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Sicurezza Agroalimentare. Acquisto diretto prodotti

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  • Sicurezza Agroalimentare. Acquisto diretto prodotti

    IO produco frutta e spesso svoltano in cortile x comperare un pò di kg.Sono sicuri che è fresca di giornata, al contrario di certa roba raggrinzita ai supermarket, se la scelgono dal cassone o dalla pianta , ma il bello viene quando gli chiedo 1 \uno euro al kg. I più tanti si lamentano che è troppo!!! Incredibile!! Dopo che se la sono scelta!! Allora io dico :all 50% dei consumatori sta bene la roba passita dei supermarket al prezzo di 2 \ 3 euro al kg. Provate per credere l'incredibile. Ciaoo
    av salùt tòt

  • #2
    Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
    IO produco frutta e spesso svoltano in cortile x comperare un pò di kg.Sono sicuri che è fresca di giornata, al contrario di certa roba raggrinzita ai supermarket, se la scelgono dal cassone o dalla pianta , ma il bello viene quando gli chiedo 1 \uno euro al kg. I più tanti si lamentano che è troppo!!! Incredibile!! Dopo che se la sono scelta!! Allora io dico :all 50% dei consumatori sta bene la roba passita dei supermarket al prezzo di 2 \ 3 euro al kg. Provate per credere l'incredibile. Ciaoo
    cacciali vi a tocia non li devi neanche fare entrare ,quella è gente che capisce meno di niente.non c'è niente da fare la gente vole esse solo fregata ed allora dateglie giù ,non gli date roba buona tanto non la capiscono gli piace il bello chenon balla,io ieri mentre tornavo da fregene mi sono fermato da dei produttori(vi era esposta la bandiera della coldiretti)a maccarese ed ho preso dei meloni a3 euro kg,un profumo che non vi dico(solo meloni il resto ho la mia)altro che roba da supemercato.ciao a tutti ed insistete

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    • #3
      Produco e vendo direttamente in forma itinerante a Roma i miei prodotti aziendali da Agricoltura Biologica , latte crudo , formaggi , carne , miele .
      Lavoro con i GAS e Consumatori critici e non ,

      riguardo al post iniziale la maggior tutela per il consumatore e' conoscere il produttore ed il suo luogo di produzione , ho ricevuto visite da Gas che volevano vedere la mia azienda e come producevo . Il consumatore vuole vedere in faccia chi produce e gli vende i suoi prodotti , sono stufi di nomi roboanti di multinazionali senza un volto se non quello dei commercial e degli spot televisivi .

      Altro aspetto e' la comunicazione , su cui noi produttori dobbiamo lavorare tantissimo per dare trasparenza al Consumatore , sul mio sito biola.it ho messo in una mappa Google i confini aziendali perche' i miei clienti volevano sapere dove fossero i luoghi di produzione .
      Massima trasparenza sull' etichetta del prodotto , dare notizie maggiori del minimo di legge , evidenziare le date di scadenza e gli ingredienti .

      Penso che la vendita diretta sia una possibile aspettativa di sopravvivenza per alcune aziende , lavorare per far si che il consumatore apprezzi i prodotti agricoli in vendita diretta e' una priorita' in una filiera corta composta da produttore e consumatore .

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      • #4
        Originalmente inviato da tocia Visualizza messaggio
        IO produco frutta e spesso svoltano in cortile x comperare un pò di kg.Sono sicuri che è fresca di giornata, al contrario di certa roba raggrinzita ai supermarket, se la scelgono dal cassone o dalla pianta , ma il bello viene quando gli chiedo 1 \uno euro al kg. I più tanti si lamentano che è troppo!!! Incredibile!! Dopo che se la sono scelta!! Allora io dico :all 50% dei consumatori sta bene la roba passita dei supermarket al prezzo di 2 \ 3 euro al kg. Provate per credere l'incredibile. Ciaoo

        hai proprio ragione è quello che sto dicendo
        quando in televisione parlano dei GAS anche su report pero' bisogna dire che il privato oltre che la robba buona vuole pagare ancora meno della roba fracica e quindi io a fare il dettagliante siccome sono produttore di verdura che guadagno ne traggo nessuno loro invece vogliono la verdura fresca e a regalo non conviene mai all'agricoltore sempre meglio andare al mercato generale a vendere all'ingrosso.
        ciao

        quot









        si ma il consumatore poi quando viene da te e ti compra una fetta di caciotta la vuole preparata davanti a lui per avere certezza della bontà e poi ti vorrebbe pagare anche di meno perche' la sta comprando dal produttore.
        so tutte bufale qui i soldi nonli vuole cacciare nessuno..
        a me io sono produttoree di verdura arriva la signorino che mi chiede una zucchina per oggi per la bambina appena nata e vuole che gliela vado a cogliere sul momento in mezzo al campo perche'la vuolwe fresca e quanto gliela dovrei far pagare una zucchina cosi'..
        se glila metti troppo non ritorna perche' e' cara....
        certi clienti meglio perderli ....
        ciao
        Ultima modifica di mefito; 04/12/2008, 13:02. Motivo: Unione messaggi consecutivi.

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        • #5
          Originalmente inviato da cioppi
          quot









          si ma il consumatore poi quando viene da te e ti compra una fetta di caciotta la vuole preparata davanti a lui per avere certezza della bontà e poi ti vorrebbe pagare anche di meno perche' la sta comprando dal produttore.
          so tutte bufale qui i soldi nonli vuole cacciare nessuno..
          a me io sono produttoree di verdura arriva la signorino che mi chiede una zucchina per oggi per la bambina appena nata e vuole che gliela vado a cogliere sul momento in mezzo al campo perche'la vuolwe fresca e quanto gliela dovrei far pagare una zucchina cosi'..
          se glila metti troppo non ritorna perche' e' cara....
          certi clienti meglio perderli ....
          ciao
          Scusa ,ma quando te dice che è troppo non gliela dare ,mandala in frutteria.Vedi io prima qualcosina facevo in più (ortaggi,conigli,polli ecc.),cercavo di aiutare la baracca e la passione,ho provato ,ma poi ho rinunciato a vendere privatamente ,è come dici te.Adesso faccio per me e quello che mi manca (poco)tipo formaggio ecc. lo acquisto da un pecoraio che me lo mette di più ,ma è un'altra cosa ,vuoi mettere la ricotta ed il formaggio casereccio a quello comprato? io sono d'accordo sul fatto che bisognerebbe ridurre la filiera in modo che il produttore abbia più guadagno al suo onesto l avoro,ci sono troppi figli di .....che ci mangiano sopra e non è giusto.ciao
          vincenzo

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          • #6
            visto che la discussione ha ripreso vitalità, mi sento in dovere di dire come è andata l'annata. Passati i primi battibecchi ( sì sì ,proprio battibecchi) con gente che cercava le cosidette "uova da tre!! tuorli" tutto è filato meglio del previsto, sarà il passaparola, è passata nel cortile tanta gente che poi è ritornata, sarà l'effetto \frutta di giornata\ che stimola, comunque son rimasto sorpreso !! Sperem ! saluto tutti
            av salùt tòt

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            • #7
              il consumatore non e' informato,pensa che tutto venga prodotto con la bacchetta magica non ha idea delle porcherie che mangia.purtroppo e' un lavoro lungo spiegare come viene prodotta la frutta,verdura ecc. pero' alla fine secondo me ripaga di solito si riesce a fidelizzare il cliente.

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              • #8
                ciao
                scrivo da produttore di frutta (mele). il mio consiglio per chi compra è quello di rivolgersi direttamente a chi produce,magari farsi un giro in azienda per vedere come si lavora ecc
                poi per i bio non abbiate paura a chiedere etichetta/certificazione. i controlli sono seri e certificati.è un qualcosa in più
                per il prodotto fresco credo che se un agricoltore lavora in modo serio e con passione non posssa avere il coraggio di vendere "sole"
                io certe mele che vedo al supermercato (magari in un sacchetto di nylon sponsorizzato da qualche associazione ambientalista) piccole ,piene di botte e mezze marce le darei direttamente alle galline. o farei succhi per me sempre che non siano marce
                altra cosa..io ho un azienda piccola e posso raccolgiere tutto all'istante o quasi ma voi produttori prendete il benedetto telefono,chiamate mezza giornata prima e troverete merce fresca e produttore con il sorriso
                un po' di organizzazione non guasta

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                • #9
                  L'olio d'oliva, nelle nostre parti il consumatore lo compra direttamente al frantoio. Altrimenti ci si deve fidare del venditore perchè le truffe, purtroppo, sono impossibili da scoprire. Non penso sia possibile scoprire se nell'olio di oliva d'annata ci si aggiunge quello vecchio o addirittura quello di semi. Nei piccoli centri, dove è possibile, si instaura un filo diretto tra venditore e consumatore. Alla base ci vuole sempre l'onestà del produttore. Buona serata a tutti

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                  • #10
                    Dobbiamo divulgre l'idea dei prodotti agricoli a KM 0

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                    • #11
                      Originalmente inviato da peperoncino Visualizza messaggio
                      Dobbiamo divulgre l'idea dei prodotti agricoli a KM 0
                      Questa è una grande possibilità sia per il produttore che per il consumatore,però è sempre limitata a casi singoli.
                      Non è possibile pensare che i trentini si mangino tutte le loro mele,oppure quei "disgraziati" emiliano romagnoli che fanno pesche......
                      Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                      • #12
                        Originalmente inviato da mefito Visualizza messaggio
                        oppure quei "disgraziati" emiliano romagnoli che fanno pesche......
                        Ma guarda un pò !!!oggi piove e ho tempo a legger e...che trovo !!
                        e perchè quelli del kiwi noo?..penso più che altro il km. zero sia un'opportunità per il consumatore finale , se non sono zero saran anche dieci , ma pochi.
                        ciao a tutti
                        av salùt tòt

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                        • #13
                          E' nelle grosse città che il problema è di difficile soluzione. In città come Milano o Roma dove si organizzano i mercatini? Nei grossi centri le persone preferiranno andare sempre nei grossi supermercati dove troveranno sicuramente di tutto. Purtroppo anche qualche fregatura.

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                          • #14
                            Ciao a tutti!!!
                            La mia famiglia possiede un mulino con macine in pietra per castagne. Castagne raccolte dai nostri castagneti o acquistate da aziende agricole della mia zona, le quali danno farina di castagne che vendiamo sfusa sia al dettaglio che all'ingrosso direttamente al mulino.
                            Ma se voglio vendere farina di castagne confezionata da me, per rispettare la normativa sulla tracciabilità degli alimenti sono obbligato anche ad indicare il lotto di produzione sulla confezione oppure ciò è facoltativo??

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                            • #15
                              "Basta formule sperimentali, ulteriori benefici economici a chi dice di fare agricoltura biologica e invece usa abbondantemente sostanze chimiche."
                              Daccordo al 100%.

                              Per il resto bisognerebbe cancellare anni di propaganda per la vendita di cibi pieni zeppi di conservanti e coloranti chimici. Quelli non sono trattamenti, sono il pasto quotidiano.
                              Bisognerebbe far capire a chi compra nei mega market che TUTTO ciò che mangiano arriva dall'agricoltura.
                              Bisognerebbe far capire a non so chi che gli UNICI che ancora preservano l'ambiente dal degrado sono gli agricoltori.

                              Solo due esperienze personali :

                              1) ho offerto delle uova delle mie galline ad una mia amica e lei ribatte "non darò mai ai miei bambini le tue uova anche se le tue galline non mangiano mangime e sono all'aperto. Le tue uova non sono sicure, non hanno il bollino." Ad un'altra offro della conserva fatta con i nostri pomodori " ma sei matto, se non ci sono conservanti io non lo mangerò mai"

                              2) passo con il concime fogliare nelle nocciole e quasi mi arrestano perchè sto dando diserbanti pericolosi che hanno fatto seccare le cime di rapa in un orto adiacente.

                              Sapete cosa penso ? Che in parte è colpa dei soliti agricoltori che esagerano ma la gran colpa è dei mezzi di comunicazione, dei mezzi di disinformazione e della propaganda fatta per scopi precisi. Altro che vendita diretta, nessuno la vuole. Si vogliono chiudere le persone nei grandi centri commerciali a comprar buste con la carne, buste con l'insalata e via dicendo.
                              Quelli nelle buste son cibi colorati e soprattutto SICURI.

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                              • #16
                                Concordo perfettamente con offi

                                L'obiettivo dei nostri leader è quello di renderci ancora più burattini di quanto già non siamo. Di renderci pienamente dipendenti da quelle poche lobby che resteranno nel mondo da quì a qualche decennio, di annientare ancora di più la nostra capacità critica, sempre che non ci sia una rivolta popolare prima...
                                Ma la vera e più efficace rivolta sarebbe quella di non sottostare più alle loro regole distruttive, comporatandoci ed agendo con la semplicità dei nostri avi.
                                Ultima modifica di Potionkhinson; 18/12/2010, 21:55. Motivo: il regolamento vieta di inserire post consecutivi nell'arco di 24 ore (per modifiche e/o integrazioni: utilizza la funzione "Modifica Messaggio"). Grazie

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                                • #17
                                  a gennaio, finalmente, apriremo il nostro punto vendita, con altri 9 disperati come noi, in città. le speranze sono tante, senza credere che sia la medicina che cura tutti i mali, ma penso sia l'unica strada oggi percorribile. poi inizieranno altri problemi, che in parte avete elencato sopra, ma li affronteremo come abbimo fatto fino ad ora. è giusto che i consumatori vogliano toccare e vedere dove crescono i prodotti, ci sono, anche fra noi, tanti che fanno solo finta di produrre poi si forniscono, se va bene da altri produttori e, se va male, ai mercati all'ingrosso. certo le organizzazioni spesso non capiscono bene la strada giusta da percorrere e, comunque, devono sempre pensare ai voti o alle tessere. dobbiamo però ammettere che ultimamente va un pochino meglio.
                                  ciao
                                  daniele

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