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Un pò di Agronomia..................

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  • Un pò di Agronomia..................

    Ciao ragazzi,
    guardando un pò a destra e a sinistra nei campi ho visto diverse cose interessanti che vorrei sottoporVi e sapere la vostra esperienza o opinione in merito.
    -Rotazione aziendale: uso delle colture intercalari per le aziende di medie dimensioni e per gli Hobbisti.
    -Sistemazioni dei campi (rittochino, cavalcapoggio, girapoggio, terrazzamento, lunettamento, ciglionamento) opinioni, osservazioni, scelta delle macchine, considerazioni economiche.
    grazie

  • #2
    Personalmente penso che l'agricoltura tradizionale, che tutti conosciamo o meglio abbiamo la presunzione di conoscere, ma che senz'altro tutti apprezziamo, con la redditività che offre , vada abbandonata , in ragione di un passaggio all'assistenzialismo (Misura h, Misura F, ecc.). Rinnegando le buone pratiche agricole ,ho adottato tale strategia;

    1) perchè tengo famiglia,

    2) perchè fallendo, non farei altro che il gioco dei potenti che ci vogliono probabilmente fare fallire, per comprare tutto e ricostituire in pratica una sorte di novello latifondo.

    A mio avviso ,non esiste infatti in finanza un investimento remunerativo come la proprietà terriera. Mi domando onoltre quale potrebbe essere il valore del terreno un domani diventasse la sua coltivazione remunerativa, ma questo è un dettaglio. Fare l'agricoltore tradizionale (hic res restantibus) cioè badando al raccolto, è un lusso che io non posso permettermi, e provo una certa bonaria invidia per chi continua a praticare tale tecnica, perchè in cuor mio penso che al contrario di me se lo mpossa permettere.

    Saluti skunky

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    • #3
      Originalmente inviato da cristian
      Ciao ragazzi,
      guardando un pò a destra e a sinistra nei campi ho visto diverse cose interessanti che vorrei sottoporVi e sapere la vostra esperienza o opinione in merito.
      -Rotazione aziendale: uso delle colture intercalari per le aziende di medie dimensioni e per gli Hobbisti.
      -Sistemazioni dei campi (rittochino, cavalcapoggio, girapoggio, terrazzamento, lunettamento, ciglionamento) opinioni, osservazioni, scelta delle macchine, considerazioni economiche.
      grazie
      Io purtroppo tolto il terrazzamento... tutti gli altri termini non so cosa siano...!

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      • #4
        Originalmente inviato da Plinio
        Io purtroppo tolto il terrazzamento... tutti gli altri termini non so cosa siano...!
        Non sei l'unico
        Barcollo ma non mollo

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        • #5
          Se solo avessi più tempo

          se aspetatte un pò risponderò ad ogni vostra domanda

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          • #6
            Aspetto con curiosità anch'io che qualcuno (Mapomac sembra che ti sia offerto) risponda . interessante

            ciap Skunky

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            • #7
              moolto interessante

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              • #8
                Allora parto io con le risposte................la mia azienda è in collina di medie dimensioni, quindi la sistemazione idraulico-agraria predominante è il ritocchio o a cavalcapoggio(anche se abbiamo eliminato tutti i filari), comunque quand oariamo cerchiamo di dare una "piega" alla terra in modo da limitare al massimo le erosioni provocate dalle piogge e quando serve facciamo i fossi anche nell'appezzamento per ridurre la velocità dell'acqua.
                La rotazione, visto che quì hai le vacche o la vigna o ti gratti, è quella tradizionale 4-5 anni medica poi frumento o orzo.
                Tosi Alessandro

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                • #9
                  Scusami Alle....medica poi frumento o orzo ? Io ho provato a fare mais, medica, orzo e nello stesso anno erbaio di panico o sorgo ma l'orzo a causa dei residui di azoto lasciati dalla medica tende ad allettare ed il peso specifico ne risente molto.....
                  In un altro appezzamento ho fatto mais, orzo + erbaio, medica e l'orzo è risultato di qualità e quantità superiore inoltre la medica non ha risentito dei diserbi effettuati nel mais.

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                  • #10
                    Allora...ora ho un po' più di tempo quindi rispondo un po:
                    Dalle mie parti (toscana) fino ad una diecina di anni fa facevamo la rotazione triennale: grano duro, favino, colza. Erba medica per uso proprio. Poi a causa delle dimensioni moolto ridotte degli appezzamenti e della difficoltà a vendere il prodotto e a fare utte le lavorazioni in proprio siamo passati a erba medica su erba medica regalata in piedi. Da quest'anno senza PAC (non eravamo informati del triennio etc...) ho ricominciato a fare erba medica (sto semiinando ora) anche se gli appezzamenti si sono ulteriormente ridotti avendo fatto la 20/80 su 2 ha. Per l'aratura si opera giropoggio buttando la terra verso monte e cercando di arare a 30/40 cm. Per le vigne e gli olivi prevalentemente a rittochino a volte lòeggermente in diagonale rispetto alla max pendenza per non avere troppa dilavazione e per u effetto ottico migliore...

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                    • #11
                      Altre domande?

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                      • #12
                        Bhè, qui da me, bisogna analizzare la zona..... siamo in piena pianura, quindi strrane sistemazioni non ci sono, però dove la terra diventa pesante il giusto ci sono i solchi di scolo longitudinali con il terreno baulato (cosa che si fa con l'aratro) che vengono rifatti tutti gli anni.... in certi posti si vedono anche le scoline trasversali in testa al campo, per cercare di tenere la capezzagna percorribile, visto che di solito è più bassa per far sgrondare l'acqua.

                        Confermo, l'orzo risente troppo dei residui azotati, ne so qualcosa perchè sul liquame perde troppo peso specifico... io semino grano, sorgo e un pò di mais, poi ogni tanto affittano una parte del terreno a chi ha le vacche per metterci medica, per dare un pò di rotazione al terreno. Nelle terre peggiori trovo il sorgo una valida alternativa al mais, essendo più rustico, ha bisogno di meno cure, snete meno la sicictà ed oltretutto assorbe più acqua dal terreno rispetto al mais (che con i liquami da smaltire è un vantaggio non da poco).
                        Benatti Emanuele

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                        • #13
                          X gianpi ti assicuro che dopo 5 anni di medica non concimata l'orzo viene da dio e senza nessun problema, se per cause di forza maggiore devo smaltire il liquame sul terreno destinato a cereali allora metto frumento
                          Tosi Alessandro

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                          • #14
                            io nn faccio mai nessuna rotazione coltiviamo senpre mais in alcuni appezzamenti mio padre lo semina da quasi 30 anni ma mettiamo ogni anni 700 -800 quintali /h di letame( nn sappaimo cosa farcene nn riusciamo a venderlo qusta estate glielo abbiamo dovuto portare gratis a casa x smaltirlo) è il mais ha sempre rese molto alte

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                            • #15
                              Originalmente inviato da AndreaVerona
                              io nn faccio mai nessuna rotazione coltiviamo senpre mais in alcuni appezzamenti mio padre lo semina da quasi 30 anni ma mettiamo ogni anni 700 -800 quintali /h di letame( nn sappaimo cosa farcene nn riusciamo a venderlo qusta estate glielo abbiamo dovuto portare gratis a casa x smaltirlo) è il mais ha sempre rese molto alte
                              Se hai a disposizione così tanto letame perchè non provi anche altre colture? Che terreni hai? Di che zona sei?

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                              • #16
                                a dir la verità ne metto anche 900 quintali/h in media. abito in provincia di verona metto quasi tutto mais xche mi serve x l'allevamento ne compro molto mais. ho solo 5 h di prato stabile

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                                • #17
                                  Se volete conoscere una varietà di orzo dalla resa elevata, dall'alto peso specifico , e che non alletti,seminate Barakà. Fidatevi , parola di re. Vi prego provatelo e vi ricrederete.(non sono un venditore sia ben chiaro)


                                  Saluti skunky

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                                  • #18
                                    Io non conosco i problemi dell'orzo inserito in rotazioni molto lunghe, però assicuro che se sul terreno vengono smaltite dosi elevate di liquame viene una porcheria..... anche le bietole nei terreni pesanti non amano per niente il liquame, visto che il grado polarimetrico cala in modo vertiginoso.
                                    Da me purtroppo i romani erano insediati, ma con il porto..... certe zone sono di bonifica recente (100 anni), il risultato è che le terre vanno scolate come si deve, pena il non entrarci affatto causa impantanamenti continui... (trebbie comprese). da questo deriva anche la mia scarsa propensione per la semina su sodo.
                                    Benatti Emanuele

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                                    • #19
                                      parlando di rotazione del terreno e di colture intercalari, mi interessa sapere se qualcuno ha esperienza con colture da sovescio (veccia,trifoglio,colza,piselli) specialmente leguminose ,a ciclo estivo e sopratutto invernale/primaverile.
                                      La consociazione al frumento si fa ancora da qualche parte?
                                      Avete idea del costo della semente di queste colture?
                                      Da noi si fa risaia stabile con poche eccezzioni; letamazioni zero; ...forse è giunto il momento di aiutare un pò il terreno!

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                                      • #20
                                        Originalmente inviato da Alle
                                        X gianpi ti assicuro che dopo 5 anni di medica non concimata l'orzo viene da dio e senza nessun problema, se per cause di forza maggiore devo smaltire il liquame sul terreno destinato a cereali allora metto frumento
                                        E' vero le cose cambiano se non si smaltiscono liquami ma la medica lascia sempre una buona quantità di azoto e SO nel terreno quindi l'orzo nella fase di levata viene una cosa spettacolare poi al primo soffio di vento va per terra .
                                        Comuque preferisco seminare dopo la medica il mais in quanto ne risente positivamente inoltre basta fare un diserbo blando grazie alla funzione sterilizzatrice che ha il prato di medica sul terreno. Inoltre ho notato che dopo il mais e l'orzo un erbaio intercalare di panico o sorgo fornisce migliori risultati quantitativi rispetto alla stessa cultura seminata dopo medica-orzo.

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                                        • #21
                                          Ma dipende anche dal terreno comunque da l'anno scorso stò provando a sostituire i cereali con il loietto e la cosa mi piace molto perchè prima e dopo l'aratura posso scaricare il liquame senza problemi
                                          Tosi Alessandro

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                                          • #22
                                            Bè questo è quello che ho notato io poi probabilmente dipende anche da altri fattori.
                                            Il loietto potrebbe essere una buona alternativa ai cereali sopprattutto oggi che la paglia in campo da imballare te la tirano dietro...inoltre ottieni una buona quantità di fasciato....

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                                            • #23
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                                              non ho animali quindi non ho letame da usare, concimo con il chimico e quest'anno provo il concime organico.
                                              per una buona pratica di sistemazione del terreno in pianura (vista la poca permeabilità) dobbiamo baulare e fare fossi ogni 40-50 metri per garantire l'evacuazione dell'acqua; in collina ariamo buttando la terra verso monte 2 anni il terzo a valle, ma quasi sempre per l verso della max pendenza (che non è troppo alta) perchè va seminata per quel verso e trebbiata idem perchè non ho l'autolivellante.
                                              adesso dovrei sistemare una trentina di ha in pianura (baulare dare pendenze fare i fossi) che dite mi conviene chamare la ruspa o comprare una lama livellatrice laser e andare poi per contoterzi?
                                              c'è mercato?
                                              i preventivi parlano di circa 30000 euro (fontana da 5 mt con laser).
                                              comunque io resto fedela alla buona politica agricola per quello che posso e per quanto resisto non sono daccordo con che vive sfruttando solo l'intregrazione magari seminando i girasoli con lo spandiconcime o il mais in montagna solo per prendere il contributo senza avere spese........prima o poi ci toglieranno tutte le misure di aiuto e allora saranno guai seri!

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                                              • #24
                                                per mia esperienza di letame sui seminativi e liquami bovini sui prati stabili , consiglierei ogni tanto anche una buona calcitazione,perche' la quota di calcio disponibile , e' sempre in rapporto al fosforo e al pH del terreno,
                                                Da noi qua in pianura dove si e' iniziato a calcitare, i terreni dopo tre anni di prove sembrano leggeremte piu soffici,e dove si fa monocoltura di mais si ha una produzione superiore media del 5-8% a seconda se uno e' in seccagna o irrigui, anche se e' una porcheria di polvere...
                                                in collina dove il franco di coltivazione e'argilloso ma in profondita'oltre il metro e tufaceo calcareo si fa la rotazione biennale mais grano, oppure triennale mais grano orzo,raramente ogni tamto medica e prati polifiti asciutti, neiposti di pendenza forte.
                                                oltre il baraka, consiglierei il Kelibia come orzo, e l'Agadir come grano tenero , perche' in caso di terreni forzati di azoto e Sost.Org.tengono leggermente di piu' e non diventano di altezze impossibile, pur mantenendo un p.s. e proteine non troppo bassi,
                                                chi ha i maiali il piu delle volte usa il CCC per cerarli, e tentare di tenerli bassi, ma a sentire i piu' non e' una cosa facile da attuare,
                                                fa molto di piu i trattamentia maggio con insetticida e funghicida contro il fusarium,

                                                per i mais non andare oltre i classe 400 e seminarli entro inizio aprile

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                                                • #25
                                                  caratteristiche fisiche del terreno

                                                  Dal punto di vista fisico il terreno si caratterizza per la sua tessitura o granulometria, cioè in base alle dimensioni delle particelle terrose.
                                                  La tessitura si determina con l'analisi fisico-meccanica della "terra fine" ottenuta separando tramite setacci le particelle di diametro superiori ai 2 mm evntualmente presenti e costituenti lo scheletro del terreno( massi, sassi,ghiaia ecc..) i terreni con una presenza di scheletro superiore al 40% a scheletro prevalente,vengono denominati pietrosi, ciottolosi, ghiaiosi.

                                                  La terra fine viene poi suddivisa in tre componeti: Sabbia,con particelle di diametro compreso tra i 2 mm e 0,02 mm(anche se alcuni dividono questa frazione in sabbia grossa 2-0,2mm e sabbia fine 0,2-0,02mm), Limo particelle con diametro compreso tra 0,02 e 0,002 mm, Argilla, tutte le particelle di diametro inferiore a 0,002mm.

                                                  Oguna di queste tre frazioni conferisce al suolo caratteriste e proprieta diverse, ed il diverso rapporto tra di loro porta a definire le diverse tipopologie di terreno: terreni argillosi, argillo-sabbiosi,argillo-limosi,limo-argillosi,sabbiosi, sabbiosi-agillosi, sabbiosi-limosi, limosi ecc..
                                                  che di solito vengono identificati tramite un diagramma a forma di triangolo che prende il nome di triangolo della tessitura.

                                                  I terreni di medio impasto(detti anche , terreni mezzani,terra franca) sono quelli che vengono definiti a granulometia equilibrata, con orientativamente(in quanto poi le caratterische cambiano anche a seconda della varia natura delle tre frazioni) il 35-50% di sabbia,25-45% di limo ed il 20-25% di argilla e con scheletro scarso o assente.

                                                  Questi suoli risultano essere abbastanza fertili, facili da lavorare(sempre che si operi con terreno in tempera), con una buona porosità e struttura.
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                                                  • #26
                                                    bravo l85
                                                    era un po che cercavo il triangolo granulometricodella tessitura e non riuscivo a trovarlo
                                                    comunque a rigor di agronomia c'e da dire la prinicpale differenza tra tessitura di un terreno e struttura
                                                    la tessitura e' data dalle componenti sabbia/limo/argilla
                                                    mentre la struttura e' data sia dalla tessitura , ma anche dalle condizioni di umidita del terreno stesso, e dalle conseguenze delle lavorazioni negli ultimi anni

                                                    da cioe ne deriva che mentre e' sostanzialmente simile la struttura alla tessitura nei terreni sabbiosi, nei terreni di carattere, quelli limoso argillosi, e argillosi possimo vedere la differenza nei vari mesi
                                                    Come prof.ssa Albano ebbe da insegnare

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                                                    • #27
                                                      Benissimo, ne avessi di questo tipo di lezioni!
                                                      Ora io chiedo:
                                                      un terreno è sempre caratterizzato dalla stessa tessitura o granulometria?
                                                      Se si, esistono dei sistemi per correggerla?
                                                      Se no, c'è qualcosa di naturale che può modificarla?
                                                      L'aratura profonda (lo scasso) che porta in superficie l'inerte, può modificare tale caratteristica?
                                                      Sempre se ti va, io gradirei delle risposte.

                                                      Grazie!

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        che ne sappia io per modificare la tessitura del terreno , l'unica e portare a camion del terreno migliore da un altra parte,
                                                        per quanto riguarda lo scasso bisogna vedere quello che c'e sotto con uno scavo esporativo, pero' sappi che tiri fuori del terreno vergine , dove non c'e sostanza organica e quasi privo di nutrienti
                                                        per cui lo scasso e' indicato per tutte quelle colture tipo vigneti oliveti,che permangono un pacco di anni su quel terreno, mentre sui cereali.......lascia il tempo che trova

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                                                        • #29
                                                          Originalmente inviato da TCE 50
                                                          Benissimo, ne avessi di questo tipo di lezioni!
                                                          Ora io chiedo:
                                                          un terreno è sempre caratterizzato dalla stessa tessitura o granulometria?
                                                          Se si, esistono dei sistemi per correggerla?
                                                          Se no, c'è qualcosa di naturale che può modificarla?
                                                          L'aratura profonda (lo scasso) che porta in superficie l'inerte, può modificare tale caratteristica?
                                                          Sempre se ti va, io gradirei delle risposte.

                                                          Grazie!
                                                          In effetti l'aratura profonda può modificare la tessitura di un suolo in funzione della sua stratigrafia , in quanto le analisi sulla tessitura vengono fatte su un profilo molto superficiele del suolo cioè su quello su cui si eseguono le altre determinazioni con le analisi del suolo, profondita che varia a seconda delle colture attuato o che si vogliono attuare su esso, per le colture erbacee la profondita di prelevazione dei campioni non va oltre i 30-35 cm , per gli alboreti vigneti ecc.. si fanno due campioni uno fino a 30-35 cm ed un altro da 35 a 50-55 cm.

                                                          Comunque per migliorare le caratterische del suolo più che mirare ad una sua modificaìzione della tessitura si preferisce puntare a migliorare la sua struttura con l'apporto di sostanza organica, sempre comunque nel limite della convenienza economica

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                                                          • #30
                                                            Perfetto!
                                                            Quindi abbiamo detto che l'aratura profonda può modificare la tessitura di un suolo ma se ciò avviene, non è detto che la migliora, è così?
                                                            Ora quello che in gergo volgare io chiamo impasto, in gergo tecnico si chiama tessitura o granulometria; quindi posso affermare che la tessitura di un terreno è sempre quella visto (così ho capito) che non è poi così facile modificarla (almeno radicalmente).
                                                            Ti prego, dammi conferma se ho espresso un concetto sufficientemente corretto.

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