Grosso ere sottrarre gli stocchi del mais al terreno...già ogni anno si perdono vagonate di sostanza organica.così facendo s'impoverisce ulteriormente il terreno.. Noi quest'anno stiamo provando anche il sovescio della paglia d'orzo..per ora non anticipo nulla perchè dobbiamo capire bene se la prova di quest'anno andrà bene , intendo come pratica tecnica perchè i benefici di tali azioni si vedranno nel corso degl'anni.. Importante comunque una leggera concimazione azotata prima del sovescio..o meglio ancora un pò di liquame..nei terreni argillosi una buona trinciatura permette un ottima degradazione da parte del terreno..e al limite l'anno dopo possono saltare fuori solo qualche stooco che era un pò più robusto..
Qui da me li imballiamo tutti.C è chi te li regala come un azienda di 500 ha con 200 di mais...Dove trebbiano gli fai un piacere se li trinci e te li porti via....secondo me non è male se poi gli stocchi ritornano in campo sottoforma di letame inoltre x come primo strato della lettiera sono ottimi....certo bisogna essre accurati nel trinciare e nelle varie operazioni ho visto balloni piu di terra che di stocchi....X il fatto del sovescio della paglia a me hanno insegnato che è ottimo oltre che x un fatto di sostanza organica anche perchè che lo strato di paglia trinciata mantiene piu umido il terreno e dovrebbe favorire l aratura (naturalmente in tempi brevi)
Qui da me li imballiamo tutti.C è chi te li regala come un azienda di 500 ha con 200 di mais...Dove trebbiano gli fai un piacere se li trinci e te li porti via....secondo me non è male se poi gli stocchi ritornano in campo sottoforma di letame inoltre x come primo strato della lettiera sono ottimi....certo bisogna essre accurati nel trinciare e nelle varie operazioni ho visto balloni piu di terra che di stocchi....X il fatto del sovescio della paglia a me hanno insegnato che è ottimo oltre che x un fatto di sostanza organica anche perchè che lo strato di paglia trinciata mantiene piu umido il terreno e dovrebbe favorire l aratura (naturalmente in tempi brevi)
Sì..confermo l'ultima parte..dove ho effettuato la prova di trinciatura paglia mi sono rimasti dei vuoti tra un'andana e l'altra perchè non ero ben predisposto con la trincia.. In quei vuoti il terreno,dopo circa un mesetto dalla triciatura, si presentava molto secco e tutto crepacciato mentre sotto ai residui c'era quel poco d'umidità che ha permesso addirittura la nascita di quei pochi semi persi in trebbiatura..
Per portare il liquame utilizzo un sistema d'interramento a dischi..e in quelle zone vuote proprio non volevano saperne di stare piantati.. e quando qualche giorno fà ho effettuato l'aratura invernale quelle strisce vuote erano molto gommose d'arare..mentre dove c'era il residuo il terreno scorreva...
Qui da me li imballiamo tutti.C è chi te li regala come un azienda di 500 ha con 200 di mais...Dove trebbiano gli fai un piacere se li trinci e te li porti via....secondo me non è male se poi gli stocchi ritornano in campo sottoforma di letame inoltre x come primo strato della lettiera sono ottimi....certo bisogna essre accurati nel trinciare e nelle varie operazioni ho visto balloni piu di terra che di stocchi....X il fatto del sovescio della paglia a me hanno insegnato che è ottimo oltre che x un fatto di sostanza organica anche perchè che lo strato di paglia trinciata mantiene piu umido il terreno e dovrebbe favorire l aratura (naturalmente in tempi brevi)
Il valore nutritivo degli stocchi è molto importante, oltre che il valore aggiunto dalla disponibilità di sostanza organica.
Basta vedere le tabelle di concimazione del mais da granella rispetto a quelle del mais trinciato per capire il valore degli stocchi di mais.
Dunque sottrarre gli stocchi è un errore; sottrarre gli stocchi e poi sostituirli col letame chiaramente non è un errore. Non ho capito se l'azienda regala gli stocchi o se li cede in cambio di letame!
Per quanto riguarda la paglia di grano, non credo abbia un valore nutritivo alto come quello degli stocchi, però penso che apporti un po di sostanza organica.
nell'azienda dove ho lavorato quest'estate tutti gli anni imballano gli stocchi (tranne quest'anno che hanno molta paglia)e nei terreni dove sono stati portati via prima ci si da un giro con il liquame (maiali) poi una bella letamata il terreno è sempre ricco e trattiene bene l'acqua (nella nostra zona è importante perche il mais si fa in asciutta) però il frumento si alletta
invece chi vende gli stocchi (pochi) o fa ceroso (ancora meno) e non da letame ha un terreno più povero che tiene meno l'umidità
qua gli stocchi (o malgoni) spesso rimangono all'aria perchè ci seminano il frumento su sodo
oppure c'è chi sopra gli stocchi ci da anche il letame (così ad arare....)
nessuno li trincia e vengono arati (quelle poche volte) sui 35-40cm
qua gli stocchi (o malgoni) spesso rimangono all'aria perchè ci seminano il frumento su sodo
oppure c'è chi sopra gli stocchi ci da anche il letame (così ad arare....)
nessuno li trincia e vengono arati (quelle poche volte) sui 35-40cm
Ma una sminuzzata prima della semina gliela danno? Comunque la semina su sodo con presenza di stocchi può anche andare bene (necessario però monitorare bene la situazione sanitaria nella primavera), a patto che non serva paglia x le stalle perchè rischi di portare in cascina materiale scadente e sanitariamente infettivo...
Effettuare il sovescio senza triciatura può anche andar bene in quei terreni poco chiusi che sono in grado di bioeliminarli..e l'aggiunta di letame è un ottimo additivo.. Il difficile semmai è riuscire ad operare bene in aratura perchè stocchi non trinciati creano pericoli d'ingolfamento tra vomeri ed avanvomeri..questo dipende anche dal periodo in cui si ara e dall'umidità degli stocchi..
Se hai dubbi chiedi e approfondisco la discussione..
Ma una sminuzzata prima della semina gliela danno? Comunque la semina su sodo con presenza di stocchi può anche andare bene (necessario però monitorare bene la situazione sanitaria nella primavera), a patto che non serva paglia x le stalle perchè rischi di portare in cascina materiale scadente e sanitariamente infettivo...
Effettuare il sovescio senza triciatura può anche andar bene in quei terreni poco chiusi che sono in grado di bioeliminarli..e l'aggiunta di letame è un ottimo additivo.. Il difficile semmai è riuscire ad operare bene in aratura perchè stocchi non trinciati creano pericoli d'ingolfamento tra vomeri ed avanvomeri..questo dipende anche dal periodo in cui si ara e dall'umidità degli stocchi..
Se hai dubbi chiedi e approfondisco la discussione..
Aratura con gli stocchi .... dipende anche dall' aratro.
Nel vercellese, nella frazione Sant'Antonino di Saluggia comprano gli aratri affinchè arino una larghezza multipla dell' interfila del mais.
In Piemonte il mais si semina a 75 centimetri, dunque o comprano i bivomeri con larghezza di lavoro di 75, o comprano i quadrivomeri che arano 1.5 metri.
Quando arano, con stocchi alti 30-40 centimetri lasciati dalla mietitrebbia senza trincia, usano la fila del mais come riferimento.
Ho visto le foto sul depliant dell'aratro, e questi arano in autunno, con stocchi ancora tenaci, interrando tutto per bene senza trinciare!
Aratura con gli stocchi .... dipende anche dall' aratro.
Nel vercellese, nella frazione Sant'Antonino di Saluggia comprano gli aratri affinchè arino una larghezza multipla dell' interfila del mais.
In Piemonte il mais si semina a 75 centimetri, dunque o comprano i bivomeri con larghezza di lavoro di 75, o comprano i quadrivomeri che arano 1.5 metri.
Tecnica d'arartura possibile solo su estensioni perfettamente in quadro..perchè sennò quando inizi dal lato opposto a quello di semina ci si trova un pò di traverso rispetto al senso dlle file..ed in quelle condizioni c'è sì rischio ingolfamenti.. Inoltre la zona presa in considerazione è pianura..il difficile viene quà in collina quando ti trovi ad arare di traverso alla pendenza e si deve riuscire a coprire il tutto..
Il ragionamento della larghezza interfila qua da noi non l'ho mai sentito..anzi fino a qualche anno fà c'era la moda di arare in profondità con vomeri da 45 o 50..quindi addio larghezza multipla dell'interfila..
ho letto in un testo che l'interramento degli stocchi unito ad una oculata fertilizzazione del terreno consente di perpetrare nel tempo la monosuccessione senza arrecare diminuzioni della fertilità del terreno. inoltre, è corretto l'interreamento degli stessi con una modesta quantità di urea, al fine di mantenere basso il rapporto C/N e quindi favorire l'umificazione e tutti i processi di degradazione della sostanza organica.
dalle mie parti, chi non usa gli stocchi ai fini zootecnici come insilati o lettiera, dopo la raccolta del mais li trincia e successivamente li sotterra con l'aratura fornendo cosi' sostanza nutriente al terreno per le prossime semine
Leggendo ho notato che molti consigliano di distribuire, prima di arare, l'urea per favorire la degradazione della sostanza organica, adesso ne vale la pena con il prezzo dell'urea?
volevo chiedere è così importante distribuirla sugli stocchi?si notano delle differenze?
si, la disponibilità di azoto nel terreno consente ai microorganismi appartenenti alla catena del detrito di potersi moltiplicare e poter in maniera più opportuna degradare la sostanza organica. non va per forsa distribuita urea ma un qualunque concime azotato. l'urea in quanto azoto sotto forma organica evita possibili sprechi poichè trattenuta dai colloidi del terreno. comunque l'azoto distribuito non viene perso ma va ad aumentare la disponibilità di tale elemento nel terreno. infatti, i microorganismi successivamente morendo ritornano al terreno l'azoto usato per la loro moltiplicazione.
ho letto in un testo che l'interramento degli stocchi unito ad una oculata fertilizzazione del terreno consente di perpetrare nel tempo la monosuccessione senza arrecare diminuzioni della fertilità del terreno. inoltre, è corretto l'interreamento degli stessi con una modesta quantità di urea, al fine di mantenere basso il rapporto C/N e quindi favorire l'umificazione e tutti i processi di degradazione della sostanza organica.
E' un pò OT..ma ricordiamoci sempre dei rischi monosucessione..Il sovescio non crea protezione..anzi..
L urea è un concime organico di sintesi...Fidati io e giuba siamo freschi di studi agronomici universitari....Certo costa molto ma il discorso è sempre il solito spendere oggi x avere una terra sempre buona domani o spremere il terreno e guadagnare piu oggi???fiQua da me stanno facendo una prova niente di rivoluzionario nella rotazione medica-medica-medica-mais-mais overo il primo anno fare granella e interrare gli stocchi e nel secondo fare silomais...Vediamo se si vedono i risultati in teoria è una cosa intelligente....
si è vero l'urea è un organico di sintesi...
il fatto è che se non dai l'azotata sui residui l'azoto viene comunque sottratto alle colture quindi non si risparmia
Ciao a tutti da me gli stocchi del mais fino a quando mio nonno aveva la stalla (15 16 anni fa) venivano usati come lettiera ma solo una piccola parte veniva imballata (facevamo solo ballette e a detta di mio nonno gli imballare stocchi era un dramma perchè distruggevano l'imballatrice). La maggior parte veniva raccolta con il carro autocaricante e ammucchiata sotto il portico. Mio nonno inoltre mi diceva che con gli stocchi del mais ammucchiati bisognava stare molto attenti all'autocombustione perchè molto spesso venivno portati a casa un po umidi e stando ammucchiati si riscaldavano.
non so se si possa arrivare realmente alla combustione ma sicuramnete una massa vegetale umida, tende spontaneamente a fermentare. ciò si traduce direttamente in un aumento della temperatura all'interno del cumulo di materiale.
quindi se dò l'urea sugli stocchi (o su altri residui), interro ( o magari neanche se non faccio a tempo) e poi piove anche molto, viene dilavata o viene fissata dal terreno?
si in teoria si. ma ciò è relativo all'intervallo di tempo che intercorre tra la distribuzione dell'urea e la precipitazione.
se piove molto subito dopo la distribuzione del concime esso verrà dilavato, poichè l'intervallo di tempo non è stato sufficiente a far adsorbire il fertilizzante da parte dei colloidi del terreno. se invece l'intervallo di tempo è sufficientemente lungo, a far si che l'urea subisca un primo processo di scomposizione che la trasforma in azoto ammoniacale, esso viene prontamente trattenuto dai colloidi del terreno. solitamente queste trasformazioni sono in genere molto rapide.
quanto è l'intervallo che intercorre prima che l'urea venga assorbita dai colloidi?
dipende da temperatura e umidità?
lo stesso discorso vale anche se data in copertura al frumento
se qualcuno mi risponde (anche con mp) poi lo cancello
Non penso sia cosi OT...allora prendiamo l esempio del urea sugli stocchi: dopo l interramento l urea completa la sua cessione in tempi brevi(50 gg circa)....gli effetti sono l humifucazione della s.o.(stocchi) con conseguente miglioramento della struttura....l azione sui collidi varia molto a seconda del terreno (tipolgia struttura) e direi che è questo il fattore che detrmina il tempo di azione anche piu che lo stato fisico(a cui fai giustamente riferimento x le concimazioni in copertura)....bisognerebbe considerare anche la grandezza degli stocchi (se interi o trinciati) perchè anche questo influisce....In generale terreni piu asfittici con pori piu piccoli impiegano di piu a degradare una sostanza....altro fattore importante è il ph....il discorso è coplicato
la velocità di odsorbimento degli elementi minerali, anche se funzione della c.s.c, dato che comunque si tratta di interazioni elettriche, è un processo molto rapido, istantaneo.
I processi di trasformazione dell'azoto organico in azoto ammoniacale, invece oltre a dopendere dalle caratteristiche fisiche del terreno sono strettamente connesse all'attività microbica del terreno, che a sua volta dipende dalla remperatura, dall'umidità e in genere da tutti quei fattori relativi all'ambiente di sviluppo e propagazione.
In questi tempi di direttiva nitrati, quaderni di campagna da compilare e dosi massime di azoto per coltura, chi è che consiglia di spandere l'urea sugli stocchi?
Ho dovuto seminare il grano senza azoto (grazie alla direttiva nitrati) ed ora gli stessi sono di colore giallo-bruno, in carenza di azoto.
E dovrei spandere l'urea sugli stocchi? magari comprandola con lo scontrino, senza fattura?
Ah io non lo consiglio assolutamente....rispondevo ad una domanda con un esempio....si giuba grazie alle genialate dell UE siamo in cindizioni agronomiche disastrose ma le colpe non le do prprio tutte a loro....
Scusate, forse mi sono fatto prendere la mano...
Fino a qualche anno fa effettivamente qualcuno metteva 80 kg/ettaro di urea sugli stocchi, ed era consigliata dagli agronomi.
Ora per motivi diversi (Normativa nitrati, ma anche prezzi concimi) si preferisce usare l'urea direttamente sulla cultura successiva.
Io gli stocchi del mais li faccio trinciare dal terzista con la mietitrebbia, poi li interro con l'erpice a dischi.
Se non li interro, quando in novembre arriva il vento (il vento dei Santi) mi trovo gli stocchi ammucchiati sulla recinzioni delle abitazioni in prossimità dei campi.
L'interramento con erpice a dischi la faccio con una unica passata veloce in modo da non sprecare gasolio (visti i prezzi!).
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