto piu',mi sentivano da 500 metri di distanza.
          Alla mia risposta che nessuno mi aveva contattato per avere la mia delega per trattare,nonostante il discorso avuto a suo tempo all'associazione di categoria,non ha piu' saputo dir niente.Nel discorso all'associazione mi era stato detto che la colpa del fallimento delle trattative era per la disunione dei produttori,grandissima fandonia,perche' come detto sopra nessuno cercava deleghe.
          In altri anni la colpa dei ribassi,dicevano,era del latte in nero,della produzione esagerata (ma tutta lavorata),dell'allineamento al prezzo europeo,insomma ogni balla era buona,tanto gli agricoli,come dimostrato,se le ''bevono'' tutte,anche le piu' inverosimili.
          Siamo messi proprio bene,ancora non e' stato toccato il fondo.

          Arrivera' quando saltera' la PAC.

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          • #35
            Olmo hai ragione.

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            • #36
              Torno ora da una pulizia di un fosso in compagnia di gente area cobas.
              Hanno 2 bidoni uno in regola e uno diciamo regolarizzato a modo loro.
              Parlando si lamenta che quello in regola prende poco; poi esce vantandosi io quell'altro a 600£ va da dio basta che non ci sia l'antibiotico. Non ci ho visto più a sentire sto discorso. Lascio a voi trarre le conclusioni.

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              • #37
                il prezzo del latte?

                noi il prezzo vero e proprio non l'abbiamo fatto! abbiamo fatto 1 contratto che prevede 1 acconto + 1 conguaglio basato in base al mercato! non se è la cosa + giusta ma sentirsi offrire 590 lire da 1 caseificio oppure 600 da 1 altro o 614 da Galbani portato a 620 se firmi anke x l'hanno prossimo non mi sembra il max...
                se non mi sbaglio la domanda è superiore all'offerta e sappiamo tutti che tipi di formaggio si fanno in Italia e con che relative certificazioni!!
                L'unico vero pb è che i compratori di qst sanno che aumenta il contributo( qst dovrebbe essere 1 aiuto per aiutare la situazione 1pò di crisi e se lo dai a colui che ti ritira il latte che ***** di aiuto è per l'allevamento zootecnico??????) e allora dicono tu prendi d + di la e alloralo scali a me
                che diavolo di ragionamento è? ci sono qll che ci stanno ebasta che arriva 1 che gli caccia 4 balle e tutto va bene...

                x Trottolino: qll con cui parlavi di che tipo di ceppo di coba erano?? vediamo di distinguere le 2 categorie di questi splendidi signori:
                1 tipo: consegno il latte, mi arriva la multa, faccio ricorso e non pago niente. Qnt prendono effetivamente al litro?mica te lo dicono onestamente! magari comprano 1 marea di manze, le pagano in 1 hanno con dei prezzi da strozzinaggio! il commerciante viene bello e loro si prendono i risci e le rogne burrocratiche, stesso discorso per materiale d'alimentazione o altro...
                2 tipo: loro hanno delle vacche sue, e altre che sono d 1 spa che gliele cede a loro, loro le mungono. Se ascolti loro loro prendono 700/800 lire al litro! tutto in regola nessuna rogna etc.... e poi? 1 ci entra 3 anni fa e poi vende le vacche x' capisce che non puoi andare avanti con qll che prende, l'altro si toglie e vedi che torna nella vecchia coperativa quasi piangendo a produrre il suo latte. 1 altro vende le vacche x' era stufo di fare l'unifeed tutte le mattine e poi mette le bestie da ingrasso(mi sa che è 1 razza che mangia 1 volta alla settimana). Invece i capoccia di qst società, maga qlc con qlc soldo in tasca, scopri che di nascosto a preso quote e il suo latte è in regola, se qlc gli chiede il perchè dice che vuole provare così e tra 1pò compra 1pò di vacche e riprende a consegnare latte con il Metodo ..., poi scopri che vende vacche e vende manze in fretta per diminuire il latte che fa! poi qnd parla seriamente sai che del latte che consegnava fuori pagava si e no le spese, che era stufo di lav a gratis! e il x' è l'unico che ha scelto di fare qst passo tra tutti qll che sono nel suo gruppo è x' è l'unico che aveva qlc di suo e x' è l'unico che vuole veramente andare avanti con l'azienda! qnd 1 persona nostra amica gli ha chiesto info per entrare gli ha detto: stiamo cercando 1 modo di aggirare 1 ostacolo...fino ad ora si va avanto per rogne burrocratiche finchè qlc ci appoggia e no ci impediscono ciò, ma piano piano il cerchio si sta chiudento e qua di futuro non ce né!e non si sa neanke come si risolvono le rogne passate...
                la maggior parte delle aziende che sono dentro convinte è x' sono entrate in 1 circolo vizioso dal quale purtroppo non riescono + a uscire, l'unica soluzione e continuare ad andare avanti così... vita alla giornata...

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                • #38
                  Che Dite La Spedisco ?

                  Egr. Sig. Presidente UNALAT

                  Parecchi anni fa durante una crisi del latte , ricordo di aver visto su una pagina sulla rivista della Frisona Italiana BiancoNero , una foto scattata credo negli USA ai tempi della grande depressione , di un padre ed un figlio che mestamente stavano abbandonando la campagna con i loro fardelli , e la scritta diceva più o meno “NON VOGLIAMO CHE FINISCA COSI’” , è triste constatare che dopo molti anni tale pagina sia così drammaticamente attuale .

                  Chi le scrive è direttore / socio di una azienda veneta che produce latte bovino .

                  1500 tonnellate circa all’ anno , che attualmente vengono vendute all’ industria a euro 318,00 + IVA per tonnellata .

                  Come metodo di lavoro , archiviamo di ogni anno , la maggior parte dei dati economici .

                  Il prezzo realizzato dal nostro latte è in costante calo dal 1996 , cioè da 10 anni .

                  Mentre i costi di produzione , di origine non agricola , sono in costante aumento .

                  Scandalosamente , i prezzi al consumo di latte e derivati , sono parimenti in costante aumento , negli ultimi tempi , la materia prima , conta sempre meno nella ripartizione del costo finale , sostituita dai costi e dai margini destinanti alla lavorazione , alla logistica, al marketing, al confezionamento alla distribuzione e non ultime tasse e tariffe e controlli.

                  E siccome questo non basta dopo l’ IVA e parte dei fondi PSR , abbiamo praticamente regalato all’ industria , l’ integrazione derivante dai titoli disaccoppiati mentre a noi sono rimaste solo le incombenze della condizionalità ed il consumatore-contribuente , non ha avuto alcuna riduzione di prezzo.

                  Avendo lavorato parecchi anni fa in un caseificio , constatavo che allora i dettaglianti ricaricavano il formaggio del 30 , 35 % ; adesso la GDO , (che secondo mass-media e politici è il toccasana dei prezzi) , ricarica più o meno palesemente il 50 % .

                  Venti anni fa , un litro di latte valeva 500 lire , un litro di vino (in damigiana) 800 lire , adesso il vino a meno di un ‘euro viene guardato con sospetto , ed un litro di latte vale quanto un minuto di chiamata col cellulare.

                  Non è che abbiamo sbagliato qualcosa nella valorizzazione del ns prodotto ?

                  Noto parallelamente che tutte le categorie sindacali , non esitano a “scendere in piazza” , per rivendicare l’ adeguamento delle retribuzioni all’ aumentato costo della vita , mentre quando l’ acquirente abbassa il prezzo della nostra materia prima , quando cambia le regole del pagamento a qualità o allunga i tempi di liquidazione , noi allevatori subiamo passivamente .

                  Abbiamo purtroppo abituato l’ industria a spendere gli stessi soldi per quantità di latte sempre crescenti , secondo il principio : ti abbasso il prezzo di un 5% e l’ anno dopo spontaneamente mi consegni il 10 % di latte in più , (vorrei che solo si provasse ad imporre ai lavoratori dipendenti pubblici e privati lo stesso sistema , solo a parlarne avremo le barricate i piazza .... )

                  Non so se dalla principale associazione di produttori si è levata qualche protesta per questa situazione, di sicuro qui non l’ abbiamo sentita, o almeno non ne apprezziamo gli effetti.

                  Da produttori non abbiamo intrapreso alcuna forma efficacie di contrattazione : è perchè fin’ ora siamo stati troppo bene? Non abbiamo eletto dei rappresentanti validi ?

                  Purtroppo , siamo una categoria che piuttosto di buttare un Kg di latte , accetta di svenderlo a qualunque prezzo, si sa ... il latte viene munto due o tre volte al giorno , e la cisterna deve essere svuotata , le vacche non hanno il rubinetto ....... mangiano continuamente ....... e i nostri rappresentanti in fase di trattativa, sono consci di non avere alle spalle una base compatta e decisa, quel che è peggio è che lo sa benissimo anche la controparte .

                  Non dobbiamo quindi stupirci se le principali attività di una unione di produttori sono rappresentate da convegni , studi , trattative interrotte , richieste di mediazioni di ministri ed assessori regionali.

                  Ci ripetiamo sino alla noia che quello del latte è un mercato rigido , ne basta poco in più per deprimere il prezzo , ci sono le importazioni , etc. , etc.

                  Io penso invece che noi produttori di latte , siamo quelli che detengono la materia prima , senza il nostro prodotto il 50 % della filiera lattiero casearia italiana si blocca .

                  Immaginiamo per un attimo di non consegnare latte per 30 giorni consecutivi , di destinarlo , ai vitelli , ai maiali del vicino , a biogas , a svendite internazionali di latte in polvere , alla fossa del liquame , insomma di non consegnarlo alla trasformazione (cooperative comprese) .

                  Mangimisti e trasportatori soffrono , i raccoglitori del latte si bloccano, l’ industria lavora al 50 % , con il latte di importazione , i prezzi dei freschi schizzano verso l’ alto, si svuotano i magazzini degli stagionati , la televisione si preoccupa del problema , i consumatori si arrabbiano ... e se allo sciopero del latte aderissero anche i nostri colleghi europei ? Utopia?

                  Noi allevatori perderemo un 8 % di entrate , che potrebbero arrivare al 10 % o più, con le ripercussioni sulle vacche , ma quanto ci ha sottratto l’ industria negli ultimi anni ? Quanti altri 10 % di riduzione andranno a sommarsi negli anni futuri a quelli già tolti ?

                  Non è ora che anche la nostra categoria , faccia valere le sue ragioni , sin’ ora oscurate e sopraffatte dalle “ragioni” di tutti gli altri ?

                  Nelle assemblee delle varie Aprolat , alla fiera di Cremona , alla assemblea Unalat , nelle altre associazioni , alle assemblee delle APA , nelle riunioni dei nostri colleghi cospa , non sarebbe ora di affrontare l’ argomento: prezzo latte ?

                  Quante altre stalle dovranno chiudere , prima che la nostra categoria , attui qualche forma di contrattazione attiva? Siamo sicuri che la “ristrutturazione” del settore , cioè la chiusura di moltissime stalle, secondo il principio “mors tua vita mea” , sia un bene? Ha influito sui prezzi ?

                  Ho paura che se non organizziamo , al più presto forme di contrattazione più efficaci , i prossimi a lasciare questo mestiere ingrato , saranno proprio quegli allevatori che ora non avvertono la tragicità del problema .

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                  • #39
                    se è per me mandala al volo!

                    mandane anke 1 a tutte le associazioni di categoria

                    e chiedi il x' loro non si interassano di qst pb??
                    loro ti diranno che si sono sempre interessati a qst, mentendoti spudoratamente x' l'unica cosa che interessa a loro e che gli commisioni contabilità e stronzate varie che gli producono 1 reddito e asta e qnd c'è qlc che si interessa veramente di ciò lo spostano perchè diventa 1 persona scomoda!

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                    • #40
                      Scusate,ma non sono per niente d'accordo,anzi sono contro a questa iniziativa.
                      Sono contro semplicemente perche' il presidente dell'Unalat,e come lui tutti i capoccia di ogni ente o associazione,e' perfettamente al corrente della situazione,delle cause e di tutto il resto e una lettera in piu' o in meno non cambia le cose.Che glie ne frega ?
                      Sono anni,sottolineo anni, che le cose vanno avanti cosi,giustamente come dice traction,riunioni,parole,richieste di mediazioni,blablabla e belle cenette alla fine di ogni incontro alla faccia e sulla pelle dei produttori.
                      E mi fermo qui,perche' non voglio insinuare niente,ma chi ha orecchie per intendere intenda............

                      Rimedi:secondo me e' ora di finirla con le chiacchiere,le banche non vogliono chiacchiere ed e' con loro,solo con loro che bisogna fare i conti.
                      Ergo,se qualcuno dalla base,in modo autonomo e autogestito, non si mette d'impegno e,elenco dei titolari di quota alla mano,con poche chiare parole non si mette a contattarli,chiedendo un mandato a trattare il prezzo del latte con la reale concreta adesione a non consegnare il prodotto per un minimo periodo prefissato,nulla sara' ottenuto.
                      In via bonaria e' ormai assodato che non ci sara' mai nessuna trattativa favorevole ai produttori,anzi,ormai neanche si fanno trattative,dobbiamo subire passivamente i diktat dell'Assolatte e farci impallinare uno a uno come quaglie,tanto,quando un produttore cessa la produzione,la stessa viene a essere prodotta da qualcun'altro e finche' unitariamente c'e' la produzione,gli industriali dormono sonni tranquilli.
                      Per parte mia sono comunque pessimista,per le solite ragioni un discorso come sopra e' un utopia irrealizzibile.Molti allevamenti chiuderanno ancora e per un po' ancora la produzione verra' aumentata dai rimanenti attivi,poi,tra 10,20 anni, ci sara' una naturale inversione di tendenza con un calo produttivo a livello nazionale,forse allora cambieranno le cose.

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                      • #41
                        Originalmente inviato da Teo81
                        x Trottolino: qll con cui parlavi di che tipo di ceppo di coba erano?? vediamo di distinguere le 2 categorie di questi splendidi signori:
                        1 tipo: consegno il latte, mi arriva la multa, faccio ricorso e non pago niente. Qnt prendono effetivamente al litro?mica te lo dicono onestamente! magari comprano 1 marea di manze, le pagano in 1 hanno con dei prezzi da strozzinaggio! il commerciante viene bello e loro si prendono i risci e le rogne burrocratiche, stesso discorso per materiale d'alimentazione o altro...
                        2 tipo: loro hanno delle vacche sue, e altre che sono d 1 spa che gliele cede a loro, loro le mungono. Se ascolti loro loro prendono 700/800 lire al litro! tutto in regola nessuna rogna etc.... e poi? 1 ci entra 3 anni fa e poi vende le vacche x' capisce che non puoi andare avanti con qll che prende, l'altro si toglie e vedi che torna nella vecchia coperativa quasi piangendo a produrre il suo latte. 1 altro vende le vacche x' era stufo di fare l'unifeed tutte le mattine e poi mette le bestie da ingrasso(mi sa che è 1 razza che mangia 1 volta alla settimana). Invece i capoccia di qst società, maga qlc con qlc soldo in tasca, scopri che di nascosto a preso quote e il suo latte è in regola, se qlc gli chiede il perchè dice che vuole provare così e tra 1pò compra 1pò di vacche e riprende a consegnare latte con il Metodo ..., poi scopri che vende vacche e vende manze in fretta per diminuire il latte che fa! poi qnd parla seriamente sai che del latte che consegnava fuori pagava si e no le spese, che era stufo di lav a gratis! e il x' è l'unico che ha scelto di fare qst passo tra tutti qll che sono nel suo gruppo è x' è l'unico che aveva qlc di suo e x' è l'unico che vuole veramente andare avanti con l'azienda! qnd 1 persona nostra amica gli ha chiesto info per entrare gli ha detto: stiamo cercando 1 modo di aggirare 1 ostacolo...fino ad ora si va avanto per rogne burrocratiche finchè qlc ci appoggia e no ci impediscono ciò, ma piano piano il cerchio si sta chiudento e qua di futuro non ce né!e non si sa neanke come si risolvono le rogne passate...
                        la maggior parte delle aziende che sono dentro convinte è x' sono entrate in 1 circolo vizioso dal quale purtroppo non riescono + a uscire, l'unica soluzione e continuare ad andare avanti così... vita alla giornata...
                        Non sono d'accordo... ...ci sono casini anche fuori dai cobas e non pochi.
                        I soci della cooperativa + grande della regione si vantavano di prendere 700 + iva + qualità....quest'anno la regione ha tagliato i fondi....620 lire - 19 lire di ricapitalizzazione x pagare i debiti, un altro caseificio pur essendo fallito continuava a pagare 800 lire ed aveva talmente tanti debiti che nemmeno granarolo se l'è sentita di comprarlo.....
                        Insomma siamo tutti sulla stessa barca la volete capire è inutile continuare a spararsi gli uni contro gli altri!

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                        • #42
                          Originalmente inviato da Teo81
                          il prezzo del latte?
                          la maggior parte delle aziende che sono dentro convinte è x' sono entrate in 1 circolo vizioso dal quale purtroppo non riescono + a uscire, l'unica soluzione e continuare ad andare avanti così... vita alla giornata...

                          Non ti ho quotato tutto perche' lungo, ma credo che se si lavorasse seriamente senza cercare vie traverse per arrivare a fare nulla, sarebbe tutto differente, ma la serieta' ormai in questo mondo di corporazioni, coop, az. agr. spa, etc. etc. chiaramente non esiste + avendo a realizzare che l'agricoltura e zootecnia vorrebbe viaggiare in giacca e cravatta.......ma chi la zappa 'sta terra o munge ste vacche?

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                          • #43
                            Os2power,guarda che ha ragione Teo:chi e' nel giro cobas latte e' al 99% nelle due categorie che ha descritto,giacche,cravatte e zappe non c'entrano.

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                            • #44
                              che diavolo centra il discorso giacche, cravatte etc? se hai qlc minuto me lo spieghi così comprendo meglio! la maggior parte degli agricoli io non li vedo in giacca e cravatta! al max con qst abbigliamento vedi gente che gira in giro proponendoti le scoperte del secolo o il tipico prodotto che nel giro di 2 anni non usa più nessuno. In quasti ultimi 15 anni che fa parte di qst categoria ci sono le associazioni o balle varie che qnd hai bisogno di 1 spiegazione o altro sono molto disinformate e ti combinano 1 sacco di casini... come qll che gli arrivano i buoni per il gasolio a maggio, sbagliate dichiarazioni etc... tanto per pagare 1 commercialista lavora meglio e la spesa è qll!
                              penso che le vacche chiunque le ha abbia, abbia provato a mungerle anche se non è il suo lav fisso, e il badile e la forca siano strumenti di quotidiano utilizzo. Dove non è così non so l'azienda qnt tira avanti o se prosegue a 1 successivo cambio generazionale!

                              poi non si continui dire in giro che il latte lo vendono che è 1 favola o altro! x' fa il giro di 2 o 3 persone per poi essere venduto a grossi gruppi a 1 prezzo sottovalotato dando + forze di contrattazione agli industriali! x' non è vero che tutto qst latte viene lavorato da loro e loro prendono il profitto sulla trasormazione! a dimostrare ciò c'è stato il crack Parmalat per i più non vedenti che ha portato alla luce tutto qst!
                              Io ho espresso la mia opinione, che rispecchia la realtà e anche il ragionamento su come si evolvono vicende e situazioni. Non solo anche qualchuno che è in questo giro e si confidato maga dicendoti anke che ci è dentro per testardaggine di qlc zio, fratello o padre...
                              queste non sono dicerie da bar o da gente che non vuole lavorare!!!

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                              • #45
                                Scusate ma non è forse tutto il settore che vive alla giornata?
                                E come si è creata questa situazione assurda? Forse avevano paura che ci unissimo troppo

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                                • #46
                                  ma io dico.....come possibile che voi che produce la materia prima non riuscite a contrattare un prezzo più alto ....mi spiego meglio....e come se noi consumatori imponessimo all'industriale il prezzo a cui devono venderci latte e formaggi......ma è una cosa che non esiste.....è l'iindustria che ha bisogno di voi per vivere non il contrario.....

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                                  • #47
                                    [QUOTE=olmo]Scusate,ma non sono per niente d'accordo,anzi sono contro a questa iniziativa.
                                    Sono contro semplicemente perche' il presidente dell'Unalat,e come lui tutti i capoccia di ogni ente o associazione,-------------ecc.ecc
                                    Scusami tanto olmo ; ma al post n"3 dicevi esattamente il contrario anzi aggiungevi di non consegnare praticamente nessun prodotto agricolo .ciaoooo

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                                    • #48
                                      Nessuna contraddizione :trattativa con delega dei produttori a non consegnare in caso di non accoglimento delle richieste.
                                      Citami il punto controverso,sia al post n°3 che al 40 dico le stesse cose:se le trattative abortiscono,niente consegne,ovvio che le consegne debbano cessare come ritorsione in una fase susseguente al mancato e positivo rinnovo del contratto,non cosi' a caso .

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                                      • #49
                                        Originalmente inviato da andy84
                                        ma io dico.....come possibile che voi che produce la materia prima non riuscite a contrattare un prezzo più alto ....mi spiego meglio....e come se noi consumatori imponessimo all'industriale il prezzo a cui devono venderci latte e formaggi......ma è una cosa che non esiste.....è l'iindustria che ha bisogno di voi per vivere non il contrario.....
                                        E' vero l'industria sta in piedi grazie a noi però il discorso è sempre quello la materia prima è facilmente deperibile quindi loro sanno che anche noi abbiamo bisogno di loro....come dice giustamente olmo l'unico modo è quella di dirottare tutto il latte verso la concimaia...3 o 4 giorni basterebbero però l'industria sa bene che per una cosa del genere non riusciremmo mai a metterci daccordo.

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                                        • #50
                                          Puo' anche essere inviato alla polverizzazione,c'e' un impianto in Lombardia,di proprieta' di una cooperativa produttori, che e' in grado di polverizzare il latte di mezza regione o anche piu' per almeno 8 giorni di seguito.
                                          Ieri ho avuto un colloquio col mio acquirente,il succo e',detto chiaramente,il contributo se lo pappano loro,prendere o lasciare,il prezzo e' quello che dicono loro e la tabella parametri anche.
                                          Risposta:tra le altre cose,quando ho detto che se fossero tutti come me le industrie potrebbero tenere il cancello chiuso per almeno due mesi,e' rimasto senza parole.
                                          Da quel che ho capito,secondo me in pratica il blocco avrebbe un effetto positivo,in special modo sulle grandi industrie.
                                          E' una magra soddisfazione,ma non ho avuto peli sulla lingua.

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                                          • #51
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                                            e alla fine della fiera qll gli dicono ora noi non possiamo pagare d+ x' in qst periodo ci sono dei margini ristretti e ne risentiamo anke noi della crisi. 1 paio di @@ x' loro hanno dei margini da paura! solo che i colleghi ci credono.... anno paura che se il latte non glielo prende qll non trovano + chi lo ritira
                                            se non consegni porcheria di pb non ce ne sono....

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                                            • #52
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                                              TON . CONSEGNATE

                                              2005/06 2004/05 diff.
                                              APRILE 989.928 942.695 47.233
                                              MAGGIO 1.002.923 947.529 55.394
                                              GIUGNO 916.608 863.301 53.307
                                              LUGLIO 897.421 842.762 54.659
                                              AGOSTO 875.898 826.304 49.594
                                              SETTEMBRE 816.690 809.452 7.238
                                              OTTOBRE 849.474 839.882 9.592
                                              NOVEMBRE 835.583 832.432 3.151
                                              DICEMBRE 892.588 901.127 -8.539
                                              GENNAIO 932.048 943.665 -11.617
                                              FEBBRAIO 874.449 885.786 -11.337
                                              MARZO 939.880 1.000.947 -61.067
                                              totale 10.823.490 10.635.895 187.608

                                              ecco la dimostrazione che qualcosa non va :
                                              consegne di latte a raffronto nelle ultime due campagne
                                              all' inizio grande produzione , fermatasi dopo la modifica di quel sciagurato decreto sulla attribuzione diritti pac ,
                                              a marzo 2006 , abbiamo prodotto il 6% in meno , e l' industria dice che riceve offerte di latte da tutte le parti a prezzi sempre più bassi...
                                              anche a scuola insegnano che al diminuire dell' offerta aumenta il prezzo
                                              forse qualcuno che tratta i prezzi del latte dovrebbe tornare a scuola ......

                                              SCUSATE L' IMPAGINAZIONE DI QUELLA CHE UNA VOLTA ERA UNA TABELLA (anch' io devo tornare a scuola)

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                                              • #53
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                                                • #54
                                                  Traction,il fatto e' che praticamente non ci sono state trattative.A livello nazionale niente.
                                                  A livello regionale,in Lombardia,che col 40% del latte prodotto in Italia e' la capofila in fatto di prezzo,c'e' stato un solo incontro,che non ha sortito risultati, tra la rappresentanza di Cia,Coldiretti e Confagricoltura con Assolatte.
                                                  Ci sono stati alcuni accordi tra conferenti privati e industrie e tra qualche coop e alcune industrie,in ogni caso anche la maggiore coop,coi suoi 6000 qli di raccolta giornaliera,e' sempre un microbo rispetto al totale.Vale,ora piu' che mai, il classico detto ''l'unione fa la forza''.

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                                                  • #55
                                                    fare cooperativa!secondo me si deve raggrupparsi in gruppi da 50 100 ,150 soci se necessario e trasformare,imbottigliare commercializzare da soli ,anche se lontani dai grossi numeri si puo comunque contrattare con la distribuzione

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                                                    • #56
                                                      X traction: ormai si sà bene che quel periodo sono state fatte le fatture per fissare i diritti....si sà anche bene che la produzione di latte in italia non si discosta di molto siamo sempre in + e - 1% in base a come va la stagione.

                                                      X friul: c'è già qua in friuli una cosa del genere comunque di vendere il latte alla grande distribuzione non se ne parla è meglio mettere su una serie di piccoli spacci.

                                                      X Olmo: abbiamo ripetuto la stessa cosa ormai in diversi post, il mercato del latte oggi è in balia dei pirati, non esiste trattativa a livello nazionale, l'industria ci sguazza e di fronte ad un settore così messo spinge i prezzi al ribasso. Comunque io sono più ottimista di te....(se così si può dire) secondo me basta stoppare le consegne per 3 giorni per mettere in crisi l'industria magari farlo senza preavviso una volta ogni due mesi così vedrai che poi corrono tutti ad accaparrarsi il latte in giro per le coop ed iniziano a rispettare i contratti (cosa che spesso non fanno). Comunque anche nei "bei tempi" quando vi era una contrattazione a livello nazionale le assemblee duravano pochi minuti, il prezzo minimo fissato era quello garantito dalla comunità europea.....salvo poi perdersi in inutili chiacchiere.
                                                      Comunque il prezzo del petrolio continua a salire sappiamo bene che il pieno al trattore costa (e sappiamo tutti quanto sta a consumarsi il pieno quanto attacchi il miscelatore) ma costa anche il pieno dei camion che portano dentro latte......

                                                      Il problema di fondo credo sia uno: non ci sentiamo ancora abbastanza imprenditori ci sentiamo solo contadini abbiamo il brutto vizio di delegare gli altri per fare i nostri affari in modo da stare il più lontano possibile da giacca e cravatta (in senso figurato). Guardate per un attimino confindustria, c'è molto da imparare....se dicono NO non si spostano nemmeno di un millimetro a costo di tener ferme le fabbriche. Noi dovremmo fare la stessa cosa visto che le stalle sono le nostre fabbriche.

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                                                      • #57
                                                        Non sono del settore latte, ma non posso che sottoscrivere e estendere anche agli altri settori agricoli Giampi....i nostri campi sono le nostre fabbriche, ben detto!

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                                                        • #58
                                                          noi la distribuzione di latte fresco la facciamo già! ci facciamo confezionare il latte da 1 latteria e poi lo vendiamoa negozi, grande distribuzione e in alcune catene prendiamo in gesione 1 banco frigo per fare vendita diretta. Solo che la quantità di latte distribuito è poca rispetto a tutto il latte che gira all'interno del nostro gruppo. Qst cià a sempre permesso di mettereqlc lira in + al prezzo che ci viene messo in busta.
                                                          x Friul: appena vedo mio zio gli chiedo con lui i costi di impacchettamento e distribzione così ti dico d preciso

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                                                          • #59
                                                            Questo lo facciamo anche noi...però altre al latte fresco ci sono tutta una serie di prodotti incluso il latte in polvere per i nostri vitelli, abbiamo 17 spacci aziendali di cui due a udine però è ancora poco rispetto a tutto il latte che circola nella nostra cooperativa.

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                                                            • #60
                                                              Funzionerà?

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